- Alcune piattaforme online per freelance sono utili ai professionisti autonomi per trovare nuovi lavori e progetti a cui collaborare.
- Molte piattaforme online per freelance mettono in contatto i professionisti con Partita Iva con committenti privati e aziende.
- Tra le più note piattaforme per freelance vi è Fiverr.
Ad oggi internet è diventato uno strumento importantissimo per lo sviluppo di numerose professioni, digitali e non. Da diversi anni tuttavia esistono alcune piattaforme online dedicate ai freelance, dove domanda e offerta di lavoro si incontrano.
Alcune di queste piattaforme sono gratuite, mentre altre prevedono il pagamento di un abbonamento periodico, che sia mensile o annuale, per l’iscrizione. Si tratta di siti web in cui un lavoratore professionista può facilmente trovare progetti nuovi a cui partecipare, soprattutto da remoto, o aziende e clienti privati per cui svolgere delle commissioni professionali.
Con la diffusione dello smart working, si sono moltiplicate anche le Partite Iva nel mondo digitale, ovvero le professioni legate al web, alla comunicazione, all’informatica e alla grafica. Per chi ha aperto da poco una Partita Iva, dare un’occhiata a queste piattaforme online può essere utile per trovare i primi clienti.
Migliori siti web per freelance in Italia
Sul web si possono individuare diversi siti web per freelance, ovvero professionisti autonomi con una Partita Iva. Questi siti spesso sono internazionali, ovvero aperti a diversi paesi del mondo, e vi si possono trovare iscritti committenti e professionisti da tutto il mondo.
Tuttavia un’ampia fetta di professionisti, aziende e committenti privati utilizza piattaforme online del tutto italiane. In molti altri casi invece, è sufficiente una piattaforma aperta a livello internazionale selezionando la propria area di competenza.
Per un freelance ai primi passi, individuare queste piattaforme può essere molto utile per iniziare a svolgere il proprio lavoro, trovare clienti e stringere collaborazioni. In particolare questi siti web possono essere molto utili per chi svolge una professione digitale, come: grafici, informatici e web designer, esperti di marketing, copywriter e articolisti, correttori di bozze, analisti, esperti di SEO, e così via.
Tra le migliori piattaforme online di questo tipo spiccano Fiverr, Upwork, Addlance, Freelancer. Queste piattaforme spesso sono anche la scelta preferita da chi lavora come nomade digitale, ovvero quei professionisti che svolgono una professione interamente da remoto e scelgono di vivere viaggiando.
Come funziona Fiverr
La prima piattaforma utilizzata quanto si parla di lavoro freelance è Fiverr. Si tratta di un portale che si adatta alla ricerca di diverse professionalità, e all’incontro tra lavoratori e aziende. Questo portale è particolarmente indicato per iniziare a svolgere piccoli lavori, per partecipare a singoli progetti, ed è aperto a proposte internazionali.
Questa piattaforma si adatta in modo particolare ad alcune tipologie di professioni, come quelle intorno alla creazione di video, alla redazione di testi, e alla gestione dei social media. La piattaforma può essere definita come un vero e proprio marketplace, per cui un lavoratore con Partita Iva può creare un proprio profilo che serve da vetrina per farsi conoscere.
Su questo sito è possibile impostare una propria immagine del profilo, una descrizione accurata e proporre offerte (chiamate “gigs”). Il freelance ha piena libertà di impostare le tariffe per il proprio lavoro, e stilare un vero e proprio curriculum in base alle proprie competenze.
Dall’altro lato, i clienti e le aziende possono individuare il professionista che fa per loro in base alle categorie presenti sulla piattaforma. Al momento dell’incontro tra domanda e offerta, è possibile per il committente e per il professionista chiarire diversi aspetti tramite messaggistica, e successivamente possono avvenire i pagamenti direttamente dalla piattaforma.
La piattaforma permette anche di condividere sui principali social network le proprie competenze e le offerte di lavoro, per cui è molto interattiva. Per ciò che riguarda i prezzi, Fiverr trattiene una commissione del 20% sui lavori, tuttavia inserire le offerte è gratuito.
Come funziona Upwork
Upwork è una delle piattaforme più utilizzate della categoria, aperta a tutto il mondo, e disponibile anche in Italia. Si tratta anche in questo caso di un sito web che mette in contatto liberi professionisti e aziende, intorno a diverse professioni.
Questa piattaforma è adatta a differenti professionalità, e conta attualmente almeno 70 categorie di lavoro differenti. Accedendo con il proprio profilo a questa piattaforma, è possibile leggere i diversi annunci già presenti, con relative scadenze.
