- Per calcolare quanto guadagna un musicista bisogna considerare diverse variabili: oltre ai dischi venduti e agli streaming ottenuti, contano anche i concerti e altre attività connesse.
- Per arrotondare lo stipendio un musicista può offrire dei corsi di musica o partecipare a eventi speciali come matrimoni, compleanni o lauree.
- Un musicista o compositore di livello medio guadagna tra i 20 e i 35 mila euro all’anno, ma le cifre variano in relazione all’esperienza e al pubblico di riferimento.
Lo stipendio di un musicista è estremamente variabile in base a moltissimi fattori: oltre ai dischi venduti, oggi a fare la differenza con sempre più rilevanza sono i canali di streaming e diffusione digitale della musica. L’ascolto è sempre più “liquido” e questo spinge gli artisti a promuovere la propria musica tramite canali alternativi.
La fetta maggiore di guadagno per un musicista o artista, infatti, deriva dai suoi concerti, dal merchandising e dai risultati ottenuti dallo streaming sulle principali piattaforme online. Compensi extra potrebbero giungere anche da eventi o feste ai quali decide di partecipare o eventualmente da sponsorizzazioni pubblicitarie o partecipazioni televisive.
Cerchiamo di scoprire quanto guadagna un musicista in Italia, qual è lo stipendio medio per un principiante e per un professionista e quanto contano i canali online per emergere in questo settore.
Indice
Quanto guadagna un musicista professionista
Una recente indagine commissionata dal Music Industry Research Association all’Università di Princeton1 ha coinvolto oltre 1.200 musicisti, compositori e artisti degli Stati Uniti per scoprire quanto si guadagna con questa professione tra concerti, streaming, vendite di dischi e altre variabili.
L’esito dell’indagine ha mostrato che nel 2018 il reddito medio annuo di un musicista professionista americano era compreso tra 20 e 25mila dollari, che corrispondono a circa 25mila euro. Tuttavia, il 61% degli intervistati ha confessato di non guadagnare a sufficienza per potersi permettere un tenore di vita particolarmente elevato.
Scendendo più nel dettaglio, la ricerca ha analizzato anche le fonti di reddito dei musicisti e compositori, scoprendo che più della metà del guadagno medio annuale deriva da attività direttamente connesse alla musica come concerti, lezioni, proventi da diritto d’autore, da visualizzazione su piattaforme streaming o da vendita di merchandising.
Ma i musicisti svolgono anche attività parallele alla musica ogni giorno per poter arrotondare il guadagno medio mensile: per esempio, offrono dei corsi ai principianti, partecipano a eventi o feste organizzate, diffondono video o streaming musicali inediti online.
Lo stipendio di un musicista in Italia nel 2024
Guardando al nostro Paese, lo stipendio medio di un musicista dipende moltissimo dalla sua esperienza, dal genere di musica che offre agli ascoltatori e soprattutto dall’engagement del pubblico che lo segue.
Possiamo distinguere moltissime tipologie di artisti, a partire da musicisti professionisti fino a compositori o artisti di strada; per non parlare delle diverse sfaccettature della professione, tra liberi professionisti e lavoratori con posto fisso in un’orchestra.
Secondo i dati raccolti da Indeed, lo stipendio medio di un musicista in Italia, considerando le variabili sino a qui elencate, si aggira attorno ai 2.067 euro al mese, che corrispondono a circa 24-25mila euro all’anno.
Non dobbiamo dimenticare, però, che un musicista guadagna non solo grazie alla vendita di dischi, ma anche grazie alle attività correlate che abbiamo indicato prima.
L’importanza dello streaming per i musicisti
In una società che è sempre più connessa a Internet che ascolta musica in modo sempre più digitale e delocalizzato, lo streaming e le piattaforme online possono fare la differenza a livello di guadagni.
Spotify, per esempio, permette agli artisti di ricevere grande visibilità e seguito soprattutto tra le fasce più giovani della popolazione, offrendo royaltes e commissioni a musicisti, compositori e artisti al raggiungimento di un numero minimo di ascolti sulla piattaforma.
Alcuni dati raccolti dalla piattaforma2 hanno rivelato che nel 2023, almeno 50.000 artisti hanno generato oltre 16.500 dollari con Spotify e prendendo in considerazione altri servizi di streaming e fonti di entrate legate alla musica registrata probabilmente il guadagno salirebbe e 65.000 dollari.
Non solo, grazie alla piattaforma di streaming il numero di artisti che generano entrate a partire da 1.000 e fino a 10 milioni di dollari all’anno, è quasi triplicato dal 2017.
La carriera di un artista certamente non inizia dallo streaming, ma può crescere grazie alle numerose piattaforme a disposizione di tutti: un musicista con una carriera avviata può sfruttare questi strumenti digitali per accrescere le vendite dei propri dischi e per ottenere, al contempo, un guadagno aggiuntivo con Spotify, Youtube o altre piattaforme di streaming.
Quanto guadagna un musicista in orchestra
Un discorso diverso riguarda invece i musicisti che suonano all’interno di un’orchestra: in questo caso lo stipendio varia in relazione al livello, all’esperienza, allo strumento musicale e soprattutto al gruppo con il quale ci si esibisce.
Secondo i dati raccolti in Italia, un musicista che suona in un’orchestra con un stipendio fisso, in media guadagna indicativamente dai 1.200 ai 2.700 euro mensili. Nell’orchestra, però, ci sono anche delle posizioni non fisse per le quali lo stipendio è di circa 800 euro (con le dovute differenze da contratto a contratto).
Se invece ci riferiamo alle attività di insegnamento della musica, lo stipendio mensile di base è di 1.350 euro al mese per le scuole medie e superiori. Gli insegnanti del Conservatorio, infine, possono ottenere uno stipendio di circa 3.000 euro mensili.
Quante tasse e contributi pagano i musicisti
Dall’altro lato della medaglia, oltre al guadagno occorre considerare anche i costi relativi a questa professione: considerando che a parità di alcune condizioni anche i musicisti devono aprire la partita Iva, possiamo stimare i costi connessi a questo adempimento come segue.
Scegliendo di aderire al regime forfettario, il musicista paga le tasse al 5% per i primi cinque anni dall’avvio della propria attività e poi al 15%; mentre nel regime ordinario le tasse si pagano in base allo scaglione di riferimento con aliquote dal 23% al 43%. In alcuni casi potrebbe essere prevista anche l’applicazione dell’IVA nelle fatture.
Il versamento dei contributi, invece, va effettuato alla gestione contributiva ex Enpals (ad oggi INPS) per i cantanti, i musicisti oppure i disc-jockey.
Quanto guadagna un musicista – Domande frequenti
I musicisti, cantanti e compositori percepiscono uno stipendio variabile in relazione al pubblico che li segue, al numero di visualizzazioni e vendite ottenute per i propri brani e ad altri fattori. Il salario mensile di base per queste categorie professionali, secondo Indeed, si aggira sui 2.067 euro medi.
Le piattaforme di streaming pagano una percentuale in base al numero di stream generati dal brano. L’esatto pagamento per stream varia a seconda della piattaforma, del Paese in cui la musica viene ascoltata e del tipo di abbonamento che l’ascoltatore ha sottoscritto.
Il musicista professionista non è solo la star che si esibisce su tutti i palcoscenici del mondo con una band o in qualità di solista. Il suo lavoro, infatti, può essere svolto anche in concerti, orchestre e festival musicali, o nel campo dell’insegnamento come docente di musica.
- MIRA Survey of Musicians April-June 2018, Princeton Survey Research Center ↩︎
- Our Annual Music Economics Report, Loud&Clear, Spotify ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor