- La scaleup è una startup che ha superato le incertezze iniziali, ha riscosso notevole successo e ha intrapreso una crescita a livello internazionale.
- Non tutte le startup diventano scaleup: il processo di crescita attraversa diverse fasi e deve superare numerose sfide (business, fatturato, dimensioni aziandali, ecc).
- In Italia le scaleup hanno registrato dati interessanti sui ricavi, al punto che investire in queste realtà significa sostenere l’innovazione e la crescita economica.
Startup e Scaleup sono termini di uso comune che spesso vengono utilizzati come sinonimi: in realtà, le differenze che intercorrono tra queste aziende innovative sono parecchie. Entrambe condividono l’ambizione di fare la differenza nel mondo del business attraverso idee innovative e originali da lanciare sul mercato, ma non tutte ottengono lo stesso successo in termini economici.
In Italia esistono 557 scaleup, secondo i dati contenuti nel report “Tech Scaleup Italy 2023” di Mind the Bridge1, ovvero aziende tecnologiche che hanno un notevole impatto sul Pil e sull’occupazione nazionale.
Scopriamo in questa guida cosa sono le scaleup, quali sono le caratteristiche che le contraddistinguono e le differenze rispetto alle startup, quante scaleup ci sono in Italia e quali sono i settori di maggiore concentrazione.
Indice
Cosa sono le scaleup: significato e definizione
Una scaleup è una startup innovativa che ha superato le incertezze iniziali e ha ottenuto un successo a livello internazionale sul mercato, grazie alla definizione di un modello di business, che ha permesso di registrare una crescita nelle dimensioni, nel fatturato e nel numero di dipendenti impiegati. L’obiettivo di queste realtà innovative è scalare le proprie operazioni e consolidare la propria presenza in settori specifici.
La definizione di scaleup non è univoca, ma cambia a seconda dell’ente a cui ci si riferisce: secondo Wikipedia2, per esempio, si tratta di un’attività con un guadagno annuo minimo del 20% in più nell’ultimo triennio e con almeno dieci dipendenti. Deloitte, invece, le definisce come delle società che in 5 anni dalla loro costituzione arrivano a ottenere 10 milioni di entrate.
Una scaleup, quindi, è una startup che ha definito il suo modello di business, ha raggiunto e dimostrato profittabilità e scalabilità ed è quindi in forte crescita a livello dimensionale. Il significato letterale di “scaleup”, infatti, è proprio “aumentare, ingrandire, estendere”.
Rispetto a una startup che rappresenta l’innovazione e la sperimentazione, la scaleup è una realtà che ha raggiunto traguardi che si possono misurare nelle sue metriche: per esempio il fatturato, il numero di utenti attivi e di clienti, la copertura, i fondi raccolti, ecc.
Le caratteristiche delle scaleup
Analizzando il percorso di alcune startup di successo sono stati evidenziati degli aspetti e delle caratteristiche tipiche delle scaleup, ovvero:
- visione vincente, che passa attraverso la definizione di un modello di business ambizioso e innovativo;
- modello scalabile, utilizzo dell’economia di scala per ottenere rendimenti crescenti;
- successo sul mercato, misurabile grazie a fattori quali la crescita nelle dimensioni, nel business e nel fatturato;
- clienti soddisfatti, persone che acquistano il prodotto in quanto soddisfatti delle caratteristiche;
- unicità del progetto, sviluppo di prodotti particolari che si distinguono da tutti gli altri.
Per riconoscere una scaleup, quindi, è possibile basarsi su tre termini precisi riportati da “Startup Europe Partnership” (SEP3), l’iniziativa che coinvolge anche Mind the Bridge, che rappresentano tre diverse fasi del processo di crescita.
Startup | Scaleup | Scaler |
Società che (negli ultimi tre anni di attività) hanno raccolto investimenti tra i 500 mila e 1 milione di dollari o che si sono autofinanziate e hanno un fatturato compreso nel medesimo range | Società che hanno raccolto (negli ultimi tre anni) da 1 a 100 milioni di dollari di investimenti o si sono autofinanziate e hanno un fatturato compreso nello stesso range | Aziende innovative con oltre 100 milioni di dollari come fatturato o investimento |
Scaleup e Startup: quali sono le differenze
Non esistono quindi una distinzione univoca e caratteristiche universali per differenziare le scaleup dalle startup, in quanto i fattori possono variare in base alle dimensioni, al contesto di riferimento e al settore in cui operano queste realtà innovative.
