- Il riscatto di laurea agevolato per lavoratori autonomi è uno strumento messo a disposizione dall’INPS per ottenere anni contributivi con riferimento ai periodi di studio.
- Per accedere al sistema di riscatto agevolato dovrai avere alcuni requisiti sia lavorativi, sia contributivi.
- Il calcolo del costo dei versamenti contributivi come riscatto degli studi di laurea avviene in base forfettaria ed è equivale a un importo di 5.265€ per anno.
Andare in pensione prima per i lavoratori autonomi e i liberi professionisti è possibile grazie a uno strumento come il riscatto di laurea agevolato: una soluzione attraverso cui, previo versamento di un importo forfettario, puoi riscattare gli anni di studi.
Questo sistema è vantaggioso, tuttavia prevede il rispetto di una serie di requisiti, come vedremo tra poco, la compilazione di un’apposita domanda e un calcolo dei costi. Nell’articolo siamo andati ad analizzare quali sono i parametri richiesti per accedere a questo sistema e quali passaggi devi seguire.
Recentemente inoltre è stata confermata la possibilità per professionisti iscritti a casse private di accedere ad un doppio riscatto di laurea. Leggendo la nostra guida, hai a disposizione tutte le informazioni utili per valutare se conviene eseguire un riscatto laurea agevolato, e la possibilità di effettuare la simulazione di quanto dovrai versare.
Indice
- Riscatto di laurea agevolato lavoratori autonomi: cos’è
- Come funziona il riscatto di laurea agevolato
- Requisiti per i lavoratori autonomi
- Quanto costa il riscatto della laurea agevolato?
- Riscatto di laurea: come effettuare il versamento dei contributi
- Riscatto della laurea: detrazioni e agevolazioni
- Come presentare la domanda del riscatto della laurea
- Riscatto di laurea lavoratori autonomi: conviene?
- Riscatto di laurea per gli iscritti alle casse professionali
Riscatto di laurea agevolato lavoratori autonomi: cos’è
Il riscatto di laurea fa riferimento a uno strumento messo a disposizione dell’INPS, in base al quale potrai utilizzare gli anni di conseguimento della tua laurea per andare in pensione prima. Infatti, puoi versare, in modo spontaneo, i contributi IVS con riferimento agli anni di studi conseguiti e sommarli a quelli che hai pagato fino ad adesso.
Potrai recuperare fino a un massimo di 5 anni. Oggi si prevedono due tipologie di riscatti di laurea:
- ordinario;
- agevolato.
Quello ordinario, offre l’opportunità di riscattare gli studi effettuati a qualunque categoria di soggetto, anche per gli inoccupati. Invece, la Legge 26/2019 ha inserito il riscatto laurea agevolato per i lavoratori autonomi e i professionisti con numerosi vantaggi, soprattutto per quanto riguarda i costi contributivi che avvengono a forfait.
Come funziona il riscatto di laurea agevolato
Il riscatto agevolato ha un meccanismo simile a quello ordinario: puoi recuperare gli anni di studio avvicinandoti alla soglia pensionistica, oppure entrando in pensione. Possono aderire a questa tipologia di riscatto:
- i lavoratori autonomi;
- dipendenti pubblici e privati;
- liberi professionisti;
- inoccupati.
Il sistema è abbastanza semplice. Infatti, per ogni anno di studio portato a termine dovrai versare una somma economica che si andrà a cumulare con i contributi che già hai. È una forma di versamento contributivo volontario. Ciò significa che in ogni momento puoi sospendere i pagamenti. Devi però considerare che non potrai recuperare le somme corrisposte fino a quel momento.
Inoltre, in una circolare INPS del 2020 è stato precisato che non basta essere un lavoratore autonomo per utilizzare il riscatto laurea agevolato, ma sarà necessario avere anche specifici requisiti.
Requisiti per i lavoratori autonomi
Il principio del riscatto agevolato è quello di facilitare l’accesso ai contributi pensionistici e permettere anche a particolari fasce di lavoratori, come i liberi professionisti e gli autonomi, di ottenere la pensione anticipata.
A questo proposito, la legge 26/2019 ha eliminato il requisito di età, fissato ai 45 anni. Oggi, qualunque lavoratore autonomo può effettuare il riscatto. Ecco quali sono i requisiti:
- titolo di studio idoneo;
- completamento del percorso di laurea o di un titolo equiparato;
- non dovrai essere già titolare di pensione;
- non devi aver versato contributi durante gli anni di studio;
- devi essere iscritto alla Gestione Separata INPS.
Vengono esclusi da questa forma di riscatto agevolata i lavoratori autonomi che hanno conseguito la laurea in un periodo precedente al 1996.
In questo caso potranno effettuare il riscatto, ma utilizzando il metodo ordinario. Inoltre, se hai lavorato durante gli studi, con relativi versamenti contributivi, potrai calcolare solo gli anni in cui questi non sono presenti. Infine, non valgono ai fini pensionasti gli anni di fuori corso.
