Partita IVA giovani 2025: tutte le agevolazioni disponibili e come richiederle

I giovani che vogliono aprire la partita IVA hanno la possibilità di risparmiare sui costi per la gestione dell’attività con agevolazioni e riduzioni. Leggi la guida per sapere quali sono gli incentivi dedicati ai giovani imprenditori e liberi professionisti.

Revisione a cura di Giovanni EmmiDottore CommercialistaSu PartitaIva.it ci impegniamo al massimo per garantire informazioni accurate. Gli articoli vengono costantemente revisionati da professionisti del settore.

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  • I giovani che aprono la partita IVA possono risparmiare sulle tasse adottando il regime contabile forfettario, pagando per i primi 5 anni solamente il 5% sulla base imponibile.
  • Le casse previdenziali private talvolta prevedono delle agevolazioni per i giovani liberi professionisti.
  • Chi apre la partita IVA nel 2025 e si iscrive alla Gestione Artigiani e Commercianti può accedere a una riduzione contributiva del 50%, applicabile per tre anni.

I giovani che vogliono avviare un’attività e, di conseguenza, aprire la partita IVA, spesso non sanno che ci sono delle agevolazioni per risparmiare su imposte e contributi.

Uno dei modi più semplici per risparmiare sulle tasse è quello di adottare il regime forfettario, che prevede un’imposta sostitutiva del 15% sulla base imponibile, che si riduce al 5% per i primi cinque anni di attività se si rispettano i requisiti.

Ma da quest’anno esistono anche alcune particolari agevolazioni di tipo contributivo molto vantaggiose, soprattutto per chi rientra nelle categorie Artigiani e Commercianti. Vediamo come funzionano e quando è possibile accedervi.

Partita IVA per giovani liberi professionisti

Per avviare un’attività come imprenditore o mettersi in proprio come freelance o libero professionista è necessario aprire la partita IVA. Infatti, nonostante lavorare con prestazione occasionale sia una soluzione comoda e vantaggiosa, arriva un momento in cui è necessario avere una posizione IVA.

Nel momento in cui l’attività diventa continuativa e abituale, scatta l’obbligo di apertura. Invece, superando la soglia dei 5.000 euro lordi di guadagno annuo, è necessario aprire una posizione previdenziale, per esempio con la Gestione Separata INPS se si è un libero professionista.

Una volta che l’attività lavorativa diventa abituale e non rispetta più i requisiti dell’occasionalità, è necessario compiere il passo successivo. Aprire la posizione IVA spesso genera preoccupazione, soprattutto se si è giovani e non si conoscono i costi da affrontare, ma in realtà ci sono diversi modi per risparmiare e mantenere le spese contenute.

Inoltre, non sono pochi i vantaggi del passare dalla prestazione occasionale alla partita IVA. Prima di tutto questo offre la prospettiva di guadagni più elevati, oltre a garantire una maggiore libertà di organizzazione e la possibilità di sviluppare un’idea autonoma.

Se si decide di avviare l’attività come giovani liberi professionisti, spesso bisogna mettere in conto anche tutti gli adempimenti obbligatori connessi ad un Ordine Professionale e di conseguenza iscriversi ad una cassa previdenziale specifica, versare una quota annua di iscrizione all’Albo e seguire determinate scadenze.

Partita IVA per giovani imprenditori

Se si sceglie di avviare un’attività come giovani imprenditori, gli adempimenti burocratici possono diventare più complessi e al tempo stesso i costi possono aumentare. Un’impresa, a differenza di un’attività libero-professionale, prevede infatti molti step aggiuntivi per la sua realizzazione.

Pensiamo ad esempio alla registrazione alla Camera di Commercio, oppure alla richiesta di specifiche autorizzazioni al Comune o ad altri enti per poter essere presenti sul territorio. In diversi casi è necessario operare presso un negozio fisico o un ufficio, da acquistare o per cui pagare un canone di locazione.

Anche dal punto di vista delle tasse, nel caso di una nuova impresa, potrebbero esserci costi aggiuntivi, dovuti ad esempio per l’IRES o l’IRAP. Infine, può essere necessario organizzare un team di lavoro prevedendo anche stipendi, tasse e contributi per i propri dipendenti.

