- Con partita IVA si può richiedere un prestito: dovrai dimostrare di percepire un certo reddito o in alcuni casi fornire un garante che subentri in caso di insolvenza;
- Esistono anche prestiti per partite IVA forfettarie, cioè per professionisti o imprenditori che non superano gli 85.000 euro di fatturato annuo (con alcune piccole limitazioni);
- Con i prestiti a fondo perduto, le partite IVA possono richiedere agli enti istituzionali dei prestiti a tasso zero per effettuare investimenti relativi all’attività.
Negli ultimi anni è aumentato il numero delle nuove partite IVA aperte, e spesso hanno bisogno di ottenere prestiti per finanziare nuovi progetti o investire nell’impresa. Ma come funzionano i prestiti per le partite IVA?
Lavoratori autonomi, artigiani, commercianti e liberi professionisti possono incontrare maggiori difficoltà, rispetto a dipendenti e pensionati, nell’ottenere dei prestiti. Questo è dovuto al fatto che, al contrario dei lavoratori dipendenti, non possono dimostrare un’entrata certa che andrebbe a ripagare il prestito.
Tuttavia, ciò non significa che queste categorie di lavoratori non possano ottenere un prestito. Infatti, ad oggi sul mercato sono presenti diverse opzioni per accedere al credito, con soluzioni dedicate proprio agli imprenditori e ai liberi professionisti.
Infatti, con l’aumento delle Partite Iva in Italia, anche il settore del credito si è adeguato, e sono nate nuove modalità di tutela per gli appartenenti a questa categoria che permettono non solo di realizzare un progetto, ma anche investire nella propria attività o far fronte ad una situazione di emergenza.
Indice
Prestiti Partite Iva: come funzionano
I prestiti sono delle cessioni di somme di denaro con l’impegno, da parte del richiedente, di restituire il quantitativo equivalente, o maggiore in caso di interessi.
Per poter ottenere un prestito da un istituto di credito, il richiedente deve fornire delle garanzie. Si tratta di uno strumento giuridico che tutela i finanziatori dal rischio di insolvenza del richiedente. In questo modo, infatti, l’istituto che ha concesso il denaro al cliente può rivalersi sull’oggetto posto a garanzia o sul soggetto garante.
Le garanzie più comuni si dividono in due categorie:
- garanzie reali: gravano su beni mobili o immobili, e tra le più comuni ci sono l’ipoteca e il pegno;
- garanzie personali: gravano su un terzo soggetto estraneo che risponde all’obbligazione per conto del debitore, e la modalità più diffusa è la garanzia fideiussoria.
La presenza delle garanzie serve all’istituto di credito per valutare i fattori di rischio e, di conseguenza, l’affidabilità finanziaria del richiedente.
Tuttavia, tra le prime forme di garanzia richieste dagli istituti di credito generalmente ci sono lo stipendio o la pensione, ovvero una fonti di reddito stabili.
Per i lavoratori con Partita Iva, però, la garanzia di una fonte di reddito stabile non esiste e, soprattutto per le nuove attività, è difficile dimostrare un reddito sufficiente a fungere da garanzia.
Per tale motivo le Partite Iva spesso incontrano maggiori difficoltà nell’ottenere dei prestiti, ma non è impossibile.
Infatti, come abbiamo visto, esistono altre tipologie di garanzie a cui ricorrere per richiedere un prestito. In più, vi sono diversi istituti di credito che rivolgono prestiti dedicati ai titolari di Partita Iva. Ma vediamo quali sono le migliori soluzioni presenti sul mercato.
Le migliori soluzioni per Partite Iva appena aperte
Ci sono istituti di credito che offrono la possibilità di richiedere e ottenere un prestito per Partita Iva online o in filiale, e senza troppe difficoltà.
Tra questi ci sono:
- Prestito Business Compass;
- MrFinan;
- Banca Intesa SanPaolo;
- Poste Italiane.
In entrambi i casi i prestiti si possono richiedere online compilando gli appositi form. Ma ecco tutte le condizioni nel dettaglio.
1. Prestito Business Compass
Compass Banca, anche conosciuta semplicemente come Compass, è un istituto di credito del gruppo Mediobanca ed è uno dei principali operatori italiani nel settore.
Tra i prodotti finanziari offerti ci sono anche quelli riservati alle Partite Iva, tra cui il Prestito Business Compass. Si tratta di un finanziamento fino a 50.000 euro dedicato a:
- artigiani e commercianti;
- ditte individuali;
- piccole imprese.
Il prestito richiedibile parte da un minimo di 15.000 euro, e può arrivare fino ad un massimo di 50.000 euro. Il cliente può scegliere il metodo di rimborso più adatto, con un piano di finanziamento che risponde alle esigenze dell’attività.
