- La Gestione Commercianti INPS è parte del sistema previdenziale italiano, dedicata ai professionisti del commercio. L’iscrizione è quindi obbligatoria per coloro che svolgono attività imprenditoriali abituali e prevalenti in questo ambito.
- Il regime prevede contributi fissi e variabili basati sul reddito e sul regime fiscale a cui si aderisce.
- Mentre la gestione INPS per autonomi non fornisce direttamente tutele in caso di malattia, esistono opzioni di welfare integrativo privato.
Con le sue regolamentazioni specifiche, la Gestione Commercianti INPS riveste un ruolo cruciale per un ampio spettro di lavoratori autonomi. Questo articolo si propone di esplorarne in maniera approfondita vari aspetti, fornendo al lettore un quadro chiaro e dettagliato in materia.
Dall’iscrizione obbligatoria per determinate categorie professionali, ai meccanismi di calcolo dei contributi, fino alla compatibilità con il lavoro dipendente e alle coperture in caso di malattia, addentriamoci in questo importante approfondimento, fondamentale per chi opera nel settore del commercio.
Indice
Cos’è la Gestione Commercianti INPS
La Gestione Commercianti INPS rappresenta uno degli ambiti fondamentali del sistema previdenziale , specificamente dedicato a coloro che operano nel settore commerciale.
Si tratta quindi di una possibilità fornita dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS), l’ente pubblico che si occupa di assicurazioni sociali e prestazioni relative alla previdenza.
L’obiettivo primario della Gestione Commercianti1 è quello di fornire copertura previdenziale a tutti coloro che svolgono attività commerciali, garantendo loro diritti e tutele simili a quelli dei lavoratori dipendenti, tra cui l’accumulo di contributi per la pensione.
Chi deve iscriversi alla Gestione Commercianti INPS
L’iscrizione alla Gestione Commercianti INPS è un requisito essenziale per specifiche categorie professionali operanti nel settore del commercio, terziario e turismo. Tale obbligo si applica a chi svolge personalmente, con abitualità e prevalenza, un’attività imprenditoriale in questi ambiti.
La necessità di iscrizione riguarda una vasta gamma di professionisti, ovvero coloro che sono attivi:
- nel commercio;
- nel turismo;
- nei servizi e per le attività ausiliarie correlate.
Un aspetto fondamentale è la distinzione tra le attività svolte da persone fisiche e quelle da persone giuridiche (come le società), poiché i requisiti per l’iscrizione variano in base a questa differenziazione.
Per essere soggetti all’obbligo di iscrizione, non basta la semplice costituzione dell’impresa; è necessario che l’attività venga esercitata in modo abituale e prevalente. In termini più specifici, sono quindi tenuti all’iscrizione alla Gestione Commercianti INPS:
- titolari e gestori di imprese che operano prevalentemente con il proprio lavoro e quello dei familiari (entro il terzo grado). Questi soggetti devono avere piena responsabilità dell’impresa, assumendosi tutti i rischi e gli oneri della gestione. Sono incluse le società e le imprese individuali;
- i familiari che collaborano alle imprese, che gestiscono il punto vendita e partecipano attivamente all’attività commerciale in modo abituale e prevalente. Sono anch’essi obbligati all’iscrizione, a meno che non siano già coperti come lavoratori dipendenti.
In ogni caso, è richiesta la partecipazione personale all’attività dell’azienda in modo abituale e prevalente, ed è necessario possedere le eventuali licenze o autorizzazioni richieste, o essere iscritti negli albi, registri o ruoli pertinenti.
Come funziona l’iscrizione
L’iscrizione alla Gestione Commercianti INPS è stata notevolmente semplificata grazie all’introduzione, dal 1° aprile 2010, del sistema “Comunicazione Unica per la nascita dell’impresa” (ComUnica).
Il processo di iscrizione tramite ComUnica richiede l’inserimento di informazioni essenziali negli archivi del Registro delle imprese, tra cui la dichiarazione di inizio attività e, nel caso delle società, l’iscrizione della stessa con l’indicazione dell’inizio dell’attività del socio a fini previdenziali.
Questa procedura unificata permette agli imprenditori di compiere in un’unica fase tutti gli adempimenti necessari per l’avvio della propria attività commerciale. Attraverso ComUnica, si realizza infatti l’iscrizione all’INPS e si forniscono contemporaneamente le informazioni rilevanti al Registro delle Imprese.
