- Puoi vendere vino online come privato, se svolgi questa attività in maniera occasionale, oppure in modo professionale con l’apertura di una Partita IVA.
- L’apertura di un e-commerce per la vendita del vino richiede il rispetto di alcune normative di legge e specifici documenti per la spedizione dei prodotti in Italia e all’estero.
- Per vendere online il vino puoi utilizzare un e-commerce privato, oppure registrarti ad una delle migliori piattaforme di vendita al consumatore sul web.
Come si può vendere vino con internet? Conviene vendere vino online? È un quesito frequente, soprattutto se la tua attività di business è incentrata su questo prodotto, oppure se disponi da privato di un’ampia cantina. In base a un report della Coldiretti del 2021, il settore dei vini in Italia ha raggiunto un valore record di oltre 13 miliardi di euro, con un incremento negli ultimi 10 anni dell’8%.
Questa crescita è dovuta sia all’aumento della richiesta del mercato interno, sia all’incremento delle esportazioni all’estero. Tra i diversi fattori che l’hanno determinata, puoi considerare lo sviluppo di e-commerce e la nascita di piattaforme online specializzate.
Se vuoi aprire un negozio fisico, oppure hai deciso di trasformare la tua passione in un’attività professionale, dovrai aprire una Partita Iva: qui troverai tutte le indicazioni necessarie per vendere vino online seguendo le normative italiane.
Indice
Come vendere vino online
Vendere vino online è possibile, ma non sempre facile. Il settore in Italia prevede una forte competizione, con oltre 150.000 aziende specializzate e un livello di qualità di prodotti elevato. A questo devi aggiungere che il consumatore è oggi molto attento a scegliere solo i migliori articoli. Come fare a vendere vino online? Avrai due opportunità:
- vendere come privato;
- avviare un’attività in modo professionale.
Potrai dedicarti al settore del vino sia se disponi di una cantina personale e vuoi monetizzare la tua passione svolgendo un’attività di lavoro occasionale, sia se decidi di creare un business e quindi effettuare la vendita in maniera regolare.
Questa distinzione comporta la prima decisione che dovrai prendere, se vuoi vendere vino online, dato che dovrai affrontare una serie di step burocratici, adempimenti fiscali e richiedere delle specifiche autorizzazioni.
Vendere vino online da privato
Se hai la passione per il vino e dimostri di avere intuito e gusto nella scelta dei prodotti, potrai integrare il tuo stipendio effettuando la vendita come privato. È importante precisare alcune cose. Questa attività non richiede una Partita IVA solo se rientra in una serie di parametri:
- occasionalità;
- non professionalità.
Per essere considerata come attività occasionale, il principale fattore è proprio la modalità con cui procederai alla vendita dei vini, che dovrà essere fatta in maniera saltuaria e senza una struttura organizzata. Quindi se hai delle bottiglie in cantina e decidi di venderne una o due al mese, questa attività rientra tra quelle saltuarie. Invece, se effettui questa operazione creando un e-commerce, oppure aprendo un negozio fisico, allora si parlerà di attività professionale e sarà necessaria la Partita IVA.
Vendere vino online con Partita IVA
Oggi aprire Partita IVA per la vendita di vini è una procedura semplificata, grazie al fatto che potrai farla direttamente online, utilizzando il sistema ComUnica dell’Agenzia delle Entrate. Gli step da seguire sono:
- aprire Partita IVA;
- scegliere il regime societario;
- eseguire l’iscrizione al Registro delle Imprese;
- scegliere il codice ATECO;
- indicare la tipologia di regime fiscale;
- aprire la posizione contributiva;
- effettuare la SCIA, ovvero la dichiarazione di inizio attività.
Potrai svolgere l’attività di vendita di vini sia come ditta individuale, sia sotto forma di società di persone o aprendo una S.r.l., effettuando la registrazione presso la Camera di Commercio della Regione in cui vuoi svolgere il tuo business.
Se vuoi affrontare con tranquillità la fase iniziale di apertura della tua attività di vendita di vini, un valido consiglio è farsi affiancare da un consulente o da uno studio di commercialisti. Grazie alla loro competenza potrai evitare errori, ad esempio nella scelta del codice ATECO per la vendita di vini, ovvero un numero che identifica la tipologia di attività che svolgerai. Nel caso in particolare dovrà essere:
- 47.91.10: commercio al dettaglio su internet.
