- Verificare una partita IVA è un’operazione che protegge da frodi o errori in fattura;
- Il controllo della partita IVA italiana può essere fatto online sul sito dell’Agenza delle Entrate;
- Puoi fare la verifica di una partita IVA comunitaria attraverso il nostro tool gratuito.
La verifica della partita IVA è un’operazione comune a tante attività imprenditoriali. Ogni volta che si interagisce con un nuovo cliente, o un fornitore, può servire controllare che le sue credenziali siano corrette.
Pensa alla necessità di verificare che il professionista, o l’azienda, esistano per il fisco italiano (quindi per proteggersi da eventuali truffe). Oppure, controllare una partita IVA può essere un check utile per assicurarsi di aver inserito correttamente i dati in fattura.
La buona notizia è che controllare la partita IVA è una procedura online facile e gratuita. Puoi scegliere se controllare la validità del codice a livello nazionale (tramite il sito dell’Agenzia delle Entrate) oppure se verificare se la partita IVA è iscritta al VIES, e quindi abilitata per operazioni all’estero.
Non sai come iniziare? In questa guida trovi le risorse per verificare una partita IVA italiana o comunitaria (iscritta al VIES).
Indice
Cos’è una partita Iva
La partita IVA è un codice identificativo composto da undici numeri e due lettere che identifica un qualsiasi soggetto economico, dalle società di capitali ai professionisti, rilevante a fini dell’imposizione fiscale. Questa viene rilasciata dall’Agenzia delle Entrate.
Ogni soggetto economico sarà tenuto ad essere identificato tramite una partita Iva ed una ragione sociale.
Le specifiche della partita Iva sono codificate dal Decreto Ministeriale del 23 dicembre 1976, incluse le singole parti del codice alfanumerico:
- le lettere iniziali (IT, per esempio) servono ad identificare il paese di appartenenza del titolare (Italia);
- i 7 numeri successivi rappresentano il codice contribuente assegnato come valore progressivo dall’ufficio dell’AdE;
- i 3 numeri seguenti sono il codice dell’ufficio provinciale dell’Agenzia delle Entrate che ha rilasciato quella partita IVA (corrisponde al codice ISTAT della provincia);
- l’undicesimo numero è casualmente assegnato con un algoritmo per controllare la correttezza del codice.
Sono obbligati ad aprire partita IVA quanti esercitino delle attività rilevanti ai fini dell’imposizione dell’imposta sul valore aggiunto. Questo codice rimarrà invariato per tutto il periodo nel quale eserciteranno la loro attività.
Verifica partita Iva: come si fa
La verifica della partita Iva è un’operazione sostanzialmente molto semplice. La possono fare tutti senza grandi problemi, online e gratuitamente.
C’è un unico modo possibile per controllare se una partita IVA italiana esiste: un tool di verifica offerto dal portale dell’Agenzia delle Entrate.
Per scoprire se quella che abbiamo tra le mani è una partita Iva italiana regolarmente funzionante, sarà sufficiente collegarsi a questa pagina web. Nella schermata che ti si presenta davanti (vedi foto), basta:
- inserire il numero di partita IVA da verificare (completo di IT);
- risolvere il codice di sicurezza riportando la scritta criptata corretta nell’apposito riquadro.
Se l’operazione è andata a buon fine, il sito dell’AdE restituirà una serie di informazioni molto importanti:
- lo stato: scopriremo se la partita Iva è attiva, sospesa (in caso di affitto d’azienda) o cessata;
- la denominazione o il cognome e nome del titolare;
- la data di inizio attività e le eventuali date di sospensione/cessazione;
- scopriremo se, eventualmente, la partita Iva è di un Gruppo Iva o di un partecipante a un Gruppo Iva.
La partita Iva non esiste: cosa fare?
Nel caso in cui la partita Iva non dovesse esistere, il primo passo da effettuare è controllare i dati in nostro possesso. Potremo aver semplicemente sbagliato a riportare qualche dato. Quindi conviene verificare tutto il blocco numerico ed eventualmente reinserirlo.
È anche possibile, comunque, che la partita Iva non esista. Su questo punto, infatti, è importante ricordare che gli elenchi che sono a disposizione dell’Agenzia delle entrate sono costantemente aggiornati e, grazie all’articolo 35 quater del Dpr 633/72, devono essere pubblicamente consultabili. Sono dati che devono essere a disposizione dell’anagrafica tributaria.
Cercare una partita Iva dal codice fiscale è possibile?
Nel caso in cui fossimo in possesso solo e soltanto del codice fiscale del titolare di una ditta individuale o di un libero professionista, non ci sarà possibile riuscire a risalire alla partita Iva.
I due dati non sono associati in questo modo, pertanto non esiste una modalità per effettuare una verifica inversa.
Stesso discorso vale nel caso in cui fossimo in possesso solo e soltanto del nome e del cognome: neanche in questo caso ci sarà possibile controllare la partita IVA e risalire al codice ad undici cifre.
Verificare una partita IVA comunitaria
A volte ci potrebbe capitare di dover operare con dei soggetti che abbiano residenza in uno qualsiasi dei paesi dell’Unione Europea. Anche in questo caso diventa molto importare effettuare una verifica della partita Iva, per evitare di avere dei problemi con il fisco.
