- Il saldo IMU 2024, che segue l’acconto versato a giugno, è in scadenza al prossimo 16 dicembre e riguarda tutti i contribuenti proprietari di immobili.
- Il pagamento può avvenire in modalità cartacea o telematica e il mancato rispetto delle scadenze comporta l’applicazione di interessi di mora e sanzioni.
- Utilizzando i crediti fiscali in compensazione i liberi professionisti e le imprese possono ridurre l’importo dell’IMU dovuta e pagare meno.
Si avvicina la scadenza per il versamento del saldo IMU 2024, l’Imposta Municipale Unica dovuta da tutti i contribuenti che sono proprietari di immobili in Italia.
Trattandosi di una tassa gestita dalle singole amministrazioni comunali, le aliquote da utilizzare per il calcolo possono variare in relazione al Comune di residenza. Non solo: a incidere sull’importo dell’IMU sono anche la metratura dell’immobile o del terreno e il periodo di detenzione.
Conoscere le scadenze per il pagamento dell’IMU è fondamentale per non incorrere in sanzioni o interessi di mora. Al contempo, è utile sapere anche come utilizzare i crediti di imposta accumulati per ridurre la pressione fiscale. Scopriamo chi deve pagare il saldo IMU 2024, qual è la scadenza, come si calcola l’importo e come ridurre la tassa.
Indice
Saldo IMU 2024: cos’è e chi deve pagare
L’Imposta Municipale Unica (IMU) è una tassa comunale introdotta dal Governo Monti nel 2011 e riguarda moltissimi contribuenti che detengono la proprietà di beni immobiliari in Italia. Ogni anno, infatti, è previsto il versamento di un acconto e di un saldo IMU 2024 che varia in relazione alle aliquote fissate dalle singole amministrazioni comunali.
I soggetti tenuti al pagamento dell’IMU non sono solo le persone fisiche, ma anche le imprese e i liberi professionisti che detengono proprietà immobiliari in Italia. Nel dettaglio, devono pagare l’imposta:
- i proprietari di di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;
- i titolari di diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie;
- il coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio (nel caso di immobile di lusso);
- il concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
- il locatario per gli immobili concessi in locazione finanziaria.
Oggetto di numerose modifiche, a partire dal 2013 l’IMU non è più prevista per le abitazioni principali. Resta invece obbligatorio il pagamento della tassa sulle seconde case, sui terreni agricoli, sui fabbricati diversi dalla prima casa e sugli immobili di lusso (categorie A/1, A/8 e A/9).
Esenzioni IMU 2024
Alcune tipologie di immobili (per le loro caratteristiche) non sono soggette al pagamento dell’IMU: tra questi gli alloggi sociali, gli immobili posseduti dalle Forze Armate e dalle Forze di Polizia e una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani residenti all’estero (iscritti all’AIRE) può ottenere una particolare agevolazione.
A partire dal 2016, inoltre, sono state introdotte ulteriori esenzioni al pagamento dell’IMU che riguardano i terreni agricoli:
- situati nei Comuni elencati nella Circolare n. 9 del Ministero delle Finanze del 14 giugno 1993;
- posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali, iscritti nella previdenza agricola, indipendentemente dalla loro ubicazione;
- situati nei Comuni delle isole minori indicati nell’allegato A della legge 448 del 2001;
- a destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile.
Viene stabilita per l’anno in corso inoltre l’esenzione per tutti quegli immobili occupati abusivamente, ma per applicare tale esonero il proprietario deve aver presentato una denuncia alle Autorità competenti.
Come funziona per le imprese il saldo IMU 2024
Anche le imprese sono tenute a pagare l’IMU se possiedono terreni agricoli, aree fabbricabili o fabbricati di proprietà, salvo alcune eccezioni. Le imprese costruttrici sono esenti dal pagamento dell’imposta per quanto riguarda i fabbricati considerati come beni merce, salvo eventuale locazione degli stessi. Per non perdere l’esenzione è necessario presentare la dichiarazione IMU entro i termini fissati dalla legge.
Le regole per il calcolo e le scadenze da rispettare sono le medesime, tenendo presente che è possibile effettuare il versamento IMU in un’unica soluzione nel mese di giugno oppure versare l’acconto a giugno e poi il saldo a dicembre.
Per quanto riguarda il pagamento dell’IMU sui fabbricati e sui capannoni che non producono rendita, a partire dal 2023 è prevista la deducibilità dell’imposta fino al 100%.
Saldo IMU 2024: aliquote e importo
L’IMU è un tributo di competenza comunale e ciò significa che ogni amministrazione ha la libertà di stabilire autonomamente le aliquote e le agevolazioni entro i limiti definiti dalla normativa nazionale. L’importo dell’IMU varia quindi in relazione al Comune di residenza, oltre che in base alla metratura dell’immobile in oggetto e al periodo di detenzione della proprietà sull’immobile stesso.
Mentre per il calcolo dell’acconto è possibile utilizzare le aliquote comunali dell’anno precedente, per il calcolo del saldo IMU vanno utilizzare le aliquote aggiornate all’anno corrente, purché siano state pubblicate sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) entro il 28 ottobre 2024.
Facciamo un esempio. Consideriamo un immobile posseduto al 100% per l’intero anno, con una base imponibile di 160.000 euro. Il Comune ha fissato l’aliquota 2023 a 0,5%, mentre quella 2024 è fissata a 0,7% (approvata entro il 28 ottobre, quindi applicabile al saldo). L’importo da pagare è il seguente:
- l’acconto IMU 2024 sarà pari a (160.000*0,5%) * 50% = 400 euro;
- il saldo IMU 2024 sarà pari a (160.000*0,7%) – 400 = 720 euro.
Come risparmiare sull’IMU
I contribuenti, in particolar modo i professionisti e le imprese, possono utilizzare i crediti fiscali in compensazione per pagare meno IMU: in questo modo è possibile sottrarre al saldo dell’IMU i crediti accumulati, in modo da ridurre l’importo da versare.
I principali crediti compensabili sono quelli relativi a:
- IRPEF: Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche;
- addizionali comunali e regionali all’IRPEF;
- IRAP: Imposta Regionale sulle Attività Produttive;
- IVA: Imposta sul Valore Aggiunto.
Anche se la compensazione porta il saldo IMU a zero, è comunque necessario presentare il Modello F24 per il pagamento. Altrettanto importante è la conservazione delle ricevute di pagamento per eventuali futuri controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Scadenza saldo IMU 2024: quando si paga
La scadenza per il pagamento dell’IMU si divide in due appuntamenti, l’acconto e il saldo, da versare annualmente ed entro i termini per evitare di incorrere in interessi o sanzioni:
- il 17 giugno 2024 è scaduto il termine per il pagamento dell’acconto IMU;
- il 16 dicembre 2024 scade il termine per il pagamento del saldo IMU ovvero il conguaglio definitivo.
In caso di omesso o insufficiente pagamento, è prevista la possibilità di avvalersi del ravvedimento operoso: questo strumento è però separato, quindi se non si è versato l’acconto e si versa il saldo rispettando la scadenza occorre fare il ravvedimento solo dell’acconto. Per effettuare il pagamento si devono indicare i codici tributo specifici indicati dall’Agenzia delle Entrate1.
Il pagamento dell’IMU si può eseguire con Modello F24 telematico oppure attraverso altri sistemi di pagamento accettati quali F24 cartaceo o bollettino di c/c (solo per chi non ha la partita IVA e senza crediti da compensare).
- Codici Tributo F24 più ricorrenti, Agenzia delle Entrate ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor