Professionisti senza Albo: sono 455.000 in Italia. Ecco chi sono e come funziona la partita IVA

In Italia sono 455.000 i professionisti con partita IVA che lavorano senza obbligo di iscrizione ad un Albo o ad un Ordine specifico.

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professionisti senza albo chi sono
  • In Italia i liberi professionisti con una partita IVA non iscritti ad alcun Albo sono 455.000 secondo le ultime indagini di Confcommercio Professioni.
  • Sono ancora molte oggi le professioni in cui è assente un Ordine specifico di riferimento, per le quali sono richieste da tempo maggiori tutele.
  • Anche chi non ha un Albo a cui iscriversi deve aprire la partita IVA per svolgere la professione in modo continuativo e iscriversi ad una Cassa INPS per la gestione della previdenza.

Non tutti i professionisti autonomi in Italia hanno un Ordine Professionale di riferimento a cui iscriversi, come accade invece ad esempio per Commercialisti, Avvocati o Giornalisti. Molti infatti svolgono attività particolari, come quella di influencer, wedding planner, copywriter e così via, senza potersi iscrivere ad un Albo apposito.

Secondo la recente ricerca Confcommercio Professioni e a seguito dell’intervista condotta dal Corriere della Sera1, sono emersi dati interessanti su quello che è un vero e proprio esercito di lavoratori senza Albo: sono in Italia circa 455.000 a non avere l’obbligo di iscriversi ad un Ordine specifico.

Nonostante questo, le regole sono sempre le stesse: la necessità di aprire la partita IVA se si svolge il lavoro in modo continuativo, la scelta del Codice Ateco e del regime fiscale più attinente e l’iscrizione ad una cassa previdenziale. Vediamo cosa ci dicono gli ultimi dati in merito a questi professionisti autonomi.

Chi sono i professionisti senza Albo

I professionisti senza Albo sono tutti coloro che per svolgere il proprio lavoro autonomo non hanno l’obbligo di iscriversi ad un Ordine specifico, come accade invece in altri casi. Gli Ordini Professionali in Italia servono a regolamentare alcune professioni specifiche, definendone delle linee guida deontologiche, proponendo corsi di aggiornamento, stabilendo compensi minimi e l’accesso a casse previdenziali o assicurazioni specifiche.

Pensiamo ad esempio a chi si iscrive alla CNDCEC per svolgere la professione di Commercialista, oppure alla CNG per i Geometri o ancora alla FNOPI per gli Infermieri. Queste realtà vanno a introdurre alcune regolamentazioni per lo svolgimento di queste professioni e consistono anche in una forma di tutela per gli stessi lavoratori autonomi.

Coloro che non hanno un Albo di riferimento solitamente sono impegnati in attività non regolamentate in questo modo, ma che si possono comunque svolgere nel nostro paese. Molte di queste sono professioni digitali o emergenti, come quella del programmatore informatico, del copywriter, del social media manager, ma anche più tradizionali come l’amministratore di condominio, le guide turistiche e i consulenti in vari ambiti.

Questi professionisti, seppur dotati di una partita IVA, non hanno l’obbligo di iscrizione ad alcun Albo, anche nel momento in cui sussistono delle normative di riferimento da seguire nel proprio settore. Di conseguenza, non accedono a tabelle standard per ciò che riguarda la retribuzione e non hanno a disposizione diverse forme di tutela stabilite invece intorno agli Albi.

Inoltre non hanno una cassa previdenziale specifica, ma si attengono all’iscrizione all’INPS, ad esempio molti aderiscono alla Gestione Separata INPS, ideale per chi non si colloca in altre casse.

455.000 professionisti in Italia non hanno un Albo

I recenti dati ci forniscono una panoramica complessiva di quanti sono i professionisti in Italia che lavorano senza essere iscritti ad un Albo: si parla di 455mila persone con partita IVA che lavorano come freelance senza Ordine di riferimento.

Confcommercio ha individuato che la maggior parte di questi professionisti (per un 56%) lavora con la Pubblica Amministrazione. Molti operano con un numero elevato di committenti, per cui è stato rilevato che almeno il 35% di questi professionisti ha più di 10 clienti.

L’identikit di questi lavoratori, anche se appartengono ad ambiti anche molto diversi fra loro, è chiaro: sono per lo più uomini (per il 53,5%), con un’età compresa tra 45 e 54 anni (35,3%) mentre seguono coloro che superano i 55 anni, fino ai 64 (27,4%) e i giovani tra 35 e 44 anni (al 19,4%).