Quali titoli possono essere riscattati
Altro requisito determinante è quello del completamento degli studi. Infatti, possono essere utilizzati solo quei titoli di laurea o equiparati conseguiti per intero e con l’ottenimento del diploma. Nella, tabella seguente abbiamo riportato quali sono quelli previsti dalle legge 26/2019.
Titolo di studio | Durata del percorso |
Diplomi universitari | Corso di laurea tra i 2 e i 3 anni |
Diplomi di laurea | Percorso di studi dai 4 ai 6 anni |
Specializzazioni | Durata non inferiore ai 2 anni e conseguiti dopo un percorso diploma di laurea |
Dottorati di ricerca | Quelli specificamente regolamentati dalle normativi vigenti |
Lauree | Triennali, specialistiche o magistrali |
Diplomi AFAM | Rilasciati dagli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale |
Non sei obbligato a riscattare l’intero percorso di studi. Ad esempio, se per raggiungere i contributi necessari per la pensione hai bisogno solo di 2 anni, se hai una laurea quadriennale, potrai anche versare i contributi solo per una parte.
Per i titoli di studio conseguiti all’estero, è possibile procedere solamente se sono validi anche in Italia in base agli accordi tra stati, con il riconoscimento del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.
Quanto costa il riscatto della laurea agevolato?
Nel caso del riscatto ordinario, i costi sono variabili, dato che il calco viene effettuato in base alle aliquote previdenziali IVS di riferimento, applicate in base all’anno in cui si presenta la domanda.
Invece, nel sistema agevolato si avrà un calcolo a forfait. Ciò significa che verrà preso come riferimento un valore fisso: nel 2022 è pari a 5.265€.
Ad esempio, se vuoi riscattare 4 anni di contributi di un diploma di laurea, dovrai versare l’equivalente di 21.060€. L’importo sarà minore se hai conseguito una laurea triennale, dato che saranno necessari 15.795€.
Riscatto di laurea agevolato: simulatore
Per conoscere il calcolo preciso dell’importo che devi versare, il sito dell’INPS mette a disposizione un pratico sistema di simulazione. Non è richiesto l’accesso con lo SPID o la presenza di un pin. Inoltre, potrai utilizzarlo anche senza una registrazione all’INPS.
Il sistema è semplice da utilizzare. Ti basterà inserire una serie di informazioni e rispondere ad alcune domande. Ecco quali sono i passaggi:
- seleziona la tipologia di corso universitario per cui hai conseguito un titolo di studio;
- inserisci la data del percorso di studi;
- indica la tua data di nascita e il sesso;
- specifica se al momento del percorso di studi avevi conseguito contributi IVS;
- seleziona la Gestione previdenziale a cui aderisci;
- a questo punto ti verrà richiesto se hai lavorato in modo continuativo o ininterrottamente;
- indica il reddito imponibile;
- conferma la simulazione.
Ora ti comparirà una schermata finale con tutti i dati che hai inserito e con un riepilogo dell’importo da versare sia in base al piano di riscatto laurea agevolato, sia quello ordinario. Infine, accedendo con lo SPID sul sito dell’INPS, potrai avere maggiori dettagli sulle opzioni di rateizzazione.
Riscatto di laurea: come effettuare il versamento dei contributi
Al fine di offrire a un maggior numero di lavoratori autonomi di accedere a questo strumento, l’INPS prevede due diverse soluzioni di pagamento per il riscatto agevolato:
- unica soluzione;
- pagamento a rate.
Il versamento deve avvenire utilizzando il sistema PagoPa direttamente online oppure nelle seguenti modalità:
- presso uno sportello bancario;
- attraverso il proprio conto corrente aziendale, se abilitato ai versamenti PagoPA;
- presso gli sportelli ATM delle banche;
- negli esercizi abilitati a questi circuito come gli sportelli Enel X Pay o i centri SisalPay.
Nel caso di pagamento dilazionato, hai la possibilità di effettuare il versamento in 120 rate. In quanto contributo volontario, se smetti di pagare, non otterrai il rimborso del denaro versato. Quindi prima di valutare se utilizzare il riscatto della laurea, può essere vantaggioso richiedere la consulenza di uno studio di commercialisti e valutare i pro e i contro di questo strumento.
Riscatto della laurea: detrazioni e agevolazioni
L’importo versato a titolo di riscatto della laurea può essere deducibile ai fini fiscali? Rispondiamo subito a questa domanda in maniera affermativa. A chiarire questo aspetto vi sono state due circolari dell’Agenzia delle Entrate nel 2020.
Nella prima si è sottolineato come tutti i versamenti che fanno riferimento a contributi e riscatto degli anni di laurea possono essere dedotti ai fini fiscali. Con la seconda circolare, si è specificato che l’importo soggetto a deduzione è pari al 50%. In caso di riscatto, dovrai inserire la somma versata nel 730 online nella sezione E21, “Contributi previdenziali e assistenziali”.
Ciò significa che potrai utilizzare l’importo che hai versato ai fini di riscatto della laurea per ridurre i versamenti delle tasse dovute a fine anno. La deducibilità vale sia per il pagamento in un’unica soluzione sia nel caso in cui effettui la rateizzazione.
