Tasso di interesse legale 2024: scende al 2,5%

Il tasso di interesse legale a partire da gennaio 2023 è aumentato fino al 5%, mentre scende al 2,5% per quest'anno. Ecco su cosa influisce.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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Tasso di interesse legale
  • Per quest’anno scende il tasso di interesse legale al 2,5%, rispetto al 5% dell’anno precedente.
  • A comunicare la modifica è arrivato un Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 29 novembre 2023.
  • Il tasso di interesse legale si calcola in base al rendimento annuo dei titoli di stato e all’inflazione. Lo scorso anno ha segnato un aumento record, per poi scendere nel 2024.

Con il leggero calo dell’inflazione, il tasso di interesse legale del 5% dello scorso anno scende per il 2024 al 2,5%. Nel 2023 abbiamo assistito ad un incremento che non ha precedenti, rispetto agli ultimi dieci anni.

Ma cosa si intende per tasso di interesse legale? Si fa riferimento in particolare al costo del denaro e nello specifico, l’articolo 1282 del Codice Civile determina che i crediti di somme di denaro esigibili siano soggetti a degli interessi annualmente stabiliti per legge.

Ogni anno infatti il Ministero dell’Economia può modificare queste percentuali, che vanno a influire anche sul ravvedimento operoso, ovvero sulla possibilità per i contribuenti di provvedere al pagamento dei propri debiti pagando una sanzione con aggiunta degli interessi. Vediamo in questo articolo nello specifico di cosa si tratta e quali saranno le conseguenze di questo aumento.

Tasso di interesse legale: cos’è e a cosa si riferisce

Il tasso di interesse legale si riferisce a quella somma che, al trascorrere del tempo, viene aggiunta per legge agli importi a credito. Per fare un esempio, se un contribuente cumula un debito verso lo stato, è possibile saldarlo pagando una cifra aggiuntiva per la sanzione e gli interessi cumulati.

Il funzionamento del tasso di interesse legale è regolarizzato da alcuni articoli del Codice Civile, in particolare:

  • articolo 1282 del Codice Civile: stabilisce che i crediti di somme di denaro, che risultano esigibili, producono degli interessi, di tipo legale, a meno che la legge non stabilisca precise condizioni;
  • articolo 1284 del Codice Civile: stabilisce che ogni anno il Ministero dell’Economia può modificare la percentuale dell’interesse legale entro il 15 dicembre, tenendo presenti due fattori: da un lato il rendimento medio annuo dei titoli di stato, di durata massima di 12 mesi e dall’altro lato tenendo conto del tasso di inflazione specifico in un determinato anno.

Il tasso di interesse legale va ad influenzare quindi gli interessi su una certa somma di denaro. Il calcolo di questi interessi viene effettuato in base a tre fattori: il capitale, ovvero la somma soggetta ad interessi, il tempo trascorso per la sua restituzione e infine il tasso di interesse legale.

Attualmente il tasso di interesse legale è al 2,5%, tuttavia entro il 15 dicembre di ogni anno questa percentuale può essere variata, in base ai fattori visti in precedenza.

Come cambia il tasso di interesse legale nel 2024

Tasso di interesse legale inflazione

A partire dal 2024, il tasso di interesse legale subisce un cambiamento. A confermarlo è una comunicazione del Ministero dell’Economia, tramite decreto del 29 novembre 20231. La percentuale dal primo giorno di gennaio passa dal 5% al 2,5% un calo che arriva dopo l’aumento record del 2023.

Questo aumento era dovuto principalmente alla situazione economica, per cui l’Italia ha attraversato una fase di profonda inflazione. Basta pensare che a novembre 2022 ha raggiunto il +11,8%, un aumento record per cui i prezzi di moltissime materie prime, beni e servizi si sono incrementati in modo esponenziale.

Intorno a questi aumenti, va segnalato che sia le imprese, che i lavoratori e le famiglie, hanno riscontrato un incremento soprattutto dei costi delle bollette per le utenze di energia e gas, che comportano non poche difficoltà. Di fronte a queste criticità, il governo è intervenuto con diverse misure, come i crediti di imposta per le imprese e i bonus sociali.

Attualmente con un leggero calo dell’inflazione, scende anche il tasso di interesse legale, rimanendo comunque alto rispetto agli anni precedenti al 2022.

Tasso di interesse legale negli ultimi anni

Facciamo una panoramica del tasso di interesse legale degli ultimi anni. Prendiamo in considerazione le differenze riscontrate nell’ultimo periodo, nella seguente tabella.

Anno di riferimentoTasso di interesse legale
2012 – 20132,5%
20141%
20150,5%
20160,2%
20170,1%
20180,3%
20190,8%
20200,05%
20210,01%
20221,25%
20235%
20242,5%

La percentuale inferiore si è riscontrata nel 2021, mentre successivamente si è verificato un aumento, con un record al 5% lo scorso anno. L’ultimo aumento decisivo si era registrato invece diversi anni addietro, quando nel 1990 il tasso di interesse legale aveva toccato il 10%.

Tasso di interesse legale: le conseguenze delle variazioni

Ma vediamo cosa cambia al variare del tasso di interesse legale. L’aumento dello scorso anno ha toccato quindi i contribuenti, ovvero i cittadini che si trovano a debito verso il fisco.

In particolare i tassi di interesse si applicano nel momento in cui il contribuente si trova ad avere un debito verso il fisco, ovvero non ha pagato delle imposte dovute allo stato. Si può trattare di tasse non versate da parte di lavoratori, professionisti con Partita Iva, imprese o altri soggetti similari.

Per questi debiti, i contribuenti generalmente possono ricorrere al ravvedimento operoso, ovvero possono sanare la situazione pagando le somme dovute con l’aggiunta delle sanzioni previste, e appunto, degli interessi. Questi interessi, calcolati in base alle somme, al tempo trascorso e al tasso di interesse legale annuale, variano anche nel 2024.

Per chi pagherà le tasse in ritardo quindi c’è stato un aggravio delle somme da versare come interessi, per i debiti contratti nel 2023, mentre si assiste ad una leggera discesa nel 2024.

Tuttavia i tassi di interesse legale non intervengono solamente in caso di debiti del cittadino verso il fisco, ma anche all’opposto. Per fare un esempio, se il pagamento di una pensione è in ritardo, l’ente previdenziale dovrà versare una maggiorazione sugli interessi insieme alle somme dovute al cittadino, in base al tempo di erogazione.

Va tenuto inoltre in considerazione che con la manovra 2023 il governo ha introdotto delle misure di tregua fiscale che hanno coinvolto le cartelle esattoriali dei cittadini, ovvero i debiti non ancora saldati.

Tasso di interesse legale 2024 – Domande frequenti

Qual è il tasso di interesse legale oggi?

Il tasso di interesse legale nel 2022 è dell’1,25%, invece per il 2023 è arrivato al 5%. Nel 2024 scende al 2,5% seguendo il calo dell’incidenza dell’inflazione.

Chi stabilisce il tasso di interesse legale?

Il tasso di interesse legale, che va ad influenzare per esempio il ravvedimento operoso, viene stabilito ogni anno dal Ministero dell’Economia, entro il 15 dicembre, in base a questi fattori.

Come si calcolano gli interessi su un debito?

Per calcolare gli interessi su un debito si tengono in considerazione: l’entità del debito, la percentuale di interessi legali dell’anno in corso e il tempo trascorso. Ecco come funziona il calcolo.

  1. Decreto 29 novembre 2023, Ministro dell’Economia e delle Finanze, gazzettaufficiale.it ↩︎
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 22 Dicembre 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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