Taxi e deduzione fiscale per le imprese: obbligo di pagamento con carta di credito

Per gli imprenditori che viaggiano in taxi il pagamento sarà obbligatorio tramite carta di credito, secondo nuovi criteri di tracciabilità. Ecco l'ultima proposta.

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  • Carta di credito obbligatoria per le spese di rappresentanza e di viaggio, in particolare quelle che riguardano gli spostamenti in taxi: questa è l’ultima novità per il contrasto all’evasione fiscale.
  • Attualmente per accedere a diverse agevolazioni fiscali, detrazioni e deduzioni, è necessario che i pagamenti effettuati per spese scaricabili siano tracciati: lo stesso accadrà presto per i viaggi in taxi.
  • Sempre nell’ottica di velocizzare le procedure e ridurre l’evasione, si prevede l’introduzione di un collegamento diretto del Pos con i registratori di cassa e l’uso dello scontrino elettronico.

Proseguono gli interventi del governo volti al contrasto dell’evasione fiscale in Italia: con la Legge di Bilancio 2025, oltre ad essere confermati diversi tagli di imposte e detrazioni, si prevedono nuove regole intorno alla trasparenza.

In particolare nel mirino del governo ci sarebbero le deduzioni fiscali delle imprese su spese di rappresentanza e trasferta. Per limitare gli accessi indebiti a tali vantaggi fiscali, in futuro sarà obbligatorio per gli imprenditori pagare i viaggi in taxi tramite metodi tracciabili, ovvero con una carta di credito.

Le novità non riguardano solamente i taxi, ma si prevede la graduale introduzione dello scontrino elettronico, ovvero di strumenti che possano comunicare direttamente all’Agenzia delle Entrate tutti i movimenti. In quest’ottica il viceministro dell’Economia Maurizio Leo ha annunciato la necessità di un collegamento diretto del Pos con i registratori di cassa.

Spese di rappresentanza per viaggi in taxi: la tracciabilità

La tracciabilità delle spese è uno dei fattori principali di prevenzione all’evasione fiscale e all’accesso illecito ad agevolazioni di vario tipo, come deduzioni e detrazioni. La novità proposta recentemente dal governo è quella di rendere tracciabili tutte le spese sostenute dalle imprese per trasferte e viaggi, in particolare in taxi.

Attualmente molte spese che lavoratori, contribuenti e imprese possono portare in detrazione o agevolabili in qualche modo devono essere sostenute tramite mezzi di pagamento tracciabili. Si tratta di tutte quelle modalità che registrano una determinata transazione: pensiamo ad un bonifico bancario oppure al pagamento effettuato con una carta di credito.

Queste spese difficilmente vengono contestate dal fisco, proprio perché esiste una traccia su quando sono state effettuate, sui soggetti coinvolti e sugli importi. Pensiamo ad esempio a cosa accade per i bonus per l’edilizia: per poter ottenere questi sostegni bisogna di norma documentare tutte le spese sostenute tramite metodi tracciabili.

Lo stesso potrebbe presto accadere intorno alle spese di rappresentanza, ovvero quelle sostenute da un imprenditore per viaggi di lavoro, trasferte, per partecipare a eventi o per servizi inerenti l’attività dell’impresa.

Generalmente questi costi possono essere portati in deduzione dalle aziende, ma anche comportare facilmente atti di evasione fiscale. Per questo motivo le spese per gli spostamenti tramite taxi dovranno essere completamente tracciabili, con pagamenti obbligatori con carta di credito.

Si parla di una vera e propria stretta anti-evasione, che potrebbe essere messa in campo in concomitanza alle misure stabilite dalla Legge di Bilancio 2025. Le spese così tracciate potranno poi essere indicate in modo semplice in dichiarazione dei redditi per l’accesso alle deduzioni.

Come funzionano le deduzioni sulle spese di rappresentanza

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Chiariamo cosa prevede il fisco intorno alla deducibilità delle spese di rappresentanza o di viaggio. Questi costi, sostenuti dall’imprenditore per motivi aziendali, possono essere dedotti fiscalmente presentandoli ogni anno in sede di dichiarazione dei redditi.

In questo modo si possono ottenere le seguenti deduzioni fiscali, che abbattono il reddito imponibile su cui si calcolano le tasse effettivamente:

  • spese entro i 50 euro: 100% di deduzione;
  • spese sopra 50 euro: 1,5% dei ricavi fino a 10 milioni di euro, 0,6% dei ricavi oltre 10 milioni e fino ai 50 milioni di euro, 0,4% dei ricavi oltre i 50 milioni di euro;
  • costi per pasti e pernottamento: 75% di deduzione.

Ricordiamo che questi costi devono essere sostenuti per l’attività imprenditoriale.

Collegamento POS con i registratori di cassa

Un altro provvedimento che presto potrà essere messo in campo riguarda il collegamento dei Pos con i registratori di cassa, in modo diretto. Questa nuova modalità, che coinvolgerebbe moltissimi esercenti nel paese, consentirebbe una più rapida trasmissione dei dati all’Agenzia delle Entrate.

Allo stesso tempo il fisco potrà quindi effettuare controlli più velocemente e soprattutto su spese specifiche, per verificare che tutto sia trasparente e che ci sia corrispondenza tra scontrini e fatture presentate.

In questo modo per gli imprenditori che sostengono diverse spese di rappresentanza o di trasferta sarà molto più difficile evadere e ottenere deduzioni in modo illecito, almeno questo è l’obiettivo del viceministro dell’Economia Maurizio Leo.

Allo stesso modo si parla della possibilità di introdurre lo scontrino elettronico come mezzo di rapida consultazione delle transazioni da parte del fisco. Anche per questo provvedimento però è necessario attendere la conferma definitiva, che sarà data dal testo ufficiale della manovra 2025.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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