- Con la Legge di Bilancio 2025 vengono confermati i fringe benefit detassati, per i lavoratori dipendenti a cui spettano, con le stesse soglie previste nel 2024.
- I fringe benefit saranno agevolati fino all’importo di 1.000 euro per i lavoratori, con limite innalzato a 2.000 euro per tutte le famiglie che hanno figli.
- La manovra 2025 introduce anche una nuova soglia a 5.000 euro a tutti i dipendenti che si spostano di residenza di oltre 100 chilometri per motivi di lavoro.
Con la manovra 2025 si prospettano specifici tagli delle tasse, revisioni alle detrazioni fiscali spettanti ai lavoratori e diversi interventi a favore delle famiglie con figli a carico.
Per seguire gli obiettivi di contrasto alla denatalità in Italia e sostenere maggiormente i nuclei familiari numerosi, il governo intende applicare per il prossimo anno un limite massimo di fringe benefit innalzato a 2.000 euro per chi ha figli, mentre rimarrà a 1.000 euro per gli altri lavoratori.
La Legge di Bilancio 2025 conterrà anche un particolare intervento per agevolare i lavoratori che si spostano di residenza di oltre 100 chilometri, tramite una maggiorazione degli importi corrisposti. La nuova soglia per questi beneficiari arriverà fino a 5.000 euro.
L’obiettivo è sostenere chi cambia casa per motivi di lavoro nel pagamento di affitti, che spesso raggiungono cifre da capogiro, soprattutto in città centrali per le imprese, come Milano.
Indice
Fringe benefit con la Legge di Bilancio 2025
Con il comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 100 del 15 ottobre 20241, il governo ha confermato il documento programmatico di bilancio, con uno stanziamento di 30 miliardi di euro per la manovra 2025. Tra i principali interventi dedicati al lavoro e alle imprese troviamo la conferma dei fringe benefit detassati con le soglie proposte quest’anno.
Ricordiamo che i fringe benefit consistono in compensi diversi dal denaro che l’azienda può decidere di corrispondere ai propri dipendenti in particolari circostanze e rientrano in un sistema di welfare aziendale. Si fa riferimento ad esempio a prodotti di tecnologia dati ai lavoratori, auto aziendali, buoni spesa di diverso tipo, assicurazioni e così via.
Fino ad una certa soglia di valore queste erogazioni sono detassate: in precedenza, ad esempio nel 2023, la soglia standard era di 258,23 euro, ma è stata poi innalzata fino a 3.000 euro per coloro che hanno figli a carico. Successivamente, con la Legge di Bilancio 2024, tali limiti sono stati ulteriormente aumentati, fino ad arrivare a 1.000 euro per tutti i lavoratori e 2.000 euro per chi ha figli.
Tali soglie saranno riconfermate anche nel 2025, in base le intenzioni del governo e secondo il documento programmatico di bilancio. Questo non sarà comunque l’unico intervento in merito ai benefit aziendali, come vedremo tra poco.
Fringe benefit maggiorati per chi sposta la residenza
Oltre a introdurre sostegni mirati alle famiglie con figli a carico, il governo intende sostenere anche coloro che per motivi di lavoro si trasferiscono in un’altra città, spostandosi di almeno 100 chilometri dalla sede originaria.
Si parla di una maggiorazione delle soglie detassate dei fringe benefit fino a 5.000 euro per questi lavoratori, tenendo presente che spostandosi si trovano molto spesso di fronte alla necessità di vivere in affitto in case il cui canone di locazione è molto elevato.
Il comunicato del Consiglio dei Ministri conferma questa direzione:
“Oltre alla conferma dei fringe benefit per tutti gli aventi diritto, gli importi vengono maggiorati per i nuovi assunti che accettano di trasferire la residenza di oltre 100 chilometri.”
Bisogna tenere presente che oggi gli affitti sono decisamente alti soprattutto in alcune città italiane, per cui i prezzi sono diventati proibitivi per chi si trasferisce per motivi di studio o lavoro. L’iniziativa portata avanti dalla Legge di Bilancio 2025 intende sostenere questi lavoratori nel pagamento del canone, se si spostano per svolgere la propria mansione.
Tutte le cifre corrisposte dai datori di lavoro ai dipendenti come benefit per il pagamento dei canoni di locazione o per le spese di manutenzione degli immobili utilizzati dai dipendenti a tempo indeterminato non formeranno reddito a fini fiscali e saranno quini esentasse fino a 5.000 euro.
Tassazione al 5% sui premi di produttività
Un ulteriore intervento che sostiene l’erogazione di benefit ai dipendenti e ne favorisce l’utilizzo da parte delle aziende è la tassazione agevolata prevista sui premi di produttività confermata dalla manovra 2025.
Verrà quindi applicata anche il prossimo anno l’imposizione fiscale al 5% sui premi di produttività, già presente nel 2024, ovvero sugli incentivi che le aziende possono garantire ai lavoratori al raggiungimento di determinati obiettivi aziendali.
Per conoscere il funzionamento specifico dell’agevolazione bisogna comunque attendere le prime bozze del testo della Legge di Bilancio 2025, ma potrebbero essere riconfermate le caratteristiche dei premi di risultato con questa tassazione presenti attualmente:
- reddito del dipendente inferiore a 80.000 euro annui lordi;
- possibilità di riscattare i contributi previdenziali fino a 5 anni con i premi di produzione.
L’agevolazione al 5% si applica in ogni caso solamente presso le aziende private, ovvero vengono escluse le realtà che operano nel settore pubblico. Anche per il lavoro assimilato queste regole al momento non valgono e si attendono conferme ulteriori per il 2025.
Valeria Oggero
Giornalista