- La NASpI è un sostegno economico erogato ad alcune categorie di lavoratori che rientrano in specifici requisiti contributivi, reddituali e si trovano in uno stato di disoccupazione.
- Se sottoscrivi un nuovo contratto come lavoratore dipendente dovrai effettuare la comunicazione all’INPS online e richiedere la riduzione o la sospensione della NASpI.
- La comunicazione può essere fatta solo telematicamente utilizzando l’apposita sezione il servizio Naspi-Com dell’INPS.
Conoscere quando è necessario sospendere o ridurre la NASpI è utile per non trovarti nella situazione di perdere l’accesso a questo sussidio. Infatti, per riceverlo e mantenerlo è necessario rispettare dei requisiti reddituali e lo status di disoccupazione.
Anche se questo è chiaro, spesso vi sono alcuni dubbi su cosa fare nel momento in cui vi sono delle variazioni, come la sottoscrizione di un nuovo contratto di lavoro o l’apertura di una partita IVA.
Dovrai essere tu a comunicare all’INPS di essere stato assunto nuovamente, seguendo una procedura specifica, richiedendo, in alcuni casi, la sospensione, in altri di usufruire di un importo ridotto. Inoltre, vi sono anche diversi dubbi su quando è necessario interrompere la NASpI, se ti dedichi a un’attività di lavoro autonomo con partita IVA.
Di seguito troverei tutti i casi in cui è necessario chiedere la sospensione o la riduzione della NASpI, con un tutorial, step by step, su quando e come effettuare la comunicazione.
Indice
Come si sospende la NASpI?
Per interrompere la NASpI devi comunicare all’INPS l’inizio di un nuovo rapporto di lavoro. Se il contratto è a tempo determinato e inferiore a sei mesi, la NASpI viene sospesa e riprenderà automaticamente alla fine del contratto.
Se il reddito è superiore ai limiti consentiti, la NASpI può essere ridotta fino all’80%, a patto che tu invii la comunicazione all’INPS entro un mese dall’inizio del lavoro. In caso di mancata comunicazione, la sospensione avviene comunque.
Riduzione NASpI | Sospensione NASpI |
---|---|
Comunicazione di nuova attività entro un mese | Mancata comunicazione entro un mese della nuova occupazione |
Reddito da dipendente inferiore a 8.000€ | Reddito da dipendente superiore a 8.000€ |
Reddito da lavoratore autonomo pari o inferiore ai 4.800€ | Reddito da lavoratore autonomo superiore ai 4.800€ |
Raggiungimento dei requisiti per la pensione di vecchiaia o per quella anticipata | |
Acquisizione dell’assegno di invalidità |
Quando sospendere la NASpI
In alcuni casi potrebbe essere necessario sospendere la NASpI. Si tratta di tutte quelle occasioni in cui viene meno uno dei requisiti di accesso al sostegno. Ricordiamo quindi quali sono le condizioni di partenza per ottenere la NASpI:
- requisiti contributivi: aver maturato almeno 13 settimane di contributi all’INPS;
- condizione lavorativa: aver lavorato per almeno 30 giorni nell’arco dell’anno precedente alla richiesta;
- stato di disoccupazione: trovarti in uno stato di disoccupazione involontaria.
In particolare, si considera il caso in cui la perdita del lavoro non è collegata a un tuo comportamento diretto. Quindi, dovrai essere licenziato, oppure aver dato le dimissioni per giusta causa. Inoltre, puoi richiedere la NASpI anche nel momento in cui il contratto di lavoro termina per naturale scadenza.
Nel momento in cui uno di questi requisiti, in particolare la condizione di disoccupazione, viene meno, devi sospendere la NASpI. Una delle casistiche più frequenti è l’inizio di un nuovo lavoro. Questa procedura, come per la richiesta del sussidio, non è automatica da parte dell’INPS, ma sei tu responsabile della comunicazione. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Come inviare Comunicazione di sospensione o riduzione NASpI online
La richiesta di sospensione o di riduzione avviene esclusivamente in via telematica, sul sito dell’INPS. Puoi effettuarla in diversi modi:
- utilizzando un pc o l’app INPS ed accedendo con le credenziali SPID;
- rivolgendoti al Contact Center INPS;
- utilizzando il supporto di un patronato.
Nel primo caso è necessario avere le credenziali digitali. Dal sito dell’INPS dovrai entrare nell’apposita sezione per la NASpI e autenticarti con lo SPID. A questo punto avrai accesso ai seguenti servizi:
- invio domanda;
- consultazione domande;
- NASpI anticipata: invio domanda;
- NASpI anticipata: consultazione domande;
- Naspi-Com: invio comunicazione;
- Naspi-Com: consultazione comunicazione.
Per effettuare la segnalazione di inizio di nuova attività lavorativa e richiedere la sospensione o riduzione devi impiegare l’opzione 5: “Naspi-Com: invio comunicazione“. Selezionando questa voce si apriranno una serie di form in cui devi inserire i dati richiesti. A questo punto ti basterà confermarli. Puoi controllare lo stato della richiesta dall’apposita sezione “Naspi-Com: consultazione comunicazione“.
