Buongiorno, sottopongo il mio caso sulla questione partita iva e NASpI:
1) Sono lavoratore dipendente con contratto indeterminato. Dal 2005 e da settembre 2022 ho aperto partita iva in regime forfettario iscritto alla Camera di Commercio. Adesso sto dando dimissioni per accettare tra un mese, quindi allo scadere del periodo di preavviso, un’offerta di lavoro con contratto a tempo determinato con prova di un mese. Allo scadere naturale di questo nuovo contratto determinato, qualora la prova non vada bene, posso richiedere NASpI in un’unica soluzione? Quindi né aprendo nuova partita iva, né avendola aperta durante il periodo di lavoro la cui cessazione ha fatto scaturire la possibilità di richiedere la Naspi, ma prima di questo lavoro la cui naturale cessazione ha fatto scaturire la Naspi. Quindi, partita iva aperta durante lavoro precedente.
2) Oltre questo, qualora fosse possibile, mi confermate che dovrei dichiarare il reddito presunto dell’anno in corso durante la richiesta della Naspi? Se dichiaro zero, però poi fatturo a titolo di puro esempio 50.000€, non devo rimborsare l’importo naspi percepito in unica soluzione?
3) Unica eccezione in questo caso per far si che debba rimborsare la Naspi percepita in unica soluzione è se mi faccio assumere con contratto subordinato nel periodo in cui l’avrei percepita de fosse mensilmente. E se così accadesse, ad esempio al ventesimo mese dei 24 totali, in quel caso devo rimborsare solo gli ultimi 4 oppure tutti e 24?
Grazie mille, vi sarei davvero grato se sapeste rispondermi
Spett.le,
cerco di rispondere ai suoi quesiti.
1) Per poter richiedere la Naspi anticipata deve prima procedere con la richiesta di Naspi e dopo richiedere la naspi anticipata (nel suo caso con partita iva già esistente, entro 30 giorni dalla data di presentazione della domanda di indennità di disoccupazione NASpI).
La circolare Inps precisa che “l’attività è iniziata durante il rapporto di lavoro dipendente la cui cessazione ha dato luogo alla prestazione NASpI“.
Verifichi questo passaggio direttamente con la sede Inps (potrebbe essere inteso che durante quel rapporto di lavoro ha maturato i requisiti contributivi per richiedere la Naspi).
2) Le confermo che deve comunicare il reddito presunto alla sede INPS. Se sfora il limite dei 4.800 euro perde il requisito di disoccupato e quindi cessa di percepire l’indennità mensile, se procede con la richiesta in unica soluzione non dovrà rispettare il limite reddituale. La sede INPS verifica i dati comunicati e procede all’eventuale sospensione/recupero.
3) Il lavoratore che instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuta la liquidazione anticipata della NASpI è tenuto a restituire per intero l’anticipazione ottenuta.
Quindi, facendo un esempio pratico che potrebbe servire anche ad altri :
Sono disoccupato per cessazione involontaria del rapporto di lavoro.
Richiedo Naspi nei tempi e mi viene successivamente accolta.
Apro partita iva come impresa individuale ( necessaria iscrizione alla camera di commercio?).
Faccio richiesta di Naspi erogata in unica soluzione entro 30 giorni dall’ apertura partita iva.
Dichiaro reddito presunto 0.
Mi erogano naspi in unica soluzione.
Fatturo 50000€ nell’ anno in corso.
Il prossimo anno in dichiarazione dei redditi dichiaro il mio reddito dell’ anno precedente ovvero 50000€.
Nulla mi viene decurtato dalla naspi erogata in unica soluzione.
Corretto così ?
Secondo caso :
Sono disoccupato per cessazione involontaria del rapporto di lavoro iniziato nel 2020 e terminato oggi.
Ho conseguenzialmente una partita iva come impresa individuale iscritto alla Camera di commercio, aperta nel 2018 mentre ero assunto presso altro datore di lavoro .
Richiedo Naspi nei tempi e mi viene successivamente accolta.
Faccio richiesta di Naspi erogata in unica soluzione entro 30 giorni dalla domanda di naspi.
Dichiaro reddito presunto di quest’ anno 0, pur avendo fatturato scorso anno 40000euro.
Mi erogano naspi in unica soluzione.
Fatturo 50000€ nell’ anno in corso.
Il prossimo anno in dichiarazione dei redditi dichiaro il mio reddito dell’ anno precedente ovvero 50000€.
Nulla mi viene decurtato dalla naspi erogata in unica soluzione.
Corretto così ?
Buongiorno,
nel primo caso che cita è corretto. Da tenere presenta di comunicare i redditi alla sede inps. Dovrà restituire la Naspi se instaura un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo per cui è riconosciuto la NASpI anticipata è tenuto a restituire l’intero importo ottenuto.
Nel secondo caso non è corretto, con un reddito di 40K non avrà diritto all’indennità di Naspi.
Grazie per averci scritto
2) Le confermo che deve comunicare il reddito presunto alla sede INPS. Se sfora il limite dei 4.800 euro perde il requisito di disoccupato e quindi cessa di percepire l’indennità mensile, se procede con la richiesta in unica soluzione non dovrà rispettare il limite reddituale. La sede INPS verifica i dati comunicati e procede all’eventuale sospensione/recupero.
Quindi, non mi è chiaro, se faccio richiesta di Naspi in unica soluzione, la ottengo e dichiaro reddito presunto zero sono o non sono tenuto a rispettare il tetto dei 4.800 €? Mi sarà decurtata la naspi percepita se fatturo una somma inferiore, pari o superiore a quella percepita in unica soluzione della Naspi o nulla mi sarà decurtato?
Grazie anticipatamente per la disponibilità
Buongiorno,
se richiede la naspi in unica soluzione non è tenuto a rispettare i limiti reddituali, ma deve risultare disoccupato nel momento della richiesta di naspi, con reddito sotto i 4800.
Grazie per averci scritto