Inoltre, potrai ottenere diversi suggerimenti sulla tipologia di regime fiscale da adottare, scegliendo tra il sistema forfettario o ordinario. Nel primo caso avrai accesso a un regime agevolato con un’aliquota fissa pari al 5% per i primi 5 anni di attività, e al 15% successivamente.
Invece, nel secondo, sarai tenuto al pagamento dell’IRES, IRAP e IRPEF in base agli scaglioni fiscali previsti per legge. Infine, l’ultimo step per iniziare la vendita di vino online è quello di aprire la posizione contributiva, presso la Gestione Commerciarti dell’INPS.
Tieni presente che la vendita online di particolari prodotti, come i vini, richiede la presenza di una documentazione specifica. Dovrai occuparti di:
- documenti standard per la vendita online;
- documenti per il trasporto.
Documenti standard per la vendita online
Hai aperto un e-commerce per vendere il vino? Non basta creare un sito in cui inserire le bottiglie, ma dovrai fare attenzione ad alcuni aspetti normativi. In primo luogo, sul sito dovranno essere presenti i dati della tua azienda, e dovrai indicare la Partita IVA, la sede legale e i recapiti telefonici. Inoltre, dovrai indicare in modo chiaro e trasparente quali sono i costi della vendita e le eventuali spese di spedizione.
Un’altra informazione da inserire riguarda le modalità di pagamento, che dovranno avvenire in modo sicuro e con il pieno rispetto della politica della privacy per quanto riguarda i dati finanziari e quelli personali. Infine, dovrai inserire le politiche per i cookie e il diritto di recedere dalla vendita in caso di prodotti difettosi o che non rispecchiano la qualità richiesta.
Si tratta di documenti e procedure standard che dovrai garantire per poter vendere in modo trasparente sul web, soprattutto data la particolarità del prodotto. Esistono anche documenti specifici per la vendita di vino online, che dovrai considerare.
Documenti specifici per la vendita online
Un altro aspetto da considerare sono i documenti di spedizione dei vini. Dovrai compilare infatti due documenti principali:
- DDT: documento di trasporto;
- MVV: documento per il movimento dei prodotti vitivinicoli.
Nel primo, dovranno essere indicate tutte le informazioni che identificano il mittente delle vendita e il luogo di destinazione, con i dati dell’acquirente. Inoltre, dovrà essere indicata la quantità di prodotto spedito e il numero dei colli.
Invece il documento MVV sarà necessario per effettuare il trasferimento all’estero: dal 21° gennaio 2021 è emesso solo in modalità elettronica. Anche in questo caso sono presenti al suo interno tutti i dati che identificano il prodotto.
Come vendere vino online all’estero
Le esportazioni del vino Made in Italy, solo nel 2021, hanno raggiunto gli 8 miliardi di euro, ovvero quasi il 70% delle vendite, superando quelle nazionali. Questi dati dimostrano come scegliere di vendere in America, in Cina o in Europa può essere una valida opportunità.
Per esportare il vino in Europa il primo passo è quello di aprire un Partita IVA intracomunitaria e iscriversi al registro VIES. Questo acronimo identifica il Vat Information Exchange System: un archivio digitale in cui sono presenti tutti i clienti e fornitori che svolgono attività commerciale in ambito europeo. Se devi effettuare questa registrazione, puoi leggere la nostra guida sulla Partita IVA intracomunitaria. Ecco a cosa dovrai fare attenzione per la vendita all’estero:
- pagamento IVA;
- versamento delle accise;
- contributo per imballaggi.
Dal 1° luglio 2021, se disponi di un volume di business che supera i 10.000€, si applicherà il sistema semplificato di dichiarazione e versamento IVA definito OSS (One Stop Shop) oppure IOSS (Import One Stop Shop). Nel primo caso si farà riferimento a quelle attività commerciali che svolgono vendite business to consumer e business to business in Europa.
