- Con il ministro Raffaele Fitto viene ridefinito il PNRR, con alcune modifiche sostanziali al testo.
- Le modifiche seguono diversi obiettivi, tra cui quelli espressi dal piano REPowerUe, che mira ad allontanare i paesi membri dalle dipendenze dai combustibili fossili, verso l’energia pulita.
- A seguito delle modifiche, si propone l’introduzione di un ecobonus specifico per i redditi più bassi.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha subito una significativa rivisitazione da parte del Ministro Raffaele Fitto, che ha proposto una maxi-revisione con alcuni tagli sostanziali e importanti novità.
In questo articolo, esamineremo le principali modifiche apportate al piano, focalizzandoci sui tagli per 15,89 miliardi di euro e sulle nuove misure introdotte, in linea con il REPowerEu, e con la proposta di un Ecobonus dedicato esclusivamente ai redditi bassi.
Indice
Come cambia il PNRR
Il PNRR, nella versione proposta dal Ministro Fitto, prevede diversi interventi: dai tagli alle modifiche alle tempistiche di attuazione, fino all’integrazione con nuovi obiettivi. Sui tagli si parla di un totale di 15,89 miliardi di euro. Queste riduzioni riguardano interventi in diversi settori, tra cui le ferrovie, i Comuni, il dissesto idrogeologico e il welfare.
Le modifiche al PNRR seguono anche gli obiettivi europei previsti per il 2026, con una integrazione in linea con il REPowerEu, con l’obiettivo di diminuire la dipendenza dal gas russo e dalle fonti fossili. Il governo con Giorgia Meloni ha espresso la propria volontà di apportare modifiche sostanziali in linea con i nuovi obiettivi:
“Noi sin dal primo momento abbiamo sostenuto che la modifica del Piano era necessaria per potenziare il suo impatto e la sua efficacia in termini di rafforzamento della competitività e sostenibilità del nostro Paese.”
Continua il confronto con la Commissione Europea intorno alle modifiche al piano, per cui nessuna riforma verrà cambiata o cancellata, ma alcune verranno potenziate, oppure de-finanziate, o ne verranno modificati i tempi di attuazione.
Quali sono le modifiche al PNRR proposte
Come indica il Dipartimento per le Politiche Europee, le Amministrazioni hanno proposto interventi sul PNRR principalmente intorno ad alcune aree di intervento, che segnaliamo qui di seguito:
- modifiche formali sulla descrizione delle misure e sui meccanismi di verifica: l’obiettivo è una più agevole rendicontazione dei singoli obiettivi;
- modifiche e riprogrammazioni di misure, che le Amministrazioni intendono riprogrammare a seguito di criticità o forti rischi di non raggiungimento degli obiettivi. Vi rientrano ad esempio gli interventi per l’Alta velocità, con le conseguenti criticità archeologiche, geologiche e sulle autorizzazioni, ma anche le misure della transizione digitale;
- de-finanziamento di alcune misure dal PNRR, con copertura da altre fonti di finanziamento, come ad esempio i fondi delle politiche di coesione.
Le modifiche proposte dalle Amministrazioni mirano a garantire il raggiungimento degli obiettivi con nuove tempistiche nei casi più critici, tenendo conto anche delle concentrazioni di scadenze diverse che hanno rallentato alcuni interventi.
Inoltre sorgono nuove proposte per intervenire sugli avvenimenti naturali degli ultimi mesi, tra cui un aiuto per la ricostruzione dell’Emilia-Romagna a seguito delle alluvioni.
PNRR e REPowerEu
Una delle novità introdotte nella revisione del PNRR è l’integrazione con il capitolo REPowerEu, che ha un valore di 19,2 miliardi di euro. L’Europa ha proposto un piano per il distaccamento progressivo dalla dipendenza dai combustibili fossili, dal gas russo e obiettivi per investire sulle energie rinnovabili.
In particolare il REPowerEu presenta alcuni obiettivi per il continente:
- risparmiare progressivamente energia;
- diversificare il più possibile l’approvvigionamento di energia e gas;
- sostituire i combustibili fossili con energia pulita;
- stabilire investimenti e riforme in linea con gli obiettivi precedenti.