La maggior parte di questi professionisti ha almeno un diploma o una laurea, segnale che i più istruiti scelgono volentieri la libera professione in un ambito non organizzato da un Ordine apposito.

Anche un altro dato risulta interessante: la maggior parte di questi lavoratori sceglie il regime forfettario, da un lato per la convenienza intrinseca di questa opzione fiscale, dall’altro lato perché i ricavi mediamente si attestano intorno ai 14.000 euro annui.

Professionisti senza Albo: i settori

Negli ultimi anni si sono sviluppate diverse professioni autonome che non sono regolarizzate da un Albo, ma comunque possibili in Italia. Pensiamo al lavoro di wedding planner, ovvero organizzatore di matrimoni, oppure alle diverse professioni nate con il digitale.

In tutti questi ambiti si attende l’arrivo di una normativa ad hoc, che possa dare indicazioni precise anche sui compensi che queste partite IVA possono chiedere ai propri committenti. Senza contare che essere iscritti ad un Albo dà il diritto di accedere a tutele specifiche in forma di assicurazioni agevolate, contribuzione ridotta, servizi specifici, formazione continua e così via.

professionisti senza albo norme

Alcune professioni, come quella della guida turistica, non hanno un Albo specifico, ma sono presenti delle regolamentazioni almeno regionali per lo svolgimento dell’attività. Un passo avanti per chi svolge questo lavoro è l’istituzione di un elenco nazionale delle guide turistiche voluto dal PNRR, con relativo tesserino.

Questo è un esempio di come alcune professioni siano comunque soggette a regole, nonostante non sia presente un vero e proprio Ordine a cui iscriversi. Le iniziative di questo tipo generalmente sono portate avanti per limitare l’abusivismo e il lavoro nero intorno ad ambiti poco regolamentati.

Un altro esempio è quello degli influencer, persone che lavorano con i social media guadagnando da pubblicità, sponsorizzazioni e accordi con aziende. Anche in questo caso le prime norme sono state proposte o introdotte piuttosto di recente, ad esempio attraverso associazioni specifiche o controlli mirati.

Come funziona la partita IVA per professionisti senza Albo

L’obbligo della partita IVA per attività svolte in modo continuativo è lo stesso che ci sia un Albo di riferimento oppure no. Un autonomo che intende portare avanti la propria attività percependo un reddito deve quindi seguire tutte le norme di legge intorno al lavoro autonomo, scegliendo:

  • il regime fiscale per il pagamento delle tasse, che può essere ordinario o forfettario;
  • il Codice Ateco che individua le aree in cui lavora il professionista;
  • la cassa previdenziale a cui versare i contributi obbligatori per la pensione;
  • l’assistenza di un commercialista o un professionista esperto per rispettare le scadenze dei pagamenti;
  • un software per la fatturazione elettronica, obbligatoria dal 2024.

In base all’ambito specifico in cui ci si muove poi potrebbe essere necessario seguire ulteriori obblighi di legge, per cui è sempre consigliato affidarsi ad un esperto quando si intende aprire una partita IVA.

Anche senza Ordine Professionale, un autonomo con partita IVA deve quindi rispettare determinate scadenze e obblighi di legge, mentre la formazione continua è consigliata per rimanere attrattivi sul mercato.

Professionisti senza Albo – Domande frequenti

Cosa sono le professioni non regolamentate?

Sono tutte quelle professioni per cui non è obbligatorio iscriversi ad un Ordine specifico, ovvero non vi sono tutele aggiuntive, rispetto alle norme valide per tutte le partite IVA. I professionisti possono comunque organizzarsi in associazioni specifiche.

Qual è la regolamentazione dei professionisti senza Albo?

Chi opera con partita IVA ma non ha un Albo a cui iscriversi deve seguire le normative nazionali che coinvolgono tutti gli autonomi, come l’obbligo della fatturazione elettronica.

Chi sono i professionisti senza Albo?

Sono tutti coloro che non hanno un Albo di riferimento o un Ordine Professionale nello svolgimento della propria attività autonoma. Sono comunque tenuti ad aprire una partita IVA lavorando con continuità.

Cosa succede se lavoro senza iscrizione all’Albo?

Molti professionisti autonomi sono obbligati a lavorare iscrivendosi ad un Albo specifico, in caso di svolgimento abusivo della professione possono scattare pesanti sanzioni e in alcuni casi gravi anche la reclusione.

  1. Professionisti, la carica dei 455mila senza Ordine e Albo, Confcommercio Professioni, confcommercio.it ↩︎
Autore
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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