Nel secondo caso si considera l’attività di importazione di beni da paesi extracomunitari e la vendita dei prodotti in UE. Questi sistemi permettono di svolgere in modo trasparente gli adempimenti collegati alle tasse, regolarizzandole presso una sola autorità fiscale.
L’altro aspetto da considerare è l’applicazione delle accise, ovvero eventuali tassazioni locali che vengono applicate sui vini. In Italia il valore è pari a “0”, ma questo può variare in base allo stato in cui effettui la vendita. Infine, dovrai fare attenzione al contributo ambientale per gli imballaggi, definito come green dot. Sarai esente da questo costo se utilizzi un sistema di packaging per e-commerce che sia sostenibile.
Come aprire un e-commerce di vino
Il mercato dei vini è competitivo. In questa prospettiva il web ti offre l’opportunità di accedere a un numero ampio di clienti, affiancando e sostituendo i canali tradizionali come la vendita nel negozio fisico. A testimoniarlo è la crescita degli ultimi anni degli acquisti online.
Inoltre, i clienti apprezzano la possibilità di ottenere i propri vini preferiti direttamente a casa, oltre ad avere l’opportunità di scegliere tra diversi prodotti. Oggi ci sono due possibilità di vendere i tuoi vini online:
- e-commerce privato;
- piattaforme online specializzati.
Nel primo caso, dovrai creare un e-commerce, una procedura che oggi è semplificata grazie alla presenza di programmi open source some Woocommerce, Magento e Prestashop, sistemi che ti permettono di realizzare un negozio online completamente personalizzato. Però non basta creare un sito di vendita.
Dovrai farlo anche rispettando una serie di parametri previsti dai motori di ricerca e inserire contenuti di qualità affidandoti ad esempio a un professionista copywriter per la presentazione testuale dei prodotti. A questo devi aggiungere la pubblicità per il tuo sito, in modo da permettere di aumentare le visualizzazioni e le vendite. Come noti sono attività che richiedono tempo e una certa conoscenza del web marketing.
Le migliori piattaforme online per vendere vino
Se vuoi iniziare a vendere vino online subito, una possibilità è quella di registrarti a una delle piattaforme online specializzate, definite anche DTC (Direct to Consumer).
Sono siti che permettono l’incontro tra la tua attività di business e altri soggetti, svolgendo il compito di offrire una sorta di vetrina ai tuoi prodotti. Potrai rivolgerti direttamente a privati, oppure ad altri fornitori. Ecco quali sono quelle più utilizzate per vendere vino online in Italia:
- Shopify;
- Amazon;
- VineSpring;
- iDealwine;
- WineDirect;
- Vivino.
1. Shopify
Il sito Shopify è uno dei più utilizzati per chi vuole vendere online, dato che ti permette con una sola registrazione di:
- aprire un sito e-commerce;
- creare la tua vetrina;
- realizzare il tuo brand;
- iniziare a vendere sin da subito.
La procedura è abbastanza intuitiva, dato che dovrai creare un account inserendo i dati della tua attività, la Partita IVA e un sistema di pagamento. A questo punto potrai personalizzare la tua pagina, dal punto di vista grafico, tematico e aggiungere i vini che preferisci. Potrai aprire il tuo e-commerce a partite da 27€ al mese. Per saperne di più, leggi la nostra guida su come vendere su Shopify.
2. Amazon
Un’altra opportunità è quella di utilizzare il sistema di vendita di Amazon FBA, creando un account business. Potrai sfruttare la vetrina del più grande marketplace del mondo occidentale esponendo i tuoi prodotti, e usufruendo dei servizi di logistica della piattaforma. Questo passaggio è molto utile se hai un’attività appena avviata e non disponi di un magazzino. Inoltre, viene semplificato anche l’utilizzo del dropshipping.
Questo sistema permette la vendita anche di prodotti che non disponi nel tuo magazzino, ma che al momento dell’acquisto di un cliente richiederai a un fornitore. In questo modo potrai ridurre l’investimento inziale per aprire il tuo e-commerce. Infine, potrai utilizzare Amazon Pay, un sistema di pagamento che rende più semplice l’acquisto dei prodotti al cliente in piena sicurezza. In base al servizio e al numero di spedizioni, si applicheranno dei piani di abbonamento con un costo mensile variabile.
