- Il welfare aziendale prevede una vasta gamma di servizi e soluzioni che vengono riconosciuti al dipendente al di fuori della busta paga.
- Il limite dei fringe benefit per la detassazione è cambiato negli ultimi anni diverse volte. Per il 2025 è di 1.000 euro, innalzati a 2.000 per lavoratori con figli a carico.
- Quest’anno è garantito un regime agevolato particolare per i lavoratori assunti a tempo indeterminato, che agisce sulle spese di locazione.
Il welfare aziendale è composto da tutte quelle iniziative aggiuntive messe in campo dal datore di lavoro a favore dei dipendenti, che intervengono per sostenere i lavoratori in determinati tipi di spese. Quando si parla di welfare aziendale si fa riferimento soprattutto ai fringe benefit, con soglie di detassazione particolari.
Per il 2025 la soglia da considerare per la detassazione è di 1.000 euro per tutti, che salgono a 2.000 euro nel caso di lavoratori con figli a carico. Queste somme possono coprire diversi tipi di spese, come vedremo tra poco.
Con la Legge di Bilancio 2025 sono arrivate numerose novità in termini di benefit ai lavoratori, tra cui un regime agevolato per coloro che sono assunti a tempo indeterminato quest’anno e sostengono spese per il canone di locazione o per la manutenzione delle abitazioni. Vediamo tutti gli strumenti di welfare aziendale disponibili nel 2025.
Indice
Welfare aziendale 2025: cos’è e come funziona
Nel termine welfare aziendale si comprendono tutti quei beni e servizi che un’impresa riconosce al lavoratore dipendente e che non rientrano nell’importo pattuito al momento dell’assunzione del lavoratore dipendente e della firma del contratto di lavoro. Possono consistere in erogazioni in denaro, servizi a vantaggio della comunità oppure buoni di acquisto.
Infatti, il fine di un piano di welfare aziendale è quello di migliorare la qualità di vita del lavoratore sia nell’ambito del luogo di lavoro stesso, sia tra le mura domestiche. Questo è un vero e proprio cambiamento nel modo di fare impresa, in cui si pone attenzione non unicamente al profitto, ma al benessere dei lavoratori e della società. I soggetti che ricevono i benefici sono due:
- l’azienda: ottiene dei vantaggi fiscali;
- Il lavoratore dipendente: l’importo fino a un limite prestabilito non fa cumulo con il reddito imponibile.
Il governo Meloni ha introdotto alcune novità per i lavoratori con figli a carico, estendendo i limiti dei fringe benefit detassati in questi casi.
Esempi di welfare aziendale
Vediamo qui come è possibile oggi spendere il welfare aziendale, tenendo presente che ogni azienda può procedere a propria discrezione. Ecco quali sono le categorie di beni che vi rientrano e che non concorrono a formare reddito, entro le soglie stabilite ogni anno.
Categoria | Cosa comprendono |
Tempo libero e ricreazione | Ingressi presso cinema e teatri, centri sportivi, impianti sciistici, viaggi, spettacoli, attività extrascolastiche |
Sevizi di assistenza | Baby-sitting, assistenza domiciliare |
Educazione e istruzione | Master, corsi di lingua, spese di educazione, rette, acquisti di libri scolastici, soggiorni e campus estivi |
Abbonamenti | Metropolitane, autobus, treni |
Prestazioni sanitarie | Visite specialistiche, check up, riabilitazione, supporto piscologico |
Beni e servizi vari | Buoni spesa per benzina, shopping, buoni per e-commerce, utenze domestiche |
Assistenza sanitaria | Contributi per l’assistenza presso enti e case |
Fondi di previdenza | Integrazioni previdenziali |
Mutuo e affitto | Interessi passivi legati al mutuo e spese per il canone di locazione della prima casa |
In base all’art 12 del TUIR i fringe benefit possono essere utilizzati dal dipendente, ma si estendono anche ai suoi familiari. Quindi, rientreranno anche il coniuge, i figli, sorelle e fratelli. Potranno anche usufruire del sistema di welfare aziendale i genitori oppure i suoceri.
