Prestazione occasionale a un privato senza ritenuta: va in dichiarazione dei redditi?

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Giovanni Emmi

Dottore Commercialista

Buongiorno. Devo occuparmi dell’intrattenimento musicale a un matrimonio. Io non possiedo partita iva, quindi risulterebbe una prestazione occasionale. Tuttavia gli sposi, essendo committenti privati, non possono svolgere il ruolo di sostituti d’imposta. Si può comunque emettere una ricevuta di prestazione occasionale senza ritenuta d’acconto, e inserire la cifra lorda nella dichiarazione dei redditi, di modo da essere in regola con il fisco? Grazie mille anticipatamente!

Buongiorno. Sì, è possibile emettere una ricevuta per prestazione occasionale senza ritenuta d’acconto se il committente è un privato, come nel caso dei futuri sposi. In questa situazione l’importo indicato nella ricevuta sarà l’importo lordo, in quanto il privato non può agire come sostituto d’imposta e quindi non può applicare la ritenuta d’acconto.

Per essere in regola con il fisco, la persona dovrà poi includere l’importo ricevuto nella propria dichiarazione dei redditi sotto la voce dei “redditi diversi” (quadro RL del modello Redditi Persone Fisiche o nel quadro D del 730). In questo modo sarà il contribuente a dichiarare l’importo ricevuto e a pagare le relative imposte sulla base della propria aliquota IRPEF.

È importante ricordare che le prestazioni occasionali, per essere considerate tali, devono rispettare certi limiti, sia in termini di durata che di importo annuo. Se questi limiti vengono superati, potrebbe essere necessario valutare l’apertura di una partita IVA.

In sintesi, questi sono i passaggi che deve seguire per essere in regola con il fisco italiano:

  1. Emetta una ricevuta senza ritenuta d’acconto, indicando l’importo lordo;
  2. Inserisca l’importo nella dichiarazione dei redditi sotto la voce “redditi diversi”;
  3. Paghi le imposte dovute sulla base dello scaglione IRPEF.
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Giovanni Emmi

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Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

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NOTA: la presente non rappresenta un'attività di consulenza ma semplicemente la risposta a un quesito posto sul sito partitaiva.it alla quale rispondiamo gratuitamente ai lettori, tramite il nostro coordinamento scientifico formato da un team di commercialisti e consulenti del lavoro.

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