3. VineSpring
Passiamo alle piattaforme specializzate come il sito VineSpring, soluzione molto utile per vendere vini online senza utilizzare un e-commerce privato. Grazie ad esso avrai la possibilità di realizzare la tua cantina, creare un club di utenti e controllare l’inventario delle tue riserve di prodotti.
Ogni aspetto è completamente personalizzabile e disporrai di un’assistenza efficiente per rendere il tuo e-commerce sempre più produttivo. VineSpring prevede un costo mensile di 99€.
4. iDealwine
Questa piattaforma oggi calcola l’iscrizione di più di 650.000 utenti tra appassionati e professionisti. Ti basterà registrarti e potrai subito creare la tua vetrina di vini iniziando a monetizzare.
Il sito IDealwine è una di quelle piattaforme che permette di operare sia in maniera occasionale come privato, sia come professionista attraverso Partita IVA. Il grande vantaggio? Potrai vendere in maniera diretta oppure mettere le tue bottiglie di vino all’asta.
5. WineDirect
Se ricerchi una soluzione intuitiva e semplice per creare la tua vetrina di vino online, potrai registrarti alla piattaforma WineDirect. Disporrai dei seguenti servizi:
- vetrina per i tuoi vini;
- vendita diretta;
- wine club;
- creazione dell’e-commerce;
- strumenti di gestione dell’inventario;
- tracciamento delle consegne.
Per il cliente scegliere il vino preferito e acquistarlo da questa piattaforma è piuttosto semplice e veloce. Il costo dell’utilizzo per il venditore è pari a 79€ al mese.
6. Vivino
Tra le piattaforme direct to consumer più utilizzate in Italia vi è il sito Vivino. Oggi conta circa 50 milioni di utenti registrati in tutto il mondo. Potrai creare la tua vetrina, scegliere i prezzi più adatti alla tipologia di vino che vendi e controllare ogni aspetto delle transazioni, dai carrelli fino alla consegna.
Ti basterà effettuare una registrazione e attendere l’apertura del tuo negozio virtuale. Questa piattaforma offre anche ai clienti la possibilità di fare una fotografia ad una etichetta di vino per trovarlo in vendita sul marketplace.
Quanto costa vendere vino online
Vendere vino online prevede un investimento che andrà a variare in base alle tipologie di sistemi che utilizzi. Ad esempio, se apri un e-commerce privato, dovrai considerare il costo del servizio hosting e del dominio del sito, a cui aggiungere il costo dei professionisti di web marketing a cui ti puoi affidare per creare la pagina.
Inoltre, dovrai sostenere dei costi per effettuare la pubblicità online, indispensabile per posizionarti sulla classifica di Google, la SERP, e quindi ottenere più visibilità. A questo dovrai aggiungere la necessità di disporre di alcune scorte in magazzino. In linea di massima avrai bisogno di fondi tra i 10.000€ e i 35.000€. Il costo si abbassa se decidi di adottare il sistema del dropshipping e quindi senza disporre di merci in stoccaggio.
Ben diversa è l’apertura di un sito attraverso una delle piattaforme DTC che ti abbiamo indicato. In questo caso i costi si abbassano, dato che dovrai considerare solo il canone mensile previsto dai servizi che avrai attivato. Infine, dovrai aggiungere all’investimento i costi di registrazione della tua attività d’impresa, quelli del consulente necessario per aprire Partita IVA, e le aliquote collegate alle tasse in base al sistema contributivo scelto.
Come vendere vino online – Domande frequenti
Per vendere vino online dovrai aprire Partita IVA con codice ATECO 47.91.10, specifico per il commercio a dettaglio su Internet, ed aprire un negozio virtuale.
È possibile vendere vino online come privato, ma solo come attività occasionale e quindi senza un e-commerce o una struttura professionale.
Per vedere vino online potrai aprire un e-commerce privato, oppure decidere di affidarti a una delle piattaforme di vendita online specializzata. Troverai quelle più famose nel nostro articolo.
Gennaro Ottaviano
Esperto di economia aziendale e gestionale