Per aprire una partita IVA come giovane imprenditore è possibile ottenere il sostegno di incentivi, bandi specifici, iniziative dello Stato e del governo, soprattutto se si lavora in determinati ambiti. I bonus per l’imprenditoria giovanile sono molto ambiti e consistono in contributi a fondo perduto sulla spesa per l’avvio dell’attività o finanziamenti agevolati. Chi è interessato può informarsi sui portali ufficiali dei Ministeri o su Invitalia.

Quanto costa la partita IVA per giovani

L’apertura della partita IVA è piuttosto economica, ma sono altri i costi che bisogna considerare. Tra le spese da tenere presenti annualmente vi sono:

  • diritto camerale alla Camera di Commercio (per le imprese);
  • imposta sul reddito (IRPEF per le persone fisiche, IRES per le società, imposta sostitutiva per le partite IVA in regime forfettario);
  • contributi previdenziali (INPS o cassa previdenziale di categoria);
  • spese per il commercialista.

Il diritto annuale camerale è un tributo dovuto ad ogni Camera di Commercio dalle imprese iscritte nel Registro delle Imprese. Il costo per l’iscrizione alla Camera di Commercio va dai €44 per le imprese individuali, ma può superare anche i €200 per le imprese commerciali inserite nella sezione ordinaria. A tali costi bisogna, poi, aggiungere, il diritto annuale, i diritti di segreteria, l’imposta di bollo.

Per effettuare l’iscrizione alla Camera di Commercio, l’imprenditore deve anche dotarsi della firma digitale oltre alla PEC. Sia la firma digitale che la casella di posta elettronica certificata prevedono un costo. Va tenuto presente che, in base al tipo di regime fiscale scelto, i giovani che decidono di avviare una attività autonoma pagano una cifra specifica per le tasse.

Partita IVA per giovani 2025: il regime forfettario

Se si intende aprire un’attività autonoma, specialmente in alcuni settori, come il digitale, può essere molto vantaggioso per un giovane considerare il regime fiscale forfettario.

I giovani che aprono la partita IVA con il regime forfettario pagano per i primi 5 anni di attività una percentuale ridotta sul reddito generato. Infatti, la tassazione è del 5% per le startup che rispettano i requisiti, in base ai guadagni. Passati i primi cinque anni di attività l’aliquota sostitutiva aumenta al 15% calcolato sempre sulla base imponibile.

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Adottando un altro regime contabile, semplificato o ordinario, le imposte da pagare partirebbero dal 23% del fatturato e sarebbero quindi nettamente superiori. La base imponibile, inoltre, è stabilita dalla legge e varia in base al tipo di attività, con il coefficiente di redditività assegnato dal codice Ateco.

I pagamenti previdenziali variano in base al tipo di attività e alla cassa previdenziale di appartenenza ma, come anticipato, vi sono alcune agevolazioni dedicate ai liberi professionisti. Il costo del commercialista non è da sottovalutare, ma vi sono alcuni servizi online che permettono di risparmiare.

Il regime agevolato forfettario, inoltre, prevede delle agevolazioni fiscali e semplificazioni ai fini IVA. Infatti non è prevista l’applicazione dell’IVA in fattura. Anche dal punto di vista burocratico offre importanti vantaggi. Non è prevista la tenuta di particolari documenti contabili ad eccezione delle fatture emesse numerate in ordine progressivo.

Per poter adottare il regime forfettario bisogna rispettare alcuni requisiti, tra cui il più importante è quello di avere un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro. Dal 2025 inoltre è più semplice aprire la partita IVA forfettaria perché il requisito del limite di reddito da lavoro dipendente è salito da 30.000 a 35.000 euro annui.

Sgravio contributivo del 50% per giovani partite IVA

I giovani professionisti che si iscrivono alle casse previdenziali di categoria in alcuni casi hanno diritto ad una riduzione della percentuale dei contributi da versare alla cassa di competenza per i primi anni di attività o in base all’età.

Vi sono, inoltre, casse previdenziali che prevedono riduzioni anche per i professionisti che registrano un volume di guadagni basso, ideale, quindi, per chi ha appena iniziato a svolgere l’attività.

