PNRR, per l’attuazione i Comuni chiedono fiducia al governo

I comuni italiani chiedono fiducia al governo per l'implementazione dei piccoli progetti PNRR: secondo le amministrazioni comunali, l'implementazione rapida e l'impatto locale sono fondamentali.

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  • I Comuni chiedono fiducia al governo per l’implementazione dei piccoli progetti in ambito PNRR.
  • I piccoli progetti vengono realizzati più velocemente rispetto ai progetti di maggiore entità, e coinvolgono attivamente i comuni italiani nella messa in atto del PNRR.
  • Secondo le amministrazioni comunali, una gestione efficace del PNRR a livello locale porterà benefici tangibili alle comunità locali e contribuirà alla ripresa economica dell’Italia nel suo complesso.

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’importante iniziativa del governo italiano per stimolare la ripresa economica e affrontare le sfide del paese. Al suo interno, sono naturalmente inclusi i grandi progetti infrastrutturali, ma anche progetti di dimensioni più contenute, spesso implementati a livello locale.

In questo articolo, ci concentriamo sui piccoli progetti sottolineando come i Comuni hanno espressamente chiesto fiducia al Governo nella loro implementazione, nonostante le preoccupazioni espresse da quest’ultimo nella relazione alle Camere sul Recovery Plan, nonché i vantaggi che essi possono apportare a livello più territoriale.

Piccoli progetti nel PNRR: rischio o risorsa?

Secondo i dati dell’Autorità anticorruzione (Anac), sono i comuni italiani che hanno bandito la maggior parte delle gare per i progetti del PNRR.

Questo dimostra il ruolo centrale dei Comuni nella realizzazione di tali progetti, e la loro volontà di contribuire attivamente al piano di ripresa del paese.

In risposta alle criticità evidenziate dal governo riguardo alla messa in atto dei progetti da parte dei comuni, i sindaci ribattono difendendo l’operato delle amministrazioni locali e chiedendo fiducia e supporto per continuare il loro lavoro.

PNRR e Comuni: progetti piccoli e di breve implementazione

Alessandro Canelli, delegato Anci alla finanza locale, e sindaco di Novara, ha spiegato recentemete:

“Il Pnrr dei comuni è il più veloce” spiega Alessandro Canelli, delegato Anci alla finanza locale, presidente dell’Ifel sindaco di Novara. “I comuni stanno facendo la loro parte, sono in corso bandi e progettazioni e alcuni lavori sono già partiti. Cambiare in corsa gli investimenti sul comparto, che sta dimostrando, nonostante le varie difficoltà, di avere risultati altamente soddisfacenti, sarebbe un errore. I comuni sono i più veloci a fare i progetti e a farli finanziare. Chiediamo al Governo di darci fiducia e di lasciarci lavorare”.

Una delle principali ragioni per cui i piccoli progetti potrebbero rappresentare un’opportunità, e non un rischio, per il PNRR è la loro velocità di esecuzione. Secondo l’Ifel, i piccoli progetti vengono completati più rapidamente rispetto a quelli di maggiore entità.

Ad esempio, i progetti con un valore compreso tra 200.000 e 500.000 euro richiedono in media solo 1,7 anni per essere completati, mentre progetti di valore da 2 a 5 milioni di euro richiedono circa 3 anni e mezzo.

Questo significa che i piccoli progetti possono avere un impatto più rapido sulle comunità locali, consentendo un ritorno degli investimenti più tempestivo.

Le sfide affrontate dai Comuni nell’attuazione del PNRR

Nonostante i progressi compiuti nella realizzazione dei progetti del PNRR, i comuni italiani devono ancora affrontare alcune sfide, per cui il governo ha espresso diverse preoccupazioni nella relazione alle Camere sul Recovery Plan.

Una delle principali criticità sarebbe rappresentata dalla mancanza di risorse umane e competenze tecniche.

È fondamentale che i Comuni abbiano a disposizione personale qualificato e le competenze necessarie per portare avanti i progetti in modo efficiente ed efficace. Inoltre, la frammentazione delle competenze e delle responsabilità può rappresentare un ostacolo alla rapida implementazione dei progetti.

