Reddito imponibile: cos’è, come si calcola, esempi

Cos’è il reddito imponibile e qual è la sua funzione? Scopri come si calcola per determinare le imposte e i contributi che pagherai in base al tuo regime fiscale, e qual è il suo legame con l’ISEE.

Adv

reddito imponibile cos'è
  • Il reddito imponibile è il reddito che permette di calcolare gli importi di contributi e imposte. 
  • Viene calcolato in modo differente a seconda che si abbia la partita IVA nel regime ordinario, ordinario semplificato o forfettario. 
  • Nel regime forfettario è legato al coefficiente di redditività, che dipende dal proprio codice Ateco

Il reddito imponibile è l’importo a partire dal quale vengono calcolati sia le imposte che il cittadino deve pagare, sia i contributi.

Normalmente, il calcolo della base imponibile si basa sulla seguente formula: reddito complessivo – oneri deducibili – no tax area – deduzioni per oneri di famiglia

In altri termini, al reddito complessivo si dovranno sottrarre le deduzioni. Nel caso del regime forfettario, invece, il reddito imponibile viene calcolato in modo differente. 

In questa guida illustreremo:

  • cosa si intende per reddito imponibile, partendo da una descrizione tecnica;
  • come si fa a calcolare l’imponibile fiscale;
  • come funziona il reddito imponibile nel regime forfettario;
  • qualche esempio di calcolo

Cosa è l’imponibile fiscale

Troviamo la descrizione tecnica di reddito imponibile (noto anche come base imponibile) nell’art. 3 del TUIR – Testo Unico delle Imposte sui Redditi, nel quale per imponibile si intende il “reddito complessivo del soggetto, formato per i residenti da tutti i redditi posseduti al netto degli oneri deducibili indicati nell’articolo 10 e per i non residenti soltanto da quelli prodotti nel territorio dello Stato”. 

reddito imponibile cos'è

Vengono esclusi dal reddito imponibile:

  1. i redditi esenti dall’imposta;
  2. quelli soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva;
  3. gli assegni periodici di mantenimento dei figli che spettano al coniuge dopo una separazione legale ed effettiva o di annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
  4. gli assegni familiari e l’assegno per il nucleo familiare;
  5. gli emolumenti per carichi di famiglia;
  6. la maggiorazione sociale dei trattamenti pensionistici;
  7. le somme corrisposte dal Governo italiano a titolo di borsa di studio a cittadini stranieri per via di accordi e intese internazionali. 

Differenza tra fatturato incassato e reddito imponibile

Prima di comprendere nel dettaglio e con qualche esempio come funzioni il calcolo del reddito imponibile, è bene introdurre la differenza tra due concetti, ovvero il fatturato e l’imponibile. 

Il fatturato è l’importo lordo che chi lavora in regime di partita IVA incassa ogni anno, quindi riceve dai propri committenti direttamente sul proprio conto corrente – o sullo strumento di deposito dei propri guadagni scelto. 

Il reddito imponibile è, come suggerisce lo stesso nome, quella parte del fatturato che viene sottoposta a tassazione. La base imponibile viene calcolata:

  1. in modo analitico, quindi voce per voce, nel caso della partita IVA in regime ordinario e ordinario semplificato;
  2. in modo forfettario, quindi su base fissa, per quel che riguarda la partita IVA in regime forfettario

Per comprendere come calcolare il reddito imponibile nei regimi ordinario e semplificato, sulla base della definizione iniziale, è bene analizzare prima cosa siano il reddito complessivo lordo e gli oneri deducibili

Reddito complessivo lordo: cos’è

Il reddito complessivo lordo è dato alla somma dei redditi che vengono percepiti durante un intero anno di imposta. 

Vi rientrano, pertanto, le seguenti categorie di reddito:

  • redditi da lavoro dipendente;
  • redditi da lavoro autonomo;
  • redditi di impresa;
  • redditi di capitale;
  • redditi fondiari;
  • redditi diversi.

In pratica, il reddito complessivo lordo è dato dalla somma di tutte queste voci. L’imponibile sarà calcolato sottraendo, dal reddito complessivo lordo, gli oneri deducibili. 

Quali sono gli oneri deducibili?

A questo punto, potrebbe essere molto utile conoscere quali siano gli oneri deducibili, ovvero quegli importi che permettono di alleggerire la tassazione sui redditi. 

