Responsabilità professionale nella sanità: arriva il decreto per le polizze assicurative

Arrivano nuove norme sulla responsabilità professionale nella sanità: le indicazioni specificano i limiti delle polizze assicurative. Ecco cosa prevedono.

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  • Arriva una norma specifica per regolamentare le polizze assicurative professionali nella sanità: gli operatori potranno aderirvi sia in modo individuale sia collettivo, in base agli accordi con l’istituto sanitario.
  • Il Decreto 15 dicembre 2023, n. 232 entrerà in vigore da marzo 2024, attuando la precedente legge Gelli.
  • Le imprese che propongono polizze per la sanità avranno due anni di tempo per adeguarsi.

Dopo diversi anni di attesa, è arrivato in Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce linee di confine precise per ciò che riguarda le polizze assicurative professionali nella sanità. Questo provvedimento è atteso dal 2017 dai professionisti sanitari, messi di fronte ad assicurazioni anche molto elevate negli ultimi anni.

La responsabilità professionale nella sanità è un tema delicato, per cui era attesa dal 2017 l’entrata in vigore di regole specifiche inerenti alla legge Gelli. Il decreto garantirà linee guida specifiche intorno alla modalità di fruizione delle polizze e le relative soglie.

Negli ultimi anni questo argomento ha assunto sempre maggiore rilevanza, da un lato per i pazienti, spesso sottoposti a lunghe liste di attesa ed errori medici, dall’altro lato per i professionisti della sanità, che attualmente accedono ad assicurazioni molto costose. Vediamo cosa cambierà con il nuovo decreto.

Responsabilità professionale nella sanità: il decreto

Il testo di legge a cui facciamo riferimento è il decreto 15 dicembre 2023, n. 2321, pubblicato in Gazzetta Ufficiale, che entrerà effettivamente in vigore il 16 marzo 2024. Questo testo tuttavia era atteso già dal 2017, in riferimento alla Legge Gelli.

l’intervento stabilisce delle regole a proposito della responsabilità professionale dei medici e delle strutture sanitarie, prevedendo anche alcune linee guida sulle assicurazioni. Tuttavia il decreto attuativo per diversi anni non è arrivato, fino ad oggi.

Bisogna poi distinguere qual è la responsabilità del medico professionista da quella della struttura sanitaria, nei confronti dei propri pazienti. Fino ad oggi mancavano però specifiche linee guida sulle assicurazioni professionali rivolte a medici e professionisti nella sanità.

Dal 2017 ad oggi questo ha causato incertezza sulla tipologia di polizza da stipulare, con costi anche elevati per i professionisti del settore. Il recente decreto attuativo pubblicato dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, in accordo con il Ministro della Salute e con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, interviene andando a delimitare con precisione massimali e soglie.

Polizze assicurative per la sanità: cosa cambia

assicurazione sanitaria

Con il decreto vengono stabilite diverse classi di rischio a cui corrispondono massimali differenti, per i professionisti della sanità e per le strutture sanitarie. Vengono quindi decise le condizioni generali di operatività e i requisiti minimi di garanzia connessi alle polizze assicurative.

Le imprese di assicurazione dovranno quindi adeguarsi alle recenti novità e offrire ai professionisti della sanità polizze in linea con il nuovo regolamento e con quanto stabilito ogni anno dal Ministro delle Imprese e dal Ministro della Salute.

I limiti massimali quindi potranno variare ogni anno in base alle decisioni specifiche, per cui i soggetti che propongono polizze assicurative dovranno rimanere aggiornati con le indicazioni annuali. Gli assicuratori avranno a disposizione due anni di tempo per adeguarsi alle nuove linee guida. Cosa cambia quindi per i professionisti sanitari e per le strutture? Andiamo a vederlo nello specifico.

Cosa cambia per i professionisti sanitari

Nel primo caso il singolo professionista potrà scegliere se stipulare una polizza specifica a livello individuale oppure se aderire ad una di tipo collettivo, attraverso gli accordi presi dalle strutture sanitarie, i sindacati o altri enti preposti.

Viene previsto anche un ricalcolo che va ad aumentare o a diminuire il prezzo della polizza ad ogni scadenza, in base ai sinistri riscontrati o meno. Vengono stabiliti quindi dei massimali specifici per professionisti sanitari: si va da almeno un milione di euro a due milioni in base all’ambito specifico, per sinistro.

Cosa cambia per le strutture sanitarie

Anche per le strutture sanitarie vengono introdotti specifici limiti per le polizze assicurative, arrivando anche ad un massimale di 5 milioni di euro per sinistro per l’attività di chirurgia. Le strutture potranno quindi optare per due possibilità differenti.

Da un lato potranno avvalersi di polizze assicurative in base alle soglie stabilite per legge, dall’altro lato invece potranno assumersi direttamente il rischio, andando però ad istituire un fondo specifico.

Per le strutture sanitarie sarà anche importante effettuare una valutazione dei sinistri, in modo da avere ben chiaro quali siano le procedure da seguire sul piano legale in questi casi.

Imprese di assicurazione e nuove polizze per la sanità

Come abbiamo visto, le imprese che forniscono polizze assicurative avranno due anni di tempo per adeguarsi ai nuovi regolamenti e dovranno verificare ogni anno i limiti proposti dal Ministero.

Il soggetto assicuratore dovrà quindi risarcire le somme previste a livello contrattuale in caso di sinistro, ma preventivamente dovrà fornire tutela sia ai professionisti sanitari che lavorano in modo indipendente sia a coloro che operano presso una struttura.

Il professionista può dunque scegliere se aderire ad una polizza propria oppure ad una collettiva stabilita per la struttura sanitaria. L’intervento legislativo andrà a bilanciare quindi i prezzi delle polizze, per cui le imprese che lavorano in questo settore dovranno adeguare i costi alle nuove soglie.

  1. Decreto 15 dicembre 2023, n.232, Gazzetta Ufficiale, gazzettaufficiale.it ↩︎
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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