Per richiedere il prestito Compass bisogna fissare un appuntamento presso uno dei punti vendita sparsi sul territorio e presentare:
Il piano di rimborso ha una durata massima di 84 mesi. Per ottenere il prestito, Compass non richiede garanzie reali o l’apertura di nuovi conti correnti.
- un documento d’identità in corso di validità (il Permesso di Soggiorno per i cittadini extra UE);
- un documento attestante il codice fiscale;
- il Modello Unico per le Ditte Individuali;
- bilancio di esercizio o Modello Fiscale, e la copia della ricevuta dell’avvenuta presentazione telematica, rilasciata dall’Agenzia delle Entrate per le Società;
- La visura C.C.I.A.A. con data di rilascio non superiore ai 90 giorni.
I requisiti per richiedere il prestito Business Compass sono i seguenti:
- essere iscritti da almeno 24 mesi alla Camera di Commercio;
- la sede legale della Società o della Ditta Individuale deve essere in Italia.
2. MrFinan
Una piattaforma online interessante da cui accedere a prestiti personalizzati è quella fornita da MrFinan. Questa realtà offre a privati e partite Iva la possibilità di scegliere un prestito comparando quelli disponibili sul mercato e valutando l’opzione migliore. Il servizio online è italiano e gratuito al 100%, facile da utilizzare e permette di ottenere prestiti specifici in poco tempo.
Per ciò che riguarda le imprese, questo tipo di piattaforma è consigliata specialmente per le realtà nascenti o di piccola dimensione, come startup o PMI. Chi ha una partita Iva quindi può chiedere l’accesso ad un prestito online in pochi click, snellendo le procedure burocratiche.
Chiedere una somma di denaro è piuttosto facile: basta inserire sul portale online la motivazione per cui si richiede e l’importo specifico. In poco tempo l’utente riceve una risposta alla propria domanda, ma può anche accedere all’assistenza per la compilazione del form.
La piattaforma indica un tetto massimo per i prestiti di 75.000 euro, con la possibilità di procedere alla restituzione nell’arco di tempo di 7 anni. All’utente verrà quindi proposta la migliore tra le opzioni disponibili, senza rallentamenti dovuti a scartoffie e procedure burocratiche.
Chi ha una partita Iva e desidera un prestito per avviare l’attività o per altre operazioni può quindi rivolgersi a MrFinan con pochi click, senza rallentamenti. Il prestito si può quindi ottenere da qualsiasi luogo d’Italia, senza la necessità di recarsi in un ufficio bancario fisico.
3. Intesa SanPaolo
Banca Intesa SanPaolo da sempre si impegna nel supportare imprenditori e professionisti, proponendo anche diverse soluzioni di credito dedicate alle Partite Iva. Tra queste ci sono:
- Crescita impresa;
- S-Loan;
- Circolante Impresa;
- Anticipo fatture Italia ed estero.
Si tratta di prodotti pensati per le diverse esigenze del business, flessibili e convenienti. Ad esempio, il prestito Circolante Impresa di Intesa SanPaolo supporta gli imprenditori e permette di scegliere fra diverse modalità di rimborso del capitale fino a 13 o 14 mensilità.
La durata massima del finanziamento è di 18 mesi e il richiedente può scegliere il tipo di tasso e la modalità di rimborso in base alle sue esigenze.
Anche le rate sono personalizzabili. Infatti, possono essere mensili, trimestrali, semestrali e annuali, con eventuale periodo di preammortamento, oltre alla possibilità di rimborso in un’unica soluzione alla scadenza di capitale e interessi con durata massima di 12 mesi.
4. Poste Italiane
Anche le Poste Italiane propone soluzioni di credito per i titolari di Partita Iva. Nello specifico, i prodotti riservati alle Partite Iva sono i seguenti:
- Prestito BancoPosta Professionisti: riservato a chi ha una Partita IVA ed è titolare di Conto BancoPosta. Il prestito parte da 5.000 euro e può arrivare fino a 40.000 euro e può essere richiesto per finanziare le spese legate all’attività professionale. È rimborsabile con rate fisse mensili a partire da 24 fino a 96 mesi;
- Prestito BancoPosta Business Link Online: una gamma di prodotti di finanziamento riservato alle ditte individuali e alle Società titolari di conto corrente BancoPosta, da richiedere digitalmente, fino ad un milione di euro;
- Prestito BancoPosta Affari: riservato alle ditte individuali e alle Società titolari di conto corrente BancoPosta richiedibile per ristrutturare i locali commerciali o altre esigenze legate all’attività. Il prestito parte da 5.000 euro e può arrivare fino a 40.000 euro.
Prestito per Partita Iva con regime forfettario
Anche i titolari di Partita Iva con regime forfettario possono richiedere un prestito. Per richiedere prestiti per il regime forfettario o per una partita iva appena aperta, però, è necessario fornire sufficienti garanzie, come quella di un garante che dimostri una fonte di reddito stabile.
