Prodotti DOP e IGP: in arrivo 900.000 euro per il settore agroalimentare

Arrivano 900.000 euro di contributi per il settore agroalimentare, con l'obiettivo di valorizzare i prodotti DOP e IGP italiani.

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  • Con un recente comunicato stampa il MASAF ha annunciato l’arrivo di nuovi contributi per il settore agroalimentare, in particolare per la tutela di prodotti DOP e IGP Made in Italy.
  • Sono stanziati 900.000 euro a favore di consorzi di tutela e associazioni di rappresentanza.
  • Vengono agevolate quelle attività volte alla promozione dei prodotti italiani, come la partecipazione a fiere di settore, attività di formazione e informazione, progetti di ricerca e sviluppo.

Arrivano nuovi contributi per il settore agroalimentare italiano, in particolare con l’obiettivo di salvaguardare il Made in Italy e sostenere le associazioni di rappresentanza e i consorzi di tutela intorno a prodotti DOP e IGP. Si parla di risorse per 900.000 euro, che in futuro potranno essere incrementate, per incentivare il settore.

Il recente comunicato del MASAF del 4 settembre 20241 delinea il funzionamento di questi nuovi contributi, con l’intervento del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha evidenziato l’importanza di sostenere la struttura organizzativa del sistema agroalimentare italiano.

I contributi potranno quindi essere impiegati per diversi scopi e per sostenere iniziative volte a rafforzare il Made in Italy e dare spinta alle Indicazioni Geografiche. Vediamo nel dettaglio come funziona l’iniziativa e come verranno impiegati i fondi.

900.000 euro di contributi per prodotti DOP e IGP

Il marchio DOP, che sta per Denominazione di Origine Protetta sta ad indicare che il prodotto è di origine italiana e di alta qualità, mentre con la sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta) si certifica che deriva da una specifica zona del paese, con lavorazione tipica e tradizione che ne accertano la qualità.

Entrambe queste certificazioni vengono riconosciute a livello nazionale e internazionale ad indicare la provenienza e la tipicità di un determinato prodotto Made in Italy. Trattandosi di uno dei settori di punta del nostro paese anche negli scambi con l’estero, l’attenzione rivolta dal MASAF ha l’obiettivo di introdurvi maggiore tutela e quindi di far conoscere maggiormente queste ricchezze italiane.

Il Ministero infatti ha annunciato che verranno messi in campo 900.000 euro per potenziare questa importante risorsa per il paese, ovvero per implementare il sistema Indicazioni Geografiche, anche tramite attività formative e di ricerca, con un occhio di riguardo verso la sostenibilità.

Come funzionano i contributi per l’agroalimentare

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I nuovi contributi saranno accessibili da parte di consorzi di tutela e associazioni di rappresentanza, che si occupano appunto della tutela e della promozione dei prodotti e delle lavorazioni tipiche italiane. Inoltre queste realtà sono impegnate nel mettere in atto iniziative per informare i cittadini e i consumatori.

Questi soggetti possono presentare una richiesta di accesso alle risorse e attingere fino a 250.000 euro a progetto per portare avanti iniziative mirate per il settore agroalimentare.

Queste risorse potranno essere utilizzate per avviare iniziative sia a livello nazionale che internazionale per valorizzare i prodotti agricoli e alimentari contrassegnati dalle certificazioni DOP o IGP.

Quali iniziative sono ammesse ai contributi DOP e IGP

Vediamo nello specifico quali sono le iniziative che i soggetti a cui sono rivolti i contributi possono mettere in campo per tutelare il settore agroalimentare e il Made in Italy, secondo il decreto del MASAF:

  • organizzazione e partecipazione a fiere di settore, eventi ed esposizioni di settore;
  • pubblicazioni che riguardano questo settore rivolte al grande pubblico;
  • attività dimostrative, operazioni di informazione e promozione legate all’innovazione, scambi tra aziende e visite a centri agricoli;
  • formazione professionale per lo sviluppo di competenze nell’ambito;
  • progetti di ricerca e sviluppo, in cui rientrano anche le iniziative per la sostenibilità ambientale, sociale ed economica intorno ai prodotti DOP e IGP, con gli obiettivi di tutela, commercializzazione e promozione.

I contributi sono erogati per una o più iniziative rientranti tra quelle qui elencate e sono destinati a coprire le spese effettivamente sostenute per la loro realizzazione.

Quali sono i contributi per prodotti DOP e IGP

Progetto ammissibileTipologia prodottiContributi
Organizzazione di fiere,
pubblicazioni e attività dimostrative
Prodotti agricoli 70% dei costi ammissibili
Organizzazione di fiere,
pubblicazioni e attività dimostrative
Altri prodotti agricoli alimentari50% dei costi ammissibili
Formazione professionale, ricerca e sviluppoProdotti agricoli 90% dei costi ammissibili
Formazione professionale, ricerca e sviluppoAltri prodotti agricoli alimentari70% dei costi ammissibili

I contributi vengono erogati sulla base di una percentuale specifica sulla spesa sostenuta, in relazione al progetto o all’iniziativa portata avanti dal soggetto beneficiario. Il decreto fa una distinzione tra:

  • prodotti agricoli: sono specificati nell’allegato I del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, inclusi i prodotti vitivinicoli, del regolamento (UE) n. 1308/2013, che sono indicati come DOP o IGP;
  • altri prodotti agricoli: sono gli ulteriori prodotti agricoli, alimentari, della pesca e dell’acquacoltura previsti dal regolamento (UE) 2024/1143, diversi dai precedenti.

In base all’iniziativa specifica portata avanti e dalla tipologia dei prodotti coinvolti, la percentuale di contributi erogati sulla spesa effettuata può cambiare, come indicato in tabella.

Come accedere ai contributi per il settore agroalimentare

Possono accedere ai contributi i consorzi di tutela legati ai prodotti Made in Italy e relativi organismi a carattere associativo. Sono incluse le associazioni temporanee tra due o più di questi soggetti purché senza scopo di lucro. I destinatari della misura possono accedervi solamente per un progetto per ogni anno, mentre le grandi imprese o quelle in difficoltà non possono partecipare.

Tutti i soggetti che vi partecipano devono essere in regola con gli adempimenti tributari e contributivi, non aver commesso infrazioni o avere contenziosi con la PA.

Le domande di partecipazione vanno inviate tramite PEC all’ufficio PQA I, ovvero all’indirizzo email [email protected], entro le ore 23:59 del trentesimo giorno successivo alla data di pubblicazione del decreto, quindi entro il 5 ottobre 2024.

  1. Comunicato stampa MASAF del 4 settembre 2024, Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, politicheagricole.it ↩︎
Autore
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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