Per raggiungere i diversi obiettivi del piano, ogni Stato membro può intervenire sui piani di ripresa e resilienza, e in Italia ci si riferisce proprio al PNRR. L’intervento a questo proposito mira a incentivare una ripresa economica sostenibile e inclusiva, ponendo particolare attenzione ai redditi bassi.
Infatti, in linea con il REPowerEu si prevede un Ecobonus, da 4 miliardi di euro, dedicato espressamente alle abitazioni private, per coloro che hanno un basso reddito.
PNRR e ecobonus
A seguito delle disposizioni del REPowerUe e della recente crisi energetica, che ha provocato l’aumento dei prezzi di energia e gas, il governo italiano ha deciso di intervenire sul PNRR garantendo in modo strutturale i sostegni già introdotti negli scorsi mesi per far fronte ai rincari.
Si prevedono quindi investimenti per le reti dell’energia, per la transizione verde e l’efficientamento energetico, ma anche per le filiere industriali considerate più strategiche.
Si parla complessivamente di interventi per 19 miliardi di euro, con sei misure specifiche come: la riduzione dei costi per la connessione alle reti del gas per produrre biometano e contratti innovativi per una stabile remunerazione per chi decide di investire nelle fonti rinnovabili.
Ma si parla anche della necessità di portare formazione e competenze verso le risorse impiegate nell’industria, nel settore pubblico, e un piano di razionalizzazione di tutti quei sussidi inefficienti che riguardano i combustibili fossili. Infine, vi saranno delle novità sulla legislazione che regolarizza le autorizzazioni per le fonti rinnovabili.
Al centro delle ultime modifiche al PNRR spicca anche la volontà di introdurre un ecobonus al 100%, che sarà dedicato specialmente ai cittadini con reddito più basso, come spiega il Dipartimento per le Politiche Europee:
“Attraverso lo strumento tradizionale della detrazione fiscale, ma con alcune importanti e sostanziali correzioni, la nuova misura del Piano andrà in supporto delle famiglie a basso reddito, in passato rimaste escluse dagli interventi di efficientamento delle abitazioni.”
Si parla di un provvedimento da 4 miliardi di euro, con la recente proposta di revisione del ministro Raffaele Fitto. Una delle criticità affrontate in questo cambiamento riguarda anche l’accessibilità alle materie prime essenziali, come i pannelli fotovoltaici, per compiere il passaggio alle energie rinnovabili.
Si parla a questo proposito di una misura specifica per le filiere strategiche per le tecnologie a zero emissioni, per cui verranno destinati 2 miliardi di euro per la produzione di tecnologie e materie prime importanti.
Altre modifiche al PNRR
Tra le decisioni più dibattute vi è lo slittamento di 15 mesi per la riduzione dei tempi di pagamento della Pubblica Amministrazione. Inoltre, vi è anche un rinvio nell’accelerazione delle procedure per le aggiudicazioni degli appalti, il che potrebbe impattare sulla tempistica di realizzazione delle opere pubbliche.
Nel corso della maxi-revisione del PNRR, sono stati previsti tagli rilevanti anche nel settore delle infrastrutture ferroviarie. In particolare, il progetto della connessione diagonale Roma-Pescara ha subito una riduzione di finanziamenti pari a 620,17 milioni di euro.
Allo stesso modo, sono stati tagliati altri 787 milioni di euro per alcuni tratti delle linee Napoli-Bari e Palermo-Catania. La revisione interviene poi su settori come quello scolastico, in particolare l’Università, e l’Ambiente.
Alcune scelte generano un dibattito e interrogativi sulle loro implicazioni, ma allo stesso tempo, cercano di indirizzare le risorse verso settori, considerati prioritari per la ripresa economica del Paese. Resta da vedere come queste modifiche si concretizzeranno e quali saranno gli effetti a lungo termine sul futuro dell’Italia.
PNRR, modifiche al piano – Domande frequenti
Con il ministro Raffaele Fitto, il governo ha delineato diverse aree di intervento di revisione del PNRR, in linea anche con gli obiettivi europei del REPowerUe: qui tutti i cambiamenti.
Con le ultime modifiche al PNRR è stato proposto un ecobonus al 100% per le famiglie con reddito basso per intervenire all’efficientamento energetico degli immobili.
Il REPowerUe è un piano portato avanti dall’Europa per allontanare gli stati membri dalla dipendenza dai combustibili fossili e dal gas russo. Scopri qui le aree di intervento.
Valeria Oggero
Giornalista