- In Italia si riscontra un leggero aumento dell’incidenza delle tasse e dei contributi sul Pil nazionale.
- Il nostro paese, nell’Unione europea, è stato battuto dalla Francia, dove l’incidenza è maggiore.
- Per ogni 1.000 euro di reddito prodotto, 430 euro vanno in tasse.
Tasse e contributi pesano sempre di più, almeno in Italia. Il nostro paese ha visto crescere, anche se di poco, la percentuale dell’incidenza degli oneri fiscali e di quelli sociali nel Pil. A metterlo in evidenza è un’analisi effettuata da Eurostat1.
Il peso di contributi sociali ed imposte, nel corso del 2022, sul Pil lordo italiano è stato pari al 42,9%, in lieve crescita rispetto al 42,8% del 2021. Diverso, invece, il rapporto complessivo delle tasse sul Pil europeo. Stiamo parlando della somma delle imposte e dei contributi sociali netti in percentuale sul prodotto interno lordo, che nell’Unione europea è stata pari al 41,2%, in calo rispetto al 4,5% del 2021.
Nell’intera Eurozona le entrate fiscali sono rimaste sostanzialmente stabili al 41,9%. L’Italia è stata leggermente in controtendenza rispetto al resto dell’Unione europea.
Indice
Rapporto tasse e Pil nell’Unione europea
Nell’Unione europea, nel corso del 2022, il rapporto complessivo tra tasse e Pil si è attestato al 41,2%, registrando un calo rispetto al 41,5% del 2021.
Nell’intera area dell’euro, le tasse sono sostanzialmente aumentate in linea con il Pil nominale. Questo significa, in altre parole, che il rapporto tra tasse e Pil si è mantenuto stabile, come riporta Eurostat.
Le entrate che derivano da tasse, imposte e contributi sociali, nel corso del 2022, nell’Unione europea sono aumentate di 480 miliardi di euro rispetto al 2021. Complessivamente sono state pari a 6.549 miliardi di euro.
Tasse e contributi nei singoli paesi
Il rapporto tasse – Pil è variato in maniera significativa da paese a paese. Le quote più elevate sono state registrate in:
- Francia: 48,0%;
- Belgio: 45,6%;
- Austria: 43,6%.
I paesi più virtuosi, nei quali il rapporto tra tasse e Pil è stato più basso sono:
- Irlanda: 21,7%;
- Romania: 27,5%;
- Malta: 29,6%.
A Cipro è stato registrato il maggiore aumento del rapporto tasse/Pil, mentre in Danimarca c’è stato il maggiore calo.
Tasse e pil: tutti gli aumenti
Rispetto al 2021, nel 2022 il rapporto tra tasse e Pil è aumentato in dodici paesi dell’Unione europea. Gli aumenti maggiori sono stati registrati a:
- Cipro: dal 34,8% nel 2021 al 36,5% nel 2022;
- Ungheria: dal 33,9% nel 2021 al 35,1% nel 2022.
I maggiori cali sono stati registrati in quindici paesi dell’Unione europea, tra i quali segnaliamo:
- Danimarca: dal 48,3% nel 2021 al 42,5% nel 2022;
- Polonia: dal 37,6% nel 2021 al 35,3% nel 2022.
Tasse e contributi in Italia
In Italia il peso delle tasse e dei contributi sale leggermente. Nel corso del 2022 le imposte e i contributi sociali sono andati ad incidere direttamente sul Prodotto Interno Lordo al 42,9% contro il 42,8% del 2021.
Che cosa significa tutto questo? In altre parole ogni 1.000 euro di reddito prodotto, grosso modo 430 euro devono essere destinati a pagare tasse e contributi.
Il dato risulta essere oltre la media europea, anche se non è il peggiore dell’Europa. Tra i ventisette paesi dell’Unione europea ci collochiamo al sesto posto.
Peggio dell’Italia, come abbiamo visto dai dati diffusi dall’Eurostat, ha fatto la Francia, che ha una pressione pari al 48% del Pil.
Cuneo fiscale in Europa
I dati visti prima grosso modo sono confermati dal recente rapporto dell’OECD2. Riferito al 2022, il documento analizza il cuneo fiscale nei 38 paesi che ne fanno parte. E da cui emergono dei dati molto interessanti.
Questo cuneo fiscale risulta essere la somma di due importanti componenti: l’imposta sul reddito delle persone e i contributi previdenziali. Il calcolo è stato effettuato tenendo conto della normativa fiscale in vigore in ogni paese: per l’Italia si parla di 33.855 euro per il 2022, prendendo come riferimento un lavoratore senza carichi familiari.
Anche in questa classifica il nostro paese si colloca nelle prime posizioni: un lavoratore single e senza figli è soggetto ad un cuneo fiscale del 45,9%. Nella classifica l’Italia occupa il quinto posto, mentre la Francia, con il suo 47%, è al quarto posto. Siamo quindi tre posizioni sotto la Germania, con il suo 47,8%.
Rapporto tasse e Pil – Domande frequenti
Sintetizzando al massimo significa che ogni 1.000 euro di reddito prodotto, 430 sono spesi per le tasse ed i contributi previdenziali.
Peggio dell’Italia, nell’Unione europea c’è la Francia. L’andamento oltre che dall’Eurostat è stato confermato dai dati OECD.
Sì, nel 2022 è leggermente peggiorata rispetto al 2021. Scopri qui tutti i dati europei e italiani.
- Eurostat, ec.europa.eu ↩︎
- Taxing Wages 2023, oecd.org ↩︎
Pierpaolo Molinengo
Giornalista