- Fino al 29 luglio, i Comuni hanno la possibilità aderire al nuovo stralcio automatico delle cartelle esattoriali per offrire agevolazioni ai contribuenti in difficoltà.
- Il provvedimento riguarda debiti tra il 2000 e il 2015, con importo massimo di 1000 euro, offrendo tre tipi di agevolazioni.
- I Comuni possono decidere se aderire al mini stralcio dei debiti, alcune città importanti partecipano, altre no per ragioni etiche ed economiche.
Rimangono solo pochi giorni: i Comuni che non hanno ancora aderito al nuovo stralcio automatico delle cartelle esattoriali – introdotto dalla Legge di Bilancio 2023 come opzione volontaria – dovranno farlo entro il 29 luglio.
Lo stralcio automatico – regolamentato dalle linee guida definite dall’ANCI – permetterebbe a migliaia di contribuenti di regolarizzare la propria situazione debitoria avendo accesso a regimi agevolati. In questo articolo, vedremo cosa implica questo provvedimento, chi può accedervi e in che modalità.
Indice
Saldo e stralcio: le modalità di attuazione
Il saldo e stralcio rappresenta un patto tra il creditore e il debitore, mediante il quale quest’ultimo soddisfa solo una frazione del proprio debito per estinguerlo. Se l’obbligazione viene completamente annullata, invece, si parla di “semplice stralcio”.
Tale accordo riguarda esclusivamente debiti insorti tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, ossia aventi almeno 7 anni di età. Inoltre, l’ammontare del debito non può superare la somma di 1000 euro.
Il provvedimento è riservato esclusivamente a quei comuni che riscuotono i debiti in maniera indipendente, senza affidarsi all’Agenzia delle Entrate – in modalità che vanno dalla riscossione in capo al comune stesso oppure affidata ad enti privati.
Sono tre le tipologie di agevolazione previste:
- saldo e stralcio parziale delle multe e delle tasse, opzione che consente ai comuni di accordarsi con i debitori in modo che questi ultimi paghino solo una parte del debito e lo estinguano. In questo caso, si parla di “saldo e stralcio” perché il debito viene parzialmente annullato, riducendo l’importo complessivo dovuto.
- stralcio totale delle cartelle esattoriali, opzione che permette ai comuni di annullare completamente alcune cartelle esattoriali, esonerando i debitori dall’obbligo di pagare l’intero importo dovuto.
- rottamazione delle ingiunzioni e accertamenti esecutivi, opzione con cui i comuni possono concedere un “stralcio” totale degli interessi e delle sanzioni per le ingiunzioni e gli accertamenti esecutivi notificati tra il 1° gennaio 2000 e il 30 giugno 2022. In pratica, i debitori pagheranno solo l’importo principale del debito senza dover sostenere costi aggiuntivi.
La procedura di stralcio totale avverrebbe automaticamente, senza necessità di richiesta esplicita da parte del cittadino coinvolto. Una volta soddisfatte le condizioni stabilite, l’annullamento del debito sarebbe comunicato direttamente al cittadino interessato.
Tipologie di debiti sanabili
Una clausola importante da tenere in considerazione è che – nell’aderire al provvedimento – sarà necessario includere tutte le tipologie di debiti. Che si tratti di multe o tasse, se rientrano nei periodi indicati saranno valide.
Nell’ambito dei debiti rientrano quindi anche quelli verso società o enti con caratteristiche di “concessionarie in house”, come ad esempio i bollettini Tari emessi da chi gestisce la raccolta dei rifiuti.
Esclusione dallo stralcio totale però per le multe, che potranno andare incontro solo a sconti o agevolazioni.
La decisione in capo ai sindaci
Starà ai sindaci delle varie città che soddisfano i requisiti per il provvedimento decidere se aderire o no al mini stralcio dei debiti. Sarà anche disponibile l’opzione di scegliere quali modalità adottare nell’implementazione del provvedimento.
Si intendono quindi le modalità di rateazione e i termini di scadenza, come anche le linee guida sui tempi e le modalità di comunicazione di accettazione o rigetto ai cittadini che hanno fatto richiesta di saldo o rottamazione.
Tra le città che potrebbero attualmente aderire, troviamo importanti centri urbani come Bologna e Bolzano. Riguardo alle Regioni coinvolte, potenzialmente interessate dallo stralcio di tasse nell’ambito agricolo e alimentare, si includono Lazio, Emilia Romagna, Campania, Piemonte, Sicilia e Sardegna.
Stralcio cartelle sotto i 1000 euro – Domande frequenti
Lo stralcio delle cartelle esattoriali 2023 funziona come un accordo tra creditore e debitore, in cui quest’ultimo paga solo una parte del debito per estinguerlo, seguendo le linee guida definite dall’ANCI e aderendo entro il 29 luglio come opzione volontaria.
Si possono stralciare debiti insorti tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015, aventi almeno 7 anni di età e con importo massimo di 1000 euro.
La legge di bilancio 2023 prevede anche l’introduzione del nuovo stralcio automatico delle cartelle esattoriali e multe, consentendo a migliaia di contribuenti di regolarizzare la situazione debitoria e ottenere regimi agevolati.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it