Un professionista con Partita Iva può poi candidarsi al lavoro, e viene stipulato un vero e proprio contratto per la collaborazione con le aziende. Il sito web attualmente è completamente in inglese, anche se è possibile comunque trovare offerte in italiano.
I pagamenti su questa piattaforma avvengono in dollari, per cui dovrai necessariamente effettuare un cambio della valuta. Questo sito web non è del tutto gratuito, perché per ogni candidatura dovrai consumare dei crediti, che puoi acquistare tramite denaro. Inoltre il sito prevede delle commissioni piuttosto elevate, su ogni lavoro, calcolate sempre in dollari.
Come funziona Addlance
Una delle più conosciute piattaforme italiane per freelance è Addlance, che viene utilizzata molto per lavori di sviluppo di siti web e progetti di marketing. Per le aziende questo sito è molto gettonato per trovare professionisti in ambito digitale, soprattutto per alcune categorie.
Oltre a questi settori, il sito include anche possibilità per commercialisti, traduttori, architetti e avvocati. I freelance possono inviare proposte di collaborazione e preventivi, e il sito web è completamente gratuito.
Questa piattaforma è senza commissioni, e sono molte le aziende italiane ad oggi che utilizzano questo sito per trovare collaboratori, specialmente nell’ambito dello sviluppo informatico e nella programmazione.
Come funziona Freelancer
Un altro portale molto conosciuto è Freelancer, con più di 30 milioni di utenti registrati da tutto il mondo. Risulta possibile utilizzare il sito anche in lingua italiana, ed è piuttosto famoso per le professioni digitali come il copywriting, la grafica, ma anche per doppiatori e traduttori.
La piattaforma è semplice, rivolta sia ai datori di lavoro che ai professionisti autonomi, e ha alcune funzionalità interessanti. Per esempio, è possibile mostrare attraverso il portale qual è l’avanzamento del lavoro, in modo che il cliente sappia a che punto si trova il lavoratore autonomo.
Anche questa piattaforma va ad incrociare le richieste di lavoro con le competenze dei professionisti, il freelance può presentare una proposta per candidarsi ai diversi annunci pubblicati dalle aziende o da committenti privati.
Freelancer prevede dei piani di pagamento per il suo utilizzo, tramite 5 offerte differenti in base all’uso che si fa del sito. Scegliendo tra i diversi piani è possibile ricevere diverse offerte lavorative, seguire i datori di lavoro, visionare un tot di proposte ogni mese incluse nel piano.
Come diventare freelance
Va ricordato che in ogni caso, per poter utilizzare queste piattaforme, è necessario essere un professionista freelance, ovvero avere aperto una Partita Iva. Le piattaforme infatti mettono in contatto i lavoratori autonomi con potenziali clienti e aziende, tuttavia solamente se i freelance svolgono la professione in modo continuativo.
Nulla vieta a chi dispone solamente della prestazione occasionale di presentare la propria candidatura, ma è più probabile essere scelti nel caso in cui si ha già esperienza, una Partita Iva e un portfolio strutturato con i propri lavori.
Per diventare freelance è necessario prima di tutto scegliere il settore in cui si desidera lavorare, procedere con l’apertura della Partita Iva e con la scelta del Codice Ateco, ed è inoltre necessario scegliere la cassa previdenziale di competenza. In molti casi chi lavora nel digitale sceglie la Gestione Separata INPS, quando non sono previste casse professionali specifiche.
Per diventare freelance è poi necessario scegliere il regime fiscale più adatto, e in molti casi chi lavora nel digitale può aprire una Partita Iva con regime fiscale forfettario, conveniente perché garantisce una aliquota sostitutiva fissa al 15%, o al 5% per i primi cinque anni di attività.
Per ricevere supporto nell’apertura della Partita Iva e nei primi passi per svolgere la professione, può essere necessario l’appoggio di un commercialista professionista.
Piattaforme per freelance – Domande frequenti
Tra le più note piattaforme online per freelance, troviamo Fiverr, Freelancer, Addlance, Upwork. Ecco come funzionano.
Questi siti web servono ad incrociare domanda e offerta di lavoro tra aziende e committenti privati e lavoratori autonomi con Partita Iva.
Non è obbligatorio, tuttavia avere una Partita Iva e un portfolio di lavori da presentare garantisce una maggiore probabilità di essere scelti da committenti e aziende.
Valeria Oggero
Giornalista