- L’ISCRO è un’indennità per i lavoratori autonomi con partita IVA che si può equiparare ad una cassa integrazione.
- Dal 2024 è confermata in modo strutturale, ovvero è disponibile tutti gli anni per coloro che ne hanno necessità e rispettano i requisiti per l’accesso.
- Quest’anno è possibile ricevere l’ISCRO presentando la domanda apposita dal 1 agosto al 31 ottobre 2024.
L’ISCRO è una misura rivolta agli autonomi introdotta in via sperimentale dal 2021 al 2023 e confermata successivamente in modo strutturale. Possono accedere a questa particolare indennità i titolari di partita IVA che rispettano determinati requisiti.
La misura, che varia in base al reddito, garantisce un sostegno economico agli autonomi che si trovano in difficoltà. Gli importi sono stati calibrati in base ai prezzi al consumo resi noti direttamente dall’Istat. Per l’anno in corso comunque, l’importo erogato è compreso nel range tra 250 euro e 800 euro.
L’ISCRO 2024, che ricordiamo è rivolta ai titolari di partita IVA che risultino essere regolarmente iscritti alla Gestione Separata Inps, segue la scia della misura prevista in via sperimentale gli scorsi anni. Vediamo in questo articolo come funziona.
Indice
ISCRO 2024: la soglia di reddito
Senza dubbio una delle novità più importanti relative all’ISCRO è quella relativa alla soglia di reddito per accedervi. Nel 2021 questa era stata fissata in 8.145 euro, ma successivamente tale limite è aumentato. Ricordiamo che corrisponde al reddito dichiarato l’anno prima rispetto a quello in cui si presenta la domanda.
A seguito di un’ulteriore valutazione, come comunicato dall’apposita circolare INPS, la soglia reddituale è cambiata per il 2023 in un primo momento a 8.972,04 euro. In questo modo, il legislatore ha provveduto ad adeguare gli importi della cassa integrazione per i titolari di partita IVA rispettando la rivalutazione annuale dell’Istat.
Con l’adozione della misura in termini strutturali, l’INPS ha confermato1 la soglia massima reddituale annua per accedervi di 12.000 euro, includendo una platea di beneficiari maggiore. Questo è il primo requisito da tenere in considerazione se si intende accedere alla misura.
Requisiti per richiedere l’ISCRO
A poter richiedere l’accesso alla misura sono i lavoratori autonomi con una partita IVA che risultano iscritti alla Gestione Separata INPS. Il sostegno non è quindi rivolto a chi aderisce ad altre casse previdenziali oppure a chi beneficia di altre indennità di tipo economico (ad esempio l’Assegno di Inclusione).
Il lavoratore autonomo che vuole accedere all’ISCRO deve tenere presente che questa misura funziona in modo similare alla cassa integrazione dedicata ai lavoratori dipendenti. Per questo motivo è indispensabile poter dimostrare che il reddito prodotto abbia segnato una discesa da un anno all’altro.
Su questo punto il requisito è preciso: il reddito da lavoro autonomo, nell’anno precedente alla domanda, deve essere inferiore al 70% della media dei redditi da lavoro autonomo riferita ai due anni prima.
Non tutte le partite IVA possono richiedere l’accesso all’ISCRO. Per farlo è necessario che il reddito prodotto nell’anno precedente non sia superiore alla soglia di 12.000 euro annuale, cifra che ogni anno viene rivalutata in base ai dati rilevati dall’ISTAT.
Per l’accesso all’indennità è anche obbligatorio che la partita IVA sia stata aperta almeno da 3 anni, al momento in cui viene presentata la domanda di accesso all’INPS. Inoltre, il lavoratore autonomo deve essere in regola con il versamento dei contributi obbligatori.
Infine non bisogna essere titolari di trattamenti pensionistici diretti o essere assicurati presso altre forme previdenziali, al di fuori della Gestione Separata INPS. Il professionista autonomo deve quindi produrre un’autocertificazione da presentare al momento della domanda in cui viene comprovato il rispetto dei requisiti.
ISCRO 2024, gli importi
Chi vuole accedere all’ISCRO può procedere telematicamente. Per ciò che riguarda gli importi della misura, l’INPS ha previsto delle erogazioni mensili sulla base del 25% dell’ultimo reddito da lavoro autonomo, calcolato su base semestrale.
Il range mensile di questa erogazione va da un minimo di 250 euro ad un massimo di 800 euro. Per poter ricevere questo sostegno è importante presentare correttamente i redditi degli anni precedenti al momento in cui si fa richiesta, altrimenti la domanda non può essere accolta.
Questo tipo di misura concorre alla formazione del reddito del lavoratore, ma non si prevede accredito di contribuzione figurativa. Rientrano nel reddito di lavoro autonomo gli importi guadagnati come professionisti autonomi, tramite studi associati e sono inclusi coloro che aderiscono al regime fiscale forfettario. Non vengono considerati invece redditi da lavoro dipendente o di altro tipo.
Come funziona l’ISCRO
Ricordiamo che l’ISCRO è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2021 ed è a tutti gli effetti un ammortizzatore sociale rivolto ai lavoratori autonomi in possesso di una partita IVA.
Viene riconosciuta direttamente a quanti presentano una apposita domanda di accesso. I diretti interessati possono ricevere un contributo variabile che si può chiedere fino al 31 ottobre 2024, con il servizio online INPS.
L’erogazione dell’indennità viene corrisposta per sei mesi, a partire dal primo giorno del mese successivo a quando si presenta la domanda di accesso. Non si può tuttavia richiedere la misura nei due anni successivi alla fruizione della medesima.
L’ISCRO è incompatibile con altre misure di sostegno al reddito di recente introduzione, come l’Assegno di Inclusione. Chi percepisce questa sorta di cassa integrazione per autonomi deve seguire percorsi formativi mirati al miglioramento della propria condizione di lavoro, definiti dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali con il Ministro dell’Economia e delle Finanze.
Quando può decadere l’ISCRO
Premesso che chi non rispetta i requisiti di accesso alla misura non può effettivamente ricevere questo sostegno economico, ci sono anche dei casi in cui può decadere. Il primo è quello della chiusura della partita IVA: l’aiuto economico decade se questa operazione avviene mentre è erogato.
Il secondo caso è quello di accesso ad una pensione diretta o ad un’altra forma di previdenza obbligatoria: con la ricezione delle somme erogate da queste misure, decade l’ISCRO.
Infine non è possibile continuare a riceverla nel momento in cui si accede all’Assegno di Inclusione, una delle misure messe a disposizione quest’anno per chi si trova in difficoltà economica al posto del reddito di cittadinanza. Ma non è compatibile nemmeno con una misura dedicata alla disoccupazione come la Naspi o la Dis-Coll e con lo svolgimento di cariche politiche.
Come fare domanda all’ISCRO 2024
Nel momento in cui i diretti interessati dovessero rispettare i requisiti, che abbiamo appena elencato, possono presentare la domanda per l’ISCRO con apposita procedura dallo scorso 1 agosto fino al 31 ottobre 2024. Le richieste possono essere presentate nei seguenti modi:
- portale INPS, accessibile con credenziali SPID, CIE o CNS;
- Contact Center Integrato chiamando i seguenti numeri: 803164 da telefono fisso o 06164164 da mobile;
- presso un patronato.
Nel presentare la domanda i richiedenti dovranno autocertificare i redditi prodotti, per ogni anno di interesse. Sempre che l’Inps non li abbia già a disposizione.
Come si calcola l’ISCRO
L’Iscro spetta per un periodo pari a sei mesi a partire dal mese successivo nel quale si è presentata la domanda. L’importo sarà pari al 25%, su base semestrale, dell’ultimo reddito dichiarato all’Agenzia delle Entrate.
Facciamo un esempio: a fronte dell’ultimo reddito annuo certificato pari a 6.000 euro, lo stesso verrà diviso per due (6.000/2 = 3.000) e successivamente moltiplicato per il 25% (3.000 x 25% = 750 euro), determinando così l’importo mensile della prestazione.
ISCRO 2024 – Domande frequenti
I titolari di partita IVA e quanti abbiano un contratto di collaborazione coordinata e continuativa possono chiedere l’ISCRO, purché abbiano registrato una perdita del 70% del fatturato rispetto alla media degli ultimi tre anni.