Come accade in Italia, alcuni paesi in Europa (come Lettonia o Croazia) adottano un codice composto da undici cifre.
Altri stati invece si comportano in maniera diversa: in Austria, Cipro, Estonia, Germania, Grecia e Portogallo la partita IVA è composta solo di nove cifre.
La Finlandia utilizza un codice di otto cifre, mentre Francia, Spagna, Gran Bretagna, Irlanda ed Olanda adottano dei blocchi alfanumerici.
Che cos’è il Vies
Nel momento in cui si pensa ad una partita Iva in Europa è anche necessario pensare al Vies. Questa parola non è altro che l’acronimo di Vat information exchange system, che in italiano si può tradurre come: sistema per lo scambio di informazioni sull’Iva. Sostanzialmente è un grande motore di ricerca attraverso il quale è possibile una verifica partita Iva, e scoprire se il soggetto che ne è titolare è autorizzato a compiere delle operazioni commerciali comunitarie.
Sono tenuti ad iscriversi a questo database tutti i soggetti che abbiano intenzione di effettuare delle operazioni con imprese, società o professionisti che abbiano sede in un altro paese dell’Unione Europea.
Ad introdurre l’obbligo di iscrizione al Vies, in Italia, ci ha pensato l’articolo 27 del Decreto Legge n.78/2010, che ha dovuto adeguare il nostro ordinamento a quanto previsto da quello comunitario. Sono tenuti ad iscriversi a al Vies quanti abbiano intenzione di compiere delle operazioni intracomunitarie: per poterlo fare devono ottenere una sorta di autorizzazione da parte dell’Agenzia delle Entrate. Successivamente vengono iscritti in questo archivio informatico comunitario.
Sono sottoposti a questo obbligo quanti esercitino l’attività di impresa, arte o professione in Italia o che decidano di stabilirvi un’organizzazione. Potranno effettuare la richiesta anche i soggetti che non siano residenti in Italia, purché presentino una dichiarazione per l’identificazione diretta ai fini Iva (modello ANR) o che si identificano tramite nomina di un rappresentante fiscale.
Come verificare una partita IVA comunitaria
Se devi controllare una partita IVA comunitaria (spagnola, francese, tedesca, spagnola) l’Agenzia delle Entrate non può fornirti questa informazione, ma il sito del VIES sì.
Come nel caso precedente, il nostro tool verifica partita IVA comunitaria ti permette di verificare che l’impresa o la persona fisica possa regolarmente svolgere delle transazioni transfrontaliere nell’UE. Il servizio è gratuito, non richiede alcuna registrazione e fruibile anche da soggetti privati.
Verifica Partita IVA Comunitaria
Per verificare una partita IVA comunitaria ti basta:
- selezionare il paese europeo d’origine del soggetto;
- inserire la partita IVA nel campo corrispondente e premere Verificare.
È sufficiente compilare due campi per un controllo rapido. Se la partita IVA comunitaria è abilitata il sistema restituirà le seguenti informazioni:
- nome dell’impresa / persona fisica;
- indirizzo della sede legale;
- stato dell’iscrizione al VIES (valida / non valida).
Verifica di una partita Iva: quando e perché si fa
Perché devi effettuare la verifica di una partita Iva? Il procedimento, che è molto semplice e veloce da eseguire, serve ad identificare le autorizzazioni in possesso di un determinato soggetto, che sia un’impresa od un libero professionista, non importa.
Attraverso il procedimento che abbiamo appena esaminato riusciamo a determinare se questo singolo soggetto sia autorizzato ad emettere fattura e se possa o meno effettuare delle operazioni intracomunitarie.
È importante ricordare che la banca dati Vies ed il sito internet dell’Agenzia delle Entrate sono aggiornati in tempo reale, e danno la possibilità di controllare la validità di una Partita Iva in qualsiasi momento. Ma soprattutto permettono la registrazione della nostra Partita IVA per effettuare qualsiasi operazione economica all’interno della Comunità Europea.
Procedere con la verifica della partita Iva ci garantisce una minima certezza di essere difesi da possibili truffe. Ma soprattutto ci permette di redigere la fattura in maniera corretta e ci eviterà di commettere degli errori.
Ricordiamo, infatti, che nel momento in cui viene emessa una fattura, salvo casi particolari (come i professionisti che abbiano deciso di aderire al regime forfettario) sono tenuti ad aggiungervi i costi dell’Iva.
Nel caso in cui chi ci stia emettendo una fattura non abbia una partita Iva regolarmente registrata, significa che non alcun diritto ad applica l’imposta sul valore aggiunto. Se lo fa, ci sta truffando.
Verifica Partita Iva – Domande Frequenti
È indispensabile procedere con la verifica di una partita Iva per essere sicuri di compilare la fattura in maniera corretta, ma soprattutto per essere sicuri di poter scaricare l’Iva che il nostro fornitore ci applica.
Sì, certo. Sia quelle di un operatore italiano che quelle degli stranieri possono essere controllate, collegandosi direttamente alle banche date di riferimento.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista