- La Legge di Bilancio 2023 ha previsto uno stralcio delle cartelle esattoriali di basso importo, sotto i 1.000 euro.
- La cancellazione dei piccoli debiti è una misura che rientra in una più ampia pace fiscale portata avanti dal governo Meloni.
- Secondo una recente decisione, molti Comuni e enti hanno potuto scegliere se adottare la misura di stralcio oppure no. Inoltre, è arrivata una nuova proroga per l’avvio del provvedimento, al 30 aprile.
La Legge di Bilancio 2023 prevede numerosi interventi di pace fiscale, per garantire ai contribuenti, sia privati che imprese, di saldare i debiti cumulati con il fisco in modo semplificato. Tra le misure fiscali previste infatti c’è anche il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali, se di basso importo.
La manovra del governo 2023 prevede infatti che i debiti con una somma inferiore a 1.000 euro vengano di fatto annullati: la misura andrebbe ad alleggerire il sistema di riscossione da un lato, e a sostenere i cittadini nel saldo dei debiti dall’altro.
Tuttavia i Comuni hanno chiesto una revisione del provvedimento, per tenere ordine nei bilanci delle singole amministrazioni comunali. Per questo motivo, i singoli Comuni o enti possono decidere se adottare lo stralcio delle cartelle esattoriali oppure no. Inoltre, arriva la proroga al 30 aprile 2023, con il Milleproroghe.
Indice
- Stralcio delle cartelle esattoriali: come funziona
- Stralcio cartelle esattoriali facoltativo
- Stralcio cartelle esattoriali e tregua fiscale
- Milleproroghe: stralcio cartelle al 30 aprile 2023
- Le indicazioni dell’IFEL
- Stralcio delle cartelle esattoriali: il no delle casse private
- Chiarimenti sullo stralcio dall’Agenzia delle Entrate
Stralcio delle cartelle esattoriali: come funziona
Secondo la recente proposta del governo Meloni, in Legge di Bilancio è stato inserito un provvedimento per garantire un alleggerimento dei debiti di basso importo, ovvero sotto la soglia di 1.000 euro. Ma di quali debiti si tratta?
Come è facile intuire, la misura coinvolge tutte le cartelle esattoriali con importi bassi con debiti riferiti a: multe, bollo auto non pagato, tasse di basso importo non versate, e così via. Si tratta di una quantità di piccoli debiti che inceppa il sistema di riscossione, e che difficilmente sono recuperabili dal Fisco stesso.
Al centro dell’attenzione ci sono soprattutto i debiti di vecchia data, ovvero quelli cumulati fino al 2015. Lo stralcio delle cartelle esattoriali proposto dal governo quindi coinvolgerebbe i debiti che i cittadini non hanno provveduto a pagare, contratti negli anni passati.
Altre forme di agevolazione nel pagamento sono invece adottate per i debiti contratti successivamente, come ad esempio la rottamazione delle cartelle esattoriali, ovvero la possibilità di pagare a rate queste somme al Fisco.
Lo stralcio delle cartelle esattoriali di basso importo sarebbe esteso a tutti, e coinvolgerebbe moltissimi italiani. Tuttavia la misura ha ricevuto alcune critiche, per cui si è deciso che possa essere applicata a discrezione dei Comuni, ma non solo, e non in modo esteso.
Stralcio cartelle esattoriali facoltativo
Secondo le ultime decisioni, lo stralcio delle cartelle esattoriali è stato approvato con la Legge di Bilancio 2023, ma con modalità facoltative. In particolare, si lascia un margine di manovra ai singoli Comuni sull’applicazione di questo provvedimento, oppure no.
La questione mette in luce le richieste dei Comuni italiani, che in molti casi puntano proprio sulla riscossione di questi debiti per motivi di bilancio delle amministrazioni locali.
La misura, così come proposta inizialmente, verrebbe considerata soprattutto per smaltire cartelle esattoriali per cui la riscossione risulta essere piuttosto difficoltosa.
Nonostante questo, molti Comuni ritengono di riuscire nell’obiettivo di rientrare di queste somme, relative per esempio a multe non pagate o imposte comunali. Con questo obiettivo, i Comuni hanno chiesto al governo una revisione dell’intervento, per renderlo facoltativo.
L’Anci, ovvero l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha evidenziato infatti come la misura obbligatoria di stralcio avrebbe causato danni economici alle amministrazioni locali, che fanno riferimento proprio a queste somme.
A questo fine, il governo ha dato spazio alle singole amministrazioni, agli enti e ai Comuni per decidere se applicare lo stralcio delle cartelle oppure no. Entro il 31 marzo 2023 tutti i soggetti interessati hanno potuto rifiutare l’intervento, e alcuni grandi Comuni italiani hanno detto no: alcuni esempi sono Roma, Milano, Firenze.
