- L’Unione Europea aveva approvato un tetto al prezzo del gas temporaneo.
- La Germania ha rivisto la propria posizione iniziale, approvando l’introduzione di un tetto al prezzo del gas temporaneo, di cui anche l’Italia può trarre beneficio.
- Mario Draghi prima, e Giorgia Meloni poi, si sono ritenuti soddisfatti delle nuove misure, che andranno ad impattare in modo positivo sul prezzo del gas sulle bollette, sia per le utenze domestiche che per uso industriale.
Il Consiglio Europeo, dopo diverse ore di riunione, si è concluso con l’introduzione di alcune misure specifiche per contrastare il caro prezzi del gas e dell’energia, in particolare su una disposizione che era stata rinviata per diverso tempo.
Si tratta del tetto al prezzo del gas, per cui da tempo diversi stati europei proponevano di porre un limite all’aumento del prezzo di questa importante risorsa, di fronte a speculazioni e rincari. Inizialmente ad opporsi alla decisione di introdurre un prezzo massimo al gas era la Germania, mentre per l’Italia le intenzioni di Mario Draghi andavano nella direzione di introdurre questa soluzione.
Un tetto massimo al prezzo del gas garantisce un rallentamento agli aumenti dei prezzi di energia e gas, almeno temporaneo, utile ai cittadini europei per affrontare i mesi più freddi dell’anno. Come vedremo tra poco, a beneficiare della nuova misura saranno cittadini e imprese, anche italiane. Vediamo quali sono le prospettive per i prossimi mesi.
Indice
L’aumento del prezzo del gas: cause e conseguenze
L’aumento del prezzo del gas e dell’energia elettrica ha coinvolto tutta l’Europa, non solamente a causa dell’inflazione sopraggiunta dopo la pandemia, ma anche come diretta conseguenza delle attuali dinamiche geopolitiche che vedono coinvolte Russia e Ucraina.
Il prezzo del gas, e quello dell’energia, sono aumentati esponenzialmente mettendo in difficoltà sia le famiglie, anche in Italia, che le aziende. Le bollette infatti hanno raggiunto prezzi record, portando anche molte imprese italiane al rischio chiusura.
L’aumento dei prezzi degli scorsi mesi ha portato a non poche preoccupazioni soprattutto per il periodo invernale, in cui è necessario utilizzare un quantitativo di risorse maggiori per riscaldare case, uffici, magazzini e spazi utilizzati dalle aziende.
Contro il caro energia l’accordo UE gli scorsi mesi puntava soprattutto su azioni di risparmio sui consumi, incentivando iniziative mirate a ridurre di fatto l’utilizzo di queste risorse. Per fare un esempio italiano, sono state posticipate le date per l’accensione dei riscaldamenti, e si è data maggiore importanza all’aggiornamento tecnologico degli impianti.
Tetto al prezzo del gas: cosa significa per le imprese
L’Europa ha recentemente approvato una misura attesa da tempo, ovvero l’introduzione di un tetto massimo al prezzo del gas. Questa misura fortemente voluta anche dall’Italia, e in un primo momento contestata da alcuni paesi europei, di fatto comporterà un abbassamento dei prezzi del gas in Europa.
Per le imprese italiane si tratta di una buona notizia: le bollette saranno più basse e si assesterà il trend di aumenti a cui si è assistito fino ad ora. L’Europa ha introdotto tuttavia diverse misure, raggiunte con l’ultimo accordo, per favorire il contrasto al caro prezzi anche per le imprese, che elenchiamo qui:
- introduzione di una piattaforma aggregata per il gas: si tratta di una piattaforma di acquisti comuni, volontaria ma obbligatoria per una quota di almeno 15% del volume degli stoccaggi in Europa;
- nuovi incentivi per le rinnovabili, con semplificazione della burocrazia;
- price cap al gas, ovvero un tetto al prezzo del gas per la formazione dell’elettricità;
- proseguire i negoziati per il gas con partner affidabili nel mercato.
Il tetto al prezzo del gas quindi ha come conseguenza anche una limitazione dei costi per la produzione dell’energia elettrica. Come ha comunicato Mario Draghi, il raggiungimento di un accordo su questa misura è una vittoria, i cui effetti sono già visibili:
La decisione di questa notte ha portato ad un calo del prezzo del gas, dopo l’accordo le quotazioni hanno perso il 10% a dimostrazione che la componente speculativa è rilevante. Questo è il modo in cui andava affrontata la crisi dall’inizio e si tradurrà presto in bollette più basse.
Per le imprese, anche italiane, queste iniziative porteranno ad un calo delle spese per gas e energia elettrica, dopo diversi mesi di rincari. Ricordiamo che molti imprenditori ed esercenti si sono trovati in forte difficoltà a causa dei rincari, avviando anche iniziative come “Bollette in vetrina” per mostrare al pubblico l’aumento esponenziale dei costi.
Tetto al prezzo del gas: quale sarà l’impatto sulle imprese
Andando a vedere da vicino quale può essere l’impatto sulle imprese italiane di questa nuova decisione europea, sicuramente si può dire che gli effetti saranno positivi. Il prezzo del gas di fatto in queste settimane ha già cominciato a scendere, nonostante rimanga ancora alto rispetto agli anni passati.
Per le imprese italiane questo significherà un sostanziale calo del prezzo per le bollette di gas e energia. Ad occuparsi di queste variazioni sarà direttamente l’ARERA nel mese di novembre, per cui si stima un calo dei costi. La discesa dei prezzi sarà anche dovuta al ricalcolo effettuato ogni mese, e non più ogni tre.
Secondo le prime stime che si possono delineare, successivamente ad un calo del prezzo del gas si avrà come conseguenza anche un calo nel prezzo dell’energia elettrica, che potrà dare un decisivo respiro alle aziende. Secondo le ipotesi, l’ARERA andrà a delineare queste modifiche a gennaio 2023, per cui il nuovo anno si prospetta più positivo per le imprese.
Nel 2023, salvo ulteriori problematiche, si assisterà ad una inversione di rotta sui prezzi delle bollette dell’energia, che inizieranno a scendere. Nomisma Energia prospetta un calo di prezzi nel nuovo anno dal 15% al 20%. Tuttavia va tenuto presente che con l’avvicinarsi del nuovo anno, si avvicina anche il conguaglio delle spese, il cui pagamento è posticipato ai primi tre mesi del 2023.
In conclusione, va evidenziato che il Consiglio Europeo si è riunito anche per discutere su gas e energia approvando la soglia per il tetto al prezzo del gas di 180 euro a megawattora, che sarà presa in considerazione a partire da febbraio 2023.
Tetto al prezzo del gas – Domande frequenti
L’Europa ha approvato la misura del tetto al prezzo del gas per limitare l’aumento del prezzo di questa risorsa, con un limite imposto alle speculazioni. Ecco come funziona.
Con l’introduzione di un tetto al prezzo del gas e di nuove misure per limitare i costi e i consumi di questa risorsa, il prezzo del gas scenderà nei prossimi mesi, anche per le imprese.
L’Unione Europea ha deciso di introdurre un limite al prezzo del gas, per sostenere sia i cittadini che le imprese contro i rincari di questa materia prima e per limitare i costi delle bollette.
Valeria Oggero
Giornalista