Quanto guadagna una guida turistica? Stime mensili e giornaliere

Il settore delle guide turistiche è caratterizzato da una forte componente stagionale, ma è possibile elaborare una stima di guadagni in base al compenso orario e all'esperienza.

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quanto guadagna una guida turistica
  • Una guida turistica guadagna in media 1.400 euro netti al mese, con variazioni che dipendono dall’esperienza e dal tipo di tour, arrivando fino a 350 euro al giorno per i professionisti con oltre 20 anni di carriera.
  • La professione è fortemente influenzata dalla stagionalità, con picchi di lavoro nei periodi di alta stagione e una diminuzione delle opportunità durante i mesi di bassa stagione.
  • Per diventare guida turistica è necessario superare un esame di abilitazione dopo aver conseguito un titolo di studio adeguato, come una laurea in storia dell’arte o scienze turistiche.

Il mestiere della guida turistica, affascinante e carico di responsabilità, è tra i più antichi, ma al contempo tra i più dinamici del settore turistico. Intraprendere una carriera in questo campo richiede una profonda passione per la ricchezza storica e culturale del nostro paese, unita a una spiccata capacità di trasmettere conoscenze e coinvolgere il pubblico.

Essendo una professione esercitata prevalentemente da freelance e quindi lavoratori autonomi, la struttura retributiva risulta molto diversificata. È possibile stimare quanto guadagna una guida turistica? Approfondiamo insieme la situazione economica di questa figura chiave nel mondo del turismo.

Quanto guadagna una guida turistica in Italia

Secondo le stime più recenti dell’aggregatore professionale Jobbydoo, lo stipendio medio di una guida turistica si aggira attorno ai 1.400 euro netti mensili, corrispondenti a circa 130 euro al giorno di lavoro. Se confrontata con la media nazionale degli stipendi in Italia, questa cifra risulta inferiore di circa il 10%.

Un divario che riflette, almeno in parte, la percezione di questa professione: nonostante la sua importanza nella promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, è talvolta considerata di minor peso rispetto ad altre figure del settore turistico.

Tuttavia, i guadagni delle guide turistiche variano notevolmente in base a fattori come l’esperienza, la località in cui si opera e il tipo di tour proposto.

Quanto guadagna una guida turistica nel 2024 al giorno

Una guida turistica agli inizi della carriera, con meno di tre anni di esperienza, può guadagnare tra i 70 e gli 84 euro lordi al giorno. Sebbene si tratti di una cifra contenuta, rappresenta una base di partenza, considerando che le prime esperienze spesso comportano un margine di crescita notevole, sia in termini di competenze che di opportunità.

Con il progredire dell’esperienza, le prospettive salariali migliorano sensibilmente. Una guida con un’esperienza intermedia (4-9 anni) può arrivare a guadagnare circa 125 euro lordi al giorno grazie all’acquisizione di competenze professionali più consolidate e una maggiore capacità di attrarre clienti, anche di fascia più alta.

Le vere opportunità economiche arrivano per le guide più esperte, con almeno 10-20 anni di esperienza: in questi casi, il guadagno giornaliero può raggiungere i 300 euro lordi e per coloro che vantano una carriera ultraventennale o che si specializzano in segmenti di nicchia, è possibile arrivare anche a 350 euro o più al giorno.

Guadagni e opportunità di una guida turistica

che laurea serve per fare la guida turistica

Possiamo basarci sulle tariffe elencate dell’Associazione Regionale Guide Turistiche della Sardegna1 per comprendere il compenso medio di una guida turistica: per un servizio di mezza giornata, fino a un massimo di tre ore e con un gruppo di massimo 20 persone, il costo si attesta a 160 euro.

Se il gruppo supera i 20 partecipanti, viene applicato un supplemento di 3 euro per ogni persona in più. In caso di richiesta di ore straordinarie, il costo è di 25 euro per ogni ora aggiuntiva. Per i servizi di intera giornata, con una durata fino a sei ore, il prezzo sale a 250 euro, mantenendo invariati i supplementi per ogni partecipante extra e per le ore aggiuntive.