Come presentare la domanda del riscatto della laurea
La domanda per il riscatto agevolato della laurea per i lavoratori autonomi deve essere effettuata utilizzando il portale dell’INPS. Potrai effettuare la procedura in due modi:
- in autonomia;
- affidandoti a un consulente.
Nel primo caso dovrai accedere con le tue credenziali SPID sul portale dell’Ente Contributivo. Se ancora non hai a disposizione un Sistema di Identità Digitale ti invitiamo a leggere la nostra guida su come fare lo SPID. A questo punto ti verranno richiesti i seguenti documenti:
- copia del documento di identità;
- certificato di laurea.
Inoltre, dovrai rispondere a una serie di domande, per quanto riguarda i contributi versati e il reddito imponibile. Una volta completato il calcolo dell’importo, non dovrai fare alto che scegliere la tipologia di pagamento, tra rateale e la soluzione con un unico versamento, confermando la domanda.
Il sistema online è abbastanza intuitivo, ma può capitare di commettere degli errori nell’inserire i relativi importi di tasse e quelli contributivi. Pe questo può essere utile valutare l’altra modalità di richiesta, rivolgendosi a un consulente del settore come un patronato, un CAF oppure uno studio di commercialisti.
Le tempistiche per il riscatto agevolato sono identiche a quelle del sistema ordinario. In base alla legge 241/1990 che definisce i termini per i procedimenti amministrativi, la risposta alla tua domanda dovrà avvenire da parte dell’INPS entro un massimo di 85 giorni dall’invio della domanda.
Riscatto di laurea lavoratori autonomi: conviene?
I costi del riscatto di laurea agevolato per autonomi sono nettamente inferiori rispetto al sistema ordinario. Puoi calcolare in media un risparmio di almeno il 70%, grazie al sistema a forfait. Tuttavia questa operazione deve essere ponderata bene. Infatti, può essere conveniente quando:
- ti mancano meno di 5 anni alla pensione e grazie al riscatto protrai ottenerla;
- hai la possibilità di accedere alla pensione;
- puoi pagare i relativi contributi in comode rate;
- non intaccherai l’importo della pensione.
Dall’altro lato, può non essere conveniente se, anche aggiungendo i relativi contributi versati, non raggiungi la quota pensionistica richiesta.
Riscatto di laurea per gli iscritti alle casse professionali
Fino ad ora abbiamo visto come funziona il riscatto di laurea per lavoratori autonomi iscritti ad una gestione INPS, tuttavia esiste la possibilità del riscatto anche per gli iscritti alle casse professionali specifiche. Secondo il recente messaggio numero 4419 del 7 dicembre 2022, l’INPS ha spiegato che in questi casi è possibile accedere al doppio riscatto di laurea.
Di fatto quindi il riscatto di laurea, dove già erogato dalla cassa professionale specifica, può essere ulteriormente corrisposto dall’ente previdenziale INPS. La comunicazione va a specificare che è possibile riscattare gli anni impiegati per la laurea prima presso la propria cassa professionale specifica, e successivamente anche presso l’INPS.
Tuttavia non è invece possibile l’operazione opposta, ovvero riscattare la laure all’INPS e in un momento successivo chiedere lo stesso riscatto alle casse professionali. In ogni caso per sapere come funziona il riscatto di laurea per la singola cassa professionale, è necessario verificare le direttive del regolamento.
Riscatto laurea lavoratori autonomi – Domande frequenti
Il riscatto laurea agevolato per autonomi è stato introdotto dalle legge 26/2019 e prevede un versamento volontario dei contributi, equivalente agli anni di studi conseguiti per la laurea, con un costo forfettario.
Per accedere al riscatto laurea agevolato devi essere un lavoratore autonomo, un libero professionista e rispettare una serie di requisiti, che troverai indicati nel nostro articolo.
Il pagamento del riscatto di laurea per lavoratori autonomi può avvenire in un’unica soluzione o a rate. In ambedue i casi i versamenti avvengono attraverso il circuito PagoPA.
Gent.mo Esperto,
Ho maturato 36 anni di contribuzione come dipendente nella gestione mista.Sto pensando di lasciare l’azienda e sfruttare la mia esperienza per aprirmi una P.IVA gestione commercianti . Le chiedo : i contributi sino ad ora maturati sono cumulabili con i futuri versamenti come partita IVA? Nel caso decidessi di riscattare qualche anno di laurea, potrei farlo in regime ordinario ed in caso positivo su quale base si calcolerebbe l’imponibile per la cifra dovuta?
Cordiali saluti.
Buonasera,
la sua richiesta è complessa e necessiterebbe un approfondimento con un ente di patronato o un consulente del lavoro/avvocato esperto in diritto previdenziale.
Le evidenziamo che in caso di apertura di partita iva e iscrizione alla gestione commercianti le regole da applicare per l’accesso alla pensione sarebbero quelle della gestione meno vantaggiosa, ossia quella IVS commercianti.
Grazie per averci scritto