Una novità inserita nella Legge di Bilancio 2025 consiste nell’agevolare coloro che aderiscono alle categorie Artigiani e Commercianti tramite iscrizione all’apposita cassa INPS. In questi casi, per tutte le nuove partite IVA aperte nel 2025, è possibile accedere ad una riduzione contributiva del 50%.

Questa misura è particolarmente vantaggiosa e risponde alle esigenze di tutti coloro che si muovono in determinati settori connessi all’artigianato e al commercio. Di conseguenza, gli autonomi si troveranno a versare la metà dei contributi fissi, ovvero intorno a 2.200 euro, contro i 4.500 circa stabiliti normalmente.

Questa possibilità comunque non è cumulabile con altre forme di decontribuzione similari ed è disponibile solamente se si apre la posizione IVA per la prima volta e nell’anno in corso.

Sgravio contributivo del 35% per giovani partite IVA

L’INPS prevede anche una ulteriore agevolazione dedicata agli autonomi iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS.

Infatti, gli artigiani e i commercianti che adottano il regime fiscale forfettario possono fare richiesta per una riduzione del 35% sui contributi da versare. Questa misura è strutturale e non cumulativa con l’agevolazione al 50% vista prima. Si può aderire presentando un’apposita richiesta entro il 28 febbraio di ogni anno.

Inoltre per queste casse INPS sono previste specifiche riduzioni ai contributi da versare, se gli autonomi hanno meno di 21 anni di età. Le quote per il 2025 devono ancora essere pubblicate dall’INPS.

Partita IVA per giovani donne: le agevolazioni

Per le donne che decidono di aprire una partita IVA per avviare un’attività autonoma sono presenti ogni anno diversi sostegni di tipo economico. L’imprenditoria femminile in particolare negli ultimi anni ha visto uno slancio non indifferente, grazie a specifiche iniziative del governo per contrastare la disoccupazione di questa categoria di lavoratrici e il gender gap presente in Italia.

Si va dal Fondo Impresa Femminile a Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero, passando per particolari sostegni per il sud del paese. Con la manovra 2025 sono anche state confermate politiche specifiche per garantire un’alternanza più favorevole tra lavoro e impegni di famiglia per tutte le mamme.

In particolare coloro che hanno almeno 2 figli possono accedere ad un esonero parziale sui contributi (ancora da definire) anche se lavorano con una partita IVA, con regime fiscale ordinario. Su questo sostegno sussiste un limite massimo di reddito imponibile di 40.000 euro annui e non è possibile accedervi per coloro che lavorano in regime forfettario.

A questo si aggiungono il bonus bebé da 1.000 euro garantito per ogni nuova nascita, incentivo volto a contrastare la denatalità crescente nel paese e il bonus asilo nido fino a 3.600 euro.

Giovani e partita IVA: accesso al credito

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Sono aumentate negli ultimi le iniziative a favore dell’apertura di nuove attività da parte dei giovani imprenditori con un’età pari o inferiore ai 35 anni.

Le misure sono in genere promosse da enti comunali, provinciali e regionali e sono rivolte ai giovani che avviano un’attività nel territorio. Le agevolazioni vengono riconosciute ai soggetti che rispettano i requisiti prestabiliti e possono trattarsi di:

  • contributi a fondo perduto;
  • finanziamenti a tasso agevolato.

Queste tipologie di agevolazioni sono volte a supportare l’inizio di una nuova attività. Per individuare tutti i sostegni garantiti alle nuove attività e ai giovani, si consiglia il sito di riferimento di Invitalia, ma anche di verificare quali sono le iniziative comunali presenti o quelle messe in campo dagli istituti bancari.

Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero

Una misura specifica destinata a supportare i giovani imprenditori è Oltre Nuova Imprese a Tasso Zero promossa da Invitalia. Questa iniziativa rientra nel programma NextGenerationEU per incentivare l’imprenditorialità nel continente.

In particolare vengono proposti sostegni sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati alle donne che avviano un’impresa e ai giovani con età inferiore a 35 anni.

Questa possibilità è riservata a microimprese o di piccole dimensioni, tuttavia sono esclusi i professionisti autonomi con una partita IVA. I contributi e l’entità dei finanziamenti variano in base alle caratteristiche delle imprese.