Altri modi per interrompere NASpI
Se non hai lo Spid o sei poco pratico del computer, puoi anche richiedere il supporto del Contact Center INPS, utilizzando i numeri:
- 803 164: da telefono fisso e senza costi;
- 06 164 164: da cellulare a pagamento.
Il vantaggio è quello di essere supportato da un operatore. Per procedere ti verrà chiesto di autenticarti, fornendo alcune informazioni. Una volta conclusa l’autenticazione sarà l’operatore INPS ad inoltrare la richiesta agli Uffici preposti per comunicare la modifica della tua situazione lavorativa o reddituale.
Infine, hai anche l’opzione di rivolgerti a un consulente esperto come un patronato oppure a uno studio di commercialisti, il quale inoltrerà la domanda per tuo conto. Questa soluzione può essere utile anche per valutare se rientri o meno nei limiti previsti per la riduzione, oppure per la sospensione.
Come riattivare la Naspi online
Nel momento in cui rientri nello stato di disoccupazione, puoi richiedere nuovamente la Naspi. Tuttavia, la procedura non avviene in modo automatico, ma sarà necessario effettuare una nuova domanda di accesso ai sostegni per la disoccupazione.
L’operazione deve avvenire sempre in via telematica attraverso il sito dell’INPS, selezionando questa volta, dalla sezione Naspi-Com l’opzione “Invia Domanda”. Non sono previsti limiti in caso di richieste e di sospensioni.
Cosa succede se non blocco la NASpI
A chiarire gli aspetti operativi sulla Naspi vi è la circolare dell’INPS 12 maggio 2015 n 941. In essa vengono indicate anche quali sono le conseguenze in caso di una mancata comunicazione da parte del lavoratore di una variazione del requisito di disoccupazione o di quello reddituale.
Quindi, nel caso di mancata segnalazione, tramite la piattaforma Naspi-Com, entro un mese dalla sottoscrizione di un nuovo contratto o dal percepimento di un reddito, perderai il diritto a questa forma di supporto economico. L’INPS interverrà in modo automatico sospendendo il sostegno alla disoccupazione.
Se apro partita IVA devo sospendere la NASpI?
No, perché partita IVA e NASpI possono coesistere. Infatti, l’apertura di una partita Iva non è una condizione che può portare alla sospensione immediata della NASpI. Anzi per certi aspetti, lo sviluppo di attività come lavoratore autonomo viene incentivato.
Un discorso diverso riguarda il momento in cui inizi a generare reddito con la tua attività professionale o commerciale. In questo caso se non ottieni guadagni puoi continuare a mantenere la NASpI.
Invece, se il tuo reddito è pari o inferiore ai 4.800€, devi richiedere la riduzione del sostegno all’80%. Infine, se superi il reddito di 4.800€, allora devi procedere con la comunicazione di sospensione della NASpI.
In ogni caso per evitare di perdere il supporto economico, intero o ridotto, devi comunque effettuare comunicazione all’INPS tramite l’apposito portale di inizio di un’attività come lavoratore autonomo con partita IVA.
Come funziona la NASpI
Ricordiamo brevemente come funziona questo sostegno. La NASpI (Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego) è una misura erogata dall’INPS, introdotta con il Decreto Legislativo del 4 marzo 2015 n 22.
Il fine è quello di creare un supporto economico per aiutare i lavoratori che si trovano nella condizione di disoccupazione. Con la NASpI si prevede il pagamento di una somma mensile pari a circa il 75% dello stipendio percepito dal lavoratore.
In questo modo si aiuta il soggetto disoccupato ad affrontare le conseguenze sociali, personali, familiari ed economiche legate alla perdita di un impiego, supportandolo anche per la ricerca di una nuova occupazione. Infatti, la NASpI inizia a decorrere dall’ottavo giorno di disoccupazione e dura un massimo di 2 anni.
Per potervi accedere devi rientrare in una delle seguenti categorie di lavoratori:
- dipendente a tempo determinato e indeterminato nel settore privato;
- socio lavoratore di una cooperativa;
- lavoratore del settore artistico;
- apprendista;
- lavoratore a tempo determinato nella Pubblica Amministrazione.
Sono esclusi coloro che hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione. La NASpI è un sostegno che non si attiva in modo automatico, ma devi essere tu a richiederla, con una domanda sul sito dell’INPS.
Come stoppare la NASpI – Domande frequenti
Puoi interrompere la NASpI sul sito dell’INPS procedendo in modo autonomo utilizzando lo Spid da computer o app mobile, oppure facendoti affiancare dal Contact Center INPS, o da un consulente esperto.
Per sospendere la NASpI devi inviare apposita comunicazione dal sito dell’INPS.
Hai tempo 30 giorni per effettuare la comunicazione di variazione dello stato di disoccupazione.
- Circolare INPS n.94, 12 maggio 2015, servizi2.inps.it ↩︎
Gennaro Ottaviano
Esperto di economia aziendale e gestionale