Taglio alle detrazioni fiscali con la Legge di Bilancio 2025: favorite le famiglie con figli

Con la Legge di Bilancio 2025 verrà introdotto un taglio alle detrazioni fiscali spettanti ai lavoratori, secondo la logica del quoziente familiare. Ecco tutti gli scenari.

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  • Nell’ottica di una revisione delle detrazioni fiscali corrisposte ai lavoratori, con la manovra 2025 cambieranno le agevolazioni seguendo un sistema basato sulle fasce di reddito.
  • Si parla di una percentuale di detrazione dell’8% per chi percepisce redditi fino a 50.000 euro, del 6% per la fascia da 50.000 a 100.000 euro e del 4% per chi supera questo limite.
  • Le nuove regole vanno a sostenere soprattutto le famiglie con figli a carico, a svantaggio di single e coppie senza figli.

La manovra 2025 si concentra su una revisione complessiva delle agevolazioni fiscali attualmente presenti per i lavoratori, nell’ottica di semplificare il sistema utilizzato fino ad ora e sostenere soprattutto le famiglie con figli. Si parla di tagli specifici alle imposte e di detrazioni commisurate alle fasce di reddito, per un restyling delle tax expenditures.

Le detrazioni più vantaggiose saranno destinate ai lavoratori con reddito basso e con figli a carico, mentre all’opposto chi non ha figli e percepisce un reddito più alto assisterà ai maggiori tagli. Vengono introdotte tre soglie specifiche per le agevolazioni, al 4%, al 6% e all’8%, secondo le regole previste dalla logica del quoziente familiare.

Dal 2025 i lavoratori che avranno a disposizione meno detrazioni fiscali saranno i single e le coppie senza figli, segno che il governo procede sulla strada dei sostegni rivolti principalmente alle famiglie numerose.

Detrazioni fiscali 2025: le fasce di reddito

Intorno ai tagli alle detrazioni fiscali la Legge di Bilancio 2025 prevede l’istituzione di tre scaglioni di reddito da cui dipende la soglia massima delle spese agevolabili:

  • redditi fino a 50.000 euro: detrazioni fiscali all’8%;
  • redditi da 50.000 a 100.000 euro: detrazioni fiscali al 6%;
  • redditi superiori a 100.000 euro: detrazioni fiscali al 4%.

Oltre a queste regole di base, le detrazioni saranno maggiori per chi ha figli a carico e inferiori per chi non ne ha. Per fare un esempio pratico, un lavoratore senza figli con reddito inferiore a 50.000 euro potrebbe avere diritto ad una detrazione pari alla metà di quella percepita da un genitore con figli a carico nella stessa fascia reddituale.

Queste nuove norme saranno operative dal 2025, ovvero agiranno direttamente sulle dichiarazioni dei redditi effettuate nel 2026. Di fatto, più sarà numeroso il nucleo familiare, maggiori saranno le detrazioni fiscali a cui i lavoratori avranno diritto.

Bisogna considerare anche che sull’importo massimo reddituale previsto da queste nuove regole rientreranno anche tutte le altre detrazioni spettanti al lavoratore, come quelle sanitarie, gli interessi sui mutui, quelle previste per i lavori svolti in materia edilizia, a partire dal 2025.

Aliquote Irpef 2025: confermati tre scaglioni

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Per ciò che riguarda le operazioni di taglio delle tasse previste dal governo, anche l’Irpef viene coinvolta nelle misure previste dalla manovra 2025. Di fatto si intende portare avanti la riduzione già stabilita per l’anno in corso, confermando gli scaglioni di questa imposta presenti attualmente:

  • 23% di aliquota per redditi fino a 28.000 euro;
  • 35% di aliquota per redditi da 28.000 a 50.000 euro;
  • 43% di aliquota per redditi superiori a 50.000 euro.

Sfuma per il momento l’ipotesi di modificare lo scaglione centrale riducendone l’aliquota dal 35% al 33%, a meno che non ci siano cambi di direzione che saranno confermati nel prossimo futuro in base alle risorse disponibili.

Come cambiano le detrazioni fiscali sulle spese

Un’altra importante categoria di detrazioni fiscali da considerare, al centro della manovra 2025, riguarda quelle che coinvolgono le spese sostenute dai lavoratori durante l’anno. Al momento molti dei costi che i cittadini affrontano per la sanità, per il mutuo, per la scuola dei figli e altri tipi di spese, si possono portare in detrazione fiscale secondo specifiche regole.

Un’ipotesi al vaglio è quella per cui verrà modificata la soglia di reddito massima oltre la quale è prevista una discesa delle detrazioni fiscali stabilite al 19%. Al momento attuale questo limite è impostato a 120.000 euro, con azzeramento a 240.000 euro, ma potrebbe scendere il prossimo anno.

Non verranno cambiate secondo le prime conferme le detrazioni che riguardano in modo specifico le spese per la sanità e per l’acquisto di farmaci, con aliquota invariata.

Per quanto riguarda invece le agevolazioni fiscali in materia edilizia, viene confermato per il 2025 l’ecobonus al 50%, con l’obiettivo di portare avanti l’efficientamento energetico degli immobili. Questo è uno dei pochi sostegni in ambito ristrutturazioni che sarà ancora disponibile dopo i tagli portati avanti quest’anno dal governo, soprattutto sul Superbonus.

L’ecobonus quindi con molta probabilità non scenderà a livello di percentuale di agevolazione, ma potrebbero essere introdotte altre limitazioni, ad esempio l’applicazione prevista solamente sulle prime case.

Legge di Bilancio 2025 e quoziente familiare

In sostanza le nuove regole intorno alle agevolazioni fiscali si baseranno su quello che è il concetto di quoziente familiare, introdotto già dagli scorsi anni dal governo attuale. Va considerato quindi che le detrazioni fiscali spetteranno in base alla composizione del nucleo familiare, con maggiorazioni specifiche:

  • detrazione di 950 euro per figli fino a 30 anni di età;
  • detrazione di 950 euro per figli oltre i 30 anni di età con disabilità.

Verrà quindi tenuta in considerazione la situazione complessiva del nucleo familiare e questo toccherà anche diversi sostegni confermati per le famiglie. Ad esempio verrà portato avanti l’Assegno Unico, con possibili aumenti dal 2025 e introdotto un nuovo bonus bebé di 1.000 euro per chi ha un ISEE inferiore a 40.000 euro.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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