Con l’arrivo del decreto Milleproroghe, agli enti e ai Comuni viene data anche la possibilità di scegliere per lo stralcio totale dei debiti e delle multe stradali: si parla di uno sconto esteso non solo agli interessi, come previsto inizialmente, ma anche all’importo delle sanzioni, sempre entro mille euro.
Stralcio cartelle esattoriali e tregua fiscale
Ricordiamo che lo stralcio delle cartelle esattoriali è solo una delle misure previste dalla manovra. La tregua fiscale proposta infatti contiene altri tipi di interventi, come:
- alleggerimento delle sanzioni per le dichiarazioni dei redditi che contengono errori;
- rateizzazione agevolata per le cartelle esattoriali degli ultimi anni;
- semplificazione delle sanzioni nel caso di errori formali;
- rateizzazione dei debiti anche nel caso di contenzioso.
Anche se, come annunciato, non si tratta di un vero e proprio condono, le misure di pace fiscale proposte hanno l’obiettivo di intervenire in modo massiccio nel sostegno a chi ha contratto debiti.
Milleproroghe: stralcio cartelle al 30 aprile 2023
Con il recente decreto Milleproroghe, il governo ha prorogato al 30 aprile 2023 la sospensione della riscossione delle cartelle esattoriali, lasciando un margine di tempo aggiuntivo per queste operazioni.
Viene prorogata alla stessa data anche la misura dello stralcio delle cartelle esattoriali, mentre invece il termine per enti e Comuni per comunicare la propria volontà di non aderire allo stralcio previsto dalla manovra 2023 era previsto per il 30 marzo 2023.
Si allarga quindi ulteriormente il tempo per i cittadini che hanno un debito per vedersi applicato lo sconto, ma anche di veder arrivare comunicazioni di richiesta di saldo delle cartelle esattoriali.
Recentemente il portale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione ha messo a disposizione degli enti i moduli online apposito per la comunicazione, alla sezione “Enti creditori“. Gli enti devono quindi inviare una email all’indirizzo PEC [email protected] con il modulo compilato e copia del provvedimento adottato, per decidere il non annullamento.
All’indirizzo [email protected] invece gli enti possono comunicare la volontà di applicare uno stralcio integrale, sempre con apposito modulo.
Le indicazioni dell’IFEL
Lo stralcio e la definizione agevolata intorno a queste cartelle sono anche al centro delle ultime comunicazioni dell’IFEL, che evidenziano uno scadenziario non ben formulato. Secondo la normativa, entro il 29 luglio 2023 dovrà essere adottato dai singoli Comuni un provvedimento che sarà efficace dalla pubblicazione sul sito dell’ente locale, che deve essere inviato secondo due tempistiche:
- entro il 31 luglio 2023 al MEF per fini statistici;
- entro il 30 giugno in caso di affidamento della riscossione al soggetto affidatario.
Correlato: Manovra governo 2023: le misure approvate
Le date secondo l’IFEL non sarebbero coordinate con quelle del regolamento dei Comuni. Per ciò che riguarda i pagamenti, i singoli Comuni dovranno decidere linee guida specifiche su: numero di rate possibili, scadenze, modalità con cui il debitore sceglie la definizione agevolata, i termini per presentare la richiesta, i termini entro cui gli enti procederanno alle comunicazioni ai debitori.
I regolamenti specifici dovranno essere quindi pubblicati dai Comuni entro il 29 luglio 2023. Il Comune può scegliere se applicare lo stralcio totale, parziale oppure la definizione agevolata.
Stralcio delle cartelle esattoriali: il no delle casse private
Anche alcune casse previdenziali private si sono espresse in merito allo stralcio delle cartelle esattoriali. Al centro della questione vi sono quindi i contributi previdenziali che i professionisti devono alle casse private, dove è previsto un Albo per lo svolgimento di una determinata professione.
Hanno detto no allo stralcio automatico delle cartelle sotto i mille euro i seguenti enti privati:
- commercialisti: CDC;
- notai: CNN;
- avvocati: cassa forense;
- giornalisti: INPGI;
- medici: ENPAM;
- farmacisti: ENPAF;
- biologi: ENPAB;
- cassa geometri;
- ragionieri: CNPR.
Lo stralcio delle cartelle esattoriali quindi non si applicherà a chi ha contratto dei piccoli debiti, tra il 2000 e il 2015, riferiti ai relativi enti privati di previdenza. Per chi invece non si è espresso in merito, si applicherà lo stralcio delle cartelle esattoriali disposto dalla manovra.
Chiarimenti sullo stralcio dall’Agenzia delle Entrate
In vista della scadenza dei termini di adesione allo stralcio delle cartelle esattoriali, al 30 aprile 2023, l’Agenzia delle Entrate ha proposto alcuni chiarimenti, ovvero:
- le cartelle oggetto dello stralcio sono quelle relative agli anni 2000 – 2015;
- entro la fine di marzo gli enti hanno scelto se applicare o meno lo stralcio, in modo parziale oppure integrale;
- fino al 30 aprile 2023 sono sospese le azioni di riscossione che coinvolgono le cartelle al centro dello stralcio fiscale;
- lo stralcio riguarda solamente sanzioni e interessi, le somme dovute per il capitale, le spese esecutive e di notifica rimangono invariate;
- in caso di sanzioni stradali, si applica lo stralcio solamente agli interessi.
Stralcio cartelle esattoriali – Domande frequenti
Con la manovra, si prevede una cancellazione delle cartelle esattoriali contenenti debiti con cifre inferiori a 1.000 euro inerenti sanzioni e interessi. Oltre a queste misure, ne sono previste altre in materia di tregua fiscale.
Secondo le ultime decisioni, lo stralcio delle cartelle esattoriali arriva in modo parziale, ovvero è facoltativo per i singoli Comuni o enti. Ecco come.
Tra le misure previste, si prevede la cancellazione dei debiti inferiori a 1.000 euro, agevolazione nella rateizzazione dei debiti recenti, diminuzione delle sanzioni.
Mio figlio ha ricevuto dall’Inps una sanzione pari a €5000 per una cartella non pagata di €112 notificata nel 2017 e relativa al 2012, la cartella è rottamata, la sanzione deve essere pagata?
Buongiorno,
non ci sono tutti gli elementi per valutare la sua richiesta, è opportuno un approfondimento con un commercialista specializzato di in diritto tributario.
Grazie per averci scritto
Buongiorno
ho circa 300k di cartelle da pagare nei prossimi 60 mesi (iva, ires irap)
vorrei fare una proposta s.do stralcio a 200k con l’agenzia
fattibile?
Buongiorno,
per dare una risposta esaustiva si dovrebbe entrare nel merito e verificare la posizione in modo analitico. Per una richiesta di preventivo per consulenza può compilare il seguente form:https://form.jotform.com/222503188166354.
Grazie per averci scritto
Vediamo se qualcuno mi da la risposta:
Imu tari ecc affidate ad un agente di riscossione privato possono avere l’adesione agevolata ? non si trova da nessuna parte
Buongiorno,
i tributi locali affidati al recupero di soggetti privati non dovrebbero essere oggetto di definizione agevolata. Contattare il comune è, in ogni caso, una buona prassi per evitare errori.
Grazie per averci scritto
ma le cartelle Imu TAri ecc dei comuni che affidano a quei filibustieri di Agenti di riscossione diversi dall’agenzia di riscossione. Rientrano o no? Il comune non ha deliberato quindi in teoria dovevano rientrare ma come si fa a capire!!!…
Buonasera,
in questi casi la soluzione migliore è quella di scrivere all’ufficio tributi ed avere un’interpretazione autentica.
Grazie per averci scritto
è assurdo che non si capisce ancora se rientrano o no, una vera truffa ingiusta io penso che farò ricorso per questo motivo, questi pirati hanno detto che non è possibile fare la definizione agevolata!
buongiorno,
ho avuto un accertamento inps chiuso il 05/11/22 .
mi chiedono di pagare circa 30.000 euro compreso sanzioni.
vorrei sapere se con le milleproroghe ho la possibilità di non pagare le sanzioni.
grazie
Buongiorno,
in linea di principio non si possono evitare le sanzioni nel caso descritto. Consigliamo di approfondire con un consulente del lavoro, anche per verificare eventuali probabili sviluppi e ulteriori proroghe per sanatorie in essere.
Grazie per averci scritto
Buona sera io vorrei sapere se viene fatto automaticamente la cancellazione delle cartelle notificate o si deve fare domanda . Grazie
Buongiorno,
alcuni aspetti tecnici sono da sviluppare e verificare. Si consiglia, in ogni caso, di accertarsi della propria posizione debitoria sul portale AdR e di presentare domanda.
Grazie per averci scritto
Scusate io ho un debito con inps di 22000 euro dopo una verifica fatto ricordo perso adesso ho idee basso non si può aderire al pagamento con una percentuale ?
Buongiorno,
la sorte capitale dovrebbe essere pagata per intero. Le consigliamo di approfondire il tema con un commercialista.
Grazie per averci scritto
Desidera o sapere se le cartelle notificate entro il 2015,inferiori a 1000euro saranno cancellate e quelle dopo il il2015 notificate entrano nel condono con le rateizzazioni,grazie
Buonasera,
Vengono automaticamente annullati alla data del 31 marzo 2023 i ruoli affidati agli Agenti per la riscossione nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2015 di importo residuo
fino a 1.000 euro.
Grazie per averci scritto. Team partitaiva.it
Ho richiesto la rateizzazione di una cartella notificata prima del 2015 contenenti importi inferiori a 1000 per singola imposta. Ho già pagato il 30 % delle rate. Tale cartella non dovrebbe essere annullata nel cado di approvazione della legge in parola?
Buonasera,
dovrebbe essere annullata. Prima di prendere decisioni, vista la complessità ed articolazione delle norme e le posizioni da vagliare con attenzione è consigliabile affidarsi a un commercialista.
Grazie per averci scritto.
Team partitaiva.it
Delle tante promesse, siamo giunti ad incertezze di cancellare i debiti sotto i € 1000 e addirittura non si parla più più dello stralcio da € 1000 a € 3000 che in ogni caso dovrebbero considerare di innalzare l’isee a € 35000 in quanto non rispecchia di fondo quello che si pensa ,come invece lo riterrebbe l’isee proposto dalla Meloni, poi spero che venga attuato il provvedimento sulla cedolare secca per i locali commerciali dove si darebbe veramente un aiuto e lo stato avrebbe più certezze di non evasione se obbligherebbe alla transazione dei pagamenti fitto solo con bonifico e contestualmente il pagamento previsto dalla cedolare del 21 %.
Buonasera,
attendiamo l’emanazione della legge di bilancio 2023 nella sua versione definitiva per saperne di più.
Grazie per averci scritto
Team partitaiva.it
Buonasera quindi bolli e contravvenzioni riferite agli anni ante 2015 ma notificati con cartella esattoriale nel 2022 per infarti inferiori a 1000,00 euro rientrano onon rientrano nella cancellazione totale?
Buonasera,
dipenderà dalla evoluzione della norma e dalla versione definitiva della legge di bilancio 2023, anche alla luce di eventuali scelte del comune in senso opposto allo stralcio.
Grazie per averci scritto.
Team partitaiva.it
Ho in corso una rateazione in 72 rate. Ne ho pagate 40, saltate 15 sulle 18 previste x non decadere dal beneficio. Se tralascio di pagare altre 3 rate decado dal beneficio della rottamazione precedente, ma rientro in questa nuova? Il problema che le rate sono di oltre 1.300€/mese ed ho 2 figli di 27 e 33 anni ancora disoccupati e da mantenere. La tregua riguarderebbe solo nuove 18 rate per il debito residuo?
Buonasera,
la sua richiesta prevede una verifica approfondita, per la quale, nel suo interesse, le chiediamo di rivolgersi ad un commercialista che possa analizzare tutti i documenti.
Grazie per averci scritto
Team partitaiva.it
vorrei sapere se rientrano in questa prossima sanatoria anche le vecchie cartelle che sono gestite attualmente dalla soc. sO.GE.T ente riscossione del comune e Castellammare di Stabia
Buonasera,
il tema dell’articolo riguarda appunto i tributi comunali. Si consiglia di attendere qualche tempo e poi richiedere chiarimenti al comune in merito alla eventuale esclusione. In caso contrario i debiti tributari andrebbero stralciati.
Grazie per averci scritto
team partitaiva.it
Perché non vengono cancellati le cartelle fino al 2015 ma riferite agli anni di riferimento e non di notifica? Cosa c’entra la notifica se comunque si riferisce a debiti anche più vecchi ma sempre con il limite fino al 2015. È questo che dovrebbero prendere un considazione, soprattutto a p.iva chiuse prima del 2010 che hanno aderito alla ter dando acconti e decaduti per mancanza di liquidità per tanti motivi che ormai si conoscono.
Buonasera,
le consigliamo, in ogni caso, di rivolgersi ad un commercialista per verificare la sua posizione, che appare molto articolata.
Grazie per averci scritto.
Team partitaiva.it
I politici promettono una cosa e poi come il solito mettono i cavilli .
Pensi veramente che ci sia un comune che non batte cassa questi politici sono i soliti promettono una cosa e poi cambiano versione c’è sempre un problema.
Ma non si devono scordare che hanno preso il voto perché hanno promesso tutto stralcio e pace fiscale e ora tirano fuori i comuni .
Buonasera,
ancora siamo in una fase interlocutoria sull’argomento.
Grazie per averci scritto
Team partitaiva.it
Buon giorno.
Fra tutte le cartelle esattoriali ammissibili alle agevolazioni previste nella rottamazione quater e stralcio non ho ancora capito se quelle contenenti i contributi inps ne facciano parte. Grazie anticipatamente
Buonasera,
i contributi previdenziali ne fanno parte.
Le consigliamo, in ogni caso, prima di definire la sua posizione, di rivolgersi al suo commercialista.
Grazie per averci scritto.
Team partitaiva.it