Il contributo è pari al 25% dell’ultimo fatturato dichiarato. Ma il range consentito per il 2024 va da 250 euro a 800 euro.
Si tratta di una erogazione mensile a favore di lavoratori autonomi titolari di partita IVA, a seguito della perdita di fatturato. Il bonus si può richiedere fino al 31 ottobre e consiste in una sorta di cassa integrazione per autonomi.
- Indennità lavoratori autonomi (ISCRO): le istruzioni, INPS, inps.it ↩︎
Buongiorno
per il regime forfettario va preso come riferimento il rigo LM34 o LM36 ?
grazie
marzia
Buongiorno,
LM34 si indica il reddito complessivo al netto del forfait. Nel rigo LM34 il reddito imponibile. Trattandosi di erogazione per i titolari di lavoro autonomo, il reddito da tenere in considerazione sarà quello indicato nel rigo LM36.
Grazie per averci scritto
Buongiorno,
il reddito da prendere a riferimento per il calcolo è il reddito lordo o il reddito netto?
Grazie mille
Buongiorno,
Dovrà indicare il reddito prodotto per lo svolgimento dell’attività lavorativa autonoma ed esposto, nella dichiarazione dei redditi, nei seguenti quadri:
nel quadro “RE” in ipotesi di attività professionale individuale;
nel quadro “RH” in ipotesi di partecipazione a studi associati;
nel quadro “LM” per i soggetti in regime forfettario.
Grazie per averci scritto
Grazie ma il mio dubbio è se prendere LM34 o LM36
Buonasera,
solitamente per le prestazioni di questo tipo il reddito di riferimento è il reddito netto. In caso di dubbi seguire pedissequamente le istruzioni o contattare l’inps.
Grazie per averci scritto
Buongiorno Stefania,
mi scusi, ma ha poi avuto la conferma se prendere LM34 o LM36? neanche gli operatori INPS sanno dirmelo!
Grazie
fatturato 0 negli ultimi 3 anni quando dà, cosa fa l’INPS in questo caso? grazie.
Buongiorno,
dipende dal tipo di attività svolta e dalla gestione inps alla quale si è iscritti.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, per accedere all’ISCRO 2023 bisogna iscriversi necessariamente al centro per l’impiego? Oppure non è necessario, secondo le indicazioni della Circolare INPS.
Grazie.
Buongiorno,
per usufruire dell’indennità dovrebbe partecipare a percorsi di aggiornamento professionale che solitamente sono organizzati dall’Anpal, inoltre i beneficiari di Iscro dovranno firmare un patto di servizio personalizzato presso il centro per l’impiego entro 30 giorni dalla domanda.
Grazie per averci scritto
Salve, questa forma di sostegno ISCRO è percepibile anche da P.Iva attive (Sempre iscritte alla Gestione Separata) che purtroppo nel 2022 non hanno fatturato nulla (la p.iva era stata aperta con intento di avere un’agevolazione nel 2021 che poi però non è stata riconosciuta dall’Inps, ma avendo la tassazione agevolata al 5% ha voluto tenere comunque l’attività aperta). Grazie
Buongiorno,
non sembrerebbero esserci i requisiti per ISCRO 2023. Le consigliamo, in ogni caso, di approfondire con il suo commercialista.
Grazie per averci scritto
Buongiorno, ho tutti i requisiti, aimè, per poter richiedere l’ISCRO ma sul sito di Inps una volta loggato ed entrato nel sistema compare il messaggio che non puo essere fatta la richiesta perché il periodo corretto è dal 1 maggio al 31 ottobre per gli anni 2022 e 2023.
Oggi è il 3 maggio e verrebbe da piangere se la cosa non facesse di per se ridere.
A voi risulta qualche problema?
Buongiorno,
potrebbe essere un problema temporaneo del sito dell’inps. Dovrebbe riprovare e se il problema persiste contattare il numero verde 803164.
Grazie per averci scritto
Io ho partita iva 08/02/2022 quale bonus posso chiedere
Buonasera,
può richiedere l’ISCRO se ne ricorrono i requisiti, il primo di essi è l’iscrizione alla gestione separata Legge 335/1995.
Grazie per averci scritto