Welfare aziendale e mobilità sostenibile
Con la risposta ad interpello n.74/20241, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le spese dei dipendenti per la mobilità sostenibile, se funzionale a raggiungere il luogo di lavoro, possono essere inserite nel welfare aziendale.
Il caso specifico coinvolge un’azienda che intende offrire ai dipendenti un’apposita applicazione per l’utilizzo di servizi di mobilità sostenibile come il car sharing, il bike sharing, ma anche i monopattini o i biglietti per l’uso del trasporto pubblico. Di fatto il dipendente può prenotare tramite questa app uno dei servizi qui citati e addebitare il costo direttamente all’azienda.
La società chiede quindi se è possibile che queste spese rientrino nei fringe benefit, ovvero siano strumenti di welfare aziendale. Trattandosi di beni o servizi erogati dall’azienda in relazione al rapporto di lavoro, al di fuori del normale stipendio, che rispondono ad un obiettivo di utilità sociale, possono essere inclusi nel welfare aziendale con relativa applicazione delle soglie per i fringe benefit.
Tuttavia l’Agenzia evidenzia anche la necessità per l’azienda di stabilire un preciso funzionamento e dei limiti dell’app, ovvero in termini di quantità di servizi, orari e funzioni specifiche, con l’esclusione all’accesso a chi effettivamente utilizza già l’auto aziendale.
Welfare aziendale in Italia: i fringe benefit
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Le erogazioni del welfare aziendale in Italia prendono anche il nome di fringe benefit, che puoi tradurre letteralmente come benefici marginali.
Il principale vantaggio di questi sostegni è quello di non concorrere a formare il reddito del lavoro dipendente, in deroga all’articolo 51 comma 3 del TUIR. Con la manovra 2025 è stata confermata un’attenzione particolare alle famiglie con figli, per cui la soglia entro cui l’erogazione è detassata è di 2.000 euro per chi ha figli a carico e di 1.000 euro per chi non ne ha.
Arriva quest’anno però anche un nuovo limite, a 5.000 euro, per le erogazioni a favore dei canoni di locazione e delle spese di manutenzione dei fabbricati in locazione, per i lavoratori dipendenti assunti a tempo indeterminato nel 2025. Questo è possibile solamente per i dipendenti che spostano la propria residenza di almeno 100 chilometri per motivi di lavoro e si trovano appunto in locazione.
Il reddito di questi lavoratori inoltre deve essere inferiore a 35.000 euro annui. Ricordiamo che queste cifre sono esentasse, ma incidono nell’eventuale calcolo dell’ISEE 2025.
Welfare aziendale 2025 e tassazione
Il sistema dei fringe benefit ha il vantaggio di non incidere nel determinare l’importo da dichiarare all’interno del 730 precompilato o quello online, fino al limite previsto.
Per la detassazione dei fringe benefit interviene il principio di onnicomprensività, ovvero per cui il reddito di lavoro dipendente è formato da tutte le somme e i valori di genere, a qualunque titolo, che sono stati percepiti, anche in forma di erogazioni liberali.
I fringe benefit entro le soglie che abbiamo visto prima sono detassati per i lavoratori e deducibili per le imprese. Il regime particolare di esenzione viene applicato non solo per ciò che riguarda il reddito imponibile in relazione alle imposte sui redditi, ma anche sulla base imponibile per la contribuzione previdenziale.
Trattamento integrativo per turismo e ristorazione 2025
Un altro importante sostegno che le aziende corrispondono ai lavoratori, stabilito dalla manovra 2025, riguarda il settore del turismo e quello della ristorazione. Per aiutare chi lavora in questi ambiti, è stato deciso un trattamento integrativo aggiuntivo del 15% della retribuzione lorda per gli orari notturni e per gli straordinari nelle giornate festive.
Questo trattamento è possibile solo se il dipendente nel 2024 non ha superato 40.000 euro di reddito ed è applicabile fino al 30 settembre 2025. Per accedere a questo particolare strumento di welfare aziendale, sono i lavoratori stessi a dover presentare richiesta ai titolari, indicando per scritto qual è il reddito annuo conseguito lo scorso anno. Questo guadagno aggiuntivo non rientra nella formazione del reddito imponibile del dipendente.