Base imponibile

Ne fanno parte:

  • gli assegni alimentari;
  • gli assegni di mantenimento al coniuge;
  • le erogazioni liberali in denaro in favore di università, fondazioni universitarie, enti di ricerca, istituzioni religiose, organizzazioni non governative, organizzazioni non lucrative di utilità sociale, associazioni di promozione sociale, enti parco;
  • le rendite e i vitalizi;
  • i contributi previdenziali e assistenziali.

È importante non fare confusione tra gli oneri deducibili e gli oneri detraibili: questi ultimi sono delle spese che non si sottraggono dal reddito complessivo lordo, bensì dall’imposta dovuta, quindi intervengono nel calcolo delle imposte sui redditi. 

Reddito imponibile: esempio

Un pratico esempio di calcolo ci aiuterà a comprendere meglio quanto è stato detto fino a qui. Supponiamo che il proprio reddito complessivo lordo sia pari a 30.000 euro. 

In un anno sono stati versati:

  • 2.000 euro di assegno per gli alimenti;
  • 1.000 euro a una fondazione universitaria. 

Il proprio reddito imponibile sarà pari a 30.000 – 2.000 – 1.000 = 27.00 euro. Sarà su tale importo che verrà applicata l’aliquota IRPEF e calcolate le imposte che si dovranno sostenere, di anno in anno. 

Reddito imponibile nel regime forfettario

Come anticipato nelle righe iniziale, il calcolo del reddito imponibile nel regime forfettario funziona in modo differente: non ci saranno infatti spese che sarà possibile dedurre dal proprio fatturato lordo. 

Il calcolo dipenderà dall’applicazione, sul reddito annuale lordo, di una percentuale che prende il nome di coefficiente di redditività: tale valore dipende dal Codice Ateco associato alla propria attività e, dunque, alla propria partita IVA. 

Nella tabella che segue sono stati raccolti i coefficienti di redditività associati ai vari Codici Ateco. 

AttivitàCoefficiente di redditivitàCodici ATECO 
Industrie alimentari e delle bevande40%(10-11)
Commercio all’ingrosso e al dettaglio40%45- (da 46.2 a 46.9) – (da 47.1 a 47.7) – 47.9
Commercio ambulante di prodotti alimentari e bevande40%47.81
Commercio ambulante di altri prodotti54%47.82-47.89
Costruzioni e attività immobiliari86%(41-42-43) – (68)
Intermediari del commercio62%46.1
Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione40%(55-56)
Attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi78%(64-65-66) – (69-70-71-72-73-74-75) – (85) – (86-87-88)
Altre attività economiche67%(01-02-03) – (05-06-07-08-09) – (12-13-14-15-16-17-18-19-20-22-22-23-24-25-26-27-28-29-30-31-32-33) – (35) – (36-37-38-39) – (58-59-60-61-62-63) – (77-78-79-80-81-82) – (84) – (90-91-92-93) (94-95-96) – (97-98) – (99)

Reddito imponibile regime forfettario: esempio 

Facciamo qualche esempio di calcolo di reddito imponibile nel regime forfettario, partendo da un ipotetico reddito annuale di 40.000 euro. 

reddito imponibile regime forfettario

La base imponibile sarà pari a:

  • 78% per le attività professionali, scientifiche, tecniche, sanitarie, di istruzione, servizi finanziari ed assicurativi, quindi uguale a 40.000 * 78% = 31.200 euro;
  • 67% per le altre attività economiche, come quelle artigianali, quindi uguale a 40.000 * 67% = 26.800 euro;
  • 86% per le costruzioni e le attività immobiliari, quindi uguale a 40.000 * 86% = 34.400 euro;
  • 62% per gli intermediari del commercio, quindi uguale a 40.000 * 62% = 24.800 euro;
  • 54% per il commercio ambulante di altri prodotti, quindi uguale a 40.000 * 54% = 21.600 euro;
  • 40% in tutti gli altri casi riportati in tabella, quindi uguale a 40.000 * 40% = 16.000 euro.

