- Tra le scadenze fiscali più importanti di gennaio vi è l’Iva mensile e l’Intrastat.
- I sostituti d’imposta devono pagare l’Irpef e le addizionali locali per i compensi di dicembre.
- A inizio mese e a fine gennaio si devono registrare i contratti di locazione.
Anche il mese di gennaio 2023 è ricco di scadenze fiscali. I contribuenti hanno appena chiuso con le incombenze del 2022, e devono provvedere a mettersi in regola con quelle del 2023.
Il primo appuntamento è per il 2 gennaio, quando è necessario registrare i contratti di locazione e versare l’imposta di registro.
Sono obbligate ad effettuare questa operazione le parti che hanno deciso di non optare per la cedolare secca: è necessario versare l’imposta di registro sui contratti di locazione e di affitto stipulati in data 1° dicembre 2022 o rinnovati tacitamente con la stessa data.
Indice
Le prime scadenze fiscali di gennaio 2023
Tra le scadenze fiscali previste per il 2 gennaio 2023 c’è l’obbligo di inviare la dichiarazione ritenuta ridotta da parte degli agenti di commercio.
Questo obbligo coinvolge i contribuenti che percepiscono le provvigioni, anche per le prestazioni occasionali, che riguardano rapporti di commissione, agenzia, mediazione, rappresentanza di commercio e di procacciamento d’affari. Con la dichiarazione devono essere comunicati i dati identificativi del percipiente e l’attestazione di avvalersi in via continuativa dell’opera di dipendenti o di terzi.
Tra le scadenze fiscali previste sempre per il 2 gennaio vi è anche la presentazione della dichiarazione dei redditi 2022 da parte degli eredi di persone decedute nel periodo compreso tra il 1° marzo ed il 30 giugno 2022. La dichiarazione deve essere presenta in forma cartacea.
Sempre entro il 2 gennaio deve essere presentata la Dichiarazione per la costituzione Iva da quanti hanno intenzione di esercitare l’opzione per diventare un unico soggetto passivo Iva. L’opzione avrà effetto dal 1° gennaio 2024.
Diversa, invece, è la scadenza fiscale del 12 gennaio. Questo appuntamento coinvolge esclusivamente la Pubblica Amministrazione, che deve comunicare le retribuzioni non continuative erogate ai dipendenti delle PA. La comunicazione riguarda le retribuzioni che non hanno carattere fisso.
Scadenze fiscali 16 gennaio 2023
Le scadenze fiscali più importanti cadono il 16 gennaio. Entro questa data i sostituti d’imposta sono tenuti a versare l’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali regionali e comunali calcolate sugli emolumenti corrisposti ai dipendenti. Deve essere versata anche la ritenuta alla fonte per i compensi erogati ai liberi professionisti con partita Iva. Il versamento deve essere effettuato con un Modello F24.
Sempre entro il 16 gennaio, i sostituti d’imposta, che hanno intenzione di prestare assistenza fiscale per l’anno 2023, devono comunicarlo ai propri dipendenti o pensionati.
Altra scadenza fiscale di particolare importanza è lo split payment: in estrema sintesi, i soggetti interessati a questa operazione sono obbligati a provvedere a versare l’Iva derivante dalla scissione dei pagamenti.
Da non dimenticare la Tobin Tax, ossia il versamento mensile dell’imposta sulle transazioni finanziarie. Devono mettere in calendario questa scadenza fiscale banche, società fiduciarie ed imprese di investimento abilitate all’esercizio professionale nei confronti degli utenti. Tenuti ad adempiere a questo obbligo sono tutti i soggetti che intervengono nell’esecuzione di qualsiasi transazione finanziaria.
Sempre il 16 gennaio devono essere effettuate le ritenute sui dividendi, che sono stati corrisposti nel corso dell’ultimo trimestre solare del 2022.
Tra le scadenze fiscali di particolare importanza vi è anche il versamento dell’Iva mensile. Devono passare alla cassa, utilizzando un modello F24 da saldare telematicamente, i contribuenti che hanno optato per l’Iva mensile.
Al 20 gennaio 2023 le agenzie di somministrazione del lavoro sono obbligate a comunicare tutti i rapporti con lavoratori avviati nel mese precedente, in diversi casi: inizio del rapporto di lavoro, trasformazione, termine, termine anticipato.
Scadenze fiscali del 25 gennaio 2023
La principale scadenza fiscale prevista per il 25 gennaio è quella relativa alla presentazione telematica degli elenchi riepilogativi Intrastat:
- di cessioni e acquisti intracomunitari di beni;
- delle prestazioni di servizi rese e ricevute a e da soggetti passivi UE. Le operazioni oggetto di questa comunicazione sono quelle relative al mese di dicembre 2022, per i soggetti Iva con obbligo mensile, e quelle relative alle operazioni del quarto trimestre 2022 per i soggetti Iva con obbligo trimestrale.
Le ultime scadenze fiscali di gennaio 2023
Il 26 gennaio, invece, è l’ultimo giorno utile per i soggetti Iva, sia mensili che trimestrali, per regolarizzare il versamento dell’acconto Iva per il 2022, nel caso in cui questa operazione non sia stata effettuata entro il 27 dicembre 2022. In questo caso si effettua il ravvedimento operoso.
Entro il 31 gennaio 2023 devono essere registrati i contratti di locazione ed è necessario effettuare il versamento dell’imposta di registro per quelli sottoscritti in data 1° gennaio 2023.
Entro il 31 dicembre, i soggetti autorizzati a corrispondere l’imposta di bollo in maniera virtuale devono presentare la dichiarazione dell’imposta di bollo assolta in modo virtuale contenente l’indicazione del numero degli atti e documenti emessi nel 2022, distinti per voce di tariffa, nonché degli assegni bancari estinti in tale periodo, esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Scadenze fiscali gennaio 2023 – Domande frequenti
Tra gli appuntamenti più importanti vi sono il pagamento dell’Iva il 16 gennaio e l’invio degli elenchi Intrastat al 25 gennaio 2023. Ecco tutte le scadenze da conoscere.
L’appuntamento del 2 gennaio riguarda le operazioni effettuare a dicembre: il 31 è un sabato, quindi l’adempimento degli obblighi è slittato ad inizio anno.
Devono effettuare questa operazione le società che provvedono a pagare i dividendi. Ecco cosa sapere nel dettaglio.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista