Legge di Bilancio 2025, tutte le misure per il lavoro e le assunzioni

La Legge di Bilancio 2025 introduce diversi sostegni, agevolazioni e bonus per favorire le assunzioni e per il lavoro: ecco di cosa si tratta.

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  • Il documento programmatico di bilancio in vista della manovra 2025 conferma le intenzioni del governo di prorogare diverse agevolazioni per le assunzioni.
  • Torna nel 2025 la maxi-deduzione per le imprese che assumono a tempo indeterminato, prorogata fino al 2027. Le aziende potranno così risparmiare con una deduzione fino al 30% sul costo del lavoro.
  • Presente nel 2025 anche la decontribuzione al 100% per le lavoratrici con almeno due figli, misura che viene estesa anche alle autonome.

La Legge di Bilancio 2025 affronta il tema lavoro garantendo un ritorno di molti sostegni dedicati a chi ha figli e alle agevolazioni per le assunzioni, specialmente quelle a tempo indeterminato. Per favorire l’occupazione e la genitorialità si confermano sia la maxi-deduzione per chi assume persone in condizioni svantaggiate, sia la decontribuzione a favore delle lavoratrici con figli.

Per i dipendenti che si spostano di residenza per motivi di lavoro arriverà un interessante incentivo volto alla copertura dei costi dell’affitto, in termini di fringe benefit. Si prevede una riconferma anche delle misure dedicate al Mezzogiorno del paese, attraverso la decontribuzione per le assunzioni nelle regioni al Sud Italia.

Arrivano infine per le imprese alcune agevolazioni di tipo fiscale, come la detassazione dei fringe benefit confermata con le stesse soglie del 2024, oltre a premi di produttività fino a 3.000 euro tassati al 5%.

Maxi-deduzione per le imprese che assumono

Una delle principali novità in tema assunzioni riguarda la maxi-deduzione prevista per tutte le aziende che assumono, misura portata avanti secondo le prime indiscrezioni fino al 2027. Arriva quindi la conferma di una delle principali agevolazioni destinate alle assunzioni messe in campo quest’anno.

Questa misura consiste in una deduzione dei costi per il personale assunto a tempo indeterminato che per l’impresa arriva al 20% e sale al 30% in caso di persone svantaggiate, ovvero lavoratori che si trovano in una di queste condizioni:

  • persone con disabilità;
  • donne disoccupate che hanno almeno due figli minori a carico;
  • donne vittime di violenza;
  • giovani che rientrano nel programma Gol;
  • ex detenuti;
  • ex percettori del reddito di cittadinanza.

L’agevolazione andrebbe quindi a vantaggio delle imprese che assumono persone che si trovano in situazioni svantaggiate, come già accadeva in precedenza. La conferma di questo sostegno mette in luce la volontà di migliorare l’occupazione di chi fa più fatica a inserirsi nel mercato del lavoro e incentivare le aziende ad assumere con contratti a tempo indeterminato.

Esonero contributivo per le donne con figli

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Nella manovra 2025 con molta probabilità sarà presente anche un importante esonero contributivo per le lavoratrici donne che hanno almeno due figli. La misura, già attiva nel 2024, proseguirà anche il prossimo anno garantendo a queste lavoratrici un risparmio sui contributi da versare all’INPS.

Di fatto le lavoratrici non dovranno pagare contributi a loro carico, ovvero l’agevolazione ne copre il 100%, fino al momento in cui il figlio più piccolo compie 10 anni di età.

Secondo le prime ipotesi una novità interessante sarà l’estensione di questo esonero contributivo anche alle partite IVA. Questo vuol dire che non solo le lavoratrici dipendenti madri, ma anche le autonome che hanno due figli di minore età potranno accedere allo sgravio.

Fringe benefit: tutti gli aumenti con la manovra 2025

Una novità interessante che verrà confermata per il 2025 riguarda un sostegno specifico per coloro che si spostano, cambiando la propria residenza, per motivi di lavoro. Di fatto i cittadini che dovranno trasferirsi per seguire i progetti dell’azienda, spostandosi di almeno 100 chilometri, potranno beneficiare di particolari benefit.

Al momento ancora non è chiaro nello specifico come funzionerà questa agevolazione, ma il suo scopo è quello di sostenere i dipendenti nell’affrontare i costi del canone di locazione, che soprattutto in alcune città è molto elevato. Il sostegno sarà corrisposto in termini di benefit aziendali maggiorati.

Per ciò che riguarda strettamente i fringe benefit, viene confermata la detassazione fino a 1.000 euro per tutti i lavoratori e a 2.000 per chi ha figli a carico. Inoltre si prevede un’aliquota fiscale agevolata, al 5%, sui premi di produttività fino a 3.000 euro, a patto che lo stipendio del lavoratore non sia superiore a 80.000 euro annui.

Zes Unica Sud: le agevolazioni per le assunzioni

Torneranno anche le agevolazioni rivolte al Mezzogiorno del paese, sia in termini di incentivi all’imprenditorialità sia per ciò che riguarda le assunzioni. Il documento programmatico di bilancio conferma la volontà del governo di riproporre alcune misure già presenti quest’anno per la Zes Unica Sud.

Si parte dall’esenzione dal pagamento dei contributi per un periodo di 24 mesi con un massimo di 650 euro al mese per ogni lavoratore, misura destinata alle aziende che assumono nelle regioni del Mezzogiorno fino al 31 dicembre 2025. Questo sostegno è previsto per le realtà che hanno al massimo 10 dipendenti e includono lavoratori oltre i 35 anni che risultano disoccupati da almeno due anni.

Ma torneranno anche le agevolazioni contributive per il Sud per tutte le imprese che decidono di assumere giovani under 35 oppure donne che si trovano in una condizione di svantaggio, oltre ai crediti di imposta relativi agli investimenti portati avanti dalle aziende.

Come cambieranno i congedi parentali nel 2025

La nuova Legge di Bilancio avrà un focus particolare sulle famiglie, per cui molti dei bonus e le agevolazioni presenti a tema lavoro evidenzieranno un particolare sostegno a chi ha figli. Nel 2025 cambieranno i congedi parentali a cui avranno diritto i lavoratori: si arriverà ad avere 3 mesi coperti all’80% dello stipendio, contro gli attuali 2 mesi, per i neo genitori.

Le mensilità ulteriori previste per legge continueranno invece ad essere coperte al 30% come accade attualmente. Per incentivare la natalità nel paese viene anche messo a punto un nuovo sostegno, il bonus bebé di 1.000 euro per le famiglie con ISEE inferiore a 40.000 euro.

Fino al 2026 sarà anche garantito uno sgravio contributivo al 100% per le mamme con un terzo figlio a carico, con una soglia massima di 3.000 euro all’anno. Infine, sempre per sostenere le famiglie con figli, si prevedono un incremento dell’attuale Assegno Unico e la riconferma del bonus asilo nido.

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Valeria Oggero

Giornalista

Giornalista pubblicista, laureata in Scienze della Comunicazione all'Università degli Studi di Torino, da sempre sono appassionata di scrittura. Dopo alcune esperienze all'estero, ho deciso di approfondire tematiche inerenti la fiscalità nazionale relativa alle persone fisiche ed alle Partite Iva. La curiosità mi ha portato a collaborare con agenzie web e testate e a conoscere realtà anche diversissime tra loro, lavorando come copywriter e editor freelancer.

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