Il datore di lavoro può procedere all’erogazione recuperando poi il credito in fase di dichiarazione con la Certificazione Unica e il Modello 770, accedendo poi alla compensazione fiscale.
Vantaggi e benefici del welfare aziendale per le imprese
L’innalzamento degli ultimi anni della soglia dei fringe benefit è una scelta che ha portato a diversi vantaggi alle imprese e al lavoratore. Infatti, la detassazione della somma può essere vista come una spinta per aiutare ad aumentare il tetto di spesa delle famiglie e quindi incrementare i consumi e così è stato in un momento di inflazione elevata.
Basta considerare che nel 2021 le percentuali di benefit utilizzati come welfare aziendale dalle imprese erano salite rispetto all’anno precedente del 34%: segno di come le aziende vedano in maniera favorevole questo strumento.
In quanto imprenditore, continuare ad applicare le misure di welfare aziendale nel 2025 può portare diversi benefici sia dal punto di vista sociale, sia per ciò che riguarda l’aspetto fiscale.
Infatti, come azienda, potrai migliorare il benessere dei lavoratori, incentivando la fidelizzazione del dipendente, rafforzando il rapporto di fiducia e semplificando la conciliazione tra vita professionale e quella familiare.
Si tratta di un elemento importantissimo soprattutto per mantenere all’interno della tua società il personale più qualificato. Inoltre, si viene a creare una maggiore interazione tra l’azienda e la comunità. Invece, dal punto di vista fiscale avrai un trattamento agevolato. Infatti, si ricorda che:
- i fringe benefit sono detassati i lavoratori e deducibili per le aziende;
- ci sono procedure semplici per l’erogazione;
- i servizi di welfare hanno un’esenzione al 100% dal punto di vista contributivo;
- per il datore di lavoro non costituiscono un obbligo, ma sono facoltativi.
Welfare aziendale 2025 – Domande frequenti
No, il sistema di welfare aziendale non è obbligatorio, ma prevede diversi vantaggi per l’azienda, sia in termini fiscali che di fidelizzazione dei lavoratori.
Per il 2025 per tutti i lavoratori la soglia è di 1.000 euro, innalzata a 2.000 per coloro che hanno figli a carico. Sale a 5.000 euro per coloro che si trasferiscono di almeno 100 chilometri per lavoro.
Strumenti di welfare aziendale possono essere erogati dall’azienda ai dipendenti a tempo indeterminato o determinato, part time o full time, indipendentemente dal tipo di contratto. Questo sostegno però è facoltativo, per cui l’impresa può decidere se garantirlo oppure no.
Il welfare aziendale è rappresentato soprattutto dai fringe benefit, erogazioni non in denaro per cui quest’anno ci sono soglie specifiche di detassazione, più alte soprattutto per chi ha figli a carico.
Ne sono esclusi i liberi professionisti con partita IVA, i collaboratori esterni o i lavoratori a progetto o occasionali. Sono esclusi quindi tutti i lavoratori esterni all’azienda.
- Risposta ad interpello n.74/2024, Agenzia delle Entrate, agenziaentrate.gov.it ↩︎
Buongiorno,
l’articolo 40 del Decreto Legge 4 maggio 2023, n. 48 (c.d. Decreto Lavoro) prevede che la misura è destinata esclusivamente ai lavoratori dipendenti con figli a carico, ma dice qualcosa riguardo al fato della percentuale che ogni genitore dichiara.
A me è stato detto che avendo dichiarato il carico al 50% ho diritto soltanto a 1500€ nella piattaforma, è corretto?
Grazie mille.
Buongiorno,
nel caso di figli a carico al 50%, per come è scritta la norma, sembra che entrambi i coniugi possano fruire del nuovo limite di non imponibilità dei fringe benefit fino a 3mila euro.
circolare 23 del 01/08/2023 dell’Agenzia delle Entrate.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
è possibile modificare un Piano di Welfare prima della sua scadenza, nello specifico aggiungendo nuovi servizi (quindi una modifica migliorativa per i lavoratori) senza che il piano perda la propria natura obbligatoria e quindi senza perdere il diritto alla deducibilità integrale dei costi?