Quanto si paga per la Gestione Commercianti INPS
Per i commercianti titolari di Partita IVA, il sistema contributivo previsto dalla Gestione Commercianti INPS si articola in due tipi di contributi: fissi e variabili.
- contributi fissi, che ammontano a 4.292,42€ all’anno, suddivisi in quattro rate di pari importo indipendente dal reddito del commerciante;
- contributi variabili, calcolati applicando un’aliquota del 24,48% sull’importo dell’imponibile netto che supera la soglia di 17.504€.
La determinazione dell’imponibile netto varia a seconda del regime fiscale adottato:
- regime ordinario: si sottraggono dai ricavi le spese sostenute per l’attività, come ad esempio l’acquisto di PC, arredi, cancelleria;
- regime forfettario: si moltiplica l’importo incassato per un coefficiente di redditività, che determina la parte dell’incasso soggetta a tassazione e contributi. Ad esempio, per un e-commerce, il coefficiente è del 40%.
Per l’anno appena trascorso, le aliquote contributive per il finanziamento delle pensioni sono fissate:
- al 24,48% per i titolari e collaboratori con età superiore ai 21 anni;
- al 23,73% per i collaboratori di età inferiore ai 21 anni.
In aggiunta, dal 1° gennaio 2022, è stata introdotta un’aliquota contributiva aggiuntiva dello 0,48%, destinata a finanziare l’indennizzo in caso di cessazione dell’attività commerciale senza aver raggiunto i requisiti per la pensione di vecchiaia.
Gestione Commercianti INPS e malattia
Artigiani e commercianti affrontano una situazione particolare in questo senso, non avendo accesso alle indennità di malattia che sono invece disponibili per i lavoratori dipendenti.
Tuttavia, ci sono alcune opzioni di welfare integrativo privato disponibili per questi lavoratori: agenti e rappresentanti di commercio iscritti all’Enasarco hanno accesso a una polizza infortuni e malattia gratuita, che può essere estesa a pagamento al proprio nucleo familiare.
Gestione Commercianti INPS e lavoro dipendente
Per i lavoratori che hanno un contratto full time e sono contemporaneamente iscritti alla Gestione Artigiani e Commercianti INPS, esiste la possibilità di richiedere un’esenzione dal versamento dei contributi INPS per l’attività autonoma. In questo caso, si potrebbe quindi limitare il versamento dei contributi esclusivamente a quelli relativi al lavoro dipendente.
Quando si parla di contratti di lavoro full time in Italia, tuttavia, c’è una certa variabilità nella definizione in base ai diversi Uffici territoriali dell’INPS. Alcuni considerano un contratto full time quello che prevede almeno 38 ore settimanali, mentre altri lo definiscono come un contratto di 40 ore settimanali.
È importante sottolineare che i contributi per il lavoro dipendente sono comunque sempre dovuti e vengono trattenuti direttamente dal datore di lavoro sulla busta paga del lavoratore.
La questione diventa rilevante per chi svolge parallelamente un’attività autonoma come titolare di partita IVA. In questo contesto, la possibilità di esonero permette di concentrarsi sui contributi legati al solo lavoro dipendente. Questo tuttavia è possibile solo se l’attività subordinata è considerata come prevalente.
Gestione Commercianti INPS – Domande frequenti
La Gestione Commercianti INPS è una sezione dell’INPS che si occupa di fornire copertura previdenziale ai professionisti del settore commerciale, garantendo diritti e tutele simili a quelli dei lavoratori dipendenti.
Sono obbligati all’iscrizione alla Gestione Commercianti INPS i titolari e gestori di imprese commerciali, turistiche, di servizi e attività ausiliarie, che svolgono la loro attività in modo abituale e prevalente. Questo include anche i familiari coadiutori attivi nell’impresa.
I commercianti pagano i contributi INPS annualmente, suddivisi in rate, basati su aliquote fisse e variabili. Le aliquote fisse sono indipendenti dal reddito, mentre quelle variabili dipendono dall’imponibile netto dell’attività.
I contributi INPS per i commercianti si calcolano combinando una parte fissa e una variabile. La parte fissa è un importo standard annuale, mentre la parte variabile è calcolata come una percentuale sull’imponibile netto che supera una determinata soglia. Il calcolo dell’imponibile netto dipende dal regime fiscale adottato dal commerciante, ordinario o forfettario.
Le aliquote INPS per la Gestione Commercianti possono variare leggermente ogni anno. Qui puoi trovare tutte le percentuali.
- Iscrizione Gestione Commercianti, inps.it ↩︎
Francesca Di Feo
Redattrice Partitaiva.it