Rottamazione quinquies: il disegno di legge prevede una sanatoria per debiti fino al 2023

Il disegno di legge per la rottamazione quinquies prevede una sanatoria sulle cartelle esattoriali fino al 2023, con pagamento fino a 120 rate e inclusione dei tributi locali. Ecco tutte le ipotesi.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Presto potrebbe essere approvato il disegno di legge sulla rottamazione quinquies, ovvero una nuova sanatoria sui debiti cumulati dai contribuenti.
  • Il Senato sta lavorando per consentire a chi ha un debito risalente al periodo tra il 1 gennaio 2000 e il 31 dicembre 2023 di saldarlo senza sanzioni, interessi o aggio.
  • Un’altra novità che potrebbe essere presto confermata riguarda la possibile estensione della rottamazione quinquies anche ai tributi locali, come le multe stradali, l’IMU, la TARI e il bollo auto.

Si torna a parlare di rottamazione delle cartelle esattoriali, perché il Senato starebbe lavorando ad un disegno di legge volto a introdurre una nuova sanatoria sui debiti degli italiani, con una sostanziale estensione ad un numero maggiore di contribuenti.

Presto potrebbe quindi essere approvata la rottamazione quinquies, per cui il fisco garantirà ai cittadini indebitati di saldare l’importo dovuto senza interessi, sanzioni o aggio. Dopo la rottamazione quater, per cui è stata decisa una proroga al 30 aprile 2025, il governo sta valutando concretamente la misura successiva.

Sostanzialmente la nuova rottamazione consentirebbe anche a chi ha debiti fino al 2023 di pagare in modo agevolato e andrebbe ad includere le somme precedentemente escluse, come le multe stradali, il bollo auto, la TARI e l’IMU. Ecco tutte le ipotesi.

Rottamazione quinquies: per quali cartelle esattoriali

La novità, ancora in attesa di conferme, coinvolge tutti coloro che hanno contratto dei debiti con lo stato, con il fisco, ma anche con enti locali, nel periodo dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2023. La misura verrebbe introdotta sulla scia della precedente rottamazione quater, che ha coinvolto quelle cartelle esattoriali risalenti al periodo dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022.

Nella pratica si parla quindi di un nuovo disegno di legge, attualmente in discussione al Senato, che potrebbe non solo riaprire i termini per l’accesso all’agevolazione sul saldo dei debiti, ma anche allargarne l’arco temporale di applicazione. Con la rottamazione quinquies il governo intende tentare un recupero ulteriore dei debiti dei cittadini, agevolandone i pagamenti.

L’ipotesi di una rottamazione quinquies non è nuova, per cui se ne è molto discusso negli scorsi mesi. Dopo l’esclusione di questa misura dal decreto Milleproroghe, il governo aveva deciso di garantire solamente una proroga alla rottamazione quater, attualmente in scadenza al 30 aprile 2025. Ma la rottamazione quinquies potrebbe ancora vedere la luce, secondo gli ultimi aggiornamenti.

Rottamazione quinquies: l’estensione ai tributi locali

Un’altra ipotesi che si fa strada per la nuova agevolazione è quella dell’inclusione dei tributi locali tra i debiti agevolabili. Quando si parla di tributi locali si fa riferimento a tutte quelle tasse che i contribuenti pagano ad esempio al proprio Comune in base alla residenza.

Si può quindi fare riferimento all’IMU, ovvero l’imposta sulle proprietà immobiliare, ma anche alla TARI, la tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, oppure alle multe stradali e perfino al bollo auto. Mentre in precedenza i debiti intorno a queste tasse non potevano essere agevolati, con la nuova sanatoria vi potrebbero rientrare.

Il numero massimo di rate con cui il cittadino potrà versare quanto dovuto secondo le prime ipotesi potrebbe arrivare a 120 rate, con condizioni specifiche per la decadenza della misura.

Secondo le indiscrezioni però per far rientrare questi debiti nell’agevolazione sarà prima di tutto l’ente creditore che dovrà aderire alla rottamazione quinquies, comunicando la propria volontà di disporre di tale strumento. Sì ai tributi locali, ma solo previa autorizzazione da parte degli enti che hanno cumulato il credito, questa sembrerebbe essere la direzione della nuova misura.

Sarà quindi a scelta dell’ente specifico anche il numero massimo di rate con cui il contribuente potrà saldare il debito, in ogni caso entro il 31 dicembre 2026.

Come funziona la rottamazione quinquies e quando arriva

Al momento la rottamazione quinquies è contenuta in un disegno di legge, per cui si attende la pubblicazione definitiva in Gazzetta Ufficiale. Il suo funzionamento sarà molto simile a quello delle precedenti sanatorie, per cui il cittadino potrà saldare il proprio debito (in un’unica soluzione o a rate) senza dover corrispondere somme aggiuntive.

Il vantaggio di aderire a questo tipo di misure è quello di non pagare le sanzioni collegate al debito, ma anche gli interessi maturati nel tempo, aggio o importi aggiuntivi di diversa natura. Il contribuente in questo caso si limita quindi solo a saldare quanto dovuto all’ente di riferimento.

Nel caso di tributi locali, se a gestirli è l’Agenzia delle Entrate, sarà possibile per tutti accedere alla rottamazione, mentre invece se la gestione è dell’ente specifico, questo può decidere se garantire o meno la misura agevolativa.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 15 Aprile 2025
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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