- Il Ministero dello Sviluppo Economico cambia nome, diventando con il nuovo governo il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
- Il nuovo ministero intende promuovere e tutelare le produzioni delle PMI italiane.
- Si prevede l’impiego di 30 miliardi di euro per finanziare le nuove misure con la Legge di Bilancio, rivolte soprattutto alla ripresa delle imprese italiane.
Il nuovo governo ha modificato il Ministero dello Sviluppo Economico, dando origine al Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Come suggerisce il nome, questo ministero ha tra gli obiettivi quelli di tutelare e valorizzare maggiormente la produzione italiana, introducendo misure volte alla ripresa delle PMI e al sostegno economico aggiuntivo di fronte ai rincari.
Il nuovo decreto che istituisce il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si concentra su alcuni importanti obiettivi, prevedendo anche una maggiore tutela dei diritti delle imprese. A questo proposito, lo snellimento della burocrazia, che risulta essere talvolta un vero e proprio ostacolo per le PMI, è uno degli obiettivi principali del governo attuale.
Nel frattempo nascono le prime ipotesi sulle misure che verranno prese in considerazione dalla nuova manovra, come vedremo tra poco. La nuova Legge di Bilancio 2023 prenderà in considerazione l’impiego di circa 30 miliardi di euro, secondo le prime stime.
Indice
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy sostituisce il MISE
Di fatto il MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, viene sostituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con una evidente propensione al sostegno delle imprese italiane che producono entro i confini del paese, e per la valorizzazione della produzione italiana anche all’estero.
Il ministro Adolfo Urso ha dichiarato quali sono i principali obiettivi del rinnovato ministero:
“Con il decreto adottato oggi si realizza un Sistema Italia che aiuta in maniera organica e compiuta le imprese nella loro attività in Italia e nel mondo, concretizzando la mission del nuovo Dicastero. Quelli che sembravano slogan, sono già azioni concrete che vedono la collaborazione sinergica di tutti i Ministeri di questo Governo.”
Insieme a questo ministero infatti, lavoreranno anche il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, il Ministero del Turismo, e il Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare
Il nuovo governo ha infatti istituito ruoli centrali a diversi ministeri, con l’obiettivo di garantire una ripresa delle PMI italiane agendo in diverse direzioni.
Gli obiettivi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy
Il nuovo decreto ha istituito il ministero che si rivolgerà alle imprese italiane, specificandone gli obiettivi. Come abbiamo anticipato, il nuovo governo intende promuovere la crescita delle imprese, valorizzando il made in Italy anche all’estero.
Ma vediamo quali sono nel dettaglio le direzioni prese con il nuovo decreto:
- il Ministero ottiene una nuova denominazione, e il MISE diventa MIMIT;
- viene istituito un Comitato Interministeriale per il Made in Italy nel mondo: gli obiettivi sono principalmente legati alla valorizzazione delle imprese italiane all’estero, e il nuovo comitato ha anche il compito di introdurre tutele specifiche per alcuni settori produttivi del paese, colpiti da ostacoli, come nuovi dazi, a livello internazionale;
- il ministero viene maggiormente coinvolto nelle strategie di internazionalizzazione;
- viene istituito il Comitato Interministeriale per la Transizione Ecologica (CITE);
- snellimento della burocrazia: viene garantita alle PMI una struttura di supporto e di tutela dei diritti delle imprese, di fronte a rallentamenti e ritardi nella macchina burocratica.
Questi obiettivi vanno nella direzione di sostenere maggiormente le imprese italiane, soprattutto alla luce dell’inflazione e dei rincari di energia e gas dell’ultimo periodo, che hanno messo a dura prova numerose PMI italiane, portandole anche al rischio chiusura.
Legge di Bilancio 2023: sarà finanziata con 30 miliardi di euro
Per garantire una ripresa alle imprese italiane, il governo intende introdurre diverse misure a sostegno delle PMI italiane tramite la Legge di Bilancio 2023, i cui tempi sono piuttosto stretti.
Nella nuova manovra saranno contenute diverse misure per sostenere le imprese colpite dai rincari, e si prevede l’impiego di 30 miliardi di euro per attuare questi obiettivi.
La prossima Legge di Bilancio introdurrà a livello graduale alcune delle misure ipotizzate dal centrodestra già negli scorsi mesi: flat tax estesa alle Partite Iva, per cui attualmente si sta parlando di un nuovo limite a 85.000 euro per il regime agevolato con aliquota unica, e il superamento del reddito di cittadinanza.
Ministero delle Imprese e del Made in Italy: le misure per le PMI
A favore delle imprese, verranno introdotte alcune misure specifiche, o alcune modifiche a sostegni già presenti, secondo le prime ipotesi. Le prime azioni del governo, con il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, andranno nelle seguenti direzioni:
- proroga fino al 31 dicembre 2022 delle misure a sostegno delle imprese contro il caro energia, come i crediti di imposta e il taglio alle accise dei carburanti;
- le imprese potranno garantire ai propri dipendenti un premio esente dalla tassazione fino a 3.000 euro, per contrastare il caro vita a carico dei lavoratori;
- verranno rivisti anche i bonus fiscali per l’edilizia, con alcune proroghe al superbonus 110% per ciò che riguarda gli interventi di tipo energetico, per le fasce di reddito inferiori;
- sugar tax e plastic tax, le imposte ipotizzate già in precedenza per venire incontro alle esigenze ambientali, verranno rinviate di un altro anno.
La nuova Legge di Bilancio terrà conto anche di nuovi meccanismi di pace fiscale, per sostenere le imprese italiane nel saldo dei propri debiti verso il fisco.
Si parla di uno stralcio delle cartelle esattoriali di basso importo, oltre a nuove regole che facilitano la rateizzazione, ovvero il pagamento a rate di questi debiti.
Ministero delle Imprese e del Made in Italy – Domande frequenti
Il nuovo ministero sostituisce il MISE, secondo le direttive del nuovo governo. Il nuovo Ministero delle Imprese e del Made in Italy si concentrerà sulla tutela e la rivalutazione della produzione italiana, anche all’estero.
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy intende principalmente valorizzare la produzione italiana, agevolando le PMI all’estero e introducendo maggiori tutele verso i rallentamenti della burocrazia. Scopri qui tutti gli obiettivi per le imprese.
Il governo che ha istituito il MIMIT intende investire circa 30 miliardi di euro nella nuova Legge di Bilancio 2023, per garantire alcune misure di sostegno alle imprese colpite dal caro energia.
Valeria Oggero
Giornalista