Per partecipare è necessario redigere un business plan e avere a disposizione tutta la documentazione previsionale sulle spese da sostenere per il progetto specifico e presentare la domanda online alla piattaforma dedicata di Invitalia.

Come aprire una partita IVA per giovani

Per aprire la partita IVA è necessario preparare tutti i documenti e portare a termine la procedura almeno 30 giorni prima dell’inizio dell’attività. L’apertura, come abbiamo già visto, non ha costi elevati e si può fare direttamente online sul sito dell’Agenzia delle Entrate o affidandosi ad un commercialista.

La comunicazione di apertura della partita IVA deve avvenire inoltrando all’Agenzia delle Entrate il modello AA9/7, nel caso di ditta individuale o lavoratore autonomo, oppure il modello AA7/7, nell’ipotesi di una società. Per le persone fisiche, il modello da compilare e AA9/12.

Oltre a scegliere la modalità telematica, è possibile inoltrare il modello nelle seguenti alternative:

  • tramite raccomandata A/R, allegando la copia del documento;
  • presso uno degli uffici dell’Agenzia delle Entrate presentando un documento di riconoscimento in corso di validità.

L’apertura della partita IVA può richiedere qualche ora per i liberi professionisti, mentre per le ditte individuali che devono effettuare l’iscrizione al Registro delle Imprese l’operazione può richiedere anche una settimana.

È anche necessario effettuare l’iscrizione alla Gestione Separata INPS, alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS o alla cassa previdenziale di categoria.

Un altro aspetto da stabilire per aprire la partita IVA è la scelta del regime contabile da adottare che, come abbiamo visto, nel caso del forfettario si dimostra molto più conveniente rispetto ai regimi semplificato e ordinario, soprattutto per i giovani.

Partita IVA giovani – Domande frequenti

Quanto costa aprire una partita IVA per un giovane?

Di per sé aprire la partita IVA non ha costi elevati, ma se ci si affida a un consulente come un commercialista è necessario versare un certo importo. Tra le spese per mantenere la partita IVA poi vi sono le imposte sui redditi e i contributi previdenziali. Sono previste agevolazioni con il regime forfettario.

Quali sono le agevolazioni per i giovani che aprono la partita IVA?

Il regime forfettario prevede il pagamento delle imposte più basso rispetto agli altri regimi contabili. Per chi adotta il regime forfettario è prevista una riduzione del 35% sui contributi previdenziali iscritti nella Gestione Artigiani e Commercianti INPS. Inoltre per il 2025 è prevista una riduzione del 50% per chi apre la partita IVA.

Quali sono gli incentivi per i giovani che aprono la partita IVA?

Enti comunali, provinciali e regionali propongono agevolazioni e iniziative di supporto al credito come contributi a fondo perduto o finanziamenti a tasso agevolato per i giovani, in genere under 35, che avviano una nuova attività.

Quali sono le tasse per una giovane partita IVA?

Per una giovane partita IVA le tasse vengono versate in base al regime fiscale adottato. Per iniziare si consiglia il regime forfettario per la sua bassa imposta sostitutiva, al 15% e al 5% per i primi 5 anni.

Autore
Foto dell'autore

Ilenia Albanese

Esperta di finanza personale e lavoro digitale

Copywriter specializzata nel settore della finanza personale, con esperienza pluriennale nella creazione di contenuti per aiutare i consumatori e i risparmiatori a gestire le proprie finanze.
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Giovanni Emmi
Dottore Commercialista
Revisione al 25 Ottobre 2022
Commercialista dal 🧗🏾‍♀️secondo millennio, innovatore professionale nel terzo millennio🏃🏾‍♂️. Il futuro della professione del commercialista nel mio ultimo libro "dalla società alla rete tra professionisti".

2 commenti su “Partita IVA giovani 2025: tutte le agevolazioni disponibili e come richiederle”

    • Buonasera,
      i contributi previdenziali partono da un fisso di 3.600 euro annui, salvo la riduzione per adesione al regime forfettario.

      Per approfondire può richiedere una attività di consulenza specifica per valutare requisiti e finanziabilità dell’idea, scrivendo a [email protected].

      Grazie per averci scritto, cordiali saluti.

      Team partitaiva.it

      Rispondi

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