No tax area 2025: cos’è, limiti e come funziona per le partite IVA

La no tax area è un range di reddito entro il quale i lavoratori o i pensionati non devono versare tasse allo Stato: ecco come funziona quest'anno.

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  • La no tax area rappresenta una soglia di reddito al di sotto della quale il contribuente non è tenuto al versamento delle tasse e si applica sia ai lavoratori dipendenti che ai pensionati e gli autonomi.
  • La no tax area per il 2025 è di 8.500 euro per dipendenti e pensionati.
  • Per gli autonomi, la soglia rimane a 5.500 euro, per cui decade l’ipotesi di un allargamento del limite.

Quando si parla di no tax area si fa riferimento ad una certa soglia di ricavi annui al di sotto della quale non è necessario versare alcuna imposta. Nel nostro paese infatti i redditi percepiti dal proprio lavoro o dalla pensione vengono tassati secondo diverse norme, partendo dall’applicazione dell’IRPEF.

Ma se un lavoratore autonomo, un dipendente o un pensionato guadagnano una cifra molto bassa, sono esonerati dal versare le imposte allo Stato. Queste soglie negli ultimi anni sono cambiate diverse volte, a seguito di decisioni specifiche dei governi. Al momento i pensionati e i lavoratori dipendenti possono essere esonerati dal versamento delle tasse entro limiti più convenienti rispetto a quanto accade con le partite IVA.

Il governo ha messo in campo con la Legge di Bilancio 2025 un taglio delle tasse confermando un sistema a tre aliquote IRPEF e inizialmente vi era l’intenzione di aumentare la no tax area per tutti fino a 12.000 euro. La proposta non è stata approvata, per cui le soglie rimangono le stesse dell’anno scorso.

Cos’è la no tax area

Chi rientra nella no tax area IRPEF può essere esonerato dal pagamento delle imposte: si tratta di tutti quei casi in cui il guadagno, calcolato a livello annuale complessivo, è inferiore a certe soglie, ovvero molto basso.

Si parla quindi di una particolare fascia di esenzione fiscale applicabile a diversi soggetti che normalmente sarebbero coinvolti dall’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche.

Questa fascia di esenzione non si applica per redditi derivati da fabbricati o terreni, redditi di impresa o di capitale, ma solamente su quelli di persone fisiche come lavoratori dipendenti, pensionati e autonomi soggetti all’IRPEF.

Chi rientra in questo range di reddito di fatto ha un ricavo basso e non può neanche accedere a particolari detrazioni fiscali, in quanto non vi è un’imposta da pagare su cui applicarle.

Come funziona la no tax area

La no tax area prevede l’esenzione dalle tasse entro una soglia che negli ultimi anni è stata soggetta a numerose modifiche. I governi infatti hanno deciso nel tempo di ampliare la possibilità di esonero dal pagamento, a supporto di coloro che hanno guadagni piuttosto limitati durante l’anno.

In particolare, questo range è stabilito attualmente come segue per diversi soggetti:

  • lavoratori dipendenti: fino a 8.500 euro annui;
  • pensionati: fino a 8.500 euro annui;
  • lavoratori autonomi: fino a 5.500 euro;
  • famiglie monoreddito formate da genitori con due figli: 16.500 euro.

Risulta evidente al momento una distinzione netta tra coloro che percepiscono redditi di lavoro autonomo, che possono accedere ad un range detassato piuttosto basso e i lavoratori dipendenti o pensionati, che possono avvalersi di una soglia più elevata.

In precedenza tale limite era fissato a 8.174 euro per i dipendenti, mentre con le manovre finanziarie degli ultimi anni questo è stato equiparato a quello dei pensionati. Ancora nulla di nuovo invece per le partite IVA ordinarie, che possono accedere alla no tax area con importo decisamente più basso.

Contribuente incapiente nella no tax area

no tax area soglie

Bisogna evidenziare come accedendo alla no tax area di fatto si vanno ad azzerare le imposte IRPEF, per cui il lavoratore coinvolto non può poi detrarre alcune spese come accade invece pagando le tasse. Facciamo un esempio: un lavoratore ha percepito durante l’anno 6.000 euro di reddito e ha effettuato diverse spese di natura sanitaria.

Dato che si trova all’interno della no tax area, non dovrà versare alcuna tassa IRPEF allo Stato. Tuttavia questo comporta l’impossibilità anche di avvalersi della detrazione a cui invece può accedere sulle spese mediche. Di fatto questa agevolazione va perduta perché le imposte versate sono pari a zero. In questa situazione il contribuente è detto incapiente, ovvero non può applicare alcuna detrazione.

No tax area: chi è esonerato dalle tasse

Ricapitolando, ad essere esonerati dalle tasse sono coloro che rientrano nei range di reddito visti sopra e che quindi guadagnano cifre annuali molto basse. Questo coinvolge i lavoratori dipendenti, tutti coloro che percepiscono una pensione dall’INPS e i lavoratori autonomi con regime ordinario o lavoratori occasionali.

Sono escluse quindi tutte le imprese, organizzate in qualunque forma, le società e coloro che percepiscono ricavi derivati da terreni, fabbricati, investimenti e così via. Non ne fanno parte neanche coloro che percepiscono redditi di capitale.

