- Le aziende erogano buoni pasto cartacei o elettronici ai propri dipendenti per l’acquisto di alimenti o bevande, ma non tutti sanno quanti buoni si possono usare al giorno.
- La legge ha fissato un limite di 8 buoni pasto per ciascuna transazione, senza definire una soglia massima di spesa che si può effettuare al giorno.
- I limiti di utilizzo dei ticket restaurant per la spesa alimentare variano anche in relazione alle regole fissate dalle catene di supermercati o discount a cui ci si rivolge.
In assenza di una mensa aziendale i datori di lavoro possono erogare ai propri dipendenti dei buoni pasto da spendere per l’acquisto di prodotti alimentari o bevande nei supermercati, nei ristoranti, nei bar, ma anche negli agriturismi, nei mercati e in generale in tutti gli esercizi pubblici convenzionati con il circuito. In alcuni casi è possibile utilizzare i buoni anche per pagare i servizi di consegna a domicilio.
A fissare le regole e i limiti di utilizzo dei ticket restaurant è il decreto ministeriale n. 122 del 7 giugno 20171: secondo la normativa, si possono cumulare fino a 8 buoni pasto per ogni transazione. I ticket non sono cedibili a terzi, ovvero solo il titolare può utilizzarli per le spese ammesse. Inoltre, non sono commercializzabili o convertibili in denaro, non sono cedibili e non danno diritto al resto.
Indice
Quanti buoni pasto si possono usare al giorno
Una domanda frequente tra i lavoratori che beneficiano dei ticket restaurant riguarda i limiti di utilizzo: quanti buoni pasto si possono usare al giorno? In realtà non esiste un limite massimo di spesa da rispettare nell’arco della giornata, ma piuttosto un numero massimo di buoni che si possono utilizzare per saldare lo stesso conto (al ristorante, al bar, al supermercato, ecc).
Secondo le disposizioni del decreto ministeriale, per ciascuna transazione eseguita negli esercizi pubblici aderenti è possibile utilizzare al massimo 8 buoni pasto. Se si effettua un conto unico, quindi, si possono usare al massimo 8 ticket; mentre per due conti separati è possibile utilizzarne fino a 16 (ovvero 8 per ciascuno).
Bisogna sottolineare che ogni esercizio commerciale può decidere liberamente di accettare l’una o l’altra tipologia di ticket (Edenred, Satispay, Up Day, ecc) o eventualmente fissare un numero più basso di buoni accettati per ciascuna spesa rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale.
Quanti buoni pasto si possono usare al mese

Il decreto n.122/2017 non fissa un limite mensile di utilizzo dei buoni pasto, ma ribadisce il limite di cumulabilità in 8 ticket per ciascuna transazione. Il numero di ticket che ogni lavoratore riceve al mese è variabile in relazione al numero di giorni da cui è composto il mese e al numero di quelli effettivamente lavorati.
Il mese di marzo, ad esempio, ha 31 giorni, ma le giornate effettivamente lavorative sono 21: il lavoratore ha quindi diritto a 21 ticket restaurant da spendere in qualsiasi giornata, anche festiva.
Il lavoratore non deve necessariamente spendere tutti i buoni pasto ottenuti nel mese di riferimento, ma li può utilizzare in un momento successivo, cumulandoli, rispettando la scadenza riportata sul buono.
Quanti buoni pasto si possono usare al supermercato per la spesa
Come abbiamo visto, la normativa sui buoni pasto prevede un utilizzo massimo per transazione, ma qual è il limite di buoni che si possono usare al supermercato?
Le regole di utilizzo dei ticket variano in base alla catena o al singolo esercente a cui ci si rivolge: alcuni esercizi commerciali limitano l’utilizzo di determinati ticket o il numero massimo di ticket che si possono usare per pagare la spesa.
Può capitare, ad esempio, che alcune catene di supermercati consentano di pagare solo una parte della spesa con i buoni pasto (solitamente il 50% del totale) e la restante parte con altri metodi. Altri esercizi commerciali, invece, non permettono di pagare i prodotti in offerta con i buoni pasto.
Il decreto ministeriale sottolinea anche che i buoni pasto, seppur cumulabili, si possono utilizzare esclusivamente per l’acquisto di prodotti alimentari e bevande. Sono esclusi, quindi, tutti i beni non commestibili. Si presume, infatti, che i ticket vengano utilizzati dai lavoratori per acquistare il pranzo da consumare sul luogo di lavoro.
Quanti buoni pasto si possono dare al dipendente
A partire dal 1° gennaio 2025 sono entrate in vigore nuove regole sui buoni pasto, in particolare per quanto riguarda le commissioni applicate ai ticket. Non sono state apportate modifiche, invece, al numero di buoni che ciascun lavoratore può ottenere al giorno.
I datori di lavoro, in assenza di una mensa aziendale, possono corrispondere al lavoratore non più di un buono pasto al giorno esentasse nel limite previsto dalla legge. Eventuali buoni aggiuntivi o erogati in giornate non lavorative saranno soggetti a tassazione ordinaria in quanto considerati reddito da lavoro dipendente.
Buoni pasto – Domande frequenti
Per fare la spesa si possono usare al massimo 8 buoni pasto per ciascun conto. I buoni ticket restaurant si possono usare sia per la spesa online nei supermercati Carrefour e PAM, sia su Everli, un servizio che permette di fare la spesa online in diversi supermarket (Eurospin, Unes, Esselunga, Lidl, ecc.).
Il ministero ha definito le regole e i limiti per l’utilizzo dei ticket restaurant: per una singola transazione presso un ristorante, un bar o nei supermercati non è possibile utilizzare contemporaneamente più di 8 buoni pasto, sia in forma cartacea sia in forma digitale.
I buoni pasto Edenred possono essere cumulati e spesi contemporaneamente fino a un massimo di 8 per singola transazione, come previsto dal decreto ministeriale n. 122 del 7 giugno 2017.
I lavoratori non possono usare più di 8 buoni pasto Up Day per ogni transazione, ovvero per ogni pasto o acquisto di alimenti. Questi ticket si possono spendere in oltre 150.000 esercizi convenzionati in tutta Italia.
Anche i buoni pasto di Satispay seguono le stesse regole di utilizzo valide per tutti gli altri ticket, ovvero puoi utilizzarne al massimo 8 per ciascuna transazione al supermercato. I buoni non sono cedibili: se non li usi personalmente, non puoi regalarli a un’altra persona.
- Decreto interministeriale del 07/06/2017 n. 122 – Ministero Sviluppo Economico, Def, def.finanze.it ↩︎
Laura Pellegrini
Giornalista e content editor