I sindaci sottolineano inoltre la necessità di accelerare le procedure amministrative, ridurre la burocrazia e superare i ritardi nei pagamenti per garantire una migliore implementazione del PNRR. Eliminare gli ostacoli burocratici consentirebbe ai Comuni di sfruttare appieno il finanziamento e garantire un’immediata ricaduta positiva sui territori.

PNRR Comuni

PNRR, l’aumento delle gare bandite dai Comuni

Nonostante le sfide, i Comuni italiani stanno dimostrando un impegno significativo nella realizzazione dei progetti del PNRR. Secondo le stime dell’Ifel, le gare per i progetti del PNRR sono aumentate del 18% in un solo mese.

Questo aumento evidenzia la determinazione dei Comuni nel contribuire alla ripresa economica del paese e migliorare le condizioni di vita delle comunità locali.

È importante sottolineare che la maggior parte di queste gare coinvolge i Comuni come committenti, dimostrando il loro ruolo cruciale nella messa in atto del PNRR.

I comuni italiani hanno ricevuto un finanziamento significativo di 35,5 miliardi di euro per i progetti del PNRR. La maggioranza dei progetti inclusi nel PNRR ha un finanziamento inferiore a un milione di euro (92% dei progetti), dove la media è di circa 470.000 euro per i progetti con comuni beneficiari.

Questi dati mostrano come i piccoli progetti siano fondamentali per l’implementazione efficace del PNRR a livello locale.

PNRR e Comuni, i dati in breve

Vediamo qui di seguito una panoramica generale dei dati che riguardano le gare dei Comuni in merito al PNRR:

  • il numero di gare bandite nel comparto è aumentato dell’18% in un mese, passando da 35.033 a marzo 2023 a 41.280 a aprile 2023, secondo l’Ifel e l’Anac;
  • ad aprile 2023, sono state censite in totale 75.000 gare, bandite con risorse Pnrr e/o Pnc, di cui il 54% riguarda i Comuni;
  • ai Comuni sono assegnati 35,5 miliardi di euro, che rappresentano l’89% della dotazione finanziaria prevista;
  • circa il 60% delle gare Pnrr/Pnc aggiudicate ha un comune committente;
  • in tutta Italia, al 1° marzo 2023, sono stati conteggiati 138.000 progetti, PNRR del valore di 121 miliardi di euro;
  • il 92% di questi progetti ha un finanziamento fino a un milione di euro;
  • i progetti Pnrr con comuni beneficiari hanno un finanziamento medio di circa 470.000 euro;
  • la durata media delle opere tra 200.000 e 500.000 euro, tra affidamento ed esecuzione, è di 1,7 anni;
  • la durata media delle opere tra 2 e 5 milioni di euro è di 3 anni e mezzo, esattamente il doppio della durata delle opere di taglio dimensionale inferiore.

PNRR e Comuni – Domande frequenti

Cosa possono fare i Comuni con il PNRR?

Si prevede che almeno 30 miliardi di euro saranno destinati ai Comuni entro il 2026, con la possibilità che questa cifra possa arrivare fino a circa 50 miliardi di euro per attuare progetti locali, che promuovano la ripresa economica e aumentino la resilienza delle comunità.

Chi può accedere ai fondi del PNRR?

Il dispositivo per la ripresa previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è progettato per beneficiare diverse entità, tra cui le Pubbliche Amministrazioni, le imprese e i cittadini.

Come chiedere i fondi del PNRR?

Per partecipare ai bandi previsti nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è necessario seguire una procedura di registrazione sul portale delle pubbliche amministrazioni chiamato IPA (Interoperabilità in Amministrazione Pubblica).

Autore
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Francesca Di Feo

Redattrice Partitaiva.it

Classe 1994, immediatamente dopo gli studi ho scelto di intraprendere una carriera nel Project Management in ambito di progetti Erasmus+ per EPS. Questo mi ha portato ad approfondire in particolare le tematiche inerenti alla fiscalità delle PMI, anche se la mia area di expertise risulta oggi molto più ampia in questo ambito. Oggi sono copywriter freelance appassionata di scrittura e di innovazione per le piccole e medie imprese.

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