- Con la circolare del 2 settembre 2022 sono state prorogate le scadenze per le comunicazioni dei pagamenti Pos all’Agenzia delle Entrate da parte degli operatori finanziari.
- Le nuove direttive si rivolgono a tutte le aziende che svolgono la funzione di prestatori di servizi di pagamento Pos.
- Le comunicazioni di settembre sono state derogate entro il 15 di ottobre, mentre per le operazioni effettuate prima del 31 agosto 2022, la nuova scadenza è il 30 novembre.
La circolare dell’Agenzia delle Entrate 340401/2022 del 2 settembre ha prorogato le scadenze per la comunicazione dei dati delle operazioni avvenute con i Pos, da parte dei prestatori di servizi, ovvero degli operatori finanziari.
Queste andranno a scalare a ottobre, per le transazioni di settembre, e a novembre per tutte le attività antecedenti al 31 agosto 2022.
Si tratta di una deroga alle date previste dal Decreto PNRR n°36 che ha sancito al 30 giugno 2022 l’obbligo del Pos per tutte le Partite IVA professionali e quelle commerciali. Di seguito potrai scoprire il nuovo calendario, e a chi si rivolge questa circolare.
Pagamenti Pos 2022: le nuove scadenze
Per combattere l’evasione fiscale e a dare impulso all’utilizzo di strumenti di pagamento digitali, dal 30 giugno del 2022, è entrato in vigore l’obbligo dei pagamenti Pos. Ciò significa che come esercente o professionista non puoi più rifiutare la richiesta da parte di un cliente di effettuare un acquisto per una prestazione di un servizio o per un bene con una carta di credito, bancomat o prepagata.
In caso contrario scattano diverse sanzioni. In questa prospettiva, sono state realizzate delle agevolazioni fiscali per facilitare la transazione a queste nuove forme di pagamento, come l’applicazione del credito di imposta.
Inoltre, per determinare in modo certo l’avvenuto utilizzo degli strumenti digitali e l’importo da applicare per lo sgravio fiscale, è stata stabilita l’obbligatorietà di comunicare i dati delle transazioni al servizio PagoPa.
Quest’ultima è una società per azioni controllata dallo Stato che a sua volta andrà a trasferire le informazioni all’Agenzia delle Entrate. Le procedure erano regolate da un’apposita circolare del 30 giugno 2022. In base ad essa si prevede:
- l’obbligo di comunicazione dei dati da parte degli operatori finanziari preposti alla fornitura del servizio Pos;
- la trasmissione delle informazioni entro il secondo giorno lavorativo alla contabilizzazione;
- la comunicazione in data 5 settembre delle operazioni avvenute dal 1° settembre;
- la comunicazione entro il 31 ottobre delle transazioni antecedenti a 31 di agosto 2022.
Tuttavia con la nuova proroga introdotta dall’Agenzia delle Entrate il 2 settembre 2022, le date slittano ancora, come indicato in tabella.
Tipo di operazione | Circolare del 30 giugno 2022 | Proroga del 2 settembre 2022 |
Operazioni dal 1° settembre | Entro il 5 settembre | 15 ottobre |
Pagamenti dal 1° gennaio al 31 agosto 2022 | Entro il 31 ottobre | 30 novembre |
Operazioni a regime | Entro il secondo giorno lavorativo alla contabilizzazione | Entro il terzo giorno lavorativo |
Pagamenti Pos: a chi si rivolgono le nuove scadenze
La circolare del 30 giugno è stata modificata da una nuova direttiva, la n. 340401/2022 emessa il 2 settembre, sempre dall’Agenzia delle Entrate, che ha definito un nuovo calendario di scadenze, modificando in sostanza anche le tempistiche della trasmissione dei dati, passate da 2 a 3 giorni dalla data contabile di un’operazione.
Le due direttive si rivolgono ai prestatori di servizi di pagamento. La legge 157/2019 definisce questi soggetti come quelle imprese autorizzate ai pagamenti digitali e che svolgono la loro attività sul territorio nazionale, attraverso convenzioni e contratti con gli esercenti e i professionisti.
Il servizio deve prevedere l’accettazione dei pagamenti elettronici in relazione a un bene o a una specifica prestazione. Quindi se hai aperto un Partita IVA per e-commerce o disponi di un negozio di abbigliamento e hai sottoscritto una convenzione per un sevizio Pos, ogni volta che sarà effettuata una transazione con il tuo terminale, il prestatore di servizi sarà obbligato a trasferire le seguenti informazioni all’Agenzia delle Entrate:
- codice fiscale e Partita IVA dell’esercente;
- numero identificativo dello strumento di pagamento utilizzato;
- tipologia di operazioni effettuate;
- data di trasmissione e quella contabile;
- importo complessivo giornaliero delle transazioni;
- numero giornaliero delle operazioni effettuate dall’esercente.
La comunicazione deve avvenire per via telematica, utilizzando il sito PagoPa. Non vanno confusi i nuovi obblighi degli operatori finanziari con quelli degli esercenti. Le nuove date riguardano la prima categoria, in cui rientrano ad esempio aziende come SumUp, Nexi e Axerve.
Nuove scadenze dal 1° settembre
Veniamo ora al nuovo calendario. In base alla circolare del 30 giugno tutti i pagamenti effettuati dal 1° di settembre dovevano essere trasmessi, dai prestatori di servizi, entro e non oltre il 5 dello stesso mese. Con la nuova circolare le comunicazioni di settembre verranno slittate al 15 di ottobre.
Inoltre, è stata modificata anche la tempistica obbligatoria alla trasmissione dei dati. Infatti, si è passati dai due giorni dal momento in cui la transazione è contabilizzata, ai 3 giorni, che verranno calcolati escludendo quelli festivi.
Ad esempio, se effettui una transizione il venerdì, questa verrà inviata a partire dal mercoledì successivo. In questo modo si è attribuito un tempo maggiore ai prestatori di servizi per organizzare i sistemi di invio delle informazioni. Una necessità dovuta all’incremento esponenziale delle operazioni digitali.
Nuove scadenze dal 1° gennaio al 31 agosto 2022
Entro il 31 ottobre 2022 era prevista la trasmissione a PagoPa delle transazioni per tutte quelle operazioni avvenute sui Pos dal 1° gennaio 2022 al 31 agosto 2022.
Questo termine è stato spostato al 30 novembre dello stesso anno. Anche in questo caso la motivazione è strettamente collegata a ragioni di tipo organizzativo, con una tempistica più ampia per la trasmissione delle informazioni, richiesta proprio dai soggetti interessati all’Agenzia delle Entrate.
Pagamenti Pos – Domande frequenti
La proroga non comporta nessun cambiamento per l’esercente, dato che si riferisce ai prestatori di servizi Pos, ovvero le società che forniscono i contratti di pagamento e i terminali.
Sono obbligate a utilizzare e a impiegare il POS tutte le Partite IVA commerciali e quelle dei liberi professionisti, mentre sono esentati i lavoratori autonomi in alcuni settori. Scopri di più qui.
Nel caso in cui l’esercente rifiuti un pagamento con il Pos sarà soggetto a una sanzione amministrativa di 30 euro a cui si aggiunge il 4% del valore della transazione.
Gennaro Ottaviano
Esperto di economia aziendale e gestionale