Fondo pensione e partita IVA forfettaria: c’è deducibilità?

Foto dell'autore

Giovanni Emmi

Dottore Commercialista

Salve, sono un giovane professionista con partita IVA forfettaria. Ho qualche risparmio da parte e sono molto attento alla pianificazione finanziaria del mio futuro. Da alcuni anni ho iniziato a fare diversi investimenti a lungo termine, anche con la mia banca. La consulente mi ha suggerito di valutare anche un fondo pensione, vista la mia natura di professionista e il discorso di pensione integrativa che per noi 30enni di oggi sarà fondamentale in futuro. Vorrei sapere però se conviene veramente, cioè se è fiscalmente vantaggiosa per il mio caso, oppure se è sufficiente investire in altri prodotti finanziari (fondi, ETF, ecc.) di cui sono già in possesso. Grazie per l’aiuto e il servizio che offrite.

Buongiorno e grazie per averci contattato,

nel regime forfettario i contributi previdenziali obbligatori sono deducibili dal reddito imponibile ai fini dell’imposta sostitutiva, ma la deducibilità dei contributi ai fondi pensione complementari presenta una situazione particolare.

Mi spiego meglio.

Per le partite IVA forfettarie, i contributi previdenziali obbligatori (come quelli versati all’INPS) sono deducibili direttamente dal reddito imponibile calcolato con il coefficiente di redditività.

Questo significa che i contributi previdenziali obbligatori riducono l’importo su cui viene calcolata l’imposta sostitutiva.

La deduzione dei contributi ai fondi pensione complementari è più complicata perché il regime forfettario non consente la deduzione analitica delle spese, se non per i contributi previdenziali obbligatori. Pertanto:

  1. Se un contribuente ha esclusivamente redditi derivanti dal regime forfettario non può dedurre i contributi versati ai fondi pensione complementari dal reddito forfettario soggetto a imposta sostitutiva;
  2. se un contribuente in regime forfettario ha anche altri redditi assoggettati all’IRPEF (ad esempio, redditi da lavoro dipendente, redditi da fabbricati, ecc.), allora potrà dedurre i contributi ai fondi pensione complementari dal reddito complessivo ai fini IRPEF.

Esempio pratico

Supponiamo che come professionista in regime forfettario lei abbia i seguenti redditi:

  • Reddito forfettario: 50.000 euro con un coefficiente di redditività del 78% (quindi un reddito imponibile di 39.000 euro soggetto a imposta sostitutiva);
  • Reddito da lavoro dipendente: 20.000 euro.

In questo caso, i contributi versati ai fondi pensione complementari possono essere dedotti dal reddito complessivo ai fini IRPEF solo in relazione ai 20.000 euro di reddito da lavoro dipendente. Quindi, se il contribuente versa 3.000 euro al fondo pensione complementare, questi 3.000 euro ridurranno il reddito da lavoro dipendente ai fini IRPEF, ma non il reddito forfettario soggetto a imposta sostitutiva.

Dunque, per i contribuenti con solo reddito forfettario soggetto a imposta sostitutiva il fondo pensione non è deducibile. È possibile solo se vi sono altri redditi assoggettabili all’IRPEF oltre al reddito forfettario.

Per una corretta applicazione delle norme fiscali e per valutare eventuali strategie fiscali, le consigliamo di chiedere una consulenza a un commercialista o un consulente fiscale.

Autore
Foto dell'autore

Giovanni Emmi

Dottore Commercialista

Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

Lascia un commento

NOTA: la presente non rappresenta un'attività di consulenza ma semplicemente la risposta a un quesito posto sul sito partitaiva.it alla quale rispondiamo gratuitamente ai lettori, tramite il nostro coordinamento scientifico formato da un team di commercialisti e consulenti del lavoro.

Hai una domanda simile a questa?

Chiedi consulenza ai nostri esperti

Fai la domanda

Gratis

Ottieni la risposta

Via email

Approfondisci

Consulenza con esperti