Infatti, la principale difficoltà per una Partita Iva forfettaria appena aperta sta nell’assenza di garanzie che le banche richiedono per poter concedere un prestito.
Tuttavia, come nel caso delle Partite Iva a regime ordinario, anche i forfettari possono avvalersi di garanzie personali come la garanzia fideiussoria, purché accettata dalla banca a cui si richiede il prestito.
Vi sono, però, casi in cui a fare da garante è lo Stato, e in tal caso non è richiesta la presentazione di alcuna garanzia.
Prestiti per Partite Iva garantiti dallo Stato
Fino al 31 dicembre 2023 le Partite Iva, anche forfettarie, possono richiedere prestiti con garanzia dello Stato. I prestiti garantiti dallo Stato sono previsti dal Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, grazie alla Legge di Bilancio 2023.
Il Fondo garantisce prestiti fino a un massimo di 5 milioni di euro per ogni impresa beneficiaria, con garanzie stabilite con specifiche percentuali:
- garanzia all’80% per le operazioni finanziarie a fronte di un investimento per imprese rientranti nelle fasce 3, 4 e 5 del modello di valutazione del Fondo;
- garanzia al 60% per le operazioni finanziarie a favore di imprese rientranti nelle fasce 1 e 2 del modello di valutazione.
Il Fondo di Garanzia per le PMI infatti è rivolto a coloro che hanno la necessità di garanzie ulteriori per richiedere un prestito, come viene spiegato sul sito ufficiale dell’iniziativa:
“Con il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, l’Unione europea e lo Stato Italiano affiancano le imprese e i professionisti che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario perché non dispongono di sufficienti garanzie. La garanzia pubblica, in pratica, sostituisce le costose garanzie normalmente richieste per ottenere un finanziamento.”
Prestiti a fondo perduto per Partite Iva
I prestiti e i finanziamenti a fondo perduto sono quelli erogati da enti istituzionali come Comuni, Province e Regioni, ma possono anche essere erogati dallo Stato o dall’Unione Europea e dedicati ad investimenti mirati ovvero a precise categorie di attività.
Non esiste una modalità univoca con cui richiedere il finanziamento. Infatti, ogni bando può presentare condizioni, requisiti e modalità di richiesta differenti.
Tali bandi si possono trovare sui siti istituzionali dell’Unione Europea o, per i bandi gestiti dallo Stato, sul sito di Invitalia.
Prestiti Partite Iva – Domande frequenti
I titolari di Partita Iva possono richiedere prestiti sia ad aziende private e ad istituti di credito e sia a enti istituzionali mediante i prestiti a fondo perduto. La differenza rispetto ai lavoratori dipendenti sta nelle garanzie offerte.
Per richiedere dei prestiti, le Partite Iva devono presentare l’ultima dichiarazione dei redditi (modello unico o modello 730), un documento d’identità e il codice fiscale.
Oggi gli istituti di credito riservano prodotti dedicati alle Partite Iva, come il Prestito Business Compass o i prestiti delle Poste Italiane.
Buongiorno, ho partita iva a regime forfettario e avrei bisogno di chiedere un prestito personale, non finalizzato a spese per l’attività, con reddito piuttosto basso e senza garante. Mi è già stato rifiutato a maggio e qualche giorno fa chiedendo informazioni alla mia banca mi hanno definito un “profilo debole”.
C’è un modo per ottenere un piccolo prestito?
Grazie
Buongiorno,
può contattarci compilando questo form: https://partitaiva.it/link/consulenza.
Grazie per averci scritto
Buongiorno ho avviato una partita iva regime forfettario per l’edilizia, mi servirebbe un fondo per acquistare dell’attrezzature mi sapete dire qualcosa?
Buonasera,
a nostro avviso la migliore soluzione sarebbe quella di rivolgersi alla sua banca per verificare l’esistenza di prestiti specifici.
Grazie per averci scritto
Buongiorno Sn una partita Iva cn regime forfettario e vorrei chiedere un prestito x avviare dei lavori in negozio
Buongiorno,
si dovrebbe rivolgere per prima cosa alla sua banca per verificare se ci sono finanziamenti a tasso di interesse agevolato per la sua attività.
Grazie per averci scritto
Mi serve 80000 euro per comprare ilfurgone da panini senza chiedermi il reddito e zenza galante grazie ok ditemi qualcosa
Buongiorno,
le consigliamo di rivolgersi alla sua banca che potrà consigliarle un consorzio fidi o simili. Non garantiamo che siano esclusi i rilasci di garanzia.
Grazie per averci scritto
Dove posso rivolgermi per ottenere un piccolo prestito con garanzia dello stato, partita iva forfettaria da marzo 2023 ( senza garante) .
Buongiorno,
il primo interlocutore riteniamo sia sempre la sua banca. In alternativa può rivolgersi a istituti di credito convenzionati con mediocredito centrale (unicredit, intesa, ecc.).
Grazie per averci scritto