Grazie per la disponibilità
Buongiorno,
la modifica del piano di welfare, a nostro avviso, richiede la stessa formalità della sua approvazione iniziale.
Grazie per averci scritto
Buonasera
ho una casa vacanze e un cliente vuole fare un periodo di vacanze da noi pagando con il walfare aziendale. Come posso funziona per riscuoterlo io come struttura? Grazie
Buonasera,
la sua struttura si dovrebbe convenzionare con la società che rilascia il voucher, in caso contrario potrebbe non ricevere il pagamento.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
per aver diritto all’applicazione del limite complessivo di € 3.000 dei buoni welfare l’unica condizione é avere figli a carico oppure anche un limite ISEE ?
Buonasera,
l’articolo 40 del Decreto Legge 4 maggio 2023, n. 48 (c.d. Decreto Lavoro) prevede che la misura è destinata esclusivamente ai lavoratori dipendenti con figli a carico non è previsto alcun isee.
Per espressa previsione della norma, per vedersi applicata la soglia di esenzione di euro 3.000,00, il lavoratore dipendente deve dichiarare al datore di lavoro di avervi diritto indicando il codice fiscale dei figli.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, ha mio marito hanno caricato 1300 euro di buoni, la domanda è questa in un anno posso solo usare solo 258 euro in gif card ? O si possono usare tutti i 1300 euro in un anno?
Buongiorno,
per l’anno 2023 il plafond individuale dei buoni welfare è pari a 258,23€ BUONI WELFARE + 200€ BUONI BENZINA
Il nuovo Decreto “LAVORO” ha stabilito, per il 2023, l’estensione del limite di esenzione da 258,23€/anno fino ad un massimo di 3.000€/anno solo per i lavoratori con figli a carico.
Grazie per averci scritto
Grazie. Vuol dire che nel momento in cui aderisco devo segnalare io stesso nella medesima mail a HR guardate che nel 2022 compresi compensi percepiti da altra azienda ho superato 80k? Non ho capito bene la parte del CUD e dei 12 giorni.
Buonasera,
le informazioni da trasmettere sono tutte in suo possesso e dovrebbe comunicarle alla nuova azienda. La CU per il precedente rapporto di lavoro, in caso di cessazione in corso d’anno, dovrebbe essere consegnata entro 12 giorni dalla richiesta.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, se ipoteticamente nel 2022 avessi cambiato datore di lavoro e percepito reddito complessivo dal primo per 40.000 e dal secondo e attuale per 45.000 la somma eccederebbe 80.000. Come fa l’attuale datore di lavoro ad avere contezza del mio reddito totale e tassarmi il welfare di conseguenza? Cioè, come fa ad avere evidenza di quanto percepito in precedenza in corso di anno 2022 da altro datore? Grazie
Buongiorno,
dovrebbe essere informato dal lavoratore. Lo stesso lavoratore entro 12 giorni dalla richiesta ha diritto a ricevere la CU dal datore di lavoro.
Grazie per averci scritto
Buona sera, mi faccia capire, attualmente il governo ha riportato a 258 euro la soglia no tax per poter utilizzare il welfare . Non c’è altro non tassato giusto? Grazie
Buongiorno,
le variabili in campo, quando si tratta di welfare, sono molteplici. Il riferimento a 258 euro riguarda solo i fringe benefit.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, lavoro in un’azienda metalmeccanica e ho appena ricevuto il welfare di 200€ previsto dal CCNL. Questi 200 € vanno scalati dalla soglia di € 258 dei fringe benefit o sono due cosa separate? Grazie
Buonasera,
rientrano nella soglia dei benefit indicati nell’art.51 del Tuir.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
il buono welfere (minimo obbligatorio €200), va erogato dal 1° giugno 2023, in riferimento all’anno 2022? Quindi per chi ha maturato almeno 3 mesi da gennaio a dicembre 2022 ed era in forza al 1° giugno 2022?
