Buonasera, vorrei affittare per periodi brevi su Airbnb la seconda casa di proprietà di mio padre. Dato che vorrei fare tutto a mio nome è necessario il consenso di mio padre. Quindi volevo chiederle: cosa mi consiglia di fare? Basta una carta scritta tra di noi o c’è bisogno di un contratto vero e proprio?
Buonasera,
l’articolo 4 D.L. 50/2017, stabilisce che i redditi derivanti dalla locazione breve possono essere imputati al comodatario. Questo vale indipendentemente dall’applicazione o meno della cedolare secca in dichiarazione dei redditi.
Da un punto di vista legale è consigliabile stipulare un contratto di comodato d’uso, che ti concederà formalmente l’uso della proprietà e stabilirà chiaramente i termini, incluse le responsabilità fiscali per entrambe le parti.
Per quanto riguarda la tassazione, il reddito derivante dall’affitto dovrà essere inserito nella dichiarazione dei redditi del comodatario e potrebbe essere soggetto a tassazione ordinaria piuttosto che alla cedolare secca. Il comodante dichiara la rendita catastale.
Al di fuori della locazione turistica il reddito da locazione è dichiarato dal comodante.
E nel caso in cui il comodatario affittando su airbnb una casa non di proprietà lavori con partita iva forfettaria, paga il 5% di tasse anziché il 20 non cumulando su reddito personale irpef? In questo caso per il comodante, invece che mettere a disposizione l’immobile attraverso comodato d’uso, paga delle tasse detivate dal guadagno del comodante?
Buonasera,
se ricade nelle fattispecie del D.L. 50/2017 il comodante non dovrà dichiarare nulla in dichiarazione dei redditi.
Grazie per averci scritto