- Sace, società per azioni controllata dal Ministero dell’economia e delle finanze, ha sostenuto lo sviluppo delle imprese italiane con oltre 54 miliardi di euro.
- Il gruppo non fornisce solo delle garanzie per ottenere finanziamenti, ma anche il know how.
- L’attività del gruppo è risultata importante a seguito dello scoppio della guerra in Ucraina.
Inutile negarlo, il 2022 è stato un anno particolarmente duro per l’economia italiana e per quella globale. Il 20 febbraio dello scorso anno è scoppiata la guerra in Ucraina, l’inflazione elevata, che ha raggiunto l’8%, ed il caro energia, hanno condizionato la crescita del Pil mondiale, che si è attestato intorno ad un 3%.
In questo contesto generale, è risultata essere di particolare importanza l’azione di Sace, che, nel corso del 2022 ha sostenuto le imprese italiane con oltre 54 miliardi di euro. L’economia italiana ha subito un forte impatto dagli avvenimenti mondiali ed è riuscita a dare una prova di una buona resilienza.
Il Pil italiano è cresciuto quasi del 4%, ricevendo una forte spinta dai consumi e dagli investimenti. L’export italiano ha registrato una crescita del 20% ed è riuscito a sfiorare i 625 miliardi di euro.
Questi numeri, ma soprattutto questa particolare dinamica, sono stati determinati principalmente da un forte rialzo dei prezzi, che è andato oltre ogni più rosea aspettativa, registrando un +20%, mentre i volumi sono rimasti pressoché stabili: +0,1%.
Indice
Sace, il suo ruolo nello sviluppo dell’economia
All’interno di questo contesto si inserisce Sace, che nel corso degli anni ha continuato a proseguire nella propria attività di sostegno alle imprese italiane.
Tornata sotto il diretto controllo del Ministero dell’Economia e delle Finanze nel mese di marzo 2022, Sace ha continuato a fornire alle imprese supporto in termini di impegno ed operatività, riuscendo, allo stesso tempo, a conseguire dei risultati economici-finanziari particolarmente positivi.
L’impegno di Sace e la sua missione di fornire supporto alle imprese sono stati rinnovati nel nuovo Piano Industriale 2023-2025, che si andrà a sviluppare su alcuni pilastri:
- sostenibilità, che è considerata come principio fondante di tutte le azioni di Sace;
- trasformazione tecnologica e digitale delle imprese;
- supporto alle PMI: l’obiettivo è quello di andare a raddoppiare il numero delle piccole e medie imprese servite nell’arco di tre anni.
Il supporto di Sace alle imprese
Sace, nel corso del 2022, ha provveduto a sostenere le esportazioni, si è fatta parte attiva nel garantire finanziamenti e ha supportato la liquidità e gli investimenti green delle imprese per un valore complessivo pari a 54,3 miliardi di euro. Una cifra che ha superato del 46% quella del 2021.
Complessivamente Sace è stata al fianco di oltre 37.000 imprese, la maggior parte delle quali sono piccole e medie, ed ha contribuito a realizzare qualcosa come 26.000 progetti. Sono state fornite delle soluzioni assicurativo-finanziarie e dei servizi di accompagnamento di formazione e business promotion.
Soffermandosi unicamente ai servizi forniti a supporto dell’export e dell’internazionalizzazione che Sace ha fornito, questo è un servizio che viene proposto da oltre quarantacinque anni, le transazioni garantite e i contratti assicurati, nel corso del 2022, hanno raggiunto il traguardo di 22,3 miliardi di euro.
Sace ed il sostegno alla liquidità delle imprese
L’attività di Sace è proseguita anche nel dare supporto alle imprese nel mercato nazionale. Nel corso del 2022 è proseguito l’impegno delle linee operative legate ai progetti Garanzia Italia e Garanzia SupportItalia. È proseguito, inoltre, il Green New Deal in Italia.
Nel corso del mese di giugno 2022 è definitivamente terminato il Temporary Framework europeo: un progetto era strettamente connesso con l’emergenza Covid 19. Sace ha provveduto a supportare la liquidità delle imprese, che sono state colpite direttamente dalle conseguenze della pandemia.
Attraverso Garanzia Italia, invece, ha fornito supporti per oltre 11 miliardi di euro. Grazie a questi progetti sono stati garantiti infatti 11 miliardi di euro di finanziamenti, che sono stati sfruttati per avviare l’operatività nel corso del 2020.
La crisi innescata direttamente dalla guerra in Ucraina, ha comportato l’apertura di un nuovo Temporary Framework europeo, al cui interno è stata coinvolta anche Sace.
