MUD 2024: scadenze e presentazione del Modello Unico di Dichiarazione ambientale

Il MUD è obbligatorio per alcune aziende. Ecco come funziona il documento che coinvolge la produzione e la raccolta di rifiuti, cosa contiene e come inviarlo entro le scadenze.

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MUD 2023
  • Entro il 30 giugno 2024 le imprese dovranno presentare il Modello Unico di Dichiarazione ambientale, il MUD.
  • Tramite il MUD le imprese comunicano alla Camera Commercio Industria Artigianato e Agricoltura quali sono stati i rifiuti prodotti o raccolti in un determinato periodo di imposta.
  • Le comunicazioni vanno inviate telematicamente tramite appositi portali online.

Arrivano indicazioni sul MUD 2024, ovvero sul Modello Unico di Dichiarazione ambientale che molte imprese e consorzi sono obbligati a presentare. Nel 2024 le imprese comunicano attraverso questo documento le informazioni riguardati l’anno di imposta 2023.

Il modello ufficiale per quest’anno è stato comunicato recentemente sul sito del Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, con le modifiche per quest’anno.

Tramite questo documento, imprese e attività economiche comunicano quali sono i rifiuti prodotti o gestiti nell’anno di riferimento. Per quest’anno la scadenza per la presentazione è il 30 giugno.

Cos’è il MUD 2024

Il MUD è il Modello Unico di Dichiarazione ambientale che viene utilizzato da determinati tipi di aziende per presentare i rifiuti prodotti o gestiti nel corso dell’anno. Tramite questo documento, le imprese che smaltiscono, producono e gestiscono rifiuti comunicano le informazioni specifiche su di essi alla propria Camera di Commercio, Industria e Artigianato di riferimento.

Si tratta di un importante adempimento per il corretto tracciamento dei rifiuti e per il monitoraggio di attività di raccolta di materiali speciali. Ogni Camera di Commercio pubblica sul proprio sito ufficiale le specifiche che riguardano i soggetti coinvolti in tale obbligo e le modalità di presentazione del MUD.

Recentemente sono state pubblicate sul sito del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica le istruzioni 1per il corretto invio di tale documentazione, tenendo presente che le normative che in Italia riguardano questo contesto sono le seguenti:

  • articoIo 189, commi 3 e 4 deI D.Igs. 152/2006 come modificato daI D.Igs. 3 settembre 2020, n. 116;
  • articoIo 4, comma 6, deI D. Igs.24/06/2003, n. 182.

A dover presentare questa comunicazione sono quindi diversi soggetti, in particolare le aziende che producono determinati tipi di rifiuti, che si occupano della loro gestione e smaltimento.

Chi deve presentare il MUD 2024

In particolare, come indicato nelle istruzioni del Ministero, devono inviare questa documentazione i seguenti soggetti:

  • chi effettua professionalmente attività di raccolta e smaltimento di rifiuti;
  • commercianti e intermediari di rifiuti senza detenzione;
  • imprese e enti che svolgono attività di recupero e smaltimento dei rifiuti;
  • imprese ed enti che producono rifiuti pericolosi;
  • imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi secondo I’articoIo 184 comma 3 Iettere c), d) e g) de D.Igs.152/2006, che hanno più di dieci dipendenti;
  • consorzi e sistemi riconosciuti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipi di rifiuti. Sono escluse le realtà che recuperano e riciclano rifiuti per imballaggio che sono obbligati alla compilazione della Comunicazione Imballaggi;
  • gestori di servizio pubblico di raccolta, e in riferimento a rifiuti conferiti da produttori di rifiuti speciali.
MUD come funziona

Sono quindi coinvolte sia le attività che si occupano di raccolta e smaltimento, sia le imprese che producono rifiuti particolarmente pericolosi o in grandi quantità.

Ci sono tuttavia anche alcuni casi di esonero particolare da questo tipo di obbligo. Sono esonerati infatti i produttori agricoli secondo l’articoIo 2135 deI Codice CiviIe con volume di affari inferiore a 8.000 euro annui, imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti, non pericolosi, con meno di 10 dipendenti.

Sono esonerate anche le imprese e gli enti produttori di rifiuti non pericolosi, diversi da quelli indicati all’articolo 184, comma 3.

MUD 2024: le novità

Andiamo a vedere da vicino quali sono le novità nella compilazione del MUD per l’anno 2024. Il modello viene modificato per garantire l’inserimento dei dati sulla raccolta rifiuti per attrezzi da pesca, in base al materiale, per allineare il documento alle novità ARERA e per implementare alcune sezioni.

A questo proposito, le seguenti sezioni sono state integrate:

  • scheda RU per i rifiuti urbani, in riferimento agli attrezzi da pesca;
  • scheda “costi di gestione” in base alle delibere ARERA 363/2021/R/RIF e alla Determina ARERA n. 2 DRIF/2021;
  • scheda “costi di gestione MDCR”;
  • sezione “Comunicazione Imballaggi” e Sezione “Consorzi”: modifiche in base alla direttiva 2019/904/UE;
  • sezione STIP per distinguere i diversi imballaggi di plastica da quelli per liquidi alimentari.

