Pos sigarette: via l’obbligo per i tabaccai. Ecco cosa cambia

I tabaccai ottengono l’esonero dall’obbligo del Pos per sigarette e valori bollati. Arriva la determinazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Tutte le novità sui pagamenti elettronici.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • Decade l’obbligo per i tabaccai di accettare pagamenti con il Pos per sigarette e valori bollati.
  • L’obbligo di accettare i pagamenti con il Pos è stato introdotto il 30 giugno 2022 per tutti i negozianti. La sanzione ammonta a 30 euro per transazione più il 4% del valore della transazione.
  • La FIT si è da subito detta contraria all’obbligo del Pos a causa dei costi dei pagamenti elettronici troppo elevati che non garantivano un’adeguata marginalità di guadagno.

A meno di sei mesi dall’introduzione dell’obbligo dei accettare i pagamenti con il Pos per tutti gli esercenti, oggi i tabaccai hanno vinto la loro battaglia: decade l’obbligo del Pos per sigarette e valori bollati. La norma era stata introdotta con il Decreto PNRR n. 36 che ha fatto scattare l’obbligo per tutti i professionisti e i commercianti di accettare pagamenti elettronici dal 30 giugno del 2022.

In realtà l’obbligo del Pos c’era già da tempo, introdotto per la prima volta nel 2012 dal Governo Monti con il Decreto Crescita 2.0 (Decreto-legge 179/2012, articolo 15, comma 4). Ma tale obbligo valeva per importi superiori ai 30 euro e non prevedeva sanzioni.

Successivamente invece, il Governo ha stabilito delle sanzioni pecuniarie in caso di pagamento elettronico rifiutato dall’esercente. Da subito, la FIT, Federazione Italiana Tabaccai, si era mostrata contraria a tale provvedimento, e oggi i tabaccai hanno ottenuto l’esenzione dall’obbligo di accettare pagamenti elettronici, ma solamente per l’acquisto di alcuni articoli.

Pos per vendere sigarette: decade l’obbligo

Durante il T2000, in tour a Catania, è stato annunciato che “I tabaccai saranno esentati dall’obbligo di accettare pagamenti con carta di credito per quanto riguarda i tabacchi ed i valori bollati”, come stabilisce la nota dell’Agenzia delle Dogane, che con la determinazione n. 484555 del 24 ottobre 2022.

La novità è stata annunciata da Marcello Minenna, Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

La categoria, soddisfatta del nuovo provvedimento, si era detta contraria all’introduzione dell’obbligo del Pos perché “la bassa marginalità di questi prodotti e servizi infatti mal si concilia con i costi dei transazione della moneta elettronica”.

La determinazione dell’Agenzia delle Dogane stabilisce:

“I rivenditori di generi di monopolio nonché i titolari di patentino non sono soggetti all’obbligo di accettare forme di pagamento elettronico relativamente alle attività connesse alla vendita dei generi di monopolio, valori postali e valori bollati”.

L’esenzione dell’obbligo del Pos vale per i pagamenti destinati all’acquisto di tabacchi e valori bollati e postali, vale a dire:

  • sigarette;
  • francobolli;
  • marche da bollo.

La determina del Direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli Marcello Minenna è stata pubblicata in data 24 ottobre 2022. Questa sancisce la deroga di obbligo di POS per tabacchi, valori bollati e postali. Ciò è stato possibile grazie al parere del Mise e a quello dell’Agenzia delle Entrate.

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Obbligo del Pos: il motivo dello scontro

I tabaccai e chi lavora con i generi di Monopolio sono sempre stati contrari all’obbligo del Pos a causa della bassa marginalità dei prodotti, che contrastano con i costi delle transazioni elettroniche.

Le associazioni dei commercianti hanno, infatti, chiesto esoneri per i micro-pagamenti. Ma al momento l’unico provvedimento che è stato preso è l’esonero Pos per tabacchi e valori bollati.