Qualora si richieda una guida multilingue, sono previsti ulteriori supplementi: 50 euro per mezza giornata e 80 euro per una giornata intera. Le tariffe cambiano leggermente se il servizio riguarda gruppi provenienti da navi da crociera: per mezza giornata, fino a un massimo di quattro ore, la tariffa è di 180 euro, mentre per una giornata intera di massimo sette ore, il costo è di 240 euro.

Anche in questo caso, i supplementi per una lingua aggiuntiva seguono lo stesso schema, con 50 euro per mezza giornata e 80 euro per la giornata intera. Le ore extra, in tutti i casi, costano 25 euro ciascuna.

Per quanto riguarda servizi continuativi su più giorni, ad esempio tour di durata superiore a tre giorni con un massimo di otto ore giornaliere, la tariffa giornaliera è di 250 euro, con la possibilità di aggiungere ore straordinarie a 25 euro l’ora. Nel caso di assistenza in aeroporto, la tariffa per mezza giornata (fino a tre ore) è di 150 euro, mentre per una giornata intera (fino a sei ore) è di 200 euro, con le ore extra che restano a 25 euro.

Infine, i trasferimenti tra l’aeroporto o il porto e l’hotel (o viceversa) costano 140 euro, mentre per i servizi “outgoing” giornalieri il costo è di 170 euro.

Il settore delle guide turistiche è quindi caratterizzato da una forte variabilità, un aspetto che può essere percepito sia come un vantaggio che come uno svantaggio. A influenzare grandemente il reddito è anche la specializzazione: chi si dedica a settori specifici come l’arte, l’enoturismo, l’archeologia o i percorsi naturalistici tende a raggiungere guadagni più alti, soprattutto in città di grande richiamo internazionale come Roma, Firenze o Venezia.

Tuttavia, uno degli elementi più critici della professione resta la sua natura stagionale. In località con un turismo fortemente concentrato in determinati periodi dell’anno, le opportunità di lavoro possono variare drasticamente, con picchi nei mesi estivi o in concomitanza di eventi importanti e una netta riduzione delle attività nei periodi di bassa stagione.

Questa instabilità rende fondamentale, soprattutto per le guide meno esperte, diversificare le proprie fonti di reddito o cercare occupazioni complementari per garantire una stabilità economica lungo tutto l’anno.

Come diventare guida turistica nel 2024

Partiamo da un semplice presupposto: non esiste una laurea unica che qualifica automaticamente per la professione, ma alcune discipline sono particolarmente adatte, offrendo una base solida di conoscenze in ambiti chiave come storia, geografia, arte e diritto del turismo fondamentali per chi desidera intraprendere questa carriera. Tra queste abbiamo:

  • storia dell’arte;
  • conservazione dei beni culturali;
  • scienze turistiche.

Una volta conseguito un titolo di studio adeguato, è necessario superare l’esame di abilitazione, indetto annualmente dal Ministero del Turismo. L’esame prevede prove scritte, orali e pratiche su materie come storia dell’arte, archeologia, geografia e diritto del turismo e richiede anche la conoscenza di almeno una lingua straniera, abilità indispensabile per lavorare con turisti provenienti da tutto il mondo.

La Legge 13 dicembre 2023, n. 190 ed il relativo Decreto attuativo del 26 giugno 2024, n.88 hanno introdotto ulteriori requisiti per esercitare la professione, come l’obbligo di iscrizione all’elenco nazionale delle guide turistiche e l’aggiornamento professionale triennale obbligatorio.

L’abilitazione non solo consente di lavorare in contesti classici come musei e siti archeologici, ma offre anche la possibilità di specializzarsi in settori specifici, come il turismo enogastronomico o i percorsi naturalistici, ampliando le opportunità professionali. Questo rende la professione di guida turistica estremamente dinamica, con ampie possibilità di crescita e sviluppo nel tempo.

  1. Tariffe 2024/2025 , Associazione Regionale Guide Turistiche Sardegna, argts.org ↩︎
Autore
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Francesca Di Feo

Redattrice Partitaiva.it

Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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