MUD 2023

Rispetto agli anni precedenti, il MUD 2023 ha presentato alcune peculiarità da considerare. Il documento, come gli scorsi anni, è composto da diverse sezioni, ovvero:

  • Comunicazione rifiuti;
  • Comunicazione veicoli fuori uso;
  • Comunicazione Imballaggi, con la Sezione Consorzi e la Sezione Gestori Rifiuti di imballaggio;
  • Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE);
  • Comunicazione Rifiuti Urbani, assimilati e raccolti in convenzione;
  • Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE).

Le novità per il 2023 sono state introdotte per adeguare il documento alle nuove norme in materia di smaltimento dei rifiuti, tra cui le nuove metodologie di calcolo contenute nell’apposita comunicazione ARERA. Le novità in particolare riguardano la raccolta di rifiuti di apparecchiature elettriche e elettroniche e per la raccolta di bottiglie di plastica da imballaggio alimentare.

Ricordiamo che negli ultimi anni l’Europa pone un’attenzione particolare allo smaltimento di materiali potenzialmente inquinanti e tossici per l’uomo e per l’ambiente. Nella tabella abbiamo riassunto le novità del 2023. Consigliamo anche la lettura di questo articolo su: “Pfas in Italia e in Europa“.

Scheda e campo di applicazioneModifiche 2023
Sezione Anagrafica Inserimento di alcuni codici EER nella scheda RIC-riciclaggio
Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione: Scheda RUInserimento delle voci sul quantitativo e il volume di rifiuti accidentalmente pescati
Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione: Scheda RT- Non PubQui i Comuni devono computare la quota di rifiuti urbani delle utenze non domestiche che hanno conferito al di fuori del servizio pubblico, nei loro dati di raccolta
Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione: Scheda Costi di GestioneModifiche in base alla Deliberazione ARERA 363/2021/R/RIF e alla Determina ARERA n. 2 DRIF/2021
Comunicazione Rifiuti Urbani e raccolti in convenzione: Raccolta differenziata Nuovo campo per i rifiuti urbani da cucina e mensa da utenze domestiche, a seguito della decisione delegata 2019/1597/UE che ha introdotto la metodologia e i requisiti per la misurazione uniforme dei livelli di rifiuti alimentari
Sezione Comunicazione ImballaggiInserimento della voce dedicata alla bottiglie in
PET, secondo direttiva 2019/904/UE (direttiva SUP) che ha introdotto
specifici obiettivi di raccolta delle bottiglie in plastica per liquidi alimentari
Comunicazione rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettronicheNuovo campo distributori che effettuano il ritiro “uno contro uno o uno contro zero” dei RAEE e che possono conferire direttamente all’impianto di trattamento senza passare per il centro di
raccolta comunale

Come presentare il MUD 2024

Per presentare il modello MUD 2024, le imprese obbligate hanno tempo fino al 30 giugno 2024 e possono procedere telematicamente accedendo ai diversi portali adibiti a tali comunicazioni. In base al tipo di comunicazione cambiano le modalità di presentazione del documento, in particolare:

  • la Comunicazione Rifiuti, Veicoli fuori uso, Imballaggi, apparecchiature elettriche ed elettroniche, va inviata tramite mudtelematico.it;
  • la Comunicazione Rifiuti Urbani assimilati e raccolti in convenzione si presenta da sito mudcomuni.it e il documento si può inviare via PEC a [email protected];
  • la Comunicazione Produttori di Apparecchiature elettriche ed elettroniche si invia tramite registroaee.it.

Esiste poi la possibilità di inviare il MUD semplificato, che può essere utilizzato dai seguenti soggetti:

  • produttori di rifiuti tenuti alla presentazione della dichiarazione per non più di sette rifiuti;
  • nel caso in cui i rifiuti sono prodotti nell’unità locale a cui si riferisce la dichiarazione;
  • coloro che per ogni rifiuto prodotto non utilizzano più di tre trasportatori e più di tre destinatari;
  • coloro che conferiscono i rifiuti a destinatari localizzati sul territorio nazionale.

Questi soggetti possono accedere a MudSemplificato.ecocerved.it, e inviare il documento firmato, a pagamento effettuato , a [email protected].

MUD 2024 – Domande frequenti

Cos’è il MUD 2024?

Il MUD è un documento che alcune aziende devono utilizzare per comunicare la produzione e lo smaltimento di determinati tipi di rifiuti.

Chi deve presentare il MUD 2024?

Il MUD 2024 è un documento che deve essere compilato da imprese, enti e consorzi che producono rifiuti o si occupano della loro raccolta.

Quali sono le novità sul MUD 2024?

Il MUD contiene diverse novità che riguardano le ultime norme europee sulla corretta gestione di diversi tipi di rifiuti.

  1. MUD, modello unico di dichiarazione ambientale per l’anno 2024, Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mase.gov.it ↩︎
Autore
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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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