Ricordiamo, tuttavia, che per tutti gli altri prodotti continua ad essere in vigore l’obbligo di accettare pagamenti elettronici con il Pos. Come prima conseguenza di questo nuovo esonero, gli esercenti coinvolti risparmieranno sui pagamenti tramite Pos, per ciò che riguarda soprattutto le commissioni.

Il Codacons è contrario all’esonero

Il Codacons si è pronunciato sull’esonero dell’obbligo del Pos per i tabaccai. Si legge dal comunicato stampa che escludere i tabaccai dai soggetti obbligati ad avere un sistema di pagamento Pos creerà una disparità tra gli esercenti, oltre a diversi disagi per chi acquista:

“La circolare dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli crea una evidente discriminazione a danno degli stessi esercenti, prevedendo per i soli tabaccai una zona franca che li esonera dall’accettare i pagamenti con carta” e continua “ Ma le ripercussioni più pesanti saranno quelle subite dagli utenti che, se vorranno acquistare tabacchi o marche da bollo, saranno costretti a ricorrere al contante”.

Mentre da un lato le associazioni a difesa della categoria degli esercenti tabaccai vedono nella novità un riscontro positivo, il Codacons vede i rischi e le disparità derivate da questa misura.

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Obbligo del Pos: le sanzioni

A partire dal 30 giugno 2022 gli esercenti, ad esclusione dei tabaccai come visto prima, rischiano di pagare una sanzione se rifiutano di accettare i pagamenti elettronici con:

  • carta di credito;
  • carte di debito;
  • carte prepagate;
  • pagamenti da app.

La sanzione prevista ammonta a 30 euro per transazione più il 4% della transazione rifiutata. Non è, inoltre, prevista la possibilità di pagare in misura ridotta, ossia l’oblazione amministrativa.

Pos sigarette – Domande frequenti

I tabaccai possono rifiutare i pagamenti elettronici?

I tabaccai sono esonerati dall’obbligo del Pos solamente per l’acquisto di tabacchi, sigarette, valori bollati e postali. Ecco in cosa consiste la novità.

Da quando scatta l’esonero dell’obbligo del Pos?

Con la determinazione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli pubblicata in data 24 ottobre 2022.

I tabaccai hanno l’obbligo di usare il Pos?

Si, i tabaccai devono ancora disporre del Pos per accettare i pagamenti elettronici per vendere altri prodotti, esclusi tabacchi, sigarette, valori bollati e postali.

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Ilenia Albanese

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Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 1 Novembre 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

7 commenti su “Pos sigarette: via l’obbligo per i tabaccai. Ecco cosa cambia”

  1. 1 pacchetto di sigarette da 5 euro mi è stato richiesto 1 euro di commissione. Alla domanda come mai così tanto mi è stato risposto che loro erano una rivendita di tabacchi!

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    • Buonasera,
      il prezzo dei generi di monopolio è fissato dalla Agenzia delle Dogane. Probabilmente l’addebito è stato dovuto ad altro bene acquistato (es. caramelle).

      Grazie per averci scritto

      Rispondi
  2. io possiedo una rivendita di giornali malgrado il nostro settore è in fase di crollo di massa ci impongono di accettare obbligatoriamente l pagamento elettronico anche per una quotidiano di € 1,40 , signori secondo me questi POS servono solo a far ingrassare i signori che li gestiscono,
    che fine che a fatto l’ ITALIA .
    Grazie

    Rispondi
  3. Era più corretto, secondo me, cancellare le commissioni per gli acquisti di tabacchi ed altri prodotti previsti dell’esonero. Ed invece obbligano l’utente a prelevare contante per per acquistare gli stessi.

    Questo paese si dimostra sempre più ridicolo, man mano passa il tempo.

    Rispondi
    • Ha perfettamente ragione! L’Italia è un caos da tutti i punti di vista. Le regole vengono fatte secondo convenienza di alcune lobby e non secondo equità o principi generali. Per le sigarette e monopoli di stato basterebbe dedicare un pos specifico dove le transazioni, sempre per legge, possano essere fatte senzs aggio per le banche.

      Rispondi

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