È stato fornito un supporto alle aziende che sono state colpite direttamente dalle conseguenze del conflitto e del caro energia. Sono stati garantiti qualcosa come 18 miliardi di euro di liquidità attraverso Garanzia SupportItalia, che è stato attivato nel corso del mese di luglio.
La transizione green
Sace, inoltre, ha portato avanti il sostegno alle imprese italiane nella loro transizione green. Attraverso Garanzie Green, sono state garantite delle operazioni per un valore complessivo pari a 3 miliardi di euro. Il risultato del 2022 è stato in linea con quello del 2021.
L’attività è andata in supporto a 244 progetti di economia circolare, mobilità sostenibile, riconversione di processi industriali ed efficientamento energetico. Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di Sace, ha dichiarato:
“I risultati raggiunti nel 2022 riflettono l’impegno di tutte le persone, le strutture e le aziende del Gruppo SACE a supporto delle imprese italiane in un contesto complesso dove il nostro sostegno può e deve fare la differenza. La strada per i prossimi anni è già tracciata nel nostro Piano Industriale 2023-2025. Si sviluppa lungo un percorso di crescita sostenibile, che faremo insieme alle aziende e a tutti i nostri partner e stakeholder, e che si fonda sull’innovazione tecnologica e digitale, una maggiore focalizzazione sulle PMI e un forte coinvolgimento delle nostre persone. Perché la missione che tutti sentiamo nostra è di agire insieme per creare soluzioni agili per le esigenze di evoluzione delle imprese italiane attraverso un network di relazioni, conoscenze e servizi finanziari.”
Le prossime iniziative Sace
Ma quali sono gli obiettivi per il futuro di Sace? L’intenzione è quella di mettere il cliente al centro della propria attività e proseguire a supportare le imprese. Questi sono i principi sui quali si fonda il Piano industriale 2023-2025.
Nell’arco di tre anni l’obiettivo è quello di portare a 65.000 (quindi a raddoppiare) il numero delle piccole e medie imprese servite. Nell’ambito di questo progetto, verrà coinvolto anche l’ecosistema digitale Mysace.it. Si tratta di una open platform integrata tra tutti gli attori del sistema paese e che sono al servizio delle imprese italiane.
L’intenzione è quella di concentrare, all’interno di un unico spazio virtuale, l’accesso a prodotti e servizi offerti dal gruppo. Ma anche da partner corporate e istituzionali che aderiscono alla piattaforma. L’intento è quello di offrire soluzioni a 360° a supporto della crescita sostenibile delle PMI in Italia e nel mondo.
È proseguito nel corso dell’anno l’impegno per la diffusione di conoscenze e know how attraverso l’Hub formativo Sace Education. Grazie alla partnership con 11 primarie Università, dal 2019 sono state erogate oltre 250 ore di formazione live. Sono state raggiunte più di 400 ore di formazione gratuita e sempre disponibile sulla piattaforma online.
L’impegno a favore dell’export
Tra i progetti più importanti di Sace, vi è anche quello rivolto al sostegno dell’export delle imprese italiane e nella creazione di condizioni favorevoli per l’import strategico di materie prime in modo proattivo.
L’obbiettivo verrà centrato attraverso le iniziative di Push Strategy e Business Matching. Attraverso questi strumenti l’intento è quello di andare a centrare un particolare obiettivo: creare nuove opportunità per le piccole e medie imprese e mettere in contatto le filiere italiane con grandi buyer esteri.
Grazie a Push Strategy, programma lanciato nel 2017, le imprese hanno la possibilità di ottenere una garanzia nel momento di cui vogliono aprire delle linee di finanziamento. L’intento è quello di favorire il posizionamento delle aziende italiane, in particolare le PMI, nella loro supply chain.
Questo progetto, fino ad oggi, ha generato un totale di 1,7 miliardi di euro di export, 4,4 miliardi di euro sul valore della produzione e ha consentito di sostenere e mantenere oltre 25.000 addetti.
Sace – Domande frequenti
Tra i principali compiti del gruppo ci sono quelli di sostenere economicamente e fornire i supporti necessari alle imprese per crescere all’estero. Scopri di più nell’articolo.
Nel 2022 sono state supportate le aziende con 54 miliardi di euro dal gruppo Sace.
Attraverso un singolo progetto, Push Strategy, dal 2017 ad oggi è stato generato un valore di export pari a 1,7 miliardi di euro.
Pierpaolo Molinengo
Giornalista