- La sospensione del Reddito di Cittadinanza in Italia ha suscitato ampie proteste, specialmente al Sud dove risiedono il maggior numero di percettori.
- La CGIL propone una proroga universale del Reddito di Cittadinanza fino a dicembre 2023. Per ora, solo alcune categorie di beneficiari avranno diritto al sostegno fino dicembre.
- Il Reddito di Cittadinanza verrà sostituito dall’Assegno di Inclusione, un supporto finanziario rivolto alle famiglie in condizioni di svantaggio socio-economico, con un approccio più mirato rispetto alla misura precedente.
L’ultima grande novità riguardante la sospensione del Reddito di Cittadinanza ha sollevato non poche polemiche sul territorio nazionale, rendendo il tema uno dei più dibattuti nell’arena politica e sociale italiana.
A seguito delle recenti decisioni del governo sulla sospensione della misura di sostegno e della sua sostituzione con l’Assegno di Inclusione, andiamo ad analizzare i motivi alla base di questa decisione, l’impatto sulle famiglie italiane e le possibili strade future per tamponarlo.
Indice
Reddito di Cittadinanza sospeso: le conseguenze
L’SMS inviato recentemente dall’INPS sulla sospensione dell’RdC, a migliaia di nuclei familiari su tutto il territorio nazionale ha provocato un’ondata di proteste, in particolare al Sud, dove risiede la maggior parte dei percettori della misura di sostegno.
A Napoli diverse persone hanno organizzato un presidio davanti alla sede dell’INPS, e hanno fatto notizia le forme di protesta delle settimane scorse. Maurizio Landini, segretario CGIL, ha così comunicato:
“Il Governo taglia il reddito a 169 mila famiglie e contemporaneamente continua a fare sanatorie fiscali. Non sta né in cielo né in terra in un Paese in cui si è poveri lavorando e in cui metà Paese fa fatica ad arrivare alla fine del mese”
Toni accesi si sono riscontrati anche in parlamento: le motivazioni alla base della decisione di sospendere la misura di sostegno sono complesse. Il governo sotto la pressione di bilanci sempre più stretti e delle raccomandazioni di organizzazioni internazionali, sostiene di non aver potuto fare altrimenti, come riporta Matteo Salvini, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti:
“Chi non può lavorare continuerà a essere aiutato. Chi ha trent’anni, non ha disabili a casa, non ha problemi, non ha minori a carico può lavorare e rifiuta di andare a lavorare è giusto che non venga più mantenuto a spese dei cittadini italiani”.
E sebbene le proteste siano una chiara indicazione della necessità di questo sostegno, la questione rimane controversa e aperta a ulteriori discussioni.
Ipotesi di proroga fino a dicembre per il Reddito di Cittadinanza
Tra le voci che circolano nel panorama politico, emerge una possibile soluzione che potrebbe calmare, almeno temporaneamente, gli animi accesi: una proroga universale fino a dicembre.
Questa soluzione, avanzata dalla GGIL, avrebbe il duplice scopo di fornire un sostegno economico immediato alle famiglie che ne hanno bisogno, e dare al governo e agli uffici deputati al sostegno dei nuclei in difficoltà il tempo necessario per ristrutturare e ottimizzare il programma di aiuti.
La proroga, se confermata, potrebbe rappresentare una via di mezzo, un compromesso tra la necessità di risparmiare e la consapevolezza delle difficoltà economiche che oltre 600.00 persone in Italia, circa 169.000 famiglie, stanno affrontando.
Bisogna tenere conto che al posto dell’RdC arriverà l’Assegno di Inclusione, una misura similare, con requisiti più stringenti rispetto a quelli del reddito di cittadinanza. Al momento comunque la proroga è confermata solamente per alcune categorie di beneficiari.
Chi continuerà a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino a dicembre
Coloro che attualmente percepiscono il Reddito e rispettano alcuni requisiti, continueranno a ricevere questo sostegno fino al 31 dicembre 2023. Da lì in poi, l’RdC verrà sostituito dall’Assegno di Inclusione. In dettaglio i beneficiari saranno:
- individui con disabilità secondo i criteri Isee;
- nuclei familiari con minori a carico;
- persone che hanno raggiunto i sessanta anni;
Sono inclusi anche coloro che, pur beneficiando del reddito di cittadinanza, sono stati assistiti dai servizi sociali prima della scadenza di sette mesi perché non idonei al lavoro. Se un beneficiario non viene incluso nei servizi sociali entro sette mesi, la sua prestazione Rdc sarà “sospesa”, ma potrà essere riattivata con pagamento retroattivo, se successivamente viene incluso.
L’INPS ha anche precisato che l’interruzione del Rdc, comunicata tramite SMS, non riguarda famiglie già assistite dai servizi sociali.
Da settembre, chi viene escluso dal reddito di cittadinanza, ma è attivo nella ricerca di lavoro o partecipa a progetti utili per la comunità riceverà il “supporto per la formazione e il lavoro” (SFL), che concede un’indennità di 350 euro al mese. Questo è stato precisato dall’INPS nel messaggio 2835/2023, chiarificando le novità del decreto Calderone.
L’Assegno di Inclusione sostituirà l’RdC
Tra le alternative proposte per rimpiazzare il Reddito di Cittadinanza, spicca l’Assegno di inclusione. Ma cos’è esattamente?
L’Assegno di inclusione si presenta come un sostegno economico rivolto alle famiglie con minori a carico e in particolari condizioni di svantaggio socio-economico.
Diversamente dal Reddito di Cittadinanza, che ha un approccio più universale, l’Assegno di inclusione ha un focus più mirato, garantendo risorse a chi, secondo il Governo, ha maggiore necessità, come famiglie monoreddito o con numerosi componenti. Ecco le principali caratteristiche:
- l’Assegno di inclusione consiste in un’integrazione al reddito familiare che sostituirà l’RdC dal 2024. L’importo potrà essere fino a 500 euro mensili. Il contributo totale annuale non potrà superare 6.000 euro annui;
- in aggiunta all’assegno, sarà possibile ricevere un contributo per l’affitto, in base al contratto di locazione. L’importo del contributo potrà arrivare quindi a 780 euro mensili;
- l’integrazione ricevuta attraverso questo assegno non viene considerata nel calcolo della soglia di reddito familiare. Questo significa che il beneficio non influisce sulla determinazione di altre possibili agevolazioni basate sul reddito;
- Anche se ci possono essere variazioni nel calcolo, il beneficio economico non può essere inferiore a €480 all’anno.
- L’assegno viene pagato mensilmente per un periodo massimo di 18 mesi consecutivi. Dopo questo periodo, può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, ma con una sospensione di un mese tra il termine di un periodo e l’inizio del successivo.
Accesso alla piattaforma SIISL per la formazione
Il reddito di cittadinanza al momento è limitato ad un periodo di 7 mesi nel 2023, per coloro che sono da considerare come occupabili. Questi beneficiari da fine luglio 2023 non ricevono più l’RdC, ma possono accedere, a partire da settembre, alla piattaforma SIISL e per l’inclusione lavorativa.
A partire dal 1 settembre 2023 infatti questi soggetti potranno presentare una domanda alla piattaforma SIISL, qualora risultino inoccupati, ma di fatto rispettino i requisiti per poter essere occupabili. Si potrà quindi presentare una domanda all’INPS per l’accesso al Sistema Informativo di Inclusione Sociale e Lavorativa.
In questo modo per questi ex beneficiari dell’RdC sarà possibile accedere alla misura Supporto Formazione e Lavoro, con un sostegno economico di 350 euro al mese. Nel frattempo, potranno utilizzare il sistema SIISL che incrocia domanda e offerta di lavoro. Il beneficiario dovrà inoltre sottoscrivere i seguenti patti finalizzati all’inclusione lavorativa:
- patto di attivazione digitale;
- patto di servizio presso i Centri per l’Impiego;
- contatto con le Agenzie per il Lavoro.
Va ricordato che il nuovo Supporto Formazione e Lavoro può essere richiesto anche da più persone all’interno dello stesso nucleo familiare, purché ne rispettino le condizioni di accesso.
Reddito di Cittadinanza sospeso – Domande frequenti
Continueranno a ricevere il Reddito di Cittadinanza fino al 31 dicembre 2023 gli individui con disabilità secondo i criteri ISEE, i nuclei familiari con minori, le persone che hanno raggiunto i sessanta anni e coloro che, pur avendone beneficiato, sono stati assistiti dai servizi sociali perché non idonei al lavoro.
A partire da agosto, la misura di sostegno economico viene interrotta per coloro che a luglio ricevono il settimo mese del RdC 2023 e che non hanno all’interno del loro nucleo familiare minorenni, disabili o individui oltre i 60 anni.
Il Reddito di Cittadinanza verrà sostituito dall’Assegno di Inclusione, un sostegno economico focalizzato sulle famiglie con minori a carico e in particolari condizioni di svantaggio socio-economico.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it