Ma qual è la differenza principale tra una startup e una scaleup? Secondo le definizioni più accreditate, le scaleup hanno già superato alcune fasi successive all’apertura della startup, riuscendo a focalizzarsi sulla crescita a livello dimensionale, di mercato e di fatturato. I principali elementi distintivi tra le due realtà si possono riassumere in una tabella.
Startup | Scaleup | |
Fase di vita aziendale | Inizio del percorso imprenditoriale | Fase di forte e rapida crescita |
Obiettivi e strategia | Sperimentazione e validazione di un’idea | Accelerazione della crescita ed espansione |
Dimensioni | Piccole, con numero limitato di dipendenti | Significative, aumento sostanziale dei dipendenti |
Finanziamento | Finanziamenti esterni (es. crowdfunding) | Finanziamenti, investimenti, prestiti più limitati |
In realtà, secondo alcune stime, solo una piccola percentuale di startup riesce a ottenere lo status di scaleup e in media ciò avviene dopo tre anni consecutivi di crescita media annua del 20%.
Quante sono le scaleup in Italia
L’economia dell’innovazione italiana è in crescita, come denotano i dati inseriti nel report realizzato da Mind the Bridge: a dicembre 2022 l’Italia accoglieva 557 scaleup che sono state in grado di generare 7,3 miliardi di dollari in equity e revenue per circa 4,4 miliardi di dollari, pari a circa lo 0,2% del PIL italiano e impiegando direttamente 18.000 persone.
Ma il dato più interessante riguarda le oltre 10mila startup che non hanno ancora raggiunto lo status di scaleup: il loro impatto sul Pil, seppur modesto, è in crescita e soprattutto l’influenza sull’occupazione è rilevante (si stimano almeno 20-30mila persone).
Le maggiori concentrazioni di scaleup in Italia si registrano a Milano, l’unica città che è riuscita a entrare nella classifica delle prime 15 città europee per numero di scaleup presenti sul territorio secondo il Tech Scaleup City Index. Altri hub si stanno concentrando a Roma, Torino, Veneto, in Emilia Romagna e in Toscana.
A livello settoriale non esiste una specializzazione interna, ma si registra una concentrazione di scaleup attorno ai settori tecnologici, E-commerce, Healthtech, Fintech, Business & Productivity Software e pubblicità.
Il confronto con gli altri Paesi
Investire in queste scaleup è vantaggioso e soprattutto meno rischioso rispetto agli investimenti verso altre aziende italiane, perché la loro crescita negli ultimi due anni è stata evidente e non lineare: nel periodo di pandemia, per esempio, i ricavi hanno mostrato un incremento del 50% a differenza di altri settori produttivi che hanno registrato delle perdite di bilancio.
La ricerca dimostra come in Italia si stia facendo ancora troppo poco per queste realtà innovative, sulle quale si investe l’equivalente dello 0,24% del Pil, molto al di sotto della media europea (1,3%).
Facendo un confronto con gli investimenti nelle scaleup di altri Paesi europei e mondiali, possiamo notare come l’Italia stia puntando al ribasso rispetto alle altre nazioni del Vecchio Continente: la Francia investe l’1,5% del Pil, la Germania l’1,2%, la Spagna lo 0,8% e il Portogallo lo 0,5%.
Tra le nazioni che vantano il maggior numero di scaleup sul territorio, invece, troviamo Stati Uniti, Cina e Regno Unito: gli USA vantano 7,1 milioni di scaleup, un numero che è 4,8 volte superiore a quello della Cina e 11,5 volte superiore a quello del Regno Unito.
Scaleup – Domande frequenti
Una scaleup può essere definita come una startup ad alto valore innovativo che attraversa una fase di crescita in termini di dimensioni, fatturato e investimenti e che si sta espandendo all’estero tramite partnership strategiche con grandi aziende.
Le scaleup hanno già superato alcune fasi successive alla startup e sono riuscite a focalizzarsi sulla crescita a livello dimensionale, di mercato e di fatturato: ciò avviene generalmente dopo tre anni consecutivi di crescita media annua del 20%.
L’obiettivo principale delle scaleup è scalare le proprie operazioni e consolidare la sua presenza in settori specifici.
- Tech Scaleup Italy – September 2023, Mind the Bridge, mindthebridge.com ↩︎
- “Scaleup company”, Wikipedia ↩︎
- “Scaleups. When does a Startup turn into a Scaleup”, Startup Europe Partnership, startupeuropepartnership.eu ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor