- Domina la classifica dei 10 manager più pagati in Italia Carlos Tavares, controverso top manager portoghese di Stellantis.
- Sul podio anche una donna, l’icona Miuccia Prada Bianchi, insieme al marito Patrizio Bertelli.
- Due posizioni occupate dai vertici di Saes Getters: Giulio Canale, direttore generale, e Massimo Della Porta, presidente e amministratore delegato.
Compensi da capogiro per la top 10 dei manager più pagati in Italia: la classifica elaborata annualmente dal Sole 24 Ore mette in fila i ricchissimi d’Italia, CEO di alcune tra le compagnie più redditizie del Bel Paese.
Se il 2023 ha visto una diminuzione degli stipendi record rispetto al 2022, anno in cui il CEO di FCA, Mike Manley, aveva raggiunto la cifra impressionante di 51,18 milioni di euro, il numero di manager milionari è aumentato: sono ora 165 coloro che hanno guadagnato oltre un milione di euro, 28 in più rispetto all’anno precedente.
Di questi, ben 89 hanno superato la soglia dei 2 milioni di euro, rispetto ai 71 del 2022. Nonostante il calo rispetto ai 14 del 2022, 12 manager hanno guadagnato oltre 10 milioni di euro nel 2023, mentre 30 hanno superato i 5 milioni (31 nel 2022). Vediamo chi occupa i primi dieci posti della classifica.
Indice
- La classifica dei 10 manager più pagati in Italia
- 10. Claudio Descalzi, Eni
- 9. Francesco Milleri, Luxottica
- 8. John Elkann, Stellantiss
- 7. Remo Ruffini, Moncler
- 6. Giulio Canale, Saes Getters
- 5. Giovanni Tamburi, Tamburi Investment Partners S.p.A.
- 4. Marco Tronchetti Provera, Pirelli
- 3. Miuccia Prada Bianchi e Patrizio Bertelli, Prada
- 2. Massimo Della Porta, Saes Getters
- 1 . Carlos Tavares, Stellantis
La classifica dei 10 manager più pagati in Italia
Posizione | Nome | Stipendio annuo |
1 | Carlos Tavares | 23.470.233 euro |
2 | Massimo Della Porta | 21.139.553 euro |
3 | Miuccia Prada Bianchi | 19.300.000 euro |
4 | Marco Tronchetti Provera | 18.491.500 euro |
5 | Giovanni Tamburi | 15.312.052 euro |
6 | Giulio Canale | 15.030.895 euro |
7 | Remo Ruffini | 13.086.745 euro |
8 | John Elkann | 11.783.571 euro |
9 | Francesco Milleri | 10.780.350 euro |
10 | Claudio Descalzi | 10.419.700 euro |
10. Claudio Descalzi, Eni
Ad aprire la top 10 dei manager più pagati in Italia è Claudio Descalzi, amministratore delegato di una delle principali multinazionali italiane nel settore dell’energia e degli idrocarburi, la celeberrima Eni.
Nato nel 1955 a Milano, Descalzi ha iniziato la sua carriera all’interno della compagnia nel lontano 1981 e ha ricoperto diversi ruoli tecnici e manageriali prima di diventarne CEO nel 2014.
Nel 2023 Claudio Descalzi, unico manager nel settore del pubblico in classifica, ha ricevuto uno stipendio complessivo di circa 10.419.700 milioni di euro.
9. Francesco Milleri, Luxottica
A nono posto c’è Francesco Milleri, attualmente presidente e amministratore delegato di EssilorLuxottica, una delle più grandi aziende mondiali nel settore dell’ottica, nata dalla fusione tra la nostrana Luxottica e la francese Essilor.
Prima della fusione, Milleri era già coinvolto in Luxottica, dove aveva lavorato a stretto contatto con Leonardo Del Vecchio, fondatore dell’azienda, di cui era rapidamente diventato braccio destro. Dopo la morte di Del Vecchio nel 2022, le redini sono passate a Milleri, che nel 2023 ha guadagnato 10.780.350 di euro.
8. John Elkann, Stellantiss
Presidente di Exor, la holding della famiglia Agnelli, di Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e il gruppo francese PSA e del gruppo editoriale GEDI, che controlla testate come La Repubblica e La Stampa, Elkann è il nipote di Gianni Agnelli, una delle figure più influenti dell’industria italiana del XX secolo.
Nel 2023, per il solo ruolo in Stellantis, Elkann ha guadagnato 11.783.571 di euro. E già questo basterebbe ad annoverarlo nell’olimpo dei manager più pagati in Italia. Tuttavia, la sua ricchezza complessiva deriva in gran parte dal patrimonio della famiglia Agnelli e dalle partecipazioni in diverse aziende globali. Secondo Forbes, il suo patrimonio netto si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari.
7. Remo Ruffini, Moncler
Settima posizione per Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato di Moncler, il famoso marchio di abbigliamento di lusso specializzato in piumini e abbigliamento outdoor.
Ruffini ha rilanciato l’azienda trasformandola da un marchio sportivo in una delle case di moda più prestigiose del mondo. Ha acquisito la società nel 2003, portandola poi in Borsa nel 2013. Nel 2023 il suo compenso totale per Monclair si è attestato a 13.086.745 euro.
6. Giulio Canale, Saes Getters
Saliamo alla sesta posizione, con Giulio Canale, direttore generale di Saes Getters, leader nella produzione di materiali avanzati e componenti ad alta tecnologia, con particolare attenzione ai settori della purificazione dei gas, del vuoto e delle tecnologie per l’innovazione scientifica e industriale.
Giulio Canale è nato a Genova il 16 marzo 1961 e ha una lunga carriera all’interno del gruppo SAES Getters, dove lavora dal 1990. Ha ricoperto vari ruoli manageriali, principalmente nelle sussidiarie asiatiche del gruppo, tra Corea del Sud e Giappone, per poi tornare in Italia e diventare amministratore delegato nel 1997. Canale è anche Vice Presidente e Group CFO della SAES Getters S.p.A.
Per quanto riguarda la sua remunerazione, nel 2023 ha guadagnato circa 15.030.895 di euro, tra bonus e una quota fissa di 670.000 euro.
5. Giovanni Tamburi, Tamburi Investment Partners S.p.A.
Fondatore e presidente di Tamburi Investment Partners S.p.A. (TIP), una delle principali società italiane di investimento, ad occupare la quinta posizione è l’omonimo manager Giovanni Tamburi, con un guadagno complessivo di 15.312.052 di euro.
Grazie a una serie di investimenti strategici a livello nazionale e internazionale, l’azienda supporta società quotate e non quotate nella crescita. Tra le più famose abbiamo Eataly, Moncler, Amplifon, Prysmian e Alpitour.
4. Marco Tronchetti Provera, Pirelli
Ci avviciniamo al podio, ma Marco Tronchetti Provera non lo raggiunge per un soffio. Imprenditore e dirigente d’azienda italiano, noto soprattutto per il suo lungo legame con Pirelli, una delle maggiori aziende produttrici di pneumatici a livello mondiale, Tronchetti Provera è nato a Milano nel 1948 e ha iniziato la sua carriera imprenditoriale lavorando nella società di famiglia, la Sagit, per poi passare alla guida della Pirelli nel 1992.
Nel 2023, il suo compenso annuale come vicepresidente esecutivo e CEO di Pirelli è stato di 18.471.500 euro, di cui 11.887.800 euro derivanti da bonus. A questa cifra si aggiunge un gettone di 20.000 euro ricevuto dal consiglio di amministrazione di RCS, portando il totale a 18.491.500 euro, rendendolo uno tra i manager più pagati in Italia.
3. Miuccia Prada Bianchi e Patrizio Bertelli, Prada
Medaglia di rame per l’icona femminista Miuccia Prada Bianchi e il marito, Patrizio Bertelli. La stilista e co-amministratrice delegata della casa di moda Prada, nipote di Mario Prada, il fondatore del marchio, ha saputo destreggiarsi in un ambiente a prevalenza maschile grazie al suo approccio visionario alla moda, che ha portato Prada ad affermarsi come leader incontrastato nel settore del lusso e dell’innovazione.
Patrizio Bertelli è suo compagno nella vita e nel lavoro, come responsabile della gestione e delle strategie aziendali del gruppo. Il loro stipendio, a testa, ammonta a 19.300.000 di euro. Si tratta di un aumento di 1,16 milioni rispetto al 2022.
2. Massimo Della Porta, Saes Getters
Seconda posizione per il presidente e amministratore delegato di SAES Getters S.p.A., Massimo Della Porta, in una non troppo sorprendente double win in classifica per l’azienda.
Della Porta è erede della famiglia fondatrice della compagnia, nata nel lontano 1940. Sotto la sua guida, l’azienda ha aperto all’internazionalizzazione e all’innovazione. Come CEO e presidente, nel 2023 si è guadagnato 21.139.553 di euro.
1 . Carlos Tavares, Stellantis
Ma chi troneggia, dunque, tra i manager più pagati in Italia? Non un italiano: parliamo di Carlos Tavares, dirigente portoghese e fino al 2026 CEO di Stellantis, multinazionale automobilistica nata dalla fusione di Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e PSA Group nel gennaio 2021.
Prima di questo ruolo, è stato CEO di PSA Peugeot Citroën dal 2014 al 2021, dove ha guidato la ristrutturazione e il rilancio del gruppo automobilistico francese. Criticato invece aspramente per l’andamento delle vendite e per le criticità irrisolte all’interno degli stabilimenti produttivi italiani, il manager, nel 2023, si è comunque aggiudicato 23.470.233 di euro.
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it