Buongiorno,
se si riferisce al CCNL metalmeccanici hanno diritto al welfare:
– i lavoratori che anno un contratto a tempo indeterminato e, tra questi, tutti coloro che hanno un contratto attivo al 1° giugno dell’anno di riferimento o comunque assunti entro il 31 dicembre dello stesso anno, a patto che abbiano superato il periodo di prova e che non siano in aspettativa retribuita o indennizzata;
– i lavoratori che hanno un contratto a tempo determinato e, tra questi, tutti coloro che abbiano maturato purché abbia maturato almeno 3 mesi, anche non consecutivi, di anzianità di servizio nel corso di ciascun anno solare (1° gennaio-31 dicembre);
– gli apprendisti.
Grazie per averci scritto
Buonasera,
ho ricevuto un premio welfare di € 2.450,00 da “spendere” tramite buoni Edenred….. non comprendo il limite di 258,23 significa che è la cifra massima da destinare alla cosidetta spesa di alimentari ed il resto va speso solo per altri acquisti.
Grazie
Buongiorno,
il limite di Euro 258,23 è il limite no tax per i beni e servizi erogati in natura.
Grazie per averci scritto
Buonasera, mi è stato assegnato un premio welfare pari a 2325 euro lordi, che mi verrà accreditato in busta paga sullo stipendio di aprile, a quanto ammonta il netto di questa cifra?
Buongiorno,
l’importo netto del Welfare dipende da diverse variabili.
In linea di principio potrebbero verificarsi tre situazioni diverse:
– premio di risultato in busta paga: tassazione del 5%, con limite del premio di 3.000€ lordi annui e limite del reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente di 80.000€. Necessario un accordo sindacale di 2⁰livello;
– premio di risultato convertito in welfare: detassazione totale, con limite del premio di 3.000€ lordi annui e limite del reddito da lavoro dipendente dell’anno precedente di 80.000€, tranne casi specifici;
– premialità tramite welfare puro: detassazione totale, nessun limite, necessita solamente di un accordo aziendale interno.
Grazie per averci scritto
Buonasera
E’ corretto che il piano welfare previsto dal contratto integrativo non permetta il rimborso delle mie spese universitarie, ma solo quelle riguardanti i mieri figli o coniuge a carico ?
Grazie
saluti
Buonasera,
se è stato redatto ed approvato secondo le previsioni della legge in materia potrebbe essere corretto. E’ difficile dare una valutazione senza visionare il documento.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
vorrei avere informazioni in merito alla tassazione del welfare: lavoro in un’assicurazione e in base al nuovo ccnl firmato ma già scaduto abbiamo dovuto scegliere di destinare gli arretrati tra fondo pensione o buoni welfare.
La domanda è la seguente: la scelta dei ticket (quindi del welfare) che tassazione ha? Dato che sono arretrati, secondo me, non dovrebbero essere tassati fino al limite dei 600 € cosi come da decreto anno 2022 anche se poi nel 2023 i limite non tassato è stato riportato a 258,23.
Grazie.
Buonasera,
in linea di massima è possibile. Da verificare cosa prevede il contratto o il regolamento aziendale specifico. Nella valutazione bisogna tenere conto che non è una normativa chiara ed esaustiva.
Grazie per averci scritto
Buonasera,
Nel caso in cui la richiesta di fringe benefit è stata effettuata a dicembre 2022, ma l’azienda l’ha erogata nella busta paga di gennaio 2023 (in data 27 gennaio) quale data va presa in considerazione per il tetto massimo? Preciso che le spese sono tutte state sostenute nel corso del 2022.
Buongiorno,
non sono imputabili al 2022. articolo 51, comma 1, del TUIR, si considerano percepiti nel periodo d’imposta anche le somme e i valori corrisposti entro il 12 gennaio del periodo d’imposta successivo a quello a cui si riferiscono (c.d. principio di cassa allargato). Punto 2.3 circolare 35/2022 Agenzia delle Entrate.
Il benefit si considera percepito dal dipendente, ed assume quindi rilevanza reddituale, nel momento in cui tale utilità entra nella disponibilità del lavoratore, a prescindere che il servizio venga fruito in un momento successivo.
