Quota 103 e contributi: arriva l’incentivo per chi continua a lavorare

Arriva un nuovo incentivo in busta paga per chi continua a lavorare nonostante i requisiti di accesso a Quota 103: ecco come funziona.

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Quota 103 e contributi incentivo
  • Quota 103 è la pensione anticipata flessibile istituita dal governo a seguito di Quota 102 e misure precedenti.
  • Quota 103 garantisce l’accesso alla pensione con l’età di 62 anni e almeno 41 anni di contributi versati all’ente previdenziale INPS.
  • Chi rinuncia a Quota 103 pur avendone diritto, e continua a lavorare, può accedere ad un incentivo che gli permette di percepire in busta paga le somme altrimenti versate in contributi dal lavoratore.

Quota 103 è una misura che permette per l’anno in corso di accedere alla pensione anticipata, se la somma tra età e contributi versati porta al risultato 103. Nel dettaglio, questa misura è la prosecuzione di Quota 102, e misure precedenti di accesso anticipato alla pensione, e viene garantita in base a precisi requisiti.

Vi possono accedere infatti coloro che hanno almeno 62 anni di età e hanno versato almeno 41 anni di contributi all’ente previdenziale INPS. In questo modo, l’accesso alla pensione si anticipa, rispetto ai 67 anni previsti normalmente.

Viene prevista però un’ulteriore novità, un incentivo per coloro che, pur avendo i requisiti per accedere a Quota 103, decidono di rinunciare alla misura, e optano per continuare a lavorare. Per questi lavoratori viene previsto che ricevano in busta paga la quota di contributi che normalmente viene versata per loro dai datori di lavoro. Ma vediamo tutti i dettagli nell’articolo.

Quota 103, cos’è e come funziona

Quota 103 è una misura di prepensionamento stabilita in continuità con le precedenti Quota 102, per il 2022, Quota 101 per il 2021 e Quota 100 per il 2020. La Legge di Bilancio 2023 ha confermato l’introduzione di Quota 103 per quest’anno per garantire ancora una misura di accesso anticipato alla pensione, per coloro per cui la somma tra età anagrafica e anni di contributi versati corrisponde a 103.

La misura consente in questo modo di accedere alla pensione in anticipo rispetto agli ordinari 67 anni di età, con precisione fino a 5 anni in anticipo. Chi ha versato 41 anni di contributi e ha compiuto 62 anni di età può accedere alla misura di prepensionamento per quest’anno.

Per chi accede a questa misura, l’assegno non può essere superiore a 5 volte quello minimo (per quest’anno corrisponde ad una soglia massima di 2.818,7 euro lordi), e questa è l’unica limitazione che riguarda gli importi corrisposti. Al compimento dei 67 anni di età invece si applicano poi i versamenti della normale pensione.

Quota 103 è accessibile tramite l’invio di una specifica domanda all’INPS, e la norma prevede che non sia cumulabile con redditi da lavoro dipendente o autonomo. L’unica eccezione riguarda il lavoro autonomo occasionale, per cui è consentito svolgere una mansione fino al limite di 5.000 euro.

Incentivo per chi rinuncia a Quota 103

Per coloro che, pur avendo i requisiti, rinunciano ad accedere alla misura di Quota 103, è disponibile uno specifico incentivo da ricevere direttamente in busta paga. Chi continua a lavorare può quindi accedere ai seguenti benefici:

  • il lavoratore non paga i contributi in busta paga (per la sua percentuale, di circa 9,19%);
  • l’importo che non versa, escluse le tasse, viene pagato direttamente in busta paga, al netto.

In breve, il lavoratore che rinuncia a Quota 103, continuando a lavorare, si vede accreditare nella busta paga la percentuale di contributi che normalmente avrebbe versato all’INPS, poiché trattenuti dal datore di lavoro in quanto sostituto di imposta.

Questo tipo di incentivo viene garantito fino a quando il lavoratore entra in pensione, con Quota 103 oppure al compimento di 67 anni di età. Per poter accedere a questo incentivo tuttavia sarà necessario presentare un’apposita richiesta all’INPS, per cui al momento si attendono ancora le comunicazioni sulla procedura ufficiale.

Si prevede che tale scelta di corresponsione in busta paga dei contributi può essere presa solamente una volta, e che l’erogazione in busta paga avverrà dalla prima erogazione utile.

Imposte sull’incentivo

Va specificato che questa erogazione in busta paga va a sommarsi in tutto e per tutto al reddito, per cui si vanno ad applicare le normali imposte previste per i redditi dei lavoratori, ovvero l’IRPEF.

Inoltre questo incentivo, dato che prevede una diminuzione dei contributi versati per la pensione, va a diminuire la quota accantonata, per il periodo di tempo in cui il beneficiario continua a lavorare.

Bisognerà quindi valutare attentamente per capire se sia conveniente accedere a questo incentivo, a cui attingere tramite un’apposita richiesta. Va anche ricordato che sarà possibile revocare tale decisione.

Redditi da lavoro e Quota 103

Sull’erogazione di Quota 103, va fatta un’altra precisazione. Nel momento in cui si ricevono le somme di questa misura, non è possibile continuare a svolgere un lavoro dipendente o autonomo. La sola eccezione riguarda il lavoro autonomo occasionale, per cui è consentito che vada di pari passo con Quota 103 se il guadagno annuo è inferiore a 5.000 euro.

L’INPS ha comunicato con il recente messaggio 1681/2023 che nel caso in cui vengano percepiti redditi da lavoro, dall’Italia o dall’estero, di tipo dipendente, autonomo, o co.co.co., verrebbe messo uno stop all’erogazione della pensione con Quota 103, per tutto l’anno.

Un’altra precisazione va fatta per coloro invece che possono accedere a Quota 103 ma hanno maturato i requisiti durante gli anni precedenti: in questi casi si può scegliere se optare per Quota 103, oppure Quota 102 o misure precedenti.

Quota 103 e contributi – Domande frequenti

Cos’è Quota 103?

Quota 103 è una misura di prepensionamento che garantisce ai lavoratori di accedere alla pensione in anticipo, con 62 anni di età e 41 anni di contributi versati. Scopri qui tutti i dettagli.

Come funziona l’incentivo per chi continua a lavorare e non sceglie Quota 103?

Per chi continua a lavorare pur avendo la possibilità di accedere a Quota 103, viene garantito un incentivo che riduce il versamento dei contributi, che vengono versati in busta paga.

Si può percepire Quota 103 insieme a redditi da lavoro dipendente?

Non è possibile percepire Quota 103 insieme a redditi da lavoro dipendente o autonomo, ad eccezione di chi svolge un lavoro occasionale con guadagno inferiore a 5.000 euro annui.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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