In tutti questi casi non si attiva la no tax area anche se si applica l’IRPEF per la tassazione. Infine sono esclusi, come vedremo tra poco, anche i lavoratori con partita IVA forfettaria.

No tax area: possibile per il regime forfettario?

Bisogna fare un importante chiarimento: le regole che abbiamo visto fino a qui, valide per i lavoratori autonomi, sono riferite a coloro che lavorano con regime fiscale ordinario, ovvero applicano gli scaglioni IRPEF in base alle aliquote stabilite per l’anno in corso, oppure per chi lavora in modo occasionale.

Questo non vale per chi opera con il regime fiscale forfettario, particolarmente vantaggioso perché stabilisce una imposta sostitutiva unica al posto di diversi scaglioni, molto più bassa.

Per chi aderisce a questo regime agevolato non si applica alcuna no tax area: i redditi sono tassati fin da subito indipendentemente da quanto si guadagna durante l’anno. Non bisogna quindi confondersi su questo punto: le partite IVA forfettarie non possono accedere alla no tax area.

No tax area pensionati

Come abbiamo visto, per i pensionati la no tax area è la stessa dei lavoratori dipendenti, di 8.500 euro. Anche questi percettori di reddito sono soggetti alle aliquote IRPEF secondo il sistema a tre scaglioni e ogni anno versano le tasse tramite il proprio ente previdenziale.

La manovra 2025 non ha introdotto modifiche su questo punto, anche se la consueta rivalutazione Istat garantisce un importo di pensione minima leggermente maggiorato rispetto allo scorso anno. Chi è pensionato e si trova all’interno della no tax area di fatto accede a detrazioni fiscali che vanno ad azzerare le imposte.

No tax area 2025: novità

Il governo aveva ipotizzato l’arrivo di una nuova soglia per ciò che riguarda la no tax area, che avrebbe coinvolto tutti i lavoratori. La proposta, che poi è stata scartata dalla manovra 2025, voleva garantire un’esenzione dalle imposte sotto i 12.000 euro annui di reddito.

Una soglia così ampia sarebbe andata a vantaggio di numerosi lavoratori dipendenti o pensionati. Per quest’anno comunque l’idea è stata scartata, anche se potrebbe essere ripresa il prossimo anno. La Legge di Bilancio per l’anno in corso ha introdotto diverse modifiche alle detrazioni fiscali previste per i lavoratori, con attenzione particolare alle famiglie con figli, mentre ha lasciato fuori l’ampiamento della no tax area.

Molti chiedono da tempo l’estensione della soglia soprattutto per i lavoratori autonomi con partita IVA, nettamente svantaggiati rispetto a dipendenti e pensionati. Questa differenza è presente da ormai diversi anni e alcune associazioni di categoria hanno evidenziato la forte disparità che continua a sussistere.

No tax area all’estero: alcuni esempi

La no tax area non è uno strumento presente solamente in Italia, ma anche in altri stati sono previsti particolari casi di esenzione dalle tasse in relazione a ciò che viene guadagnato durante l’anno. Facciamo qui di seguito alcuni esempi, tenendo conto che all’estero ogni paese ha una tassazione differente rispetto alla nostra:

  • Francia: esenzione fino a 9.964 euro di reddito;
  • Germania: no tax area fino a 11.604 euro di reddito per chi vive da solo, mentre per le coppie sposate o conviventi sale a 23.208 euro;
  • Gran Bretagna: no tax area sotto 15.000 euro circa;
  • Spagna: esenzione sotto 15.000 euro.

Questi sono sono alcuni esempi di come vengono applicate le esenzioni alle tasse nei paesi più simili all’Italia in quanto a sistema fiscale, tenendo presente che comunque si applicano imposte diverse rispetto a quelle italiane. In tutti i casi la no tax area è più ampia all’estero rispetto a come accade nel nostro paese, per cui le soglie nel 2024 sono di molto inferiori.

No tax area – Domande frequenti

Quando si rientra nella no tax area?

Si rientra nell’area di esenzione dalle tasse con redditi particolarmente bassi, ovvero sotto 8.500 euro per dipendenti e pensionati e 5.500 euro per autonomi.

Chi non paga l’IRPEF nel 2025?

A non pagare l’IRPEF sono coloro che rientrano nella no tax area oppure i lavoratori autonomi in regime forfettario, che versano le proprie tasse in base all’imposta sostitutiva unica.

Qual è il reddito minimo per non pagare le tasse?

Per i lavoratori dipendenti il reddito minimo è fissato a 8.500 euro, con la stessa soglia valida anche per i pensionati. Gli autonomi e chi lavora con prestazione occasionale accedono all’esenzione entro un limite più basso, a 5.500 euro.

No tax area: rientra nel calcolo ISEE?

L’ISEE è un indicatore che tiene presenti tutti i redditi e tutte le proprietà del nucleo familiare, quindi anche se si è nella no tax area, questi redditi vanno indicati per il conteggio.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

1 commento su “No tax area 2025: cos’è, limiti e come funziona per le partite IVA”

  1. Buongiorno,
    Certo che in Europa, per le nazioni menzionate, si ha una cura e un’attenzione maggiore verso i meno fortunati. Immagino che anche i servizi erogati dalle suddette nazioni possano essere migliori dei nostri.
    Saluti.

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