Grazie per averci scritto
L’azienda al 1 Febbraio 2023 mi ha erogato un credito welfare superiore a 3000 €
Questa cifra concorre ad aumentare l’imponibile Irpef anche se, per ipotesi, non viene utilizzata ?
Buongiorno,
sul credito a disposizione non utilizzato entro i termini non c’è una normativa in grado di chiarire ogni aspetto. In tema dovrebbe anche visionare il regolamento aziendale per capire cosa prevede.
I benefit non usufruiti, entro la data di scadenza prevista, si potrebbero azzerare, essere rinviati all’anno successivo oppure essere traferiti a fondi di previdenza contrattuale. Sull’argomento si può consultare la Risoluzione n. 55/E 2020 dell’Agenzia delle Entrate che ha chiarito il trattamento fiscale dei Welfare aziendali.
Grazie per averci scritto
Buonasera. Volevo sapere se il bonus deve essere versato per tutti i lavoratori con lo stesso importo oppure l’Azienda è libera di versare quanto vuole a ciascun lavoratore ( ad esempio a chi 0€ e a chi 400€)?
Buongiorno,
Il welfare aziendale può distinguersi in:
– individuale, se rivolto ad un singolo dipendente;
– collettivo, con servizi di welfare diretti ad una parte dell’organico aziendale.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
gradirei sapere se è prevista la possibilità di scaricare le bollette energia e gas tramite le piattaforme welfare anche per l’anno 2023.
Grazie
Buonasera,
nel 2023 non è previsto l’esenzione dei fringe benefit fino a 3000,00 Euro si ritorna alla soglia dei 258,23, quindi nessun rimborso in busta per utenze. Potrebbe eventualmente accedere al Bonus sociale bollette, se in possesso dei requisiti.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, vorrei sapere come può un’azienda aderire ai fringe Benefit e permettere ai dipendenti di usarli per servizi tipo vacanze o corsi.
Grazie.
Buongiorno,
il riferimento per l’accesso sono norme specifiche che consentono la fruizione di buoni forniti da società come https://www.edenred.it/ e https://www.justeat.it/.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, ad oggi il tetto massimo di buoni acquisto è di circa 258 euro per il 2023. La probabilità che si alzi questo massimale c’è?
Buonasera,
è molto probabile che ciò accada nei prossimi mesi, anche se non è sicuro.
Grazie per averci scritto
Buonasera,
l’azienda ha accreditato sul mio account welfare Edenred un credito entro il 12 Gennaio 2023 ma io non ho generato alcun buono acquisto/gift card, posso usufruire di questo credito in buoni acquisto/gift card essendomi stato accreditato comunque prima del 12 Gennaio (e quindi nei limiti dei 3000€ come da Decreto) o potrò spenderne solo una parte (258€ probabilmente) poichè rientrerà nei limiti dell’anno 2023 ?
Chiedo questo in quanto si parlava che tali somme dovevano esser corrisposte dal datore di lavoro al dipendente entro il 12 Gennaio 2023, non che il dipendente doveva erogarle/richiederle.
Grazie mille e saluti,
Buongiorno,
Le riporto una parte della Circolare n.35 del 4 novembre 2022 dell’Agenzia delle Entrate dove precisa “In tema di benefit erogati mediante voucher è stato precisato che il benefit si considera percepito dal dipendente, ed assume quindi rilevanza reddituale, nel momento in cui tale utilità entra nella disponibilità del lavoratore, a prescindere dal fatto che il servizio venga fruito in un momento successivo”
Grazie per averci scritto
Buonasera,
grazie mille della risposta.
Edenred Welfare mi comunica che anche se il credito è stato erogato dall’azienda suo mio account prima del 12/01/2023 (scadenza anno fiscale 2022), io dovevo richiedere/generare i buoni acquisto/gift card entro il 12 Gennaio 2023 poiché così sarebbero rientrati nell’anno 2022 (e avente limite per i buoni acquisto/gift card fino a 3000€).
