Oss con partita Iva: come funziona il lavoro e quali sono i vantaggi

Come diventare Oss con partita Iva: scopriamo quali sono le regole e i limiti, gli obblighi fiscali, i vantaggi e gli svantaggi della libera professione socio-sanitaria.

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  • Lavorare come Oss con partita Iva presenta numerosi vantaggi a livello fiscale ed economico, soprattutto per chi decide di aderire al regime forfettario.
  • Diventare libero professionista nel settore socio-sanitario comporta dei costi relativi al pagamento delle tasse e contributi previdenziali all’Inps.
  • Un operatore Oss con partita Iva può gestire in autonomia il proprio lavoro e può ottenere un compenso più remunerativo rispetto a quello nell’impiego pubblico.

La domanda di professionisti della salute come infermieri, medici e Oss è in aumento negli ultimi anni ed è anche per questo motivo che sempre più persone iniziano a considerare la carriera da libero professionista: lavorare nel settore privato come Oss con partita Iva potrebbe essere una soluzione più remunerativa a livello economico rispetto all’impiego come dipendente.

Per diventare liberi professionisti nel settore socio-sanitario occorre adempiere a numerosi obblighi fiscali e burocratici: per esempio l’apertura della partita Iva, l’adesione a un regime fiscale, il pagamento di tasse e contributi, oltre a possedere competenze, qualifiche professionali e una buona dose di esperienza nel settore.

Scopriamo come diventare Oss con partita Iva: qual è il codice Ateco di riferimento, quale regime fiscale scegliere e quali sono i vantaggi della libera professione nel settore sanitario.

Come diventare Oss con partita Iva

L’Oss è una figura sempre più richiesta all’interno di cliniche pubbliche, ma anche presso le abitazioni private a causa del progressivo invecchiamento della popolazione italiana: lo svolgimento della mansione da libero professionista potrebbe dare dei vantaggi rispetto all’impiego nel settore pubblico.

Questa figura si occupa del benessere fisico e mentale dei pazienti in ospedali, case di cura, centri diurni e case private. A lei spetta prendersi cura dei pazienti aiutandoli nelle principali azioni quotidiane: l’alimentazione, l’igiene personale, la somministrazione dei farmaci, le visite mediche, i controlli e tutto quello di cui potrebbe aver bisogno una persona non autosufficiente.

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Per diventare Oss in proprio è necessario anzitutto seguire dei corsi professionali presso enti o Istituti accreditati per ottenere la qualifica alla professione. Sono poi necessari tirocini ed esperienze per poter apprendere le tecniche di questa professione.

Una volta raggiunto un buon livello di competenze, gli operatori socio-sanitari possono decidere di avviare una carriera in proprio e aprire la partita Iva come Oss. Per acquisire le competenze per svolgere questa professione è necessario seguire corsi specifici erogati da enti di formazione appositi. Si prevede quindi una formazione di 1000 ore, oltre al possesso del diploma.

Partita Iva Oss: codice Ateco e regime fiscale

Il codice Ateco specifico per identificare la partita per Oss non esiste, ma si possono utilizzare due diversi codici connessi a questa professione: vediamoli nel dettaglio.

Codice AtecoTipologia di attività
96.09.09: “Altre attività di servizi per la persona nca”Servizi domestici svolti da lavoratori autonomi
Lavoro svolto fuori dalle RSA
86.90.29:”Altre attività paramediche indipendenti nca”Servizi di assistenza sanitaria non erogati da ospedali o da medici o dentisti
Lavoro svolto nelle RSA

Una volta identificato il codice Ateco che meglio descrive la tua attività, dovrai scegliere a quale regime fiscale aderire per capire come calcolare le tasse da pagare. Le soluzioni sono due:

  • regime forfettario;
  • regime ordinario semplificato.

1. Regime forfettario per Oss

Il regime forfettario per la partita Iva da Oss offre numerosi vantaggi a livello fiscale, come l’esenzione dal pagamento dell’Iva che consente di abbassare i prezzi per le prestazioni offerte e mantenere una migliore competitività sul mercato. Un altro vantaggio è l’esonero dalla tenuta della contabilità e dagli studi di settore (obbligatori nel regime ordinario).

Inoltre, nel regime forfettario dovrai pagare le tasse secondo un’aliquota unica al 15% del reddito imponibile, oppure al 5% per i primi 5 anni dall’avvio della tua attività.

Per poter aderire al regime forfettario, però, devi rispettare dei requisiti specifici:

  • aver conseguito un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro, limite che viene proporzionato in base alla data di apertura della partita Iva;
  • avere la residenza in Italia;
  • non avere partecipazioni in società di persone, anche se familiari;
  • non possedere quote di maggioranza in società di capitali che operano nello stesso settore della tua nuova attività autonoma;
  • eventuale RAL da dipendente minore di 30.000 euro;
  • eventuali compensi ai collaboratori inferiori a 20.000 euro all’anno.

