Buon pomeriggio, avrei alcune domande da porre:
- Il presidente di un’associazione culturale può risiedere all’estero?
- L’associazione culturale promuove attività culturali, lavora con progetti di ricerca e fornisce corsi gratuiti di educazione non formale. A fornire i servizi sono i soci dell’associazione insieme a consulenti esterni. Con che modalità è possibile per i soci essere retribuiti? E fino a che cifre annue?
- Se uno dei soci ha anche una società di consulenza, è possibile per questa società emettere fattura all’associazione per i servizi prestati?
Buonasera, rispondiamo nell’ordine alle richieste:
- Il Presidente di un’associazione culturale può risiedere all’estero;
- I soci possono prestare attività a favore dell’associazione senza specifici limiti di importo. Le prestazioni dovrebbero essere congrue e l’inquadramento potrebbe essere quello della co.co.pro., con partita iva oppure rapporto di lavoro dipendente. La scelta dell’una o dell’altra modalità dipende dalla situazione personale del soggetto e dalle scelte dell’associazione. Ha una sua rilevanza nella scelta anche la modalità di svolgimento dell’ingaggio, in questi casi la soluzione del rapporto di lavoro (anche a tempo determinato) è quella più sicura;
- Non è vietato, per la società di consulenza del socio di associazione, prestare dei servizi a pagamento per l’ente. In questi casi è sempre da valutare l’importo e le modalità di svolgimento dell’attività che, oltre a prestarsi alle eventuali contestazioni di enti pubblici di verifica, corre il rischio di essere contestata anche da altri soci. È buona norma dotarsi di un sistema di gestione dei contratti e dell’esecuzione molto attento e preciso.
Giovanni Emmi
Dottore Commercialista