Attualmente quindi, del credito erogato prima del 12/01/2023, posso richiedere/generare buoni acquisto/gift card “soltanto” per 258.23€ (limite per l’anno 2023), il restante credito è disponibile come “credito welfare” da spendere nel circuito dei servizi convenzionati welfare (palestre, rimborso libri scolastici/mutui/trasporti pubblici, ecc..).
È quindi corretto questo secondo voi ?
Vi ringrazio nuovamente per l’attenzione,
Simone
Buonasera,
si tratta del principio di cassa allargato. Non possiamo dare pareri su quesiti così specifici che qualificherebbero l’attività come consulenza.
Grazie per averci scritto
Salve in informazione in merito siccome lavoro in in azienda spa e ha dato questo welfare ma non abbiamo preso tutti la stessa somma.ora sulla busta paga di dicembre dobbiamo prendere io resto per arrivare tutti a 3000€ oppure vabbene così grazie mille
Buonasera,
si tratta di una scelta dell’azienda in accordo con i lavoratori.
Grazie per averci scritto
Team partitaiva.it
Buon pomeriggio, cosa s’intende per “in accordo con i lavoratori”. Nella mia azienda è stato erogato solo ad un amministratore e a un dipendente, tutti gli altri non ne sono sono nemmeno a conoscenza
Buonasera,
le misure di welfare aziendale dovrebbero essere condivise con i lavoratori e, in alcuni casi, approvate dalla rappresentanze sindacali, per essere valide. E’ una materia molto articolata e complessa e le variabili sono molteplici. Le consigliamo di rivolgersi al suo consulente del lavoro.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
vorrei richiedere un’informazione in merito al welfare del 2022. Se, ipoteticamente, il lavoratore dovesse cambiare lavoro nei primi giorni del 2023, perderebbe diritto all’utilizzo del fondo accumulato nel 2022 o l’azienda lo erogherebbe comunque nella data stabilita?
Grazie mille
Buonasera,
dipende dagli accordi tra le parti. Se il welfare è stato erogato non dovrebbe perderlo. Solitamente l’erogazione dovrebbe avvenire entro il 12 gennaio. Ad esempio il ccnl metalmeccanici prevede che i flexible benefit vengono messi a disposizione dei dipendenti dall’azienda ogni anno nel mese di giugno e devono essere utilizzati entro il 31 maggio dell’anno seguente.
Grazie per averci scritto
Buonasera,
Volevo sapere un informazione sul Welfare
Aziendale.
Se i dipendenti convertono il premio aziendale (derivante da accordi di secondo livello..) di 2000 euro interamente al Welfare aziendale, in tal caso i dipendenti possono chiedere erogazione dei fringe benefit sino a 2000 euro? Quindi in questo caso,non possono usufruire del tetto massimo dei 3000 euro previsto per i fringe benefit per l’anno 2022?
Grazie mille
Buonasera,
Se i dipendenti decidono di convertire il premio di produttività di 2000 euro in servizi welfare, il valore di tali servizi deve essere equivalente (quindi 2000 euro).
Grazie per averci scritto.
Team partitaiva.it
Buongiorno
La mia azienda invece ha deciso unilateralmente di convertire parte del premio aziendale, sempre derivante da accordi di secondo livello e che costituisce parte della RAL, in welfare in tal modo la RAL non risulterebbe più quella pattuita in quanto la quota di welfare non fa reddito.
È consentita una manovra di questo tipo ?
Grazie
Buongiorno Sonia,
la sua richiesta è molto puntuale e richiederebbe un approfondimento con acquisizione di ulteriori informazioni, documentazione e una attività di consulenza https://partitaiva.it/link/consulenza.
Grazie per averci scritto
Buonasera volevo chiedere un’informazione se ho una macchina aziendale con il fringe benefit posso prendere il bonus di 3000 euro con le bollette oppure la macchina è da scalare nei 3000 euro? Grazie
Buonasera,
L’auto aziendale è un fringe benefit e rientra nella soglia dei 3000,se sfora tale soglia l’intero valore dei benefit è tassabile.
Grazie per averci scritto.
Team partitaiva.it