2. Regime ordinario per Oss

Nel regime ordinario, invece, l’unico requisito che dovrai rispettare è la soglia di ricavi pari a 400.000 euro: in questo caso, però, le tasse verranno pagate in base agli scaglioni Irpef con aliquote variabili dal 23% al 43% sul reddito imponibile.

Oltre all’Irpef dovrai pagare anche le eventuali addizionali regionali e comunali, sarai soggetto al pagamento dell’Iva e all’obbligo di tenuta della contabilità.

Oss con partita Iva: come emettere la fattura

Una volta scelto il regime fiscale a cui aderire, è importante capire anche come emettere la fattura da Oss con partita Iva: quest’ultima varia in base al regime che hai scelto. Se hai deciso di aderire al regime forfettario, nelle fatture che emetterai:

  • non dovrai pagare l’Iva né la ritenuta d’acconto;
  • dovrai assolvere l’imposta di bollo inserendo una marca da bollo da 2 euro per gli importi superiori a 77,47 euro;
  • potrai inserire in fattura la rivalsa Inps al 4%.

Se invece hai aderito al regime ordinario devi emettere fattura elettronica ricordando di:

  • inserire l’Iva;
  • inserire la rivalsa Inps al 4%.

Contributi Oss con partita Iva: quanto e come si paga

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L’attività di Oss, diversamente da altre professioni sanitarie, non è regolamentata da nessun Ordine Professionale e dunque per svolgere la tua libera professione con la partita Iva dovrai iscriverti alla Gestione Separata Inps.

I contributi che dovrai pagare varieranno in base al regime fiscale scelto:

  • in quello ordinario si calcolano sulla differenza tra guadagni e spese;
  • in quello forfettario sono definiti dal coefficiente di redditività che varia in base al Codice Ateco che identifica la tua partita Iva (con il codice Ateco 86.90.29 è del 78%, mentre con il codice Ateco 96.09.09 è del 67%).

La percentuale di contributi da versare all’Inps cambia ogni anno: per il 2024 è pari a 26,07% del reddito imponibile. Per pagare i contributi puoi utilizzare il modello F24 rispettando le due scadenze fissate al 30 giugno (saldo e primo acconto) e al 30 novembre (secondo acconto) di ogni anno; oppure optare per la rateizzazione.

Lavorare come Oss con partita Iva: i vantaggi

Aprire una partita Iva come Oss comporta numerosi vantaggi per i professionisti: in primis, la possibilità di gestire in autonomia il proprio lavoro fissando un orario, scegliendo i prezzi e le tariffe dei servizi offerti e perseguendo obiettivi specifici in base alle proprie ambizioni.

Un operatore Oss con partita Iva ha poi dei vantaggi fiscali se aderisce al regime forfettario con aliquota al 5% per i primi anni di attività, mentre se sceglie il regime ordinario può godere di detrazioni sulle spese relative alla formazione, all’ottenimento di licenze specifiche per la professione e quelle relative all’acquisto dell’attrezzatura.

Anche le opportunità di lavoro come Oss con partita Iva sono più redditizie a livello economico e possono offrire una valida alternativa al settore pubblico.

Nonostante i numerosi vantaggi della libera professione, non bisogna dimenticare i costi relativi a tasse e contributi per una partita Iva e valutare quanto queste voci di spesa incidano sugli incassi annuali: per farlo potrebbe essere utile richiedere la consulenza di un commercialista.

Oss con partita Iva – Domande frequenti

Come funziona la partita Iva per Oss?

Per iniziare a lavorare come OSS in proprio basta seguire alcuni passaggi con l’aiuto di un commercialista: occorre aprire la partita Iva, scegliere il regime fiscale a cui aderire (tra ordinario e forfettario), iscriversi alla Gestione Separata INPS e stipulare una eventuale polizza assicurativa.

Quanto costano i contributi per un Oss?

Se sei un Oss con partita Iva devi pagare i contributi previdenziali per la tua futura pensione alla Gestione Separata INPS: l’importo è pari al 26,07% del tuo reddito imponibile netto.

Dove è meglio lavorare per un Oss?

L’alternativa all’ospedale pubblico è rappresentata dalle cliniche private, ma anche anche dalle RSA e dalle Case di Riposo. Rispetto a un impiego pubblico, lavorare come Oss con partita Iva nel settore privato può risultare maggiormente appagante dal punto di vista economico.

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Laura Pellegrini

Giornalista e content editor

Dopo la Laurea in Comunicazione e Società, ho iniziato la carriera da freelance collaborando con diverse realtà editoriali. Ho scritto alcuni e-book sui bonus e ad oggi mi occupo della redazione di articoli di economia, risparmio e lavoro.

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