Imposte e contributi

Il reddito imponibile sarà il punto di partenza per il calcolo di imposte e contributi. Nel regime forfettario, è prevista l’applicazione di:

  1. un’aliquota standard al 15%;
  2. un’aliquota start-up al 5%, che vale solo per i primi 5 anni: scopri quali sono i requisiti da rispettare per rientrarvi leggendo la nostra guida sulla partita IVA in regime forfettario

Per quanto riguarda, invece, la Gestione separata INPS, viene applicata un’aliquota pari al 25,98%, mentre per gli iscritti alle Casse di previdenza dei singoli ordini professionali, le aliquote vengono stabilite da ogni ente. 

Provando a calcolare le imposte e i contributi ipotetici da sostenere nel caso in cui si fosse nel regime forfettario, in Gestione separata INPS, partendo da un reddito imponibile di 22.500 euro, saranno pari a:

  • ipotesi imposta standard: 3.375 euro (22.500 * 15%);
  • ipotesi imposta ridotta: 1.125 euro (22.500 * 5%);
  • ipotesi contributi previdenziali: 5.845,5 euro (22.500 * 25,98 euro)

Qual è il reddito imponibile nell’ISEE? 

Il reddito imponibile è importante anche per la determinazione del proprio ISEE, ma non è l’unico parametro da tenere in considerazione. Il calcolo dell’ISEE è infatti formato da 4 elementi. 

Nello specifico, si tratta di:

  1. il reddito formato dalla somma dei redditi imponibili di tutti i membri del nucleo familiare, da cui si deduce il canone di locazione e si aggiunge il rendimento del patrimonio immobiliare;
  2. il patrimonio immobiliare, dato dalla somma del valore di fabbricati e terreni, al netto di eventuali debiti sulla proprietà;
  3. il patrimonio mobiliare, formato dall’insieme di conti correnti, titoli, depositi, titoli di Stato e altre attività finanziarie possedute;
  4. la composizione del proprio nucleo familiare

Reddito imponibile – Domande frequenti 

Il reddito imponibile è netto o lordo? 

Il reddito imponibile si calcola a partire dal reddito lordo, in modi differenti a seconda che ci si trovi nel regime ordinario o forfettario. 

Cosa si intende per imponibile?

Il reddito imponibile è la cifra a partire dalla quale vengono calcolati imposte e contributi: scopri come funziona a seconda del tipo di regime. 

Come faccio a sapere il mio reddito ISEE?

Il reddito ISEE è dato alla somma di 4 elementi, tra i quali rientra anche la somma di tutti i redditi imponibili dei componenti del proprio nucleo familiare. 

Autore
Foto dell'autore

Maria Saia

Copywriter freelance esperta di diritto

Una laurea in Traduzione e un sogno nel cassetto: non vedere più le È con l'apostrofo al posto dell'accento online. La sua più grande passione - scrivere - è anche il suo lavoro: provate a cercarla su Google.

2 commenti su “Reddito imponibile: cos’è, come si calcola, esempi”

  1. Provando a calcolare le imposte e i contributi ipotetici da sostenere nel caso in cui si fosse nel regime forfettario, in Gestione separata INPS, partendo da un reddito imponibile di 22.500 euro, saranno pari a:

    ipotesi imposta standard: 3.375 euro (22.500 * 15%);
    ipotesi imposta ridotta: 1.125 euro (22.500 * 5%);
    ipotesi contributi previdenziali: 5.845,5 euro (22.500 * 25,98 euro).
    SECONDO ME IN QUESTO CALCOLO QUALCOSA NON QUADRA!!!
    L’IRPEF NON DOVREBBE ESSERE CALCOLATA SUL REDDITO IMPONIBILE DECURTATO DEI CONTRIBUTI PREVIDENZIALI?

    Rispondi
    • Buongiorno,
      i contributi previdenziali si deducono nella dichiarazione dell’anno successivo. In ogni caso si tratta di un semplice esempio statico, se le interessa un calcolatore automatico per la verifica della incidenza di imposta sostitutiva e contributi previdenziali può visionare lo specifico modulo nell’area “calcolatori del sito partitaiva.it”.

      Grazie per averci scritto

      Rispondi

Lascia un commento

Continua a leggere

Iscriviti alla Newsletter

Il meglio delle notizie di Partitaiva.it, per ricevere sempre le novità e i consigli su fisco, tasse, lavoro, economia, fintech e molto altro.

Abilita JavaScript nel browser per completare questo modulo.