Spese di notifica degli atti: fissate nuove soglie per gli enti locali

Attraverso un Decreto il Mef ha stabilito il costo delle spese di notifica degli atti degli enti locali. Scopriamo cosa cambia.

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Spesa di notifica degli atti
  • Sono definiti ufficialmente i costi delle notifiche degli atti degli enti locali.
  • Le spese sono sempre a carico dei contribuenti, secondo un tariffario fissato dal Mef.
  • Le notifiche possono essere sempre effettuate tramite il servizio postale nazionale.

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 29 aprile 20023 del decreto del Ministero delle Finanze del 14 aprile 2023 sono state definite ufficialmente le spese per la notifica degli atti degli enti locali.

Il legislatore, in estrema sintesi, ha provveduto a fissare l’entità delle spese di notifica degli atti di contestazione delle sanzioni e dei solleciti di pagamento quando vengono emessi dagli enti locali. Ricordiamo, infatti, che questi costi sono a carico degli utenti.

Le spese di notifica degli atti vengono stabilite in maniera forfettaria per qualsiasi tipo di notifica. I costi, comunque, possono variare a seconda che la notifica venga effettuata tramite ufficiale giudiziario, messo notificatore, messo comunale o attraverso il servizio postale.

Al momento non risultano essere ancora consultabili i costi relativi alle spese di notifica degli atti istruttori e degli atti amministrativi, nel caso in cui gli stessi siano stati emanati su richiesta diretta dell’interessato.

Spese di notifica: gli atti degli enti locali

Il decreto del Mef arriva finalmente a sciogliere un annoso dilemma: a quanto ammontano i costi di notifica degli atti degli enti locali, e anche quelli delle successive fasi cautelari, che devono essere posti direttamente a carico del debitore?

Il provvedimento, con il quale sono stati definiti questi costi, è sostanzialmente l’attuazione delle previsioni contenute all’interno dell’articolo 1, comma 803, della Legge n. 160 del 27 dicembre 2019.

Grazie al Decreto non regolamentare del 14 aprile 2023, che è stato pubblicato all’interno della Gazzetta Ufficiale n. 100 del 29 aprile 2023, il Mef ha provveduto ad individuare le misure necessarie per determinare i costi di notifica degli attivati dagli enti locali, che riguardano delle procedure esecutive e cautelari che sono poste a carico del debitore.

Tra queste spese vi rientrano anche i costi relativi:

  • alle vendite giudiziarie ed ai relativi diritti;
  • all’assistenza legale che risulti strettamente connessa alle varie procedure di recupero.

Spese di notifica atti giudiziari 2023

In estrema sintesi, la struttura del decreto si è andata ad inserire alla perfezione sulle disposizioni previgenti, provvedendo a riorganizzarle e a sistemale in maniera ottimale, senza apportare particolari stravolgimenti. Sostanzialmente il decreto risulta essere suddiviso in tre diversi capi:

  • le spese di notifica;
  • le spese esecutive;
  • le disposizioni finali.

Per quanto riguarda le disposizioni di relative alle spese di notifica, queste risultano essere state determinate attraverso una rivalutazione di quelle che erano state previste attraverso il Decreto del Mef del 12 settembre 2012.

Per queste spese è stato tenuto conto degli incrementi dei costi che sono stati applicati da Poste italiane per ogni singola tipologia di invio.

Costo atti

Relativamente alle spese esecutive a carico del debitore, il loro importo è stato determinato facendo riferimento a quelli indicati all’interno della tabella A allegata dal decreto del Mef del 21 novembre 2000.

Gli importi sono stati attualizzati tenendo conto degli incrementi registrati dall’indice Istat, indice dei prezzi al consumo per famiglie, operai e impiegati, dal mese di gennaio 2001 al mese di dicembre 2021.

Per quanto riguarda, invece, le spese di spedizione, il decreto, partendo dagli atti cartacei, all’articolo 2, stabilisce che l’importo pari a 7,83 euro costituisce un costo ripetibile per ogni notifica effettuata attraverso una raccomandata con avviso di ricevimento.

Hanno un costo ripetibile pari a 6,51 euro le raccomandate semplici. Le notifiche che vengono effettuate ai sensi dell’art. 60 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e dell’art. 14 della legge 20 novembre 1982, n. 890, hanno un costo ripetibile pari a 11,55 euro, con busta verde.

Le notifiche effettuate all’estero, invece, hanno un costo ripetibile pari a 12,19 euro. Eventuali solleciti, effettuati attraverso la posta ordinaria, hanno un costo ripetibile pari a 1,33 euro.

Spese di notifica degli atti: la Pec

Il decreto si sofferma anche a sciogliere il cosiddetto nodo delle notifiche digitali. L’articolo 1 al comma 2 richiama direttamente quanto è stato previsto dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale. Le notifiche effettuate attraverso la posta elettronica certificata hanno un costo ripetibile pari a 2 euro.

Il decreto provvede, inoltre, a chiarire che non risultano essere ripetibili le spese di notifica relative ad atti istruttori e ad atti amministrativi alla cui emanazione l’amministrazione è tenuta ad effettuare su richiesta.

Atti tributari con posta ordinaria

Ricordiamo che gli atti tributari possono essere notificati attraverso il servizio di posta ordinaria: è necessario l’utilizzo della raccomandata con avviso di ricevimento.

Non è obbligatorio far ricorso da altri strumenti per la notifica degli atti giudiziari che possano fornire maggiori garanzie ai destinatari.

Il legislatore ha optato esplicitamente per una forma semplificata, il cui scopo è quello di garantire il recupero dell’eventuale credito fiscale in tempi rapidi.

In questo senso, tra l’altro, si è anche espressa la Commissione Tributaria Regionale di Roma, attraverso la sentenza n. 3198/2022, che ha richiamato espressamente la pronuncia n. 175/2018 della Corte Costituzionale.

Domande frequenti – Spese di notifica degli atti

A quanto ammontano le spese di notifica degli atti degli enti locali?

I costi variano da un minimo di 6,51 euro ad un massimo di 12,19 euro a seconda del tipo di atto consegnato e dello strumento utilizzato per effettuare la notifica.

È necessario pagare anche per le notifiche degli atti effettuate tramite PEC?

Sì, è necessario pagare anche quando gli atti vengono notificati attraverso la posta elettronica certificata: in questo caso il costo è pari a 2 euro.

Gli atti giudiziari possono arrivare anche a mezzo raccomandata?

Sì, non è possibile inviarli sempre tramite il servizio postale nazionale.

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Pierpaolo Molinengo

Giornalista

Ho una laurea in materie letterarie. Ho iniziato ad occuparmi di Economia fin dal 2002, concentrandomi dapprima sul mercato immobiliare, sul fisco e i mutui, per poi allargare i miei interessi ai mercati emergenti ed ai rapporti Usa-Russia. Scrivo di attualità, tasse, diritto, economia e finanza.

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