- Unicredit prevede di erogare prestiti per le PMI italiane per 1,8 miliardi complessivi.
- Medesima operazione viene varata in Germania, dove i finanziamenti arrivano a 2,5 miliardi.
- In Bulgaria l’ammontare complessivo dei prestiti Unicredit toccherà il miliardo.
Il progetto della banca Unicredit è molto chiaro: consiste nel fornire dei prestiti alle piccole e medie imprese, le cosiddette PMI, di Germania, Bulgaria ed Italia, per un valore complessivo di cinque miliardi di euro, le cui specifiche sono indicate in questo articolo.
È questo il motivo per il quale il Gruppo Unicredit e il Gruppo Bei, al cui interno sono annoverate la Banca europea per gli investimenti ed il Fondo europeo per gli investimenti, hanno portato a termine tre operazioni di cartolarizzazione sintetica di portafogli creditizi. L’operazione darà la possibilità ad Unicredit di erogare nuovi prestiti a sostegno delle imprese.
L’operazione è stata conclusa grazie ad una collaborazione con la BEI e il FEI, e rientra interamente nell’ambito del Fondo Europeo di Garanzia (FEG). Il progetto è parte integrante del pacchetto di misure che l’Unione Europea ha approvato per contrastare le conseguenze economiche del Covid.
Indice
Prestiti per le PMI: il piano Unicredit
L’intenzione dell’iniziativa è quella di dare un sostegno alle imprese in difficoltà a causa dei rallentamenti produttivi innescati dalla pandemia. Attualmente, anche in Italia molte imprese sono a rischio chiusura, per il caro energia, e per mancanza di liquidità.
Il Gruppo Unicredit, grazie a questa operazione, ha portato a termine tre importanti azioni di cartolarizzazioni sintetiche di portafoglio, il cui valore complessivo è pari a 4,7 miliardi di euro, rispettando completamente ed interamente gli obiettivi di capital efficiency, che sono stati fissati attraverso il piano UniCredit Unlocked.
Per riuscire a mettere in campo il piano di prestiti per le PMI, UniCredit S.p.A. ha concluso tre importanti cartolarizzazioni: in Italia, Germania e Bulgaria. In Italia è stato ceduto un portafoglio complessivo del valore di 1,8 miliardi di euro di prestiti.
L’istituto ha potuto usufruire della garanzia del FEI per quanto riguarda la tranche junior. Grazie al capitale che è stato liberato attraverso questa operazione, nel corso del 2023 Unicredit avrà la possibilità di erogare prestiti a tassi agevolati per 1,8 miliardi di euro. I finanziamenti saranno destinati a sostenere nuovi investimenti e al circolante delle PMI italiane.
Prestiti Unicredit per Germania e Bulgaria
Un’operazione simile è avvenuta in Germania, dove Unicredit Bank AG ha avuto la possibilità di cartolarizzare un portafoglio di prestiti alle imprese dell’importo complessivo di 2 miliardi di euro. Anche in questo caso ha potuto beneficiare, per la tranche junior, della garanzia del FEI.
Con il capitale che è stato liberato, l’istituto prevede di supportare le piccole e le medie imprese con nuovi prestiti a tasso agevolato: complessivamente sono stati messi a disposizione 2,5 miliardi di euro, che verranno erogati entro la metà del 2024.
Ultima operazione, ma non meno importante, è quella che UniCredit Bulbank ha concluso in Bulgaria. In questo caso è a tutti gli effetti un vero e proprio debutto, perché è la prima operazione di questo tipo che è stata effettuata da banche appartenenti al gruppo nella Divisione CE&CEE.
Anche in questo caso è stata ottenuta la garanzia del FEI sulla tranche junior. In Bulgaria si è provveduto a cartolarizzare un portafoglio di prestiti alle imprese per un valore totale di 1 miliardo di euro. Dopo aver liberato queste risorse, la banca prevede di riuscire ad erogare nuovi prestiti agevolati alle piccole e medie imprese del paese.
Tre operazioni diverse, ma con lo stesso obiettivo
Le operazioni rientrano in un progetto più ampio, che vede la collaborazione tra Unicredit e BEI. Nel biennio 2021-2022, questo connubio ha permesso di mettere a disposizione delle imprese dei paesi nei quali opera Unicredit risorse finanziarie per oltre 9 miliardi di euro.
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit, ha dichiarato:
le PMI europee sono il motore della nostra economia ed è nostra responsabilità aiutarle ad avere successo e sostenerle nei momenti difficili. Questi 5 miliardi di euro di nuovi prestiti testimoniano il nostro costante impegno in tal senso, reso ancora più forte dalla lunga collaborazione con la BEI. Questi fondi potranno costituire per le imprese, e per tutti i loro dipendenti, l’aiuto concreto di cui hanno bisogno per continuare a servire i loro clienti e le comunità in cui operano.
Solo e soltanto nel 2021, il gruppo Bei ha provveduto a sostenere qualcosa come oltre 430.000 piccole e media imprese, mettendo a disposizione 45 miliardi di euro. Le risorse, spiega Gelsomina Vigliotti, Vice-Presidente BEI, sono arrivate grazie alla partnership stretta tra Unicredit ed il Gruppo BEI.
Grazie a queste ultime operazioni, le aziende potranno beneficiare di altri cinque miliardi per sostenere le proprie esigenze di liquidità e di capitale circolante.
Prestiti per le PMI: i progetti precedenti Unicredit
La BEI ed Unicredit già nel maggio 2021 avevano provveduto a firmare un accordo, il cui scopo era quello di mitigare le conseguenze economiche causate dalla pandemia di Covid e dai conseguenti lockdown. A beneficiare di queste iniziative erano state principalmente le medie e le grandi imprese.
La BEI, grazie al sostegno del Fondo Europeo di Garanzia, aveva garantito il 75% di un nuovo portafoglio del valore di circa un miliardo di euro, per dei prestiti aggiuntivi rilasciati direttamente da UniCredit. L’operazione, che è stata conclusa nel corso del mese di settembre, ha permesso di attivare investimenti per le imprese pari a 2,5 miliardi di euro.
Prestiti Unicredit – Domande frequenti
L’Istituto prevede di erogare i contributi entro il 2023. Ecco di quali prestiti si tratta.
Unicredit stima di erogare, in Italia, fino a 1,8 miliardi di euro di prestiti.
In questo caso le risorse messe a disposizione sono leggermente più alte di quelle italiane: 2,5 miliardi di euro. Ecco quali sono gli obiettivi dei nuovi prestiti.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista