- Quest’anno, 35,7 milioni di persone riceveranno la tredicesima mensilità, per un totale di 59,3 miliardi di euro erogati.
- Di questi, ben 14,5 miliardi saranno trattenuti dal fisco.
- La cosiddetta gratifica natalizia viene tassata diversamente rispetto a un ordinario stipendio e per questo motivo l’importo finale potrebbe risultare più basso.
Si avvicina il periodo delle feste e con esso l’arrivo della tanto agognata gratifica natalizia. L’erogazione della tredicesima mensilità seguirà il consueto ordine: i pensionati saranno i primi a riceverla, seguiti dai dipendenti pubblici e privati, tutti entro Natale.
A riceverla quest’anno saranno 35,7 milioni di persone, per un totale lordo di 59,3 miliardi di euro. Ben 14,5 miliardi saranno però trattenuti dal fisco tramite l’IRPEF come segnalato dalla CGIA di Mestre1.
E qui sorge spontanea una domanda: come viene effettivamente tassata la tredicesima? E perché molti lavoratori percepiscono un importo netto inferiore alle aspettative? In questo articolo analizziamo le regole fiscali e contributive che incidono sull’importo finale.
Indice
Come viene tassata la tredicesima nel 2024 in busta paga
Prepariamoci dunque a rispondere questa domanda distinguendo in primis tre elementi chiave per determinare l’importo della tredicesima:
- l’importo fisso dello stipendio;
- lo scaglione IRPEF applicabile;
- la percentuale di contribuzione sullo stipendio;
- l’assenza di detrazioni fiscali.
La tassazione della tredicesima segue infatti regole specifiche e, spesso, meno vantaggiose rispetto agli stipendi mensili ordinari. La gratifica natalizia è infatti tassata separatamente e non beneficia delle detrazioni per lavoro dipendente che si applicano normalmente sulla retribuzione mensile.
Questo comporta che, a parità di imponibile, l’aliquota IRPEF effettiva sulla tredicesima risulti più alta, specialmente per chi si trova in scaglioni di reddito elevati.
Scaglione di Reddito | Aliquota IRPEF |
---|---|
Fino a 28.000 | 23% |
da 28.001 a 50.000 | 35% |
Oltre 50.000 | 43% |
Di conseguenza, l’importo netto percepito potrebbe apparire sensibilmente più basso rispetto alle aspettative.
Contributi previdenziali e premi assicurativi
Oltre all’IRPEF, la tredicesima è soggetta anche ai contributi previdenziali e assicurativi che, anche in questo caso, contribuiscono a determinare il montante utile per il calcolo della pensione futura.
In quanto parte della retribuzione imponibile, su di essa vengono calcolati i contributi destinati a INPS e INAIL, oltre agli oneri contributivi previsti dal contratto collettivo nazionale del lavoro (CCNL) di riferimento.
Perché la tredicesima è più bassa dello stipendio?
Se alla tredicesima vengono applicati esclusivamente oneri fiscali e contributivi, perché l’importo percepito risulta comunque inferiore alle aspettative? La spiegazione risiede nel metodo di calcolo dell’imponibile sullo stipendio canonico.
Sulla tredicesima non si applicano infatti né le detrazioni per lavoro dipendente né quelle per i carichi familiari. Tali detrazioni, che di solito riducono il carico fiscale sugli stipendi mensili, non vengono invece conteggiate sulla gratifica natalizia.
Questo spiega perché molti lavoratori percepiscono un importo netto della tredicesima inferiore alle proprie aspettative.
Calcolo tredicesima per i lavoratori part-time
Per i lavoratori part-time, la tredicesima viene calcolata proporzionalmente alle ore effettivamente lavorate durante l’anno. Ad esempio, un dipendente che lavora 20 ore settimanali anziché 40 maturerà una tredicesima dimezzata rispetto a un lavoratore full-time.
Anche per i part-time, la tassazione segue le regole ordinarie, con aliquote IRPEF applicate sull’importo lordo e l’assenza di detrazioni per lavoro dipendente o carichi familiari. Dal lato previdenziale, i contributi INPS e i premi INAIL vengono calcolati in proporzione all’orario di lavoro.
Nel caso di variazioni contrattuali durante l’anno, ad esempio un passaggio da full-time a part-time, la tredicesima viene calcolata separatamente per ciascun periodo, garantendo un trattamento proporzionato.
Tredicesima e Bonus Natale
Oltre alla tredicesima, alcune categorie lavoratori dipendenti riceveranno un ulteriore beneficio: il governo Meloni ha infatti introdotto un Bonus di Natale di 100 euro netti a supporto dei redditi medio-bassi. Destinato ai dipendenti con:
- uno stipendio annuo complessivi inferiore a 28.000 euro;
- almeno un figlio a carico;
il bonus sarà erogato automaticamente nelle prossime settimane. Tuttavia, è necessario non rientrare nella categoria degli incapienti, ossia quei lavoratori che non pagano IRPEF poiché la loro imposta lorda è completamente azzerata dalle detrazioni fiscali.
Anche alcuni pensionati beneficeranno di un aiuto extra sotto forma di un bonus natalizio di 154,94 euro, destinato però solo a chi percepisce trattamenti pensionistici bassi. L’erogazione avverrà in automatico, senza necessità di presentare domanda.
Tassazione tredicesima – Domande frequenti
Solitamente la tredicesima mensilità viene corrisposta alla fine dell’anno come gratifica natalizia, ma per alcune tipologie di contratti viene accreditata mese per mese.
No, la tredicesima viene garantita ai lavoratori dipendenti alla fine dell’anno per le festività natalizie, mentre il Tfr viene erogato alla cessazione del rapporto di lavoro.
Viene tassata tramite IRPEF, ma non si applicano detrazioni fiscali su questi importi.
- Tredicesime: in arrivo 59,3 miliardi, ma 14,5 li preleva il fisco, Ufficio Studi